Amici: Harry/Hermione

Ci sarò sempre per te

Hermione Granger abbozzò un sorriso prima di abbassare nuovamente lo sguardo sul libro che stava leggendo.

L’aria tiepida di inizio Ottobre aveva portato quasi tutti gli studenti di Hogwarts ad affollare il giardino, ed Hermione era stata proprio una di questi.

Si era precipitata in giardino subito dopo la fine delle lezioni e aveva occupato il grande albero, il suo preferito, in compagnia di uno dei suoi amatissimi tomi.

Quando aveva alzato lo sguardo, svariati minuti più tardi, aveva scoperto che il cortile si era riempito di gente e, udendo l’eco di una risata familiare, aveva seguito quel suono fino ad arrivare alla sua figura mingherlina.

Harry Potter sedeva poco più in la, su una delle tante panchine, in compagnia di Ron Weasley, Neville Paciock e due membri della squadra di Quiddich della loro casa.

Harry rideva tranquillo, o almeno questa era l’impressione che dava. In realtà Hermione, amica fedele, sapeva bene che Harry era tutto tranne che tranquillo.

Quel sesto anno, purtroppo, aveva portato con sé anche una nuova e terribile consapevolezza ed il giovane Potter sapeva bene a cosa stava andando incontro e quali erano i suoi doveri.

Hermione rimase a fissarlo per un po’, perdendosi sui lineamenti familiari di quel volto bellissimo e tra i suoi capelli scuri, lisci e sottili.

Quando lui alzò lo sguardo incrociando quello di lei istintivamente le sorrise, ed Hermione ricambiò il sorriso.

Harry alzò una mano facendole un breve gesto per invitarla a raggiungerli, ma lei scosse la testa arricciando il naso e lui sorrise leggermente divertito stringendosi nelle spalle.

Sapeva bene perché Hermione stava rifiutando la sua proposta.

Quella mattina lei e Ron avevano avuto una delle loro discussioni e, probabilmente, lei doveva ancora smaltire la rabbia.

La Granger tornò a guardare il suo libro per poi rialzare di nuovo lo sguardo qualche minuto dopo e sorprendere ancora il suo migliore amico a guardarla. Di nuovo lui le sorrise e lei ricambiò divertita distogliendo nuovamente lo sguardo.

Era un giochino che si erano trovati a fare spesso.

Succede quando conosci tanto bene una persona, come Hermione conosceva Harry o viceversa, di riuscire a capire i suoi pensieri da un semplice sguardo e così era successo a loro innumerevoli volte.

D’un tratto Hermione alzò il volto sorpresa, era riuscita a percepire la sua presenza senza vederlo, ed Harry ne rimase sorpreso.

“Hei” le sorrise lui raggiungendola e sedendosi sull’erba di fianco a lei.

“Cosa ci fai qui?” chiese la Granger in risposta ed il bambino sopravvissuto si strinse nelle spalle.

“Sono venuto a disturbare la tua lettura” esclamò divertito ed Hermione rise tirandogli un debole pugno sulla spalla.

“Oh, la ringrazio Signor Potter per questo gentile pensiero che ha avuto nei miei confronti” affermò ironica e lui rise.

Hermione lo guardò per un momento e di nuovo sorrise. Di un sorriso dolce e sincero.

Amava Harry, infinitamente, come una sorella ama un fratello.

Era questo Harry Potter per lei, un fratello di cui non avrebbe mai potuto fare a meno.

Gli sorrise con la certezza che lui non l’avrebbe mai abbandonata e lei avrebbe fatto altrettanto.

Dalla prima volta che aveva incrociato quegli occhi aveva avuto un'unica certezza, gli sarebbe rimasta accanto, fino alla morte.

E lui le sorrise.