Innamorata. Pazzamente, incondizionatamente innamorata.
Innamorata del Principe Azzurro di turno. Bello e perfetto...
Innamorata del ragazzo della tua migliore amica.
                            ***
Sin da bambina, Karen è stata la Principessa: bellissima, intelligentissima, simpatica, generosa.
Scontato, dunque, che trovasse il Principe; eppure, la prima volta che l'hai visto, beh, non ti ha fatto di certo una bella impressione: con quei suoi capelli scuri e ricci in un disordine -sospettavi- studiato, e con quell' orecchino, e il sorriso strafottente ti sembrava tanto il classico DonGiovanni sempre al centro dell'attenzione, superficiale e ignorante.
Anche il nome (nonchè bello) deponeva a suo sfavore. Insomma, se non era un segno del destino quello!
E tu hai sempre adorato la tua amica, hai sempre voluto il meglio per lei.
Ma quando hai scoperto che Giovanni era effettivamente "il meglio" avresti preferito cento volte continuare a malgiudicarlo.


                               ***

Karen ti aveva presentato il suo nuovo compagno di classe ancora prima di cominciare a uscire con lui: era già cotta.
Eri felice per lei, ma quando hai vito il tizio di cui non faceva che parlare... hai preso seriamente in considerazione l' idea di sbattere la testa contro il muro! Che ne era del "ragazzo ideale" su cui fantasticavate tu e lei al telefono? Bello ma non appariscente, colto e molto romantico? Bah.
Quel pomeriggio sei stata gentile e sorridente (forse un po' taciturna) ma dentro di te non vedevi l' ora di andartene via da quel bar pieno di compagni di classe di Karen che ridevano e scherzavano tra loro; Giovanni era sempre al centro dell'attenzione, sempre a fare battute: il classico tipo che non sta mai da solo, un po' trasgressivo e strafottente. Ri-bah.
Parimenti, non ti sembrava neanche tanto bello. Aveva fascino, questo si (non potevi non ammetterlo a te stessa), ma niente più. E, per lei, non ti bastava.
Non avevi nulla contro di lui, ma la prima cosa che dicesti quella sera alla tua amica fu:
"Kar, non è alla tua altezza"
Eravate sedute sul tuo letto, in pigiama, a chiacchierare. Lei ti guardò con occhi sbarrati
"Cosa dici, perchè, Carly? Io lo adoro! E' perfetto!" "No, esageri. Intanto spiegami come puoi saperlo dopo un mese che lo conosci, e poi.... Non so... E' simpatico, ma sembra proprio il tipo che non è più di quello che appare. Ha sempre la battuta pronta -spesso volgare- e non penso che sia uno di cui innamorarsi. E' un DonGiovanni, quello, te lo dico io! E poi fuma, addirittura, ti rendi conto?! Ti sei presa una sbandata per un fumatore!"
Se foste state in un romanzo scadente, quello sarebbe stato il momento in cui, già innamorata, avresti tentato di dissuadere la tua amica dal provarci con quel ragazzo per poterlo avere tu. Ma non era un romanzo, tu sei sempre stata un' amica leale e di certo non era la gelosia che ti faceva parlare: semplicemente, comunicavi le tue impressioni.
Karen ti scrutò per qualche istante, rabbuiata dalle tue parole. Infine sbottò: "No, guarda, stai prendendo una cantonata gigante. Ma scusa, se in un mese io non posso aver capito che Giovanni è perfetto per me, come puoi capire tu che non lo è in poche ore?! Sembri un mr. Darcy versione antipatica, davvero. Non ti fidi nanche del mio giudizio!" Al termine del pistolotto, eravate entrambe sull' orlo delle lacrime. Tu avevi un groppo alla gola: Karen era la tua unica amica, ti faceva male litigare con lei (che, d'altra parte, aveva abbastanza ragione); pure lei però sembrava scossa, tanto che supplicò: "Ti prego, Carly, prova a conoscere Giovanni. Dagli un'opportunità, fallo per me! Sono sicura che ti piacerà più di quanto credi." Hai accettato subito, rassicurandola. Ahimè, nessuna delle due sapeva che avresti adempiuto sin troppo bene al tuo compito!.....