Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Sereko    14/03/2011    10 recensioni
Quando il vento dava il meglio di sé,su Urano era festa.
E se si prestava molta attenzione,nascosto fra gli odori più forti e acri,dall’aria gelida e pungente ,si riusciva a percepire l’aroma frizzante e vivo delle stelle.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Neptune

 

 
Diario di bordo,
data astrale 5914, sesta dinastia Selene sotto la reggenza di Queen Serenity.
Giorno 45 del 378 esimo mese,secondo il calendario uraniano.
 
    La missione di salvataggio su Nettuno si è rivelata un completo fallimento.




 

Ψ
 

 
 
Su Urano,quando il tempo dava il meglio di sé,il vento poteva raggiungere anche i 900 km orari.
 
In quelle giornate,il vento portava con sé l’odore pungente dell’ammoniaca mescolato a quello fresco dell’acqua. Le nubi davano vita a disegni sempre diversi e con una  velocità tale da dare l’impressione che lassù ci fosse una strada trafficata dalle creature più singolari.
 
I bambini approfittavano di queste raffiche per far volare i loro modellini di WindBoat mentre i più grandi preferivano cavalcare il vento con i WindSurf.
 
Il cielo così prendeva vita e colore. Le urla dei ragazzi,lo schiamazzo divertito dei bambini ed i colori infiniti,vivaci,vivi,che sembravano rincorrersi lì in alto.
 
Quando il vento dava il meglio di sé,su Urano era festa.
E se si prestava molta attenzione,nascosto fra gli odori più forti e acri,dall’aria gelida e pungente ,si riusciva a percepire l’aroma frizzante e vivo delle stelle.
 
Ad Haruka piaceva quell’odore. Era qualcosa di vivo,di caldo,che dava un vago e diffuso senso di pizzicore sulla pelle e che sembrava quasi esplodere in mille scoppiettii sulla lingua ,facendole il solletico.
 
L’aroma delle stelle si poteva sentire solo quando il vento soffiava al massimo della sua potenza,perché solo così riusciva ad oltrepassare gli infiniti e spessi strati di nubi. In giorni come questo ,giorni che duravano intere settimane,lei usciva dal palazzo alle prime luci dell’alba e rientrava solo a notte inoltrata.
 
Correva sfidando il vento,poi assecondava i suoi movimenti e si lasciava trasportare in alto,come i windsurfer che sembravano vivere solo per quello.
 Certe volte invece stava semplicemente immobile,distesa nel vasto giardino di ghiaccio del Miranda Castle,cercando di sentire l’allegro vociare di ragazzi e bambini,ed assaporare i dolci sapori che il vento portava con sé.
 
In giorni come queste Haruka era serena.
Completamente immersa nel suo elemento,si lasciava accarezzare e abbracciare; il vento non era mai aggressivo con lei,era più come un padre affettuoso,un amante attento. Si lasciava sfiorare,poi tremava,fremeva ed infine espirava, felice e soddisfatta.
 
 
Una raffica di vento sferzò il terreno ghiacciato,fece vorticare la neve formando una nube candida,e sfiorò il corpo disteso di Haruka,accarezzandolo come un velo di seta liscia.
 
Inspirò a pieni polmoni,felice.
I capelli le erano ricaduti scomposti sulla fronte,ma non fece nulla per sistemarli. Invece,rimase placidamente immobile,gli occhi chiusi e le braccia distese lungo i fianchi,ad aspettare che il vento tornasse ad abbracciarla,portandole gli aromi della sua terra.
 
Inspirò di nuovo e storse il naso.
La bocca le si piegò in una smorfia e corrugò le sopracciglia.
 
C’era … un odore nuovo,strano.
Era acre,sgradevole e non l’aveva mai sentito prima. Inspiegabilmente il cuore accelerò i suoi battiti e sentì una fitta d’inquietudine allo stomaco.
 
Non poteva essere qualcosa di positivo,si disse, se quell’odore le provocava reazioni tanto sgradevoli. Doveva trattarsi per forza di qualcosa di negativo.
 
Il vento non l’aveva mai tradita ed il suo istinto non sbagliava mai.
 
