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Autore: Psplik    16/03/2011    1 recensioni
Insomma, lo sanno tutti che se in una giornata va tutto storto vuol dire che il mondo si è stortato e quindi che, automaticamente, tutto ciò che viene ritratto come se il mondo fosse come al solito è assurdamente e irrazionalmente sbagliato, no?!
(Perché il Mercoledì e il succo ai frutti di bosco messi insieme fanno brutti scherzi alla mia sanità mentale O__O)
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammettiamolo, il mondo è storto!

(Perché Kate era un genio incompreso.)

 

E allora, forse, era pazza davvero. O forse erano pazzi gli altri a non notare quanto il mondo fosse indecentemente storto.

-Kate, il tuo disegno è un po' storto...- mi dice la mia vicina di banco, l'odiosa e sapientissima Gillian, guardando la mia perfetta e realistica interpretazione del mondo mentre si sistema gli occhiali sul naso.
-Gill io sostengo, invece, che sia il tuo disegno ad essere un po' dritto!- le rispondo tranquilla, continuando a sistemare piccoli dettagli nel mio capolavoro. Super-secchia-Gillian mi lancia un'occhiata fra l'indispettito e l'allibito che mi fa sorridere. Per quanto possa essere brava a scuola, è proprio scema se non si accorge che il suo disegno è oscenamente dritto! Insomma, lo sanno tutti che se in una giornata va tutto storto vuol dire che il mondo si è stortato e quindi che, automaticamente, tutto ciò che viene ritratto come se il mondo fosse come al solito è assurdamente e irrazionalmente sbagliato, no?! Sbuffo e mi alzo dal banco per andare a sedermi vicino a qualcuno di più incline a soddisfare il mio bisogno di comprensione. Vicino a qualcuno con una mentalità più aperta, per farla breve.
-Gillian non afferra i concetti basilari della vita...- sospiro, sedendomi vicino a Kat. Kat, non Kate. Ed è strano che solo una lettera ci divida, visto che siamo così diverse che, per quanto mi riguarda, potremmo essere separate dall'intero alfabeto.
-Gillian non afferra nulla che non sia scritto sui libri, Kate.- sbotta lei, scorbutica come sempre. Sapete qual è il mio cibo preferito? Insalata di mele acerbe. Le adoro. Sono così aspre e insopportabili al gusto che la lingua ti si restringe e pizzica mentre storci il naso. E' una tortura culinaria! Questo è uno dei motivi per cui sono amica di Kat. Lei è una mela acerba umana!
Guardo il suo disegno e sgrano gli occhi
-Ma...ma...- balbetto, interdetta
-Che c'è? A furia di mangiare mele acerbe ti si è rattrappita la lingua?- chiede lei, senza abbandonare la sua proverbiale acidità. Io mi riscuoto da quella specie di morte apparente -Sai almeno cosa vuol dire rattrappita?-
-Non ne sono sicura. Però suonava bene!- fa lei, improvvisamente sorridente. Incredibile quanto le parole la mandino fuori di matto. Io lo dico sempre, quella è fuori come un lampione! A dir la verità, sono tutti un po' matti in questa classe, io sono l'unica veramente normale.
-Allora, cosa avevi da guardare?- domanda Kat, tornata quella di sempre
-Il tuo disegno è...è...dritto!-

E quel giorno scoprii che i geni, quelli illuminati dalla luce della stortezza, non verranno compresi mai da nessuno. Nemmeno da chi è squinternato quanto loro. E quel giorno scoprii anche che, nonostante l'otto in italiano di Kat, nemmeno lei sapeva se si dicesse “dritto” o “diritto”. E la cosa mi depresse alquanto.

  
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