Ecco un'altra brevissima one- shot! E' dedicata al mio gruppo preferito: i mitici Guns N'Roses! L'ho scritta ascoltando Welcome to the Jungle, ho buttato giù tutto quello che mi veniva in mente. Beh, ditemi come vi sembra quello che ne è uscito!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Accendo l’iPod. Subito ho la testa piena della vostra musica. Della vostra musica prepotente che s’impossessa della mia immaginazione, della mia fantasia, dei miei pensieri, e perfino del mio corpo, facendolo muovere a ritmo, scatenandolo su quelle note meravigliose. Riesco a vedere la cascata di capelli biondo- rossicci di Axl, così lunghi, lisci. Li scosta con la mano mentre canta, mentre urla, mentre grida con rabbia quelle parole. E’ splendido. Corre da una parte all’altra del palco, come preso da una pazzia momentanea. Entra in comunione con la musica, è parte di essa. Si diverte, è nel suo mondo, è felice. E riesce a far felice anche me, eppure non lo sa. Fa entrare anche me nel suo mondo, nel momento in cui m’infilo le cuffie e chiudo gli occhi, o cammino per la strada a tempo, sicura in mezzo alla gente. La sua voce mi accompagna. Quella voce così bella, che riesce a gridare, senza mai stonare. L’adoro. Intanto lo immagino ballare sul palco, con il pubblico che grida il suo nome. Ed ecco l’assolo. Ecco Slash con la sua chitarra. Lo vedo, sembra quasi che le faccia il solletico, facendola ridere, di una risata meravigliosa. La cascata di ricci sovrastata dal cappello a cilindro e la sigaretta in bocca. Accidenti, non riesco a pensare ad altro. Mi avete in pugno, sono vostra. Potete fare di me ciò che volete. “You know where you are? You’re in the jungle, baby! You’re gonna die!” grida Axl. Sono felice, senza pensieri, solo per merito vostro. Tutti i problemi svaniscono, le preoccupazioni si sciolgono, la rabbia si scarica mentre mi lascio avvolgere dalla musica. La tristezza viene consumata, dimenticata. Come una droga. Ecco cosa siete, siete la mia droga. Io mi faccio di Guns N’Roses. Sì, sono strafatta. Completamente.