Si mise seduta e poi in piedi. Fece vagare lo sguardo sopra di sé, verso le nuvole cerulee che si muovevano come un mare in tempesta.
Quindi chiuse gli occhi ed inspirò a pieni polmoni,con le braccia larghe e la bocca aperta.
 
L’odore acre le fece arricciare nuovamente il naso,ed il sapore sulla lingua le diede una leggera nausea: era amaro,secco e sulfureo.
 
Mentre i suoi sensi percepivano queste sensazioni,il suo corpo rispose come la prima volta. Si sentì inquieta e con una strana voglia di scappare per sfuggire l’odore sgradevole.
 
La cosa la innervosì, Haruka non fuggiva. Mai.
 
Poi il vento le si attorcigliò intorno,avvolgendola come un velo impalpabile,e le sussurrò contro pelle parole d’avvertimento.
 
Haruka spalancò gli occhi, e di colpo comprese perché quel nuovo odore la innervosisse tanto : era l’odore del pericolo.
 
Qualcuno si era infiltrato nel Sistema Solare!
 
Senza perdere altro tempo,e cercando di ignorare il sapore amaro del senso di colpa – perché sì,certo che era colpa sua se quel qualcuno era riuscito ad oltrepassare il confine senza che lei se ne accorgesse – corse all’interno del Miranda Castle e si diresse verso la torre di controllo.
 
Quando entrò,vi trovò Ariel e Umbriel,già sedute di fronte al computer centrale intente a smanettare senza sosta.
 
Quando la sentirono entrare,le due guerriere si voltarono a guardarla. Le loro espressioni passarono comicamente dall’indaffarato al preoccupato nel medesimo istante,come se si fossero allenate per coordinare le loro reazioni e mostrarle in sincrono.
 
Ariel fu la prima a parlare << Quindi è vero? >>
 
Haruka chiuse la porta dietro di se e si avvicinò allo schermo gigante,senza rispondere. Umbriel tornò a pigiare convulsamente sulla tastiera mentre Ariel rimase a guardarla,incerta.
 
<< Cosa avete scoperto? >> domandò Haruka.
 
<< Un accumulo di energia che si muove alla velocità costante di 1000 km al secondo. >> le rispose Umbriel << Secondo i nostri calcoli,e se continua procedendo su questa rotta, dovrebbe intercettare l’orbita di Nettuno fra dieci giorni,tre ore e quattro minuti. >>
 
Haruka si accigliò << Perché procede così lentamente? >>
 
Ariel scosse la testa,facendo ondeggiare i boccoli neri << Crediamo che volessero nascondere più a lungo possibile la loro presenza. Meno velocità uguale meno energia dispersa. In parte ci sono riusciti >>
 
Umbriel annuì << Sì,anche perché non sappiamo di preciso le dimensioni dell’aeronave,quante persone contenga,la loro potenza,la loro natura e non siamo nemmeno riuscite a tracciare la loro rotta a ritroso,quindi non sappiamo nemmeno da dove provengono. >>
 
Haruka imprecò sottovoce. Poi  si avvicinò allo schermo e indicò un grafico sulla parte inferiore del monitor << Questo? È quello che penso? >>
 
La ragazza con i capelli castani annuì << Sì,è l’aura che circonda l’aeronave. Energia nera,nessuna visita di cortesia quindi. >>
 
<< Beh,qualcosa la sappiamo quindi >> commentò sarcastica Haruka. Umbriel e Ariel chinarono leggermente il capo,imbarazzate.
 
Haruka raddrizzò la schiena e si passò una mano sul viso. Cosa doveva fare? Avrebbe potuto benissimo lasciare che Sailor Neptune se la cavasse da sola,insieme alle sue guerriere. Nessuno l’avrebbe incolpata di nulla. Ognuna pensava al proprio pianeta ed insieme pensavano alla sicurezza del Sistema Solare. Ma se i nemici ,perché non potevano che essere definiti tali, si fossero rivelati più potenti di quanto pronosticato,cosa sarebbe successo? Non poteva certo dar loro la caccia per tutto il Sistema Solare,di certo Queen Serenity l’avrebbe saputo.
 
