Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Nagini    21/01/2006    19 recensioni
Cosa può succedere se Ronald Weasley trova un paio di mutandine nel letto di Harry Potter?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se un giorno un elfo...

..:: Se un giorno un elfo… ::..
Di Nagini



01.
Ronald Weasley storse la testa verso destra, cercando di riflettere su ciò che gli era appena capitato tra le mani.
Non riusciva a capire cosa diavolo ci potesse fare Harry con un paio di mutandine bianche dai ricami floreali.
Si rigirò tra le mani quel minuscolo indumento femminile che mai, mai avrebbe immaginato di trovare sul letto del suo migliore amico, tentando di trovare una risposta plausibile a quella domanda: perché Harry aveva un paio di slip femminili?
Per un momento, la sua mente provata dalla scoperta gli propose un’inquietante visione di Harry in piedi, davanti ad uno specchio, con il rossetto rosa sulle labbra e quelle mutandine addosso.
-Ronnie caro…-
No, era davvero troppo. Ron lasciò cadere a terra quegli slip, allontanandosi lentamente dal letto di Harry.
Scese nella sala comune, pallido e shockato.
- Allora, Ron, hai trovato quel libro sul quiddich? – gli domandò subito Harry, alzandosi dalla poltrona ed avvicinandosi a lui.
Ron guardò il suo amico, con ancora gli occhi spalancati e la bocca semi aperta. 
- No…ma non mi serve più, non preoccuparti. - Nella sua mente, questa frase doveva essere pronunciata con un tono alto e sicuro…ma nella realtà, la sua voce era rotta dall’imbarazzo, e dalla sua bocca uscì solo un timido e tremolante balbettio.
- Ron, ma ti senti bene? – esclamò Hermione, avvicinandosi a lui con uno sguardo inquisitorio stampato sul volto.
- Io…si, mi sento magnificamente, grazie. – mormorò Ron, abbassando gli occhi imbarazzato. Sentì le sue orecchie bruciare, e sperò con tutto il cuore che né Hermione né Harry si fossero accorti di quello scomodo rossore che, indubbiamente, si stava già impadronendo delle sue goti.
-No, tu non ti senti affatto bene… davvero, dovresti andare in infermeria. – disse con decisione Hermione, appoggiando una mano sulla fronte del suo amico.
Nella testa di Ron, una fastidiosa voce stava già gridando e protestando perché Ron mettesse da parte l’imbarazzo e parlasse con Harry di quelle colorate mutandine presenti nel suo letto quando, dalle scale del dormitorio delle ragazze, in un turbinio di capelli rossi, scese una Ginny più furibonda che mai.
- Lysandra…ti ho già detto di no, non mi scocciare. – ringhiò.
Dietro di lei, una ragazzina dai lunghi capelli biondi la guardava con uno sguardo implorante.
- Ma ti giuro che mi servono…per favore, te le restituirò domani…guarda, non solo le farò lavare, ma anche stirare e piegare!-
- Quale parte del discorso non hai afferrato? Ho detto di no. E ora smettila di seguirmi! – 
Ron notò che il tono di voce di Ginny era pericolosamente alto…quella ragazza non sapeva che cosa stava rischiando.
- E va bene. Ma tu…tu non sei per niente gentile, ecco!-
Ginny alzò gli occhi al cielo.
- Mi hai spezzato il cuore .- Esclamò, alzando teatralmente le braccia.
Con un ringhio sommesso, la ragazzina dai capelli biondi uscì dalla sala comune di Grifondoro.
Harry si avvicinò a Ginny, ridacchiando.
- Credo che tu le abbia davvero spezzato il cuore. – 
Ginny ridacchiò a sua volta avvicinando pericolosamente il volto al ragazzo. 
- Tu credi? – sussurrò.
Prima che le labbra dei due s’incontrassero, Ron emise un “hem-hem” terribilmente simile a quello della Umbridge.
Ginny alzò gli occhi al cielo per l’ennesima volta, e lanciò uno sguardo di sfida al fratello.
-Si? – domandò, con voce irritata.
- Si può sapere che diavolo voleva quella ragazzetta lì? – chiese Ron, ben intento a far dimenticare a Ginny ciò che stava per fare pochi secondi prima.
Ginny sorrise, baciò velocemente Harry e si avvicinò al fratello.
- Non sono affari che ti riguardano…sono cose di ragazze .-
Hermione scoppiò a ridere. 
- Non ci credo! Te l’ ha chiesto di nuovo! -
Ginny si unì alle risate dell’amica.
Harry si avvicinò a Ginny e le stampò un breve bacio sulla tempia.
Ron registrò passivamente quel gesto, e, quando le mani di Ginny si intrecciarono con quelle di Harry ed i due ragazzi si scambiarono un’intensa occhiata, la mente di Ron gli propose un’altra visione di Harry…solo che questa volta, le mutandine non le indossava…le toglieva. E le toglieva proprio a…
-GINNY! – Sbottò improvvisamente Ron.
-Si?-
Ron tremava. I suoi occhi rischiavano di uscire dalle orbite da un momento all’altro. Harry…Harry era sempre stato come un fratello per lui…anzi, di più…
- Tu…non posso credere che…io pensavo che non avresti mai fatto una cosa simile prima di…-
Le sue parole erano solo dei balbettii senza senso.
Ginny storse la testa, studiando il fratello con uno sguardo indagatore dipinto sul volto.
-Dimmi, per quale ragione a me oscura sei furibondo? – domandò dolcemente, appoggiando una mano sulla sua spalla.
Ron si voltò a guardare Harry, gli occhi che lampeggiavano di collera.
Strinse convulsamente i pugni, mentre un sorrisino sadico fiorì spontaneo sul suo volto.
- Io ti uccido! – dichiarò aspramente, prima di saltare addosso a Harry.

