CAPITOLO DIECI: FINALE
Bene, mettiamoci al lavoro.
Segnerò qui di seguito i possibili finali del romanzo,
poi sceglierò quello più geniale, ok? Sì, sì, a volte noi scrittori ricorriamo
a questi metodi per scrivere.
- La
peste ammazza tutti. Niente matrimonio.
- Lucia
si innamora di Rodrigo. Renzo depresso.
- Renzo
si innamora di Rodrigo. Lucia depressa.
Manzoni invidioso.
- Renzo
si ammazza. Manzoni depresso.
- Renzo,
Lucia e Rodrigo formano una grande famiglia felice. Lettori depressi.
- Scoppia
una guerra, muoiono tutti. Mondo depresso.
Manzoni sulla forca.
- Si
scopre che Agnese è sorella di Rodrigo, quindi tra lui e Lucia sarebbe incesto.
Federigo morto d’infarto.
- Il
continente si spacca in due, lasciando i Promessi da una parte e Rodrigo
dall’altra. Continente depresso.
- Rodrigo
se ne va con Agnese, Renzo con Lucia. …
Ehi! Qui non ho obiezioni! Sì, decisamente questo è il
finale migliore!
Rodrigo si innamorerà di Agnese una volta che questa sarà
tornata dalla casa dell’
Innominato, mentre sia Renzo che Lucia stanno guarendo
dalla peste.
Bene bene bene.
Oddio, non è il finale che mi sono sempre immaginato, ma
pazienza, nessuno è perfetto.
No, un attimo. Io
sono perfetto.
Non posso permettermi un finale mediocre! Senza
sofferenza, souspance, applausi, sorrisi, lacrime..
-Ma ti portasse via
la peste, disgraziato! Guarda, mi hai fatto cadere le uova! Razza di
fannullone, a lavorare dovresti andare!-
Scusate, scusate.
E’ mia madre che
urla talmente tanto che mi distraggo e trascrivo quello che dice. Quella donna,
non ha altro di meglio da fare che prendersela con un mendicante che ha avuto
la sfortuna di capitarle accanto.
Un momento.
“Ti portasse via la peste”. Morire per la peste. Rodrigo.
La peste morta per Rodrigo. No, no. Rodrigo morto per la peste.
Geniale!!
Oh, lo dicevo che quella donna prima o poi sarebbe
servita a qualcosa!
Santi numi, ho trovato la fine per il mio romanzo.
E che fine!
Siamo al lazzaretto. Renzo, dopo numerose peripezie,
riesce a trovare l’amata Lucia, la quale naturalmente si diverte a complicare
la vita del nostro impavido eroe dicendo che non lo vuole più sposare.
Motivo? Il voto, ovvio. Vedete come faccio coincidere
bene le cose? Tutto ha un senso.
Il nostro eroe, allora, tenta di convincere la Megera, ma
siccome non ci riesce chiede a padre Cristoforo di intervenire.
Il nostro buon uomo, facendo uso di tutta la sua capacità
persuasiva e di una buona dose di pazienza, mette su un signor discorso grazie
al quale Lucia cede e decide di sposare il nostro ormai insalvabile Renzo.
Rodrigo muore di peste, quindi Abbondio non ha niente da
temere, celebra il matrimonio.
I due, finalmente sposati, decidono di trasferirsi in un
paese, ma se ne devono andare perché gli abitanti continuavano a dire che Lucia
era brutta. Cosa volete che vi dica, la gente odia conoscere la verità, e
questo vale anche per la nostra ex Brunilde.
Trovata una dimora stabile, Renzo acquista una piccola
azienda tessile insieme al cugino, mentre Lucia finisce i suoi giorni
occupandosi dei numerosi figli. E ben le sta.
Oh, è finita la storia.
Che peccato.
Ho appena controllato, il romanzo ha circa 600 pagine,
nell’edizione normale. Se poi prendiamo quella con tutte le note, le pagine
aumentano, aumentano, aumentano.
Ma non temete, c’è ancora la vostra meravigliosa guida!
E questa durerà almeno per altre quattro capitoli.
Buahahahahah.
A presto, plebaglia!