Haruka sbuffò, quindi incrociò le braccia al petto ed assunse l’espressione di chi sta per fare qualcosa che sicuramente non ha voglia di fare,ma che è –purtroppo - necessario.
 
<< Mettiti in contatto con Sailor Neptune >>
 
Umbriel le lanciò un’occhiata di sbieco << Perché? >>
 
Haruka sospirò << Voglio chiederle se possiamo raggiungerla ,se una nostra collaborazione le sarebbe gradita >>
 
Umbriel annuì ed avviò la comunicazione. Dopo nemmeno cinque secondi si udì uno crepitio in sottofondo,seguito da un fruscio e poi il silenzio.
 
<< Torre di controllo,qui Triton Castle ,parlate pure >>
 
<< Torre di controllo,qui Miranda Castle,Sailor Neptune è li con voi?  >> chiese Umbriel.
Haruka fece il giro della sedia e le si posizionò vicino,accanto al microfono,pronta a parlare.
 
Si sentirono dei mormorii in sottofondo ed uno scalpiccio di passi,quindi altri mormorii ed un sospiro.
 
<< Miranda Castle,sono Sailor Neptune,qualcosa non va? >>
 
Haruka aprì la bocca e la richiuse. Era la prima volta che sentiva la voce di Sailor Neptune e,anche se alterata dal microfono,poteva sentire quanto fosse delicata e musicale. Non se l’aspettava.
 
<< Sailor Neptune sono Sailor Uranus, abbiamo appena scoperto che un’aeronave si sta dirigendo verso il tuo pianeta e … avrei una proposta da farti. >>
 
 
 
 

Ψ

 
 
Diario di bordo,
data astrale 5914,sesta dinastia Selene sotto la reggenza di Queen Serenity.
Giorno 36 del 378esimo mese,secondo il calendario uraniano.
 
Ci stiamo dirigendo verso il pianeta Nettuno a bordo dell’Oberon Fl95.
Dopo aver trovato una concentrazione di energia nera entro i confini della nostra giurisdizione,abbiamo contattato il Miranda Castle e chiesto se potevamo avviare una cooperazione ai fini della sicurezza del Silver Millennium.
Eravamo pronti ad un eventuale rifiuto,ma Sailor Neptune si è rivelata estremamente cordiale e disponibile. Ha convenuto con noi che ,unendo le nostre forze,saremmo riuscite a proteggere il pianeta con più facilità. Meglio prevenire che curare,ha detto.
 
Sto portando con me Ariel,Umbriel e Titania, le guerriere più valide e forti di tutta Urano. Sono sicura che il nostro dispiegamento di forze sarà addirittura eccessivo,ma preferisco andare sul sicuro.
Entrambe lo vogliamo.
 
La nostra velocità è pari a 300 000 Km/s . Raggiungeremo Nettuno in due ore e trentasette minuti.
 
       È la prima volta che vado su un pianeta diverso da Urano e devo ammettere di essere curiosa. Nettuno è uno dei Giganti di Ghiaccio,insieme ad Urano. Devo aspettarmi un ambiente simile al mio quindi? È un po’ più vicino al Sole,quindi dovrebbe essere più caldo.
Il vento soffia forte come su Urano? Porta gli stessi odori?
No,ci saranno odori diversi,forse mai sentiti.
 
Sono curiosa.
 
Curiosa ed impaziente. È strano. È passato tanto tempo da quanto mi sono sentita così.
È … qualcosa di diverso.
Ma poi,credo sia normale. Non sono mai stata oltre Urano,mi sto ufficialmente addentrando in un mondo nuovo.
 
 
 
Spero che il vento mi parli anche lì.
Non potrei vivere senza sentirne le soffici carezze.
 
 
 
 

ψ

 
 
Quando atterrarono su Nettuno,quattordici ore dopo,trovarono ad accoglierle diverse centinaia di nettuniani,insieme alle guerriere personali della Principessa, Sailor Neptune,  e lei stessa.
 
