Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: v91    18/03/2011    0 recensioni
"Tre colpi. Solo tre colpi. Poi il silenzio."
Questo è l'inizio della storia. L'ho scritta appena sveglia dopo un incubo che mi aveva davvero inquietata. Ci ho messo un pò prima di decidermi a pubblicarla...spero di aver fatto bene!
Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tre colpi. Solo tre colpi. Poi il silenzio.

Quando Lisa si svegliò i primi raggi di sole stavano attraversando le persiane. Era madida di sudore e l’incubo appena fatto le provocava ancora intensi brividi lungo la schiena. Decise di alzarsi anche se era troppo presto. Andò in bagno e prima di abbandonarsi al getto caldo della doccia si guardò allo specchio: profonde occhiaie le scavavano le guance infossando i piccoli occhi scuri. Era pallida e dimostrava più dei suoi trentacinque anni. Si sentiva stanca, debole,vecchia, e in più da giorni non riusciva a dormire a causa di quel maledetto sogno che tornava a presentarsi ogni qual volta chiudeva gli occhi. Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi, poi di solito si svegliava spaventata. Stava diventando paranoica. Non c’era, quindi, molto da stupirsi se il suo ultimo ragazzo l’aveva lasciata e gli amici pian piano si erano allontanati lasciandola da sola e facendola precipitare nel cupo vortice della quotidianità costituito da casa e lavoro. Per fortuna il suo impiego le piaceva: gestiva un negozio di antiquariato. Il getto bollente della doccia la allontanò da quei tristi pensieri riportandola bruscamente alla realtà. Dopotutto era solo un sogno e, per quanto inquietante, doveva dimenticarsene o sarebbe impazzita.

Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi.

Cercò di vestirsi ma non riusciva a scrollarsi di dosso quello strano senso di disagio, così si accorse di aver indossato calzini spaiati. Stupida, pensò. Di colpo ebbe la sensazione di essere osservata. Si voltò di scatto. Non c’era nessuno ma era sicura di aver intravisto un’ombra. Cercò di restare calma, del resto erano ormai le otto e presto sarebbe uscita di casa per recarsi al lavoro, ma prima sarebbe passata a bere un caffè al solito bar (anche se, per come si sentiva, sarebbe stata meglio una camomilla).

Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi.

Cercò di distrarsi accendendo la radio ma la vecchia canzone che ne uscì, diffondendosi per tutta la stanza, portò con sé solo tristezza. La sua memoria, viaggiando sulle note di quella canzone, la riportò indietro di diciassette anni. Michele, il bambino che non sarebbe dovuto esistere, il bambino che fu strappato dalla madre, il suo bambino. Era stata costretta a darlo via. Non l’aveva neppure visto: subito dopo il parto i suoi genitori l’avevano preso e se ne erano occupati. Talvolta si chiedeva dove fosse, se stava bene,ma la maggior parte del tempo cercava di ignorare quei ricordi. Spense la radio e si avviò verso la porta pronta ad uscire. Di nuovo quella sensazione e l’ombra.

Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi.

Da allora non era più stata la stessa. Una parte di lei se ne era andata col suo bambino. Avrebbe tanto voluto crescerlo ma sua madre l’aveva impedito e se l’era portato via. Per sempre. Non l’aveva mai perdonata per questo. Sua madre non le aveva mai detto a chi il bambino era stato affidato e fra loro era nato il tacito accordo di non parlare mai più di questa storia, sotterrandola fra le pieghe del passato. A volte, però, il passato ritorna ed esige di essere ascoltato.

Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi.

Ora finalmente Lisa aveva capito e non aveva più paura. Sapeva cosa l’aspettava e, anzi, provava quasi un senso di sollievo e insieme di trepidazione in attesa di quell’incontro.

Il buio, un pianto di bambino e tre forti colpi.

Infine solo un nome sfiorò le sue labbra tremanti: Michele.

Fine

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: v91