Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Val2910    17/03/2011    8 recensioni
Prendete una Cappucetto Rufy abbastanza famelica, aggiungete uno Zoro Parlante reduce del cast di Pinocchio e un Sanji alla ricerca sfrenata di principesse imprigionate, mescolate il tutto e, più o meno, dovreste ottenere un pasticcio quanto questo...
Anche se è la mia prima funfic spero che vi piaccia
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Sanji
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

C’era una volta, tanto tempo fa, in un paese molto lontano, vicino a una foresta incantata, dove abitavano fatine e folletti irlandesi, che andavano nel suddetto paesino lontano e scroccavano crostate, dolci, pietanze varie, rum, vodka e birra, ma questo è un dettaglio puramente irrilevante e senza alcuna particolare importanza,... una casetta.

Questa casetta era abitata da maghi magici di tutti i mondi che viaggiavano nel tempo...

Ok, scherzavo.

In realtà era un edificio abusivo in periferia dove vivevano un mucchio di ubriachi senza più un soldo e pieni di debiti, tutti evasori fiscali. Ma lì vi era anche qualche povero deficiente che non aveva niente di meglio da fare che abitare assieme ai suddetti ubriaconi. Proprio fra questi deficienti c’era una bambina, ma com’era fatta questa bambina non si era ancora capito: c’erano diverse voci di corridoio che dicevano che aveva le braccia più lunghe delle gambe, alcuni dicevano che mangiava come un bisonte dopo il letargo
(ma i bisonti vanno in letargo?),
altri invece dicevano che non ingrassava mai. C’erano persino delle voci che dicevano che in realtà non era una femminuccia, ma un maschietto.  Queste informazioni, dopo un po’ di tempo, si rivelarono essere tutte esatte quando scoprirono che la ragazzina in realtà era fatta di gomma da masticare ( e molto probabilmente già masticata per bene).
Il nome della fanciulla in questione era “Rufy”.
Un giorno la nostra Rufy, mentre si aggirava fra i vari ubriachi, trovò lì per caso un tipo che riconobbe subito e ne approfittò per risolvere una domanda che già da tempo le girava in testa: questo tizio era ciccione, con i capelli ricci e biondi, delle labbrone che facevano invidia a Valeria Marini, con un cinturone nero che tentava (inutilmente) di comprimere quell’enorme pancia, con una sigaretta minuscola in bocca, il corpo più possente di un elefante obeso e la faccia più squadrata che io possa aver mai visto.
Ah, scusate: era una donna. Ed era anche la mamma di Rufy.
Rufy: -Mamma! Mamma! Perché tutti mi chiamano “Cappuccetto Rosso”?-
Dadan: -Perché quello scroccone di Shank il rosso si era imbucato a un matrimonio solo per poter mangiare a sbafo gratis, dopo essersi ubriacato di brutto doveva fare il regalo, ti ha scambiato per lo sposo e ti ha dato un cappello fregato a un barbone, facendoti un discorso sul valore affettivo di quel regalo riciclato e sul fatto che, per quanto obbrobrioso poteva essere quell’arnese, prima o poi sarebbe tornato a riprenderlo. (Alla faccia dello scroccone)-
Cappuccetto Rufy: -Ma ancora io non ho capito perché chiamano “rosso” un cappellino che è rosso non è!!!-
Dadan: -Mi sa che, essendo qui tutti ubriachi,  vedono tutti i colori sballati di questo cappellino blu a strisce bianche...-
Cappuccetto Rufy: - Mamma: è un cappellino giallo!-
Dadan si commosse: -Il mio piccolino si è preso una sbronza per la prima volta! Sono così orgogliosa di lui...-
Cappuccetto Rufy: -Ma... non ho ancora bevuto nulla!-