Prima di intraprendere il viaggio,erano convenute sul fatto che il motivo della sua visita dovesse rimanere,in attesa di ulteriori dettagli,segreto. Il pretesto ufficiale era quindi la promessa di collaborazione che i due pianeti avrebbero stabilito da quel momento in poi.
 
Non si poteva parlare di un’alleanza vera e propria,perché i due pianeti erano fratelli.
 
Era più un gemellaggio,il permesso consentito agli abitanti di entrambi i mondi di spostarsi fra i due pianeti a proprio piacimento.
Ma non prima della conclusione del suo soggiorno.
 
L’idea sembrava aver entusiasmato gli uraniani,e a giudicare dalle espressioni che le accolsero,anche i nettuniani. E quando Haruka vide il luogo in cui era atterrata pensò che,tutto sommato,l’idea di un gemellaggio non era tanto male.
 
Come aveva pensato,la differenza di temperatura era così minima da passare quasi inosservata.
Il pianeta era quasi interamente ricoperto di ghiaccio,come Urano,con la differenza che,mentre quello era perlopiù composto da rocce,questo alternava terreno solido con bacini ghiacciati,
 
Grandi,immensi,infiniti bacini ghiacciati.
 
Con sua grande gioia,si accorse immediatamente che il vento era anche più forte di quello che aveva a casa sua,e provò subito una grande invidia per questi abitanti che potevano gioirne.
 
Gli odori che portava erano quasi simili,ma più variegati. Questi nuovi aromi erano tutti da scoprire e Haruka si trovò a desiderare di poter stare ore,giorni e settimane intere a cercare di scoprirli e classificarli tutti.
 
Sailor Neptune si avvicinò a loro con un sorriso gentile e i palmi aperti,come segno di benvenuto. Le sue guardiane la seguirono rimanendo indietro di pochi passi. Avevano anche loro un’espressione gentile ed accogliente.
 
<< Sailor Uranus,guerriere,benvenute su Nettuno >> agitò le mani come a disegnare una sfera e, mantenendole  vicine al petto, fece un lieve inchino in avanti. Le guerriere la imitarono. << Siamo felici ed onorati di avervi qui >>
 
<< L’onore è tutto nostro Sailor Neptune >> fece Haruka ,stringendo la mano sinistra in un pugno e poggiandola contro il palmo aperto della destra,parallela al petto,e chinando un po’ il capo in avanti << Siamo felici di essere vostri ospiti >> Ariel,Umbriel e Titania imitarono il suo saluto.
 
Sailor Neptune sorrise,quindi accennò col capo alle sue spalle << Seguitemi,c’è un banchetto in vostro onore che vi aspetta >>
 
Mentre la seguiva lungo il corridoio di persone che portava al palazzo,Haruka notò altri nuovi dettagli.
 
Il terreno su cui camminavano era una striscia sottile di terra,ai cui lati si trovavano gli specchi d'acqua dalla superficie solida come il diamante,e che giungeva sino all’inizio di quello che pensava si trattasse di un oceano.
 
Mentre si avvicinava,si accorse che il Triton Castle sorgeva proprio sul mare gelato,sorretto da un’impalcatura simile alle palafitte ma molto più elaborata ed elegante.
 
In alto,il palazzo terminava con guglie e cupole,le prime ai lati e l’ultima al centro. Da lì,scendevano sino al suolo rivoli d’acqua cristallizzata,simili a stalattiti ma di un azzurro intenso.
 
L’intero castello ritagliava per sé il proprio spazio all’interno del territorio in maniera armonica,quasi si trattasse di un prodotto della natura . Come quasi tutto intorno a sé,era di varie tonalità che andavano dal celeste più chiaro al verde acqua.
 
Era certamente qualcosa di unico e di assolutamente perfetto per la Principessa dei mari.
 
Quando entrarono,le guerriere di Urano vennero accolte da mormorii di approvazione e diversi inchini.
 
Sailor Neptune voltò il capo verso di lei e sorrise << Siamo tutti molto felici di avervi qui,come vedete. Non succedeva  una cosa del genere da … beh,mai! >> Scoppiò in una breve risata ed Haruka si ritrovò a sorriderle.
 