02.
Harry Potter non si era mai ritrovato in una situazione del genere: correva per i corridoi di Hogwarts, rincorso da quella furia rossa che solo poco tempo prima poteva definire il suo migliore amico.
E, dietro a quell’essere furioso, c’era Hermione che gridava parole sconnesse ed incomprensibili alle orecchie di Harry.
-Ron che cavolo ti è preso?!- Gridò Harry, scansando un gruppo di tassorosso fermi davanti ad un vecchio ritratto di una donna con una carrozzina.
-Io ti ammazzo, fermati subito!- Solo questo ottenne come risposta, accompagnato da un ringhio sommesso.
Harry aumentò la velocità, il respiro affannato e la fronte imperlata di sudore. 
- Ronald Weasley, vieni immediatamente qui! – L’urlo di Hermione rimbombò in quel lungo corridoio.
Harry sorrise, annotandosi mentalmente di lasciare una cospicua donazione per il C.R.E.P.A.;
Hermione, la sua amica Hermione, era riuscita a raggiungere Ron ed a trattenerlo per un braccio. 
Harry approfittò di questo breve vantaggio, raggiunse le scale e ritornò nella sala comune, dove Ginny lo stava aspettando.
-Mio fratello è impazzito. – Dichiarò lei, appoggiando una mano sul braccio di Harry ed aiutandolo a sedersi su una poltrona.
- Non ho molto tempo, non appena si sarà accorto che non mi sono nascosto in alcuna aula vuota Ron verrà qua e…ma che diavolo gli è preso?- mormorò Harry, il respiro ansimante a causa della corsa appena fatta.
- Forse qualcuno gli ha fatto un incantesimo? – Azzardò Ginny, accarezzando i capelli corvini di Harry.
-Ne dubito, eravamo tutti qui…Hermione se ne sarebbe accorta…-
Improvvisamente, un forte schiocco distrasse Harry e Ginny dai loro pensieri. Dobby apparve di fronte a loro, con il volto contrito e demoralizzato.
-Harry Potter, signore…Dobby è qui per l’amico rosso, signore.- mormorò l’elfo, spalancando i grandi occhi.
- Cos’è successo, Dobby? – domandò Harry, guardando intensamente l’elfo.
- Dobby voleva solo aiutare l’amica rossa di Harry Potter…lei voleva trovare un posto dove nascondere le sue…le sue mutandine, Harry Potter.-
Harry si girò verso Ginny: il suo volto aveva acquistato una deliziosa tonalità rosso.
- Tu volevi nascondere le tue…ma perché? – Chiese, cercando di trattenere la risata che rischiava di scappargli dalle labbra.
- Lysandra McGraw. – mormorò Ginny, nascondendosi il volto tra le mani.
Harry inarcò un sopracciglio, sorridendo.
- Lysandra McGraw?- Ripetè.
- Si…è una ragazza del mio dormitorio e…oh, ha scoperto che ho comprato a Hogsmade quelle…si, insomma, voleva che gliele prestassi. – mormorò Ginny.
- E perché mai?!- Sbottò Harry. Trattenere le risate ora si faceva sempre più difficile.
- Perché sono speciali. Non per nulla costano dodici galeoni! – sussurrò Ginny.
- Questa non l’avevo mai sentita…- disse Harry. – Ma, Dobby, cosa centrano le…le mutandine di Ginny – Ginny arrossì ancora di più – con Ron, he? -
- Dobby voleva solo aiutare…Dobby sa che l’amica rossa di Harry Potter è molto importante per Harry Potter signore, e così Dobby ha aiutato…-
-Aiutato come? – chiese sospettoso Harry. Ora la furia di Ron sembrava in un qualche modo più sensata.
-Dobby ha messo mutandine di signorina nel letto di Harry Potter, Signore. Lì amica bionda di signorina non sarebbe venuta a cercarle. –
Ginny scoppiò a ridere, mentre Harry impallidì vistosamente.
-Tu hai messo…Ma Dobby, hai firmato la mia condanna a morte!- balbettò Harry.
Gli occhi dell’elfo domestico si riempirono di lacrime.
-Dobby non voleva signore…Dobby è molto cattivo…- L’elfo si guardò attorno, in cerca di qualcosa con cui punirsi. Harry, seppur sconvolto, se ne rese conto, e appoggiò la mano sul piccolo polso dell’elfo.
-No…lascia stare, Dobby…- Esclamò il ragazzo, trattenendo la creatura.
-Dobby non voleva…Dobby voleva solo aiutare!- piagnucolò l’elfo.
-Lo so, lo so…- sussurrò Harry.
L’elfo tirò su con il naso, dopodiché scomparve con un altro forte schiocco.
Ed in quel momento, una voce, o meglio, un ruggito raggiunse le orecchie di Harry e Ginny.
- Potter!-
Ron aveva finito di setacciare le aule vuote.

03.
Harry si alzò in piedi lentamente, sotto lo sguardo furioso di Ron.
-Tu…- Gli occhi di Ron erano colmi d’incredulità ed ira. Harry sapeva che aveva poco tempo per spiegare il malinteso a Ron, prima che quest’ultimo gli saltasse nuovamente addosso.
- Ron io…noi possiamo spiegarti! – Esclamò il ragazzo.
- Ah, davvero? Puoi spiegarmi la presenza di quelle mutande nel tuo letto? Ti inventerai qualcosa del tipo che hai una doppia vita, e che passi le notti a Hogsmade indossando succinti indumenti femminili? Guarda che lo so, lo so che quelle sono le…le mutandine di Ginny! – Sibilò Ron.
Harry si prese la libertà di non rispondere alle sue provocazioni, e scambiò un’occhiata d’intesa con la ragazza dai capelli rossi accanto a lui.
Il ritratto della sala comune si aprì nuovamente, ed Hermione fece la sua comparsa.
- Lo sapevo! Sapevo che saresti tornato qui! – Esclamò lei.
-Hermione, sei arrivata in tempo per sentire la brillante spiegazione di Harry! – ringhiò Ron.
-…e di Ginny!- si affrettò a puntualizzare Harry.
Ginny inarcò un sopracciglio e si avvicinò minacciosamente al fratello.
-Tu, stupido idiota che non sei altro!– Sbottò.
Hermione annuì immediatamente.
- Ron…è stato Dobby a mettere quelle…quelle cose nel mio letto. – Disse lentamente Harry.
- Dobby? E perché avrebbe dovuto farlo?- Domandò con palese incredulità nella voce Ron.
- Perché sapeva che io cercavo un posto sicuro dove nasconderle, ecco perchè. – mormorò Ginny.
-Volevi nasconderle ?- sussurrò Ron, il volto arrossato dall’imbarazzo, - e perché, scusa? –
- Lysandra McGraw. – esclamarono esasperate Ginny ed Hermione. Harry annuì velocemente.
- Lysandra…? Ma non è quella ragazzina che ti inseguiva prima, Ginny? – Domandò confuso Ron.
- Si, esattamente. Mi seguiva proprio perché voleva quelle…quelle mutandine. – rispose Ginny, con il volto ora un po’ più rosso.
Ron scoppiò in una risata nervosa. 
-Certo che voi ragazze siete proprio strane…Beh, allora è tutto a posto! Scusami, amico!- Disse sollevato Ron. 
Harry annuì, ed emise un lungo sospiro.
- E scusami anche tu, Ginny…dopotutto, io lo so che tu sei una ragazza seria e con dei profondi valori…non per nulla sei mia sorella! Insomma, è ovvio che tu non faresti mai sesso alla tua età e prima del matrimonio…- Esclamò Ron, ridacchiando.
Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata nervosa, dopodiché iniziarono a ridacchiare assieme a Ron e a Hermione.
-Si…si, hai ragione Ron. – Gli concesse Ginny, sorridendo maliziosamente a Harry.

04.
Un mese dopo…


Ron Weasley si trovò a contemplare un reggiseno rosso nascosto tra il comodino ed il letto di Harry. Sbuffando, raccolse quell’indumento e se lo mise in tasca.
- Harry! – Gridò Ron dalle scale del dormitorio
-Cosa c’è? – Rispose Harry dalla sala comune.
-Quello stupido elfo ha portato di nuovo le cose di mia sorella nel nostro dormitorio!-
Harry sorrise, accarezzando la guancia di Ginny.
- No, non Dobby…e devo dire che quest’elfo mi piace molto