Dadan: -Naah! Non dire fesserie! Piuttosto, devo trovare qualcuno che può portare questo cesto alla nonna, che è molto malata...-
Cappuccetto Rufy prese la cesta indicata dalla mamma e la aprì
Cappuccetto Rufy: -Ma mamma! Qui ci sono solo quintali di sigari cubani illegali! Con questi la nonna malata schiatta di sicuro!-
Dadan: -Esatto! Tanto vale farla crepare e beccarmi l’eredità...-
Cappuccetto Rufy: -Bah! Se lo dici tu!-
Dadan: -Allora, ecco come devi fare per andare dalla nonna: esci subito di qui, vai fino al bosco, paghi la mancia al lupo, attraversi il lago, arrivi alla fermata dell’autobus, prendi il primo che ti capita e vai più avanti che puoi fino a che non arriva il controllore, poi inizia a scappare e ti fai prendere, fatti portare alla stazione della polizia, uscendo prendi la prima a destra, vai sempre dritto e sei arrivato a casa della nonna...-
Cappuccetto Rufy: -Aspetta un attimo: PERCHЀ PROPRIO IO DEVO ANDARE A CASA DELLA NONNA???-
Dadan: -Sei l’unico nipote che ha!-
Cappuccetto Rufy: -Ma se ho ventisette fratelli!! E poi ogni volta che vede a uno di noi ci fa passare le peggiori torture! –
Dadan: -Suvvia! Per qualche bacetto sdolcinato...-
Cappuccetto Rufy: - Non hai capito! Ci picchia letteralmente a sangue!-
Dadan: -Dai! Che se vai in fretta la nonna per ringraziarti ti dà una bistecca!-
A cappuccetto Rufy le si illuminarono gli occhi : - Una... bistecca?-
Dadan: - Esatto! Una DOLCISSIMA E BUONISSIMA bistecca succulente, che non vede l’ora di farsi mangiare da te...-
Nemmeno il tempo di finire di parlare che cappuccetto Rufy era partito per i 100 kilometri in 10 secondi con il cappellino rosso/giallo/blu-a-strisce-bianche/quel-che-è in testa e la cesta piena di sigari cubani in mano, sperando solo che la nonna avesse anche delle patatine fritte per contorno.
Dadan: -Speriamo che non si arrabbi troppo quando scoprirà che la nonna è vegetariana...-

Cappuccetto Rufy si era messo a correre come una forsennata. Ormai aveva già raggiunto la metà del bosco: andò sempre dritto, seguendo il naso. Finchè il naso non sentì un delizioso odore di miele provenire da un albero. Rufy volse lo sguardo (quindi l’intera faccia) verso l’origine di quel delizioso odorino e, come un idiota, continuò a seguire il naso
SBAM!!
 Una volta rinvenuto si accorse di avere sbattuto, di essersi perso e di avere la faccia sporca di miele che era caduto mentre sbatteva.
Che c’è di male in tutto questo?
Assolutamente niente.
Apparte il fatto che tutte le api dell’alveare stavano guardando minacciosamente la povera ragazzina e stavano affilando i loro pungiglioni da un arrotino
“Ma che ci fa in un bosco l’arrotino?”
“Non lo so, ma pare che abbia trovato la clientela...”
Una vocina nelle vicinanze diede un consiglio alla fanciulla:-SCAPPAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!-
E cappuccetto Rufy non perse tempo ad ascoltare quel consiglio:
Cappuccetto Rufy: -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARG!!-
Per la prima volta, in tutta la storia dell’umanità, la scienza poté dimostrare che almeno un essere umano era in grado di superare i 350 all’ora.
La vocina continuò: -Buttati nel lago!-
Cappuccetto Rufy si voltò, vide l’acqua verde, viscida e melmosa, ove di tanto in tanto spuntava qualche bolla da chissà dove ( e non credo che qualcuno voglia saperlo), e mentre il fetore del fango si sentiva nell’aria un pesciolino tornò a galla con la pancia in su. Morto.
