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Autore: Angel eyes    19/03/2011    5 recensioni
Era tutto finito?
Quella proiezione perversa era sparita per sempre?
Light non voleva saperlo, non gli interessava.
Sapeva soltanto che, da quella notte, qualcosa in lui era cambiato profondamente.
Sentiva incombente la minaccia di qualcosa... Sentiva che non sarebbe vissuto a lungo.
La sua non era paura di morire... Ci sono diversi modi per morire. E la morte non è il peggiore.
La morte peggiore è... Perdere se stessi.
Light Yagami, l'avrebbe scoperto di lì a poco.
Light Yagami avrebbe lasciato definitivamente il posto a Kira.

Vi auguro buona lettura. LightxSorpresa^^
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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KxK Salve a tutti, contenti di rivedermi?
*tutti scappano*
Un semplice no... Sarebbe bastato! è.é

Comunque sia... La schifezza storia che mi accingo a proporvi è interamente dedicata alla mia amichetta KiraKate (love). Credo che le verrà un colpo quando vedrà che l'ho scritta, dopo quasi una settimana di chiacchiere xD.
E' una storia un pò particolare, non sono sicura di essere in grado di trattare l'argomento... L'importante è provarci, no?  Non intendo fare spoiler xD , capirete solo leggendo!  ( Si vi costringo a leggerla xD)

Ok, dopo le mie varie stupidate, vi lascio alla one-shot. Spero vi piaccia^^.

Kate, è tutta tua xD.
Buona lettura.

Beyond the mind


Avvolte si è convinti di conoscersi, di sapere ogni singola sfumatura del nostro carattere... E' solo una mera illusione.
Come si fa a parlare di noi? Dentro di noi vi sono immensità, non una ma cento, quindi come fare a descriverle tutte?




Un'altra notte insonne al quartier generale, un'altra notte persa nella mera speranza di trovare qualcosa, anche la più piccola traccia  di Kira.
Come sempre... Un buco nell'acqua. Come sempre... Solo chiacchiere vuote.
Ormai poteva contare le ore di  sonno che si era concesso. Nonostante il sonno mancato e il costante lavoro... La sua bellezza non si affievoliva, non appariva mai stanco o demotivato.
Avvolte lui stesso si chiedeva il perchè. Si ritrovava a pensare che era per la forte volontà di assicurare Kira alla giustizia.
Per il suo senso di giustizia...

Ma era veramente cosi? Oppure voleva illudersi?
Spesso si ritrovava a pensare all'ormai rinomato Serial Killer. Non a quello a cui stavano dando la caccia adesso, ovvio. Quello era soltanto uno sprovveduto a cui Kira aveva prestato il suo potere.
Il Kira precedente lo tormentava, sia da sveglio che da addormentato.

Avvolte gli sembrava quasi di provare stima per lui, infondo era un genio, no? Riusciva a tenere testa al grande L, il miglior detective al mondo.

Prontamente... Provava disgusto per quei pensieri. Come poteva provare stima per un assassino? Certo, aveva liberato le strade da molti criminali e le guerre stavano diminuendo, ma sempre un assassino restava.

Doveva essere pazzo.
La stanchezza cominciava a farsi sentire.

Avvolte gli sembrava di non conoscersi affatto, sembrava che in lui albergasse un'altra persona.
Una persona completamente differente da lui.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma godeva nel vedere Ryuzaki rodersi nella frustrazione di non riuscire a raggiungere Kira.

L riusciva solo ad allungare la mano verso di lui, lo sfiorava con la punta delle dita e, quando sembra che stia per afferrarlo, egli si dissolve sotto il suo tocco.
Come un fantasma, come una creatura astratta, come un Dio.


Un'ondata di eccitazione lo attraversò, solo il pensiero che Kira fosse un Dio... Gli metteva addosso una strana sensazione, non era spiacevole tuttavia. Sembrava una sorta di malata soddisfazione. Avvolte gli veniva voglia di sorridere senza un motivo, un sorriso ambiguo e tagliente.

