Tipologia: Drabble Shot
Genere: Angst
Raiting: PG_13
Warning: IC
Pairing: Yuri
Personaggi: A scelta
Random: Crossover (anche solo accennato)
N/A
Stento a credere di esserci riuscita: insomma, io che scrivo una Yuri?! Cosa che credevo non sarebbe mai accaduta. Una vera sfida. So bene che questa non è una storia ma una vera e propria mostruosità, quindi non spero nemmeno di ricevere un commento positivo. Tuttavia sono soddisfatta di aver superato la sfida U.U Spero di aver capito giusto riguardo la tipologia. Tamao Suzumi è il mio crossover, dritta dritta dall’anime StrawberryPanic! guarda un po’ è la fotocopia di Kaname (solo un po’ più esile). La mostruosità si sviluppa durante un arco di tempo non ben definito e c’è un riferimento a Full Metal Panic The Second Raid (quando Sousuke scompare).
Finito. Addio.
*scappa a nascondersi*

L'amore di un personaggio secondario

Kyoko Tokiwa amava Kaname Chidori; quasi sicuramente l’aveva da sempre amata, sin dal loro primo incontro, ma ci aveva messo del tempo per rendersi conto di quel sentimento che le riempiva il cuore.
Kaname era combattiva e tenace, decisa e orgogliosa, era bella.
Aveva una personalità forte, non permetteva a nessuno di decidere per lei e sapeva come prendere la gente. E anche se a volte era brusca nei modi e violenta nelle azioni, senza un briciolo di pazienza, riusciva ad essere dolce come pochi: era una persona sensibile e attenta agli altri.
Kyoko si era inevitabilmente ritrovata incantata da quella ragazza, stregata, ammaliata. L’amore era venuto da sé, sconvolgendo la sua giovane vita.
Senza rivelare i suoi sentimenti, Kyoko restava al fianco di Kaname, felice di poter passare il suo tempo con lei, senza alcuna pretesa.
Le giornate si susseguivano rapide e liete, le loro vite si incrociavano a scuola e nel privato, le loro risate risuonavano cristalline e nessuno sospettava niente.
Poter guardare Kaname da dietro l’obbiettivo della sua macchina fotografica aveva segnato, infine, il coronamento dei suoi desideri.
Sembrava un sogno.
L’arrivo di Sousuke Sagara aveva però scombussolato la vita di entrambe le ragazze: una perché si era ritrovata coinvolta in un qualcosa più grosso di lei con un maniaco delle armi incapace di qualsiasi rapporto sociale, l’altra perché sentiva la persona che amava allontanarsi ogni giorno di più. Era un distacco lento ma inesorabile.
I sogni finiscono, Kyoko lo sapeva fin troppo bene, solo non si aspettava che il suo finisse così presto.
Ma non odiava Sousuke Sagara, non era nella sua natura: lei era una persona calma e responsabile, riflessiva, non spiccava tra la folla e da dietro due strati di lenti - quelle degli occhiali e quelle della macchina fotografica - si limitava a osservare il mondo senza essere osservata.
Non nutriva rancore nei confronti di Sousuke, ma voleva restare al fianco di Kaname a tutti i costi. Non voleva rimanere indietro, non voleva essere dimenticata.
E allora si faceva in quattro pur di riuscire ad avvicinare i due, di farli innamorare.
Era assurdo, se ne rendeva perfettamente conto, paradossale perfino, però non aveva trovato altro modo.
« Kaname?»
« Sì?»
« Mi prometti che resteremo per sempre insieme? Come amiche intendo!»
« Ma che domande fai Kyoko?! È ovvio, sei la mia migliore amica. Non riuscirei a sopravvivere senza di te, se dovessi rimanere da sola con Sousuke finirei per impazzire!»
« Grazie.»
Tamao Suzumi sembrava una brava ragazza.
Il suo sorriso era così dolce e i suoi modi così raffinati, che era impossibile non adorarla. Amava la letteratura e scriveva splendide poesie. Sarebbero andate d’accordo, se lo sentiva.
Ma quando la baciava non provava desiderio e mentre la accarezzava si sentiva quasi in colpa. Guardava quel corpo esile e delicato, quella vita stretta e quelle ossa piccole e fragili, ma in realtà non vedeva nulla di tutto ciò.
I lunghi capelli blu le ricordavano troppo quelli di Kaname, lo stesso gli occhi marroni.
« Kyoko, non ti amo.»
« Nemmeno io Tamao.»
Ma andava bene lo stesso, si accontentavano entrambe, ripiegando l’una sull’altra.
Certo era che non credeva di essere capace di amare una persona con così tanta passione e nemmeno di arrivare ad odiarne un’altra che fino a poco tempo prima addirittura le suscitava simpatia: Sousuke se n’era andato.
Perché?, si chiedeva, ma non trovava risposta.
Cercava allora di dimenticare il problemi della sua vita con Tamao: le due avevano continuato a vedersi, nonostante tutto.
C‘era qualcosa che le spingeva ad incontrarsi, a perdersi l’una nel corpo dell’altra, ma non era amore. Era un rassegnato abbandono.
Infine Sousuke era tornato.
« Kaname, ti devo parlare.»
Ora glielo dici. Ora la fermi e le riveli tutto. Le racconti di quel masochistico amore sempre soffocato. La fermi e le dici che la ami. Per la prima volta ti fai valere e fai sentire che hai una voce anche tu. E poi la baci. Ti prendi la libertà di esaudire quel tuo piccolo egoistico desiderio: sigilli le sue labbra con le tue e la abbracci, portando una mano ad inclinare il suo candido collo. Sì, ce la puoi fare.
« Sono sicura che tu e Sagara starete bene insieme.»
Perché in fondo Kyoko lo sapeva: Kaname amava Sousuke e lei era destinata a restare un personaggio secondario.