Cappuccetto Rufy: -Ma va’ a buttarti tu! Preferisco fare la pedicure a Dadan ( e credimi, non è un bello spettacolo) piuttosto che entrare là dentro!-
La vocina: -E preferiresti anche farti pungere dalle api?-
La ragazza ci pensò un po’, poi prese coraggio (o pazzia) e si tuffò nella melma. Questo non lo sapeva, ma le api, sentendo il fetore della poltiglia, se ne erano già andate via qualche kilometro prima. Dopo qualche minuto Cappuccetto Rufy tornò a galla agitando vistosamente le braccia
Cappuccetto Rufy: -Aiuto!! Non so nuotare!!-
La vocina: -E ti pareva...-
Un individuo si gettò in acqua (per quanto “acqua potesse sembrare quella”) e salvò la bambina
La vocina: -Ma perché caspio ti sei tuffato in quella roba?-
Cappuccetto Rufy: -Come sarebbe a dire? Me l’hai detto tu, no?-
La vocina: -Io ti ho detto “Buttati nel lago”!-
Detto questo il tipo indicò un delizioso laghetto, caratterizzato dall’acqua cristallina e limpida e dalle leggiadre ninfee che galleggiavano sul pelo dell’acqua, dove i pesciolini nuotavano allegri e di tanto in tanto passava qualche magica sirena
Cappuccetto Rufy: -Ma tu guarda che...-
La vocina: -Ok, ora fammi fare il mio lavoro: “Ricorda che devi fare il bravo o diventerai un burattino di legno, Pinocchio!...”-
Cappuccetto Rufy: -Come osi darmi del Finocchio?!?! E poi tu chi sei? Non ho mai visto nessuno più verde di te!-
La vocina: -Per forza! Io sono la cavalletta parlante!-
Cappuccetto Rufy: -Forse vuoi dire “Grillo parlante”...-
La vocina: -No, no! Cavalletta. Il grillo ha vinto al superenalotto e si è trasferito a Hollywood, e ora il budget della favola si può permettere solo... me. (A piacere, io sono Zoro)-
Cappuccetto Rufy: - E i capelli verdi come me li spieghi? (Io invece sono Rufy)-
Zoro Parlante: -Erano previsti nel contratto a tradimento -.-‘’ (Bene, Rufy! Come va la vita?)-
Cappuccetto Rufy: -Con “a tradimento” intendi una di quelle clausole occultate? (Bah! Apparte il fatto che sono letteralmente caduto nella merda non c’è male... tu?)-
Zoro Parlante: -Eh? Macché clausole e clausole!! Mi hanno ubriacato con il cocktail più tossico che avessi mai visto in vita mia! (Io? Beh, apparte il fatto che salvando te anch’io sono letteralmente caduto nella merda non c’è male)-
Cappuccetto Rufy: -Vedo che la vita ti sorride anche a te! Io non sono il finocchio che cerchi!-
Zoro Parlante: -Pinocchio...-
Cappuccetto Rufy: - Vabbè, si, quello lì insomma...-
Zoro Parlante: -COME SAREBBE A DIRE CHE NON SEI PINOCCHIO?-
Cappuccetto Rufy: -Io sono la graziosissima cappuccetto rosso!-
Zoro Parlante: -MA SE HAI UN CAPPELLO GIALLO?? (graziosissima poi...)-
Cappuccetto Rufy: -Errori che capitano quando vivi in un edificio abusivo con degli ubriaconi svampiti...-
Zoro Parlante: -Ah, ok...-
Cappuccetto Rufy: -Piuttosto,... sai dov’è la casa della nonna?-
Zoro Parlante: -Eh? A si!! La vicina di casa della gatta con gli stivali!-
Cappuccetto Rufy: -La gatta con gli stivali?-
Zoro Parlante: -Dice di essere una gatta ladra, ma secondo me è una strega. E’ la vicina di casa di quella tua nonna... è strano però: non ne ho mai sentito parlare bene...-
Cappuccetto Rufy: -Se è per questo la nonna non ha mai avuto una buona fama (infatti aveva solo fame)
“Questa è pessima -.-‘”
“Quoto -.-‘’”
Cappuccetto Rufy: -Uffi! Non siate così cattive...-
Zoro Parlante: -Suvvia! E’ solo un povero deficiente che vive con gli ubriaconi...-
Cappuccetto Rufy: -Esatto! Per non dire che... no. Aspetta. Quello non era di certo un complimento!-
Zoro Parlante: -Credimi: è il migliore che ti faranno in tutta la vita!-
“Potete tornare alla storia? A momenti i lettori si addormentano sulla tastiera del computer!”
I due in coro: -Scusa!-
Cappuccetto Rufy: -Quindi?-
Zoro Parlante: -Andiamo! Ti ci porto io!-
Cappuccetto Rufy: -Davvero?-
Zoro Parlante: - Per niente! Già devo recuperare il tempo perso per raggiungere Pinocchio, ci manca solo che mi metta a fare il GPS a Cappuccetto Rufy...-
Cappuccetto Rufy: -Mia nonna ha un armadietto pieno di superalcolici-
Zoro Parlante: -Ok andiamo.-

I nostri due intrepidi e coraggiosi eroi (Cappuccetto Rufy e lo Zoro Parlante per intenderci) viaggiano viaggiano per gli svariati mondi fatati abitato dai personaggi di tutte le favole e le fiabe della Disney
“Fa tanto Kingdom Hearts...”
“Questa storia fa pena.”
“Toh, guarda! C’è Cloud!”