Light Yagami, il vero Light Yagami era indignato da tutto quello.
Quelle sensazioni... Cosi ambigue, per un criminale... Uno spietato assassino.





Scosse la testa, ormai troppo scosso per poter continuare col suo lavoro. Si alzò dalla scomoda sedia metallica, avvertì un crampo ai muscoli della gambe e delle cosce. Da quanto tempo era lì seduto? Sembrava si fosse assentato per un pò, era prigioniero in una dimensione tutta sua.
Sentì nuovamente il contatto col mondo esterno, il vociferare degli altri membri del quartier generale gli arrivò fastidiosamente alle orecchie. Cominciava a non sopportarli più. Cos' era quel senso di irritazione?

-'Cosa c'è, Light-kun?' chiese, col solito tono apatico, Ryuzaki.

-'Non mi sento molto bene, Ryuzaki. Scusami, ma preferirei distendermi un pò.' Da quando, un paio di giorni prima, Ryuzaki lo aveva liberato delle manette, Light impercettibilmente si sentì meglio.
Non sopportava più quel freddo cerchio di metallo attorno al polso, non sopportava più l'opprimente vicinanza di Ryuzaki.
Quegli occhi indagatori, quello sguardo accusatorio... Odiava tutto di lui. Come osava sospettare di lui?
Lui che era la correttezza fatta persona.
Lui che metteva la giustizia sopra ogni cosa.

Ora che ci pensava... In questo non era tanto diverso da  Kira.
Ed ecco che quegli assurdi pensieri ricominciavano a tormentarlo, senza sosta.

-'Oh, deve essere la stanchezza. Vai pure, Light-kun.' Fece col tono più preoccupato e sincero che gli riuscì.
-'Grazie, a dopo.'

Con estrema lentezza e con passo sicuro, Light Yagami lasciò la sala monitor.
Attraversò, con il medesimo passo, il lungo corridoio che lo avrebbe condotto alla sua camera. Quella stramaledettissima camera videosorvegliata.
Perchè Ryuzaki gli aveva tolto le manette, ma era convinto, sempre e comunque, che lui fosse Kira.
Che cosa assurda... Già, proprio assurda.

Una volta giunto dinanzi alla porta, la aprì con la sua tessera magnetica.
Si guardò intorno annoiato, quelle pareti  lo facevano sentire come in gabbia. Qualcosa dentro di lui si agitava. Odiava quella sensazione.

Decise che avrebbe dormito, si tolse la camicia e, senza neanche togliersi le scarpe, si distese sul morbido e ampio letto. Le lenzuola fresche e profumate e il morbido materasso furono un vero toccasana. In poco tempo le palpebre non resserò e caddè tra le braccia di Morfeo.


Ore 03:30, Light Yagami avvertì che qualcuno lo stava sfiorando. Aprì gli occhi, infastidito.
Si mise seduto con lentezza, quasi stesse contando i secondi che quell'azione richiedeva. Non credette ai suoi occhi quando vide chi gli si trovava davanti.

-'C-cosa, ma come è..'per la prima volta, in tutta la sua vita, Light Yagami boccheggiò. Era completamente scioccato. '

-' Mi stavi aspettando, vero?' la sua voce era ammaliante e misurata, la voce di un vero diavolo tentatore.

-'Non può essere...' balbettò Light Yagami, le sue iridi castene pregne di incomprensione, esprimevano tutta la sua perplessita  ma anche irritazione. Light Yagami odiava quando non riusciva a trovare un filo logico alle cose.
Per lui, tutto doveva avere un senso. Doveva sempre tenere tutto sotto controllo.

-''Non dovresti essere cosi incredulo, non credi?' fece l'altro, non sembrava per niente turbato dalla perplessità di Light e dalla blanda irritazione dei suoi bellissimi occhi. Già erano proprio belli,  ma quello era ovvio, no?   -' Mi stavi aspettando, mi stavi desiderando e io sono venuto.' affermò.

-'Tornatene da dove sei venuto.' Nonostante fosse sconvolto e irritato, Light riusciva a mantere la sua calma naturale. Quella che lo contraddistingueva dagli altri. Light, non si faceva mai andare, non mostrava mai quello che pensava.

