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Autore: MerahKegilaannya    18/03/2011    1 recensioni
Lust è la lussuria del non ricordare, Empty è il vuoto riempito pietosamente dai sogni che Satana in persona gli concede.
- Empty perchè satana ti ha rinchiuso?
- perchè era geloso della sua Lust.
- e perchè era geloso?
- perchè Lust prima mi amava alla follia.
- non capisco.
- non devi capire piccola.
- ti amo ancora Empty.
- lo so Lust.
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The luxury of not recall and the empty filled by dreams.


Ed eccone un altro.

Eccone un altro.
Un altro irrecuperabile, un altro che avrebbe passato l’eternità a tenerle compagnia, un altro sciocco mortale, possibile che gli stupidi fossero così tanti?
Perchè non si godevano la dolce, meravigliosamente effimera vita?
Beh, in effetti tutti loro la vita se l’erano goduta, e anche troppo se le alte sfere glieli avevano buttati così in basso.
Lust amava i suoi piccoli dannati, amava tutte quelle anime in pena che ogni secondo precipitavano proprio lì,  amalgamandosi a quella bolgia infernale, Lust passava l’eternità così, passava gli anni, i secoli, i millenni ad osservare tutti quegli insulsi umani.
Empty, sedeva scompostamente accanto la sorella, Empty amava osservare la sorella, adorava perdersi sui suoi capelli morbidi che quella mattina erano coperti impunemente da un velo di pesante seta rossa, gli occhi verdi strappati ad un serpente d’acqua che osservavano aguzzi e attenti le anime precipitate, Empty da bravo fratello maggiore adorava la sua Lust, era l’unica cosa al suo contrario che amava in quel posto, Empty non gioiva delle sofferenze come la sorella, Empty non era capace come la sorella di insinuarsi nella testa dei condannati e farsi seguire muti e obbedienti dentro il castello, non riusciva a svagarsi con le incursioni demoniache al mondo terreno.
Tutto questo piaceva a Lust, la temibile, terribile e dannatamente eccitante reggente del girone dei lussuriosi, lei stessa era la quinta essenza della concupiscenza, della cupidigia, dell’ingordigia e della più totale lascività libidinosa.
Lust dopotutto, intrappolata per l’eternità in quel corpo da diciottenne per volere di satana stesso, che ormai svariati millenni prima l’aveva avviluppata con forza tra le coltri buie del suo letto immenso, Lust era sempre stata la figlia prediletta di satana, colei che più di tutte le altre figlie e di tutti gli altri figli la riempiva di orgoglio, l’unica che satana usasse così sfacciatamente, l’unica  col permesso di salire nel mondo degli uomini, l’unica a poterli corteggiare e intrappolare nella spirale della perdizione, pochi erano quelli che riuscivano a salvarsi dal Chasm(baratro) dopo Lust, così pochi che in quasi cinque millenni le dita di una mano bastavano per contarli tutti, quei tre esseri umani erano stati premiati col paradiso, l’ultimo umano che le aveva sopravvissuto era una ragazzi di diciannove anni, era morta vergine non ostante le insistenti lusinghe di Lust, era stata dietro quell’anima bianca per la bellezza di tre settimane, Lust inseguiva solo le anime paradisiache, non perdeva tempo con quelle che sapeva già sarebbero finite all’inferno, il sapore delle anime pure era sopraffino, o almeno così diceva Lust, Empty non aveva mai potuto assaggiare un anima, e non avrebbe mai potuto farlo, quello era compito di Lust.
Quella stessa Lust che ora si dirigeva ad ali spiegate verso il girone centrale, verso la reggia di satana.
 Empty probabilmente non avrebbe mai potuto capire satana, lui se ne stava ore e ore ad osservare da lontano Lust, ogni volta che insudiciava un anima in superficie cominciava a sbraitare geloso e iracondo, ogni volta che Lust riaprendo le ali ripiegate elegantemente fra le scapole discendeva all’inferno poi satana la trascinava con mal garbo verso l’immensa stanza di onice e urlando le giurava che non l’avrebbe mai più fatta ascendere.
Lust però era brava e amava troppo il sapore delle anime pure, Lust riusciva sempre ad ottenere quello che voleva da satana.
 
Empty rimuginava inquieto disteso su di una roccia mentre osservava crucciato migliaia di volti mescolarsi l’uno con l’altro, rendersi indistinguibili.
Lust allora gli si avvicinava trascinando i piedi nudi sulla roccia scottante, le  ali nere di fuliggine dispiegate al vento borioso, i capelli rossi spettinati e indomabili, il corpo eburneo fasciato in una larga striscia di seta rossa arrotolata tutt’intorno dal seno alle cosce, Lust allora se sedeva accanto al fratello e increspando le labbra tinte di nero osservava compiaciuta le anime ai loro piedi.
- questo è il nostro regno fratellone, non ti piace più ?
- questo è il tuo regno Lust, io sono solo tuo fratello.
- non è vero, tu sei il fratello maggiore!
- senza di me moriresti, per questo quando sei nata satana mi ha bloccato in questo corpo.
- sei bellissimo Empty!
- perfino bugiarda… mi stupisco che satana non ti abbia ancora reso sua moglie.
- è già troppo geloso, spesso si maledice per avermi generato.
- sai che si maledirebbe se non lo avesse fatto.
- lo so, dopotutto io sono Lust.
- si sorellina è vero.
- Empty perchè satana ti ha rinchiuso?
- perchè era geloso della sua Lust.
-  e perchè era geloso?
-  perchè Lust prima mi amava alla follia.
- non capisco.
- non devi capire piccola.
- ti amo ancora Empty.
- lo so Lust.
 