“ADOOOOOOORO QUESTO MAGNIFICO RACCONTO! *-*”
I due, dopo aver camminato molto, trovarono un ragazzo alto e slanciato, biondo, gli occhi azzurri come il ghiaccio, dal viso incorniciato in un’espressione seria, coi capelli sistemati con una riga a destra...
“Aspetta un attimo: ma Cloud non ha la riga!”
Zoro Parlante: -Ma allora tu chi sei?-
Cloud: -Non mi riconosce nessuno??? Sono Jack! Quello del fagiolino magico!-
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Io volevo Cloud!”
Ex-Cloud: -Beh, credimi: sono molto meglio! Ma... che odore! E viene da voi due!-
Cappuccetto Rufy: -(Credo sia dovuto al tuffo nella piscina idromassaggio melmosa) Quindi... tu saresti Jack?-
Ex-Pseudo-Cloud: -Per la verità... il mio nome è Sanji. Mi faccio chiamare Jack solo per attirare le belle ragazze...-
Cappuccetto Rufy: -...-
Zoro Parlante: -...-
Autrice: -...-
Le belle ragazze: -...-
Zoro Parlante: -...non credo funzionerà...-
Sanji del fagiolino magico: -Comunque, voi che ci fate nella zona della MIA favola?!?-
Zoro Parlante: -Che ti fa pensare che questa sia la TUA favola?-
Il biondino indicò un’enorme pianta di fagioli che cresceva sopra loro: andava sempre più su, fino a superare le nuvole, ed era tanto grande da creare un’orma che, chi stava sotto di essa, avrebbe giurato che era già iniziato il Chiambretti Night nella tele da mezz’ora
Cappuccetto Rufy: -Ok, è la tua storia-
Sanji dal fagiolino magico: -Voi chi siete?-
Zoro Parlante: -Io sono la cavalletta parlante, lui invece è un povero deficiente...-
Cappuccetto Rufy: -E stiamo cercando un certo finocchio...-
Zoro Parlante: -Pinocchio...-
Cappuccetto Rufy: -...e mia nonna. E ci stiamo dirigendo verso la casa della gatta con gli stivali-
Sanji dal fagiolino magico: -La gatta??? Dolcissima creatura celestiale sfuggita dalle mie mani, aspettami! Non temere cara: il tuo Sanjino sta arrivando!-
Zoro Parlante: -(Io dico che debba temere proprio per questo)
Cappuccetto Rufy: -(Lo penso anch’io) Vuoi venire con noi?-
Sanji dal fagiolino magico (mentre gli sanguinava il naso): -Ma CEEEEEEEEEEEEEEEERTO!! –
Zoro parlante: -Perché gli hai fatto una proposta simile????-
Cappuccetto Rufy: -Senti un po’: puoi dire di essere la cicala parlante e compagnia bella...-
Zoro parlante: -Cavalletta...-
Cappuccetto Rufy: -...ma rimani sempre la coscienza di un finocchio, ingaggiato da una fata turchina (o turca, quel che è). Per cui credo sia meglio avere più persone a cui fare affidamento. E poi, L’HAI VISTA QUELLA PIANTA?? CON UNA ROBA COME QUELLA ABBIAMO TUTTI I FAGIOLI PER IL CONTORNO PERFETTO PER LA MIA BISTECCA!-

Detto questo, il magico trio si incamminò nel bosco con a capo la locusta amica di pinocchio. Man mano che andavano avanti, la foresta aveva un’aria sempre più cupa e sinistra
Sanji dal fagiolino magico: -Emh, non è che ti sei perso?-
Zoro parlante: -Perso? Io? Ma quando mai! Siamo già nella strada per la casa della gatta...-
Sanji dal fagiolino magico: -Io avrei giurato che questa fosse la Salerno-Reggio Calabria...-

Andarono ancora avanti per un po’, fino a che non si ritrovarono di fronte a un castello: era immane, con le finestre di vetro tutte rotte da cui si vedono le classiche tende rosse  strappate da una chissà quale creatura feroce dei dintorni, le mura ormai in rovina e polverose e il portone di legno massiccio già aperto e, sull’entrata, un cartello con questa iscrizione:
Museo delle giovani marmotte fatate: ingresso libero e buffet di dolcini magici e zucchero filato stellato all’interno: tutto gratis
Sanji dal fagiolino magico: -E secondo loro noi dovremo cadere in un trucco così stupido?-
Zoro Parlante: -Eppure è strano, avrei giurato che qui ci fosse  la casa di quella strega...-
Sanji dal fagiolino magico: -Io direi che questa è la casa perfetta per una strega,... MA NOI STAVAMO CERCANDO LA CASA DI UNA DOLCISSIMA CREATURA!-
Zoro Parlante: -Boh! Si sarà trasferita...-
Sanji dal fagiolino magico: -Non mi stai proprio calcolando, eh?-
Zoro Parlante: -Sarà meglio tornare indietro! Forza Cappuccetto Rufy...-
La cavalletta parlante si accorse che cappuccetto Rufy non c’era più: la scia di impronte ancora melmose portava dritto dritto dentro il castello, ove il cartello era stato a dir poco scaraventato dal passaggio furente di una mandria di bufali. In questo caso, di Cappuccetto Rufy.