L'altro incurvò la bocca sottile, in un ambiguo sorriso. Sembrava davvero divertito. -' Ti conosco abbastanza, posso affermare che non riuscire a spiegarti la mia presenza, ti irrita come non mai.' Il suo tono era divertito.

Light fece un sorriso di scherno. -' Ti sbagli.'

-'Certo che no.'

-'Sparisci.' sbottò Light, non riuscendo a trattenere un velo di rabbia.

-'Visto?'

-'Sei irritante.'

-'Non offendermi, è controproducente.' rise.

Light non rispose, la sua mente stava lavorando. Voleva capire, non voleva farsi sconfiggere dagli eventi e, sopratutto, da lui.

-'Non respingere ciò che sei, Light.' Con estrema lentezza, si sporse verso di lui e appoggiò le labbra sulle sue.

Light, non pote fare a meno di sgranare gli occhi. Chiunque avrebbe voluto vedere, per la prima volta, un velo di umanità su quel volto sempre impassibile. Ma solo lui poteva avere tale privilegio.
L'altro approfittando di tale momento di smarrimento, approfondì il bacio. Rendendolo passionale e selvaggio.

-'Smettila!' Lo allontanto, con improvvisa foga. -' Non ti permettere!'

-'Di fare cosa? Ciò che anche tu aspetti da tempo?' Gli rispose l'altro, con calma e con voce misurata e al tempo stesso ammaliante. -' So che non ami abbandonarti alle emozioni, io stesso odio farlo, ma con me non dovresti.' Lo guardò negli occhi, sembrava volergli scrutare l'anima.

Light si trovò a pensare che quegli occhi erano davvero stupendi, nonostante quello la sua testa continuava ad elaborare. Non poteva stare ferma, non poteva accettare un fatto cosi inspiegabile.

Come era possibile che lui fosse lì?
Perchè?
No, non poteva essere.

-'Smettila di dire cose senza senso, mi stai irritando, lasciami dormire.' la sua tenacia e resistenza erano davvero invidiabili.

Sorrise nuovamente. -'Smettila di negarti a me, smettila di negarti a...  te stesso, a kira. ' riprese a baciarlo.

Light, a quelle parole, non pote più resistere. Non poteva resistere a quello che la sua mente gli stava facendo, alla fine, non riusciva a sconfiggere quell'elaborazione mentale. La fantasia che sconfigge la volontà di agire, che la annienta completamente e la piega ai suoi voleri. Era di quello che si trattava, nulla più. Era solo una proiezione dei suoi assurdi pensieri. Ryuzaki... Lo aveva convinto di essere Kira, ed adesso quella assurda fantasia era lì... Che lo baciava. Alla fine, aveva trovato un filo logico a ciò che gli stava accadendo.

Per farla sparire... Non aveva altra scelta che assecondarla, accontendando... Anche quella parte di lui, quella parte che per lui era ancora un mistero.

Le mani sottili e curate di Kira, gli accarezzarono il viso perfetto, fino a scendere ad accarezzare la base del collo. Quel gesto, provocò in Light un brivido.
Kira sorrise compiaciuto, sapeva bene come  e dove toccarlo... Del resto, chi poteva conoscerlo meglio di lui? Che pensiero curioso e divertente.

Light gli morse le labbra, era stizzito. Non sopportava certe cose... Farsi sottomettere... Da un suo alter ego.

Kira si leccò sensualmente le labbra, come per fargli intendere che il gesto era stato gradito. Tuttavia, gli morse forte il collo, cosi forte da lasciare il segno. Gli stava lasciando un marchio.
Il segno della vittoria, la vittoria di Kira su Light. Non aveva altro nome, era una sfida. Il vero Light Yagami si stava scontrando col suo alter ego.
Il vincitore avrebbe soffocato l'altro, fino a farlo sparire del tutto.
Kira o Light?
Quali dei due sarebbe diventato il vero Light Yagami?
Light e Kira erano due anime differenti, racchiuse in un unico corpo. Solo una cosa li accumunava: Il senso di giustizia.
Non potevano condividere lo stesso corpo, uno doveva sovrastare l'altro. Sembrava che Light, anche senza death note, non riuscisse più a tenere incatenato Kira. Le catene che il suo inconscio gli aveva autoimposto erano diventate troppo fragili. La mente di Light stesso ormai... Era diventata troppo debole.