<< È qualcosa di nuovo anche per noi. Siamo felici di aver ricevuto questo benvenuto >> disse. Le tre ragazze dietro di lei annuirono per mostrarsi d’accordo con lei.
 
Sailor Neptune sorrise << Bene >> allungò un braccio davanti a sé per indicare l’ampia sala << prego,da questa parte. Spero non vi dispiaccia l’attenzione,credo che per un po’ avrete gli occhi di tutti addosso >>
 
Haruka cercò di reprimere una smorfia,ma vi riuscì solo in parte. Sailor Neptune se ne accorse e accennò un sorriso. Quindi le fece segno col capo di seguirla e l’accompagnò al tavolo principale,facendola accomodare alla sua sinistra.
 
 
Quando la cena terminò,e tutti gli invitati furono congedati, Sailor Neptune si offrì di far fare un giro del Triton Castle a Sailor Uranus. Lei accettò, e dopo essersi congedate dalla altre guerriere, si allontanarono dalla sala del banchetto.
 
<< Non ho mai visto nulla di simile Sailor Neptune. Devo dire che questo posto è a dir poco incredibile >> disse mentre cercava di cogliere ogni particolare della sala in cui si trovava.  Sembrava di trovarsi in un … enorme scatola di vetro interamente circondata da acqua ,pesci e … altre cose. Non aveva mai visto tante creature così colorate e diverse in un posto solo. Figurarsi in una stanza! O forse era meglio dire intorno alla stanza.
 
<< Chiamami Michiru >> sorrise nella sua direzione.
 
<< Allora tu chiamami Haruka. >> si affrettò a dire lei.
 
Il sorriso di Michiru si ampliò. << Bene,direi che finalmente possiamo mettere da parte le formalità. E questa …  >> aggiunse indicando con un ampio gesto la stanza intorno a loro << è la parte che preferisco di tutto il castello. Ho modificato questa stanza rendendola molto simile ad un acquario ,così da potermi sentire come se fossi sempre dentro l’oceano. >> spiegò con gli occhi che le luccicavano di gioia ed orgoglio.
 
Haruka sorrise,guardandosi intorno. Era davvero un posto meraviglioso,e sembrava davvero di trovarsi sotto l’oceano , ora che ci faceva caso.
 
<< Ci sono questi animali qui? Sono stupendi. >> disse mentre guardava un piccolo pesciolino arancione e nero guizzarle davanti il viso.
 
<< Oh,no no. Non sono di Nettuno. >> Haruka si voltò a guardarla e notò che era arrossita. Sembrava addirittura più carina ora,con le guance tutte rosse.
 
Provò il forte impulso di sfiorare quel rossore con un dito.
Si trattenne serrando i pugni.
 
<< No? >>
 
Michiru scosse la testa, e la fissò da sotto le lunghe ciglia. Sembrava quasi imbarazzata.
 
<< Uhm … sono andata sulla Terra una volta. Diverso tempo fa. Tanto tempo fa. Ho visto questi pesci e ho deciso di portarne alcuni qui. Ho avuto fortuna,si sono ambientati bene e si sono riprodotti fino a diventare tutti questi. >>
 
Haruka sollevò un sopracciglio << Sei andata sulla Terra? >> Aveva davvero trasgredito le regole? Non poteva crederci.
 
Lei incrociò le braccia dietro la schiena e si dondolò sui piedi,guardandosi in torno. Poi le sciolse e tornò a guardarla,indicando le ampie vetrate << Non vedi che meraviglie? Questi pesci,e i molluschi vivono tutti in mare. Me ne sono innamorata subito quando li ho visti. E … la Terra è un posto affascinante. È colorata e così piena di vita! È molto calda sì,e i terrestri sono molto rozzi e sempre pronti a darsi battaglia e non rispettano la natura, ma come pianeta è stupendo. Ed il vento,dovresti sentirlo! Così delicato,così … bello! E gli oceani … >> lasciò la frase a metà ,gli occhi ancora spalancati. Aperti, entusiasti e … belli.
 