Zoro parlante: -E’ un idiota.-
Sanji dal fagiolino magico:- Temo che la sua sia una malattia di origine mentale di tipo degradante ...-
Zoro parlante: -Che si fa? Entriamo?-
Sanji dal fagiolino magico: -Ma si, speriamo almeno che ci sia qualche donzella da salvare...-
Zoro parlante: -NON POSSO CREDERE CHE IN UN MOMENTO COME QUESTO L’UNICA COSA CHE RIESCI A DIRE RIGUARDI LE DONNE!-
Sanji dal fagiolino magico: -Ah, le donne... fulgidi creature...-
Zoro parlante: -E NON MI STAI NEMMENO ASCOLTANDO!!-

Cappuccetto Rufy si era ri-messo a correre come una forsennata, perché voleva portare alla luce i suoi più dolci desideri e sogni irrealizzabili che aspirava con grande ardore da molto, troppo tempo per attendere ancora...
in poche parole, voleva abbuffarsi al buffet.
Correva più che poteva, finché non si ritrovò in un corridoio con 10 stanze:
La prima era vuota
La seconda era vuota
La terza era vuota
La quarta non era vuota. Era diversamente piena d’aria
La quinta era vuota
La sesta era vuota
La settima c’era un bar
L’ottava era vuota
La nona c’erano Lupin terzo, quarto e ventordicesimo che rubavano l’aria della quarta stanza (non ritenevano ci fosse altro di più interessante da rubare)
La decima c’era il buffet
Rufy osservò attentamente cosa c’era al centro di quella tavola imbandita: lì, fra le tartine di tonno, salmone e scamorza (e chi ha messo le tartine di scamorza??) e altri piatti, vi era un enorme piatto di pizza margherita, con la mozzarella, ancora fumante, leggermente arrossata dalla salsa di pomodoro, ancora densa e polposa che emanava un delizioso aroma, pizzicando il naso e stimolando la bocca ad aprirsi e ad ingrandirsi. Su di essa, a fare ancora più acquolina, una leggiadra foglia di basilico ornava il disco.
Cappuccetto Rufy: -PIZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
Iniziò ad abbuffarsi come non mai, finchè non sentì un ruggito dietro di se
Tizio che ruggisce: -ROAAAAAR!!-
Cappuccetto Rufy: -Eh? E tu chi sei??-
Tizio che ruggisce: -Tu mi stai rubando la MIA pizza?-
Cappuccetto Rufy: -Tua? No! Il buffet è gratis e io mi prendo la mia parte!-
Tizio che ruggisce: -Buffet? Aaaah, è per via del cartello che ci ha messo il Baubau che prima abitava qui...-
Cappuccetto Rufy: -E che fine ha fatto il Baubau?-
Tizio che ruggisce: -Mah! Ancora non si è capito... si è fatto ingaggiare uno o due decenni fa’ dalla Disney, si è fatto chiamare Oogie Boogie e ha lavorato per il cartone “Night mare before Christmas”, poi  è sparito... si sarà ubriacato e fatto investire sotto un tram...-
Cappuccetto Rufy: -Ah, ti pareva -.-‘’ –
Sanji dal fagiolino magico: -Cappuccetto Rufy! Finalmente ti ho trovato!-
Zoro parlante: -Forse volevi dire “Ti abbiamo trovato...”-
Sanji dal fagiolino magico: -Assolutamente no! Tu ti sei perso una marea di volte!-
Zoro parlante: -Io?? Sei tu quello che mi ha fatto disperare tutto il tempo!!-
Sanji dal fagiolino magico: -Io?? Tu sei stato più testardo di un mulo che si abbronza al sole d’autunno!!