Un mugolio appena accenato, fuoriuscì dalle labbra sottili e perfette di Light. Non avrebbe dato soddisfazione a l'altro, il suo orgoglio era troppo smisurato per farlo.
Kira godeva in questo, adorava sottomettere tutti al suo volere. Che si trattasse di L, del mondo o addirittura del suo alter ego... Non aveva alcuna importanza per lui.
Con la mano destra, gli prese il mento con le dita. Scrutò per un pò il suo viso, erano cosi uguali... Ma il loro occhi erano cosi diversi. Quelli di Light erano profondi e sinceri, quasi ingenui. Credeva ancora in un tipo di giustizia che non era mai esistita. Quelli di Kira, invece, erano taglienti e crudeli, senza la minima traccia di sentimento. Tuttavia, erano gli occhi di una persona che aveva ucciso centinai di persone, anche innocenti. Tutto pur di raggiungere il suo scopo: Il mondo perfetto, una pura utopia agli occhi di tutti.

Cercò le labbra di Light e quando le trovò, lo baciò con passione. Con lentezza estenuante, fece scendere la mano sul petto di lui. Le dita sottili, quasi femminili di Kira, sbottonarono uno ad uno tutti i bottoni, lasciando intravedere il petto di Light. Abbassò la camicia fino alle braccia, lasciando scorrere il suo sguardo sui  suoi pettorali scolpiti,  dire che era la perfezione era superfluo. Infondo, erano uguali.
Light non cercò di sottrarsi alla vista di Kira, ormai era ben deciso ad assecondare quella strana fantasia. Una volta fatto, sarebbe tornato tutto normale. Quell'esperienza sarebbe rimasta nascosta nei meandri più nascosti della sua mente. Nessuno, nessuno mai... Avrebbe dovuto saperlo.

Kira sogghignò un'ultima volta, dopodiche le sue labbra si posarono delicate, come una farfalla che si posa su un fiore, sul collo avorio di Light. Lo baciò, partendo dall'alto verso il basso, scendendo sempre di più, fino ad arrivare sui pettorali. Lì freno, temporaneamente, la sua personale esplorazione. Cercò con la bocca il capezzolo e lo prese fra le labbra, succhiandolo lentamente.
Light chiuse gli occhi, nonostante tutto, doveva ammettere che tutto quello non era spiacevole, anzi. Tuttavia, tutte quelle sensazioni, ai suoi occhi erano una cosa oscena.
Non era mai stato interessato a certe cose, i piaceri della carne non gli interessavano. Erano superflui... Solo la giustizia contava.
Fu in quel momento, solo in quel momento che se ne rese conto... I suoi pensieri si incastravano perfettamente con Kira. Le parole di Ryuzaki... Cominciarono a tormentarlo.

 Tu eri Kira, su questo non c'è dubbio.
Possibile che?
 Quando eri rinchiuso lo eri. 

No, no, no!
Non era possibile.

Il corso dei suoi pensieri fu interrotto dai movimenti di Kira, lo aveva disteso sul letto, delicatamente e con estrema lentezza.

-'Non hai vinto!' sbottò Light, all'improvviso, guardandolo fisso negli occhi.
Kira assottigliò gli occhi, era quasi inquietante. -'Non ancora...' sul suo viso si allargò un sorriso, non aggiunse altro e riprese a baciarlo. Era diventato più violento, molto di più.
La mano scese veloce a sbottonargli i pantaloni, li aprì e ci infilò la mano. Notò, con molto piacere, che nonostante tutto era molto eccitato. Soffocò una risata sulle labbra di lui. Iniziò a massaggiarlo da sopra i boxer, velocemente.
Light arrossì, senza poterci fare niente cominciò a gemere e ad eccitarsi ancora di più. Era un maschio e se toccato in un certo modo... Il suo corpo avrebbe reagito di conseguenza. Istintivamente, mosse il bacino contro la sua mano, una muta richiesta. Voleva di più.