Haruka notò che erano di diverse tonalità più scuri del suo vestito. Erano di un blu intenso,profondi e limpidi come gli specchi d’acqua che aveva visto da quando era atterrata,o come il pianeta stesso visto dall’alto. Sailor Neptune… Michiru,era un tutt’uno con il suo mondo; lo vedeva,lo sentiva.
 
<< Indipendentemente dalla bellezza del pianeta,o della sua fauna … le regole parlano chiaro. >> disse impassibile,continuando a guardarla.
 
Michiru strinse le labbra e la guardò di rimando,assottigliando leggermente gli occhi. Sembrava offesa,indispettita,quasi … ferita. Si rese conto che era la prima volta che non vedeva un sorriso sul suo volto sempre così dolce e gentile. Se ne dispiacque. A lei piaceva il suo sorriso.
 
Ma le regole sono regole,e lei era una Sailor,come poteva,proprio lei,trasgredire a quella più importante?
 
<< Sai che presto si celebrerà il matrimonio fra la Principessa Serenity ed il Principe Endymion? >> chiese Michiru calma,nonostante il suo viso fosse ancora un po’ ostile.
 
Haruka sollevò un sopracciglio. << Un matrimonio? >> chiese stupidamente. Un matrimonio fra la principessa della Luna ed il Principe della Terra? Impossibile! Il suo viso si aprì in un sorriso,come se si aspettasse che presto lei le dicesse che si trattava solo di una battuta. Aspettava un suo cenno per liberare la risata,perché ,insomma! Le relazioni fra i due regni erano già precarie di loro,un matrimonio non poteva certo essere un evento plausibile.
 
Ma Michiru non modificò la sua espressione e non disse che si trattava di uno scherzo,così il suo sorriso si spense,e  tornò a guardarla seriamente.
 
<< Già. Fra tre mesi. >> rispose ,con il tono di voce ancora pacato. << Tre mesi terrestri >> puntualizzò un attimo dopo. Già,perché tre mesi terrestri erano davvero molto poco tempo. Haruka si accigliò,non riusciva ancora a capire come …
 
<< Pare che i due si vedessero di nascosto già da un po’. >> iniziò a spiegare,come se avesse intuito i suoi pensieri. << Questo ha permesso alla regina di sapere per tempo dei sentimenti di odio che stavano maturando in seno ai terrestri,alimentati da Queen Metaria ,ed intervenire in tempo. E’ riuscita a salvare i due regni dalla distruzione,e ora i due principi possono sposarsi. Hanno già ripristinato le comunicazioni ed i viaggi da e per la Luna. Questo matrimonio non potrà che giovare alla Terra. >>
 
Haruka non potè evitarsi di fare una smorfia.
Era felice che non fosse scoppiata una guerra – anche se il fatto di non averne saputo nulla,di essere stata quasi all’oscuro di tutto la preoccupava ed irritava insieme. Che si fosse troppo cullata nel senso di protezione e pace? O forse si era preoccupata troppo dei pericoli esterni ,quando invece il nemico proveniva dal Sole? -  ma era ancora più perplessa dal matrimonio. La Terra era troppo giovane,troppo inesperta,troppo battagliera per poter entrare a far parte dell’alleanza Imperiale e non sconvolgerne gli equilibri. Non era semplicemente all’altezza!
 
Poi si ricordò che tutto era iniziato perché Michiru aveva detto di essere andata sulla Terra,e la guardò con la fronte aggrottata << Indipendentemente da ciò,mi sembrava di aver capito che il tuo viaggio sulla Terra fosse successo molto tempo fa. Prima ancora dell’annuncio del matrimonio quindi. >> Non continuò,ma sapeva che avrebbe colto la velata accusa.
 
 Infatti la vide irrigidire la mascella,per poi rilassare l’espressione ed accennare un sorriso. Haruka cercò di non mostrare la sua confusione di fronte a questo cambio repentino.
 
<< Infatti. Molto prima della nascita del Principe Endymion,se vogliamo proprio dirla tutta. E questo mi fa venire in mente che forse dovrei rifare al più presto questo viaggio,chissà quante cose saranno cambiate da allora! >> disse,e le sorrise ironica.
 