“E questo che c’entra??”
Zoro parlante: -Dici?? Tu sei invece un fenicottero viola mobile-parlante!!-
“Io continuo a non capire...”
Sanji dal fagiolino magico: -Sai uno come te cosa vede in un bosco?-
Zoro parlante: -Cosa? Sentiamo...-
Sanji dal fagiolino magico: -L’ERBA!!!-
Rufy: -...-
Tizio che ruggisce: -...-
Autrice: -...-
Le belle ragazze: -...-
Mulo che si abbronza al sole: -...-
L’erba: -...-
In quel momento, la Cavalletta Parlante si voltò e vide il tizio che ruggiva, o meglio, la tizia
Zoro Parlante: -Ah! Ma guarda tu chi si vede: la cugina di terzo grado della fata turchina...-
Sanji dal fagiolino magico: -Della fata turchina? Quella bellissima ragazza è la cugina (di terzo grado) della fata turchina?!?! -
Cappucetto Rufy: -Ecco perché ha i capelli fucsia!! Saranno tutti con colori strani nella sua famiglia!!-
Zoro Parlante: -Ma quali capelli fucsia e fucsia!! E’ la cugina della fata turchina... la fata marocchina!!-
La fata marocchina: -Per la precisione, io sono la fata marocchina Jewerly Bonney!! E ora mi farò aiutare dai miei due fidi assistenti:
sono coloro che seminano morte e preoccupazione,
coloro che vi fanno fare i peggiori incubi nelle notti di indigestione,
ora voi vi pentirete
e mai più qui dentro entrerete:

PIZZA! PANELLA! Venite subito qui!!

Da dietro la fata marocchina arrivarono una Panella e una Pizza giganti, grossi quanto come un cane
Pizza&Panella: -Ai suoi ordini, sua mafiosità... volevamo dire, sua mangiosità!-
La fata marocchina: -Avanti, fidi leccapiedi... emh, servitori! Andate! Combattete e distruggete! E ricordate che, per vincere, dovete credere nel cuore della scamorza!!!-
I tre si misero in fila e fecero un gesto a V con la mano stile Team Rocket dei Pokemon
Pizza&Panella (sottovoce): -Hey, capo! Ma quand’è che ci pagherai??-
La fata marocchina: -Lo stesso giorno ove deciderete di riscuotere il pizzo al lupo cattivo. E ora, andate!! Aspetta un momento!! Che fine ha fatto Panella?!?!?-
Panella, mentre nessuno guardava, era stata messa fra due fette di pane spalmate di maionese ed era stata fagocitata da Cappuccetto Rufy
Pizza&Panella: -No!! Cara compagna! Dopo tutto ciò che abbiamo passato... assieme...-
La fata marocchina: -Guarda che ora che Panella non c’è più, tu ti piglierai la sua paga...-
Pizza&Panella: -Allora, Infidi esseri venuti da molto, molto lontano! Preparate a passare dei guai!  Quartultima evocazione: RICOTTA DI LATTE DI CAMMELLO!!-
D’un tratto apparve una creatura feroce: era bianca, perché fatta di ricotta, e aveva assunto la forma di uno spietato e maligno dromedario.
“(...e meno male che era  ricotta di latte di cammello) -.-‘’ “
Cappuccetto Rufy, abominevole com’era in quello stato di fame, che le aveva dato alla testa facendo sorgere i più infidi e oscuri suoi lati interiori, con un sol boccone si cibò dell’immensa creatura. Infine Pizza si avvicinò a lui e iniziò ad attaccarlo
Pizza&Panella: -Potere del basilico fresco!!! In azione!!!
Cappuccetto Rufy: -NOOOO! E’ TROPPO FORTE DA BATTERE PER ME!!! Oh, no!! Sangue!! Sono coperto di sangue!! Mi sto sciogliendo!! Lo sento sgorgare da fuori di me!!-
Sanji del fagiolino magico: -Cappuccetto Rufy, guarda che quello lì è il sugo della pizza...-
Cappuccetto Rufy: -Ah, dici veramente?-
Sanji del fagiolino magico: -Eh, già...-
Pizza&Panella: -Acc...! (Non è cascato al mio piano malefico) Ora, inutile mortale, proverai la potenza del cuore della scamorza!! Evocazione 3,14 periodico!!!-
Cappuccetto Rufy: -NOO! Non vorrai mica...-
Pizza: -Esatto! L’EVOCAZIONE DEL π greco!! Vieni a me, O MOZZARELLA BLU!!-
Cappuccetto Rufy: -NOOOO! Così mi verrà un indigestione!!!-
Immediatamente apparve un’enorme mozzarella, gigante, con una testolina e la gocciolina di lato, di un spaventoso colore giallo evidenziatore e dei cerchietti rosso magenta
Zoro Parlante: -Ma... non è blu!-
Sanji del fagiolino magico: -Sarà tifosa della Roma...-
Cappuccetto Rufy: -Vabbè, l’importante è che non è blu...-
Detto questo divorò con disinteresse l’intera mozzarella
“Ma... così ti verrà l’indigestione!!”
