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Autore: cucciola sonohra    14/03/2011    1 recensioni
questa è una one-short sulla coppia Laliter...
a raccontare è Lali....commentate
Baci Ila
P.S: da come avrete capito non sono brava nelle introduzioni XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUELLA PANCHINA



Ero sola,seduta su UNA panchina ad aspettare che arrivasse il mio amore.
Era già da mezzora che me ne stavo seduta lì,e sentivo il cuore lacerarsi lentamente di minuto in minuto.
Tutte le mie amiche mi dicevano che era inutile sognare un NOI,mi ripetevano che dovevo svegliarmi da quella specie di coma in cui mi ero addormentata..
Ma io non volevo,io ero sicura che prima o poi LUI mi avrebbe concesso un  occasione.
Ormai il cielo si stava tingendo di rosso e il sole piano piano iniziava a calare e a lasciar posto alla luna,che bella ,e con la sua luce pallida,mi illuminava il viso.
Era tardi,molto tardi,così decisi di tornare a casa.
Svogliatamente e delusa mi misi la giacca nera,la mia preferita,sistemai i capelli castani in una coda alta,e iniziai a camminare.
Pensavo al nostro primo incontro,era passato circa un anno da quel giorno magico:
FLASCH BAK
era estate e per mantenermi in forma decisi di fare un po’ di corsa per il parco.
Stanca morta mi misi a sedere su UNA panchina,dopo poco senti  una voce maschile che attirò la mia attenzione
Alzai lo sguardo e lo vidi,un ragazzo sulla ventina che parlava con un suo coetaneo.
I suoi occhi si incontrarono con i miei e si incatenarono,quegli occhi verdi non li avrei mai dimenticati.
Poi la mia attenzione si spostò sul suo viso ,dove due nei ,mi invitavano a baciare quella guancia.
Sentivo che il mio viso si stava colorando di porpora per colpa dell’imbarazzo.
Distolsi lo sguardo e  lui ritornò a parlare col suo amico.
Dopo quel giorno ogni volta che potevo andavo al parco e lo cercavo come una disperata e quando mi sedevo su QUELLA panchina  appariva come per magia e si sedeva accanto a me.
Qualche volta scambiavamo qualche parola ma ero troppo timida.
Un giorno ( uno dei più belli della mia vita) il mio amore iniziò a parlare
-ciao- mi disse sedendosi –c..ciao- risposi imbarazzata
-ci troviamo sempre qui-sorrise,e io mi sciolsi -infatti- dissi iniziando a sentire le guance infiammarsi
-come ti  chiami??- ….-Mariana ma per gli amici Lali ,tu??-dissi cercando di mantenere un tono di voce calmo e non da oca
-Juan Pedro , ma i miei amici mi chiamano Peter-
Non sapevo che dire così continuai a sorridere come un ebete,dopo poco sentii di nuovo la sua bellissima voce
-io vado magari ci ritroviamo domani in questa panchina ahaah-disse ridendo
-ci conto,ciao-dissi  salutandolo
FINE FLASCH BAK
Sul mio viso si dipinse un sorriso mentre dai miei occhi scendevano delle lacrime.
Ormai erano mesi che non ci vedevamo più, o meglio io lo vedevo mano nella mano con una ragazza e lui quando si accorgeva di me mi fissava con quegli occhi verdi,che comparivano nei miei sogni ogni notte.
Mentre piangevo non mi accorsi di un ciottolo fuori posto e come una scema inciampai,se non fosse stato per due braccia forti e pronte a sorreggermi sarei caduta con la faccia per terra.
Quando alzai il viso per  vedere che mi avesse “salvato” rimasi pietrificata.
Peter,il mio Peter era lì che mi guardava e che con il pollice cacciava i lacrimoni che, prepotenti ,scendevano dai miei occhi.
-Lali- disse sotto voce –Peter- dissi io guardandolo .Poi mi accarezzo una guancia e io sorrisi inconsciamente
-sai aspettavo da tanto questo momento-dissi abbassando lo sguardo alla sua bocca
-anche io,sai  mi sei mancata-mi lasciò di stucco
-cosa??-dissi sorpresa
-sei buffa ahaha-disse ridendo come un matto
-ehi!! Non prendermi in giro,hai rovinato un momento romantico-dissi allontanandomi da lui
-scusa ma sei uscita fuori con “cosa??” e avevi un espressione bellissima ,come del resto sei-disse riavvicinandosi a me
-comunque anche tu mi sei mancato,pensavo fossi fidanzato??-
-bhe  lo ero,solo che non riuscivo a non guardarti ogni volta che ti incontravo,è dal primo giorno che ci siamo visti che provo qualcosa per te-
-lo stesso è per me-dissi sorridendogli e avvicinandomi alla sua bocca.
Lui mi cinse la vita e io allacciai le mie braccia al collo,poi unimmo le nostre labbra in un bacio inizialmente casto,dopo passionale e travolgente.
Mi strinse di più e io misi le mani tra i suoi capelli corti e glieli scompigliai tutti.
Dopo 3 mesi ci fidanzammo ufficialmente e dopo 2 anni di fidanzamento e un di convivenza ci sposammo.
Ora abbiamo due  gemelli di tre anni,hanno i suoi occhi,quelli che adoro tanto, si chiamano Benjamin e Leon
Siamo una famiglia unita,io lavoro come segretaria in un ospedale e Peter  lavora in una società di automobili.
Siamo sempre innamorati come allora o anche più di prima.
Qualche volta torniamo nel parco a sederci su QUELLA panchina che abbiamo chiamato Charlie.
All’inizio guardai male il mio amore ma dopo mi misi a ridere e la battezzammo così.
Sono felice di essere amata in questo modo,sono felice di avere questa famiglia. 




ANGOLO AUTORE:
spero vi sia piaciuta,oggi non avevo niente da fare e sono anche malata perciò credo che sia un deliro XD
non so se sia bella,però rispiecchia un pò me,sono stata innamorata di un ragazzo che veniva con me in pulman,quando si sedeva vicino a me (cioè sempre XD) parlavamo del + e del meno ma purtroppo le nostre strade si sono divise,invece in questa storia l'amore trionfa (tra me è questo TIZIO non sono sicura che ci fosse amoreXD ma ho sempre sognato così)
recensite se vi e piaciuta o meno.....voglio migliorare il modo di scrivere,se trovate difetti ditemelo..!!!
Baci Ila
  
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