Haruka la guardò sorpresa da tanta sfacciataggine. Chissà cosa avrebbe pensato la regina di questo. Ma poi le venne in mente che sua figlia aveva ripetutamente infranto la legge andando sulla terra per incontrare il principe,e allora si disse che forse,in fondo,non ci avrebbe nemmeno fatto caso.  E Michiru lo sapeva. Non voleva darle però questa soddisfazione,così si strinse nelle spalle e  scosse la testa,come si farebbe di fronte ad un bambino che si sa,ha combinato una marachella ma che rimproverarlo a fare? Tanto la rifarebbe di nuovo.
 
Michiru le si avvicinò di un passo e le si mise a fianco,con lo sguardo rivolto verso l’ampia vetrata. Harula le lanciò uno sguardo di sottecchi.
 
<< Quello che volevo dire … >> iniziò Michiru a bassa voce << è che certe volte non importa se si infrangono le regole, se quello che ne consegue è qualcosa di splendido come questo. >> indicò i pesci con una mano. << certe volte infrangere le regole è l’unica cosa da fare per avere un pizzico di felicità . >>
 
Haruka abbassò lo sguardo verso il suo viso ed incontrò i suoi occhi. E mentre si perdeva in quel mare profondo , capì finalmente quello che voleva dire.
 
Perché anche lei sentiva quel macigno pesante che spesso le opprimeva il petto. Quella voglia di andare via,di vedere luoghi nuovi, luoghi più vivi,più caldi.
Perché anche se il vento era la sua fonte di vita, certe volte sentiva anche il bisogno di essere parte di qualcosa,invece che una guerriera relegata nel suo palazzo ai confini del regno.
Perché semplicemente, certe volte la tristezza e la solitudine erano così forti da coprire perfino il rumore del vento, e mentre il suo sguardo si perdeva in lontananza,il suo cuore non desiderava altro che l’amenità della Luna ed il calore della Terra.
 
 
 
 
 
Prima storia su Sailor Moon. Prima su Haruka e Michiru. Prima Shoujo-ai.
Direi che è la storia delle prime volte xD
 
Dunque,questa mini ff si comporrà di tre capitoli,tutti più o meno della stessa lunghezza di questo.
I nomi di persone,oggetti e luoghi sono (quando non inseriti di mia iniziativa) ripresi dal manga.
 
Il Triton Castle ed il Miranda Castle sono i nomi che i palazzi di Haruka e Michiru hanno nel manga.
 
Ariel,Umbriel,Titania,Miranda e Oberon sono i nomi di alcuni dei satelliti di Urano.
 
Urano : La rivoluzione del pianeta dura 84 anni e 7 giorni. La rotazione 10 ore e 49 minuti. Venti e altro sono già descritti sopra.
 
Nettuno: la rivoluzione dura 364 anni e 9 giorni. La rotazione 15 ore e 48 minuti.
 
“Diario di bordo … “ liberamente tratto da Star Trek,il quale inizia le sue puntate con “Diario del capitano,data astrale … “.
 
“La nostra velocità è pari a 300 000 Km/s .” 300 000 Km/s è la velocità a cui viaggia la luce. La distanza fra un corpo celeste e l’altro si calcola (fuori dal Sistema Solare) in anni luce . Al momento,è una velocità non raggiungibile dall’uomo,il quale riesce però a viaggiare alla velocità del suono,di molto inferiore a quella sopracitata.
Non so quanto occorra per andare da Urano a Saturno, pensate comunque che da Plutone alla Terra ci vogliono 5,4 ore luce.
Mi sono permessa di scrivere due (le 14 ore erano comprensive di preparativi e quant’altro) ma non so quante siano in realtà.
 
Queen Metaria è il nome che ha la Regina Metallia nel manga.
 
Se avete domande,perplessità,sentite il bisogno di criticare/consigliare o altro,sentitevi liberi di farmelo sapere,in forma di commento o per via privata.
 
 Precisato ciò,a presto ^^
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Sereko