-'Adesso ho vinto...' Aggiunse Kira, allontanandosi un attimo dalle sue labbra. Light, per la prima volta, non riuscì a reggere il suo sguardo. Quel se stesso eccitato e trepidante di ricevere attenzioni... Non lo riconosceva, non era lui...

 Quante immensità si nascondevano dentro di lui?

Kira riprese la sua piacevole tortura, si mise seduto sulle ginocchia e, con un gesto veloce, afferrò i pantaloni di Light e li abbassò fino alle caviglie.
L'aria fresca a contatto con la pelle accaldata delle gambe e delle cosce, provocò in Light diversi brividi.
Iniziò a riservare a Light tutte le attenzioni di cui aveva bisogno, una volta liberato di quell'ingombrante e ormai inutile indumento, quali erano i boxer. Cominciò a viziarlo, con carezze e baci.

Dalla bocca di Light, tuttavia, non fuoriuscirono gemiti, a parte qualche mugolio che proprio non riusciva a trattenere.

 Questa assurda fantasia sparirà...

Continuava a ripeterselo, senza sosta. Anche se aveva il cervello annebbiato dal desiderio.
 Fu il calore della bocca di Kira che lo avvolse a distoglierlo. Kira gli strappò dei gemiti più forti, anche se comunque molto sommessi. Light Yagami aveva un autocontrollo invidiabile.
Kira si ritenne soddisfatto, sapeva che non avrebbe ottenuto di più. Era il massimo da uno come lui.
Si mise seduto e si sbottonò i pantaloni, era giunta l'ora di arrivare al culmine del rapporto.

 Kira avrebbe posseduto Light.
Light avrebbe definitivamente perso.

Kira non si spogliò, abbassò solo i pantaloni quel tanto che bastava. Si sistemò tra le gambe di lui, pronto a prenderlo.
Light, dal canto suo, non oppose la minima resistenza. Alla fine, aveva accettato la sua sconfitta. Light si piegava a Kira, alla fine.

Fu un dolore solo all'inizio, l'intrusione nel suo corpo gli provocò fastidio ed anche una notevole umiliazione. Lui era un maschio... E non era riuscito a tenere a bada nemmeno se stesso.
Il corpo di Kira si mosse veloce, senza sosta, mentre affondava nelle viscere bollenti di Light. Era un piacere indescrivibile. I loro corpi erano ricoperti di sudore luccicante, il corpo di Light fremeva ad ogni affondo di Kira.
Kira catturò un'ultima volta le sue labbra, giusto un attimo di raggiungere il culmine del piacere, insieme. Kira si liberò nel corpo bollente di Light, l'altro sul ventre di Kira.
Light sospirò, sprofondando subito in un sonno profondo, quasi un coma.

Il giorno dopo, Light Yagami si svegliò sudato e ansimante.
Era stato un sogno, era ovvio. Ne era sempre stato consapevole, anche da dormiente.
Diverse domande affiorarono la sua mente, insieme a tanti altri timori:


Era tutto finito?
Quella proiezione perversa era sparita per sempre?
Light non voleva saperlo, non gli interessava.
Sapeva soltanto che, da quella notte, qualcosa in lui era cambiato profondamente.
Sentiva incombente la minaccia di qualcosa... Sentiva che non sarebbe vissuto a lungo.
La sua non era paura di morire... Ci sono diversi modi per morire. E la morte non è il peggiore.
La morte peggiore è... Perdere se stessi.
Light Yagami, l'avrebbe scoperto di lì a poco.
Light Yagami avrebbe lasciato definitivamente il posto a Kira.




Fine storia.
E' la storia più difficile che io abbia mai scritto, credo mi sia venuta abbastanza bene e spero che vi piaccia. ( Sopratutto alla Kate xD)
Spero di ricevere commenti e critiche costruttive^^
Fatemi sapere^^

  
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