 
Lust se ne andava ed Empty rimaneva li a fissare il vuoto.
I suoi occhi non vedevano le anime perdute, solo l’abbacinante  biancore del paradiso, Lust non lo ricordava più,  satana ne era rimasto subito affascinato e pietoso l’aveva resa completamente dimentica, aveva lasciato nel suo corpo di cherubino solo il peccato per cui era decaduta all’inferno, la lussuria, Lust si chiamava Lust da allora, prima era Berith , il terzo  angelo cherubino di dio.
Empty aveva amato Berith , l’aveva amata a tal punto da desiderare il suo corpo, aveva desiderato ardentemente liberarsi di quelle vesti bianche e svolazzanti per avere per se quel corpicino sottile e pallido, quelle ali bianche, le più bianche del paradiso.
Satana aveva odiato subito Empty, perchè non poteva dividere due cherubini decaduti o essi si sarebbero dissolti nell’aria, allora satana aveva preso il corpo di un bambino di otto anni e aveva rinchiuso Empty lì dentro, aveva lasciato il vuoto dentro Empty, una marea di ricordi e il vuoto dentro, da allora Empty si chiamava Empty, prima era  Belzebù, il secondo angelo cherubino di dio.
Berith e Belzebù si erano amati un giorno, consci della punizione ma consci pure che neppure i cherubini decaduti avrebbero mai potuto sopravvivere da soli, allora avevano mossi insieme esattamente dodici ali splendenti che piano piano si ingrigivano, macchiate dal peccato blasfemo.
E a poco a poco perdevano piume restando spennate e ridicole.
Una volta giunti dagli altri  cherubini le loro ali erano ormai nere come la pece, i serafini avevano strappato due delle tre paia di ali, marcescenti e decadenti.
Poi il sistema centrale li aveva risputati all’inferno.
Era già successo una volta che due cherubini finissero all’inferno, Azazel e Cherubiel, due cherubini avevano compiuto il piu empio dei peccati, come loro, ma loro erano stati più fortunati.
Satana non si era innamorato di nessuno dei due, e ora giacevano in qualche stanza della sconfinata reggia di satana, ancora dopo millenni quei due erano ancora insieme, inseparabili e uniti per l’eternità.
Cherubiel, che satana chiamava solo Greed e Azazel  chiamato da millenni Wish stavano proprio in quel momento scambiarsi un bacio pregno di desiderio sporti da un balcone in ferro battuto, stavano li tranquilli e beati al centro esatto dell’inferno, stretti spasmodicamente in un abbraccio fatto di muscoli guizzanti e ali cariche di ali nere e lucide, erano soprannominati i corvi, erano i due guerrieri più forti di satana, neanche satana stesso aveva osato cercare più dividere i corvi dopo un tentativo circa due millenni prima, dopo aver segregato Greed nelle segrete infatti Wish aveva scatenato un putiferio lasciando libere le anime dal limbo e protestando a gran voce e con  occhi di fuoco.
Allora satana aveva davvero capito e forse anche per questo aveva deciso di prendersi subito Lust.
Empty non poteva fare proprio niente a quel punto, solo continuare a schernirsi e deridersi per cotanta idiozia da parte sua, era il secondo cherubino preferito di dio, era il pupillo, dopo la decaduta di Azazel era rimasto il prediletto e subito affianco aveva Berith, perchè aveva dovuto rovinare tutto?
Erano passati due millenni.. e ancora se lo chiedeva.
Empty osservava spesso le sue mani da bambino, e dileguandosi nella fiamma di fuoco ardente che erano i capelli di Lust desiderava sommessamente in tutta la sua impotenza morire e basta, dissolversi nell’aria pregna di zolfo del girone dei lussuriosi, ma poi guardava ancora Lust, per l’ennesima volta e dolorosamente memore delle sue grandi ali bianche si raggomitolava sulla roccia bollente prima del precipizio verso il limbo.
I capelli di Lust si mescolavano alle fiamme infernali e ad Empty si ottenebrava la ragione per l’ennesima volta, perso nel mondo dei sogni, dolci ed impossibili.
 
Satana era davvero pietoso, forse persino più di dio.
Permetteva ad Empty , solo ad Empty in tutto l’inferno, di chiudere gli occhi e disperdersi nell’oblio sconclusionato di ricordi lontani.

 
NDA
salve a tutti... questa piccola e pragmatica , perfino a me, storia è spuntata dal nulla ieri notte.
se vi và lasciatemi un commentino anche solo per capire se posso o non posso più avventurarmi in questa sezione che personalmente amo alla follia =)
ci vediamo <3 Kikù  

 
   
 
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