Cappuccetto Rufy: -Come ho già detto, l’importante è che non è blu....-
Sanji del fagiolino magico: -Chi ci pensa alla Pizza?-
Pizza non c’era più: era stata mangiata da Rufy mentre nessuno guardava
La fata marocchina: -NOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Panella,... Pizza,... Mozzarella blu,... amici miei!!-
La fata marocchina/ Jewerly Bonney cadde in un pianto depressivo cronico.
Zoro Parlante: -Ma, esattamente, cosa custodiva il castello?-
La fata marocchina: -Uhuuu! Uhuuu! Me misera! Il castello, custodiva una principessa imprigionata...-
Sanji del fagiolino magico: -Principessa?? Imprigionata?? Dove?? Tesoro!! Arrivo!!-
Sanji del fagiolino magico cominciò a correre, battendo il record precedente dei 350 all’ora. Cappuccetto Rufy e la Cavalletta Parlante continuarono a seguirono finché potevano. Sanji corse per tutto il castello, spruzzando, come una fontana, una marea di sangue, che fece scivolare i due inseguitori lì dietro. Infine il ragazzo raggiunse la torre più remota e più alta dell’intero castello. Lì vi era un letto a baldacchino, con le tende trasparenti tirate, che lasciavano trasparire solo l’ombra della figura umana lì dentro.
Sanji del fagiolino magico: -Amore della mia vita!! Sto arrivando!!
Sanji scostò le preziose tende di lino e...
Cappuccetto Rufy: -Che fatica arrivare fin qui... ma... Sanji, che ci fai lì per terra totalmente privo di sensi e che a momenti rischia un malanno a livello celebrale??-
Zoro Parlante: -Oh, no!!-
Cappuccetto Rufy: -Lo so! Sta cominciando a preoccupare anche a me...-
Zoro Parlante: -Me ne posso strafregare del damerino qui accanto! Ma... la ragazza... non sarà....-
La figura si alzò dal letto
La ragazza: -Buongiovno, tesovini...-
Quella “cosa” che si alzò dal letto aveva una faccia enorme, squadrata per giunta, gli occhi pesantemente mascherati di trucco, incorniciati da una parrucca fregata a un pagliaccio del circo e caduta in un barattolo di vernice tossica viola, le calze a rete che mostravano le orribili, muscolose e pelose gambe, rette dalla giarrettiera
Zoro Parlante: - Non ci posso credere!! E’ la cessa addormentata!!!-
Ivankov addormentata: -Non mi insultave così!! Sono una vagazza sensibile, io!!-
Zoro Parlante: -SCAPPAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
Cappuccetto Rufy afferrò Sanji del fagiolino magico e tutti insieme appassionatamente corsero verso l’uscita più facile da raggiungere
(si erano buttati dalla finestra)
Il nostro trio di coraggiosi eroi, dopo la stancante avventura, si fecero dare una mano dalla fata marocchina
(dopo aver scoperto che quest’ultima avrebbe lavorato come dello Zoro Parlante, perché la fata turchina si era sposata il Grillo Parlante a Hollywood quand’egli era nello stato di ubriachezza più possibile e inimmaginabile ed erano ri-scomparsi insieme)
Seguirono le indicazioni della fata finché non giunsero a una deliziosa casetta di marzapane.
Sanji del fagiolino magico: -Toh, guardate! La casa della strega di Hansel e Gretel!-
Da quella casetta uscì una ragazza, aveva i capelli arancioni e un tatuaggio sulla spalla, e puzzava di mandarino marcio. Ai piedi aveva un particolare paio di stivali di cuoio
Sanji del fagiolino magico: -WOOW!!! La gatta con gli stivali!!!-
Il biondino svenne col naso grondante di sangue
Zoro Parlante: -Peccato però, riguardo alla casa della strega,... insomma,... ci aveva azzeccato!-
Nami con gli stivali: -Sentì un po’, troglodita dei miei stivali! Guarda che mi devi un mucchio di soldi per danni morali dopo questo insulto!!-
Zoro parlante: -Guarda che tu mi hai appena dato del troglodita...-
Nami con gli stivali: -E allora?? Non è di certo come dare della strega ad una povera ragazza!-
Zoro Parlante: -Povera??? Stai scherzando, vero?? Dopo tutto quello che mi hai scucito dalle mie tasche!!-
Cappuccetto Rufy: -Scusate, io vorrei sapere dov’è la casa di mia nonna...-
Nami con gli stivali: -No... Nonna???-
Cappuccetto Rufy: -Esatto! Me la dai una mano, o no?-
Nami con gli stivali: -Ok! Il servizio ti costerà 1.000.000.000.000 di Berry!-
Zoro Parlante: -Taccagna...-
Cappuccetto Rufy: -Ok! Come vuoi!-
Zoro Parlante: - MA TU FAI SUL SERIO????????-
Cappuccetto Rufy: -Per niente! Ma ricorda che sono solo un povero deficiente, e che la storia deve andare avanti...-
Nami con gli stivali li accompagnò fino ad un’altra casetta. Altro che casetta: era un vero e proprio residence fornito di 5 piani, 8 bagni e con piscina!!
Nami con gli stivali: -Eccoci arrivati, fanno 9.999.999.999.999 Berry a testa!-
Zoro Parlante: -Un momento: non è il prezzo di prima!-
Nami con gli stivali: -Taci e sgancia, cavernicolo!! O ti denuncio all’AMIA!-
Zoro Parlante: -(Che c’entra l’AMIA adesso???)-
Capuccetto Rufy: -NO! L’AMIA NO! Io non ho pagato il biglietto dell’autobus!!!-
“Ma guarda che quello che dici tu è l’AMAT!”
Cappuccetto Rufy: -Ancora peggio!!! O_O-
Così i due sganciarono i verdoni e si diressero verso il portone, e lì la videro: era una bestiona enorme, ancora peggio di Dadan e dell’elefante obeso messi assieme (e magari sì, aggiungiamo l’asino che si abbronza al sole d’autunno), con una camicia bianca e giacchettino da smoking bianco, e un cappello a forma di testa di cucciolo di cane di colore marrone.
Chiedo nuovamente e umilmente perdono: era un uomo
Nonno Garp: -Nipote sciagurato!!! Ho saputo che hai intrapreso la strada della pirateria!!!-
Cappuccetto Rufy: -NO! Lo giuro! Posso spiegare...-
Nonno Garp: -Si invece! Hai scaricato film e musiche pirata da internet! Tu! Scioperato adolescente!!-
Cappuccetto Rufy: -Giuro che sono venuto con nobili intenzioni!! Ho anche portato un cestino pieno di cose che ti piaceranno...-
Nonno Garp: -Assegni già compilati??-
Nami con gli stivali: -In effetti, quelle sì che sono cose buone...-
Cappuccetto Rufy: -Veramente, sono sigari cubani...-
Il nonno si fregò i sigari cubani illegali e il magico trio di eroi tornò a casa.
Come si concluse la storia?
-Cappuccetto Rufy non trovò mai la strada di casa, e andò a vivere nella casa della Nami con gli stivali, pagando profumatamente l’affitto.  Rosicchiando di tanto in tanto qualche pezzo di abitazione la casa venne distrutta e i due furono costretti ad abitare assieme al nonno Garp, che fece pagare un affitto ancor più profumato. Per di più il giovane dovette rinunciare alla sua attività di pirateria.
-Lo Zoro Parlante si perse nel bosco. E data la sua assenza e la mancanza di sostituti la fiaba di Pinocchio non andò mai avanti e il bambino si rassegnò a un’esistenza da burattino di legno, rinunciando al suo sogno di non avere più le termiti.
-Sanji del fagiolino magico, scoprendo che aveva perso tutto il tempo che aveva a disposizione per vedere Nami con gli stivali a dormire, s’impicco su un albero (lo stesso dove sarebbe stato impiccato Pinocchio se la storia fosse andata avanti)

“Scusa, e il lieto fine??”

“Chi ha mai detto che ci sarebbe stato il lieto fine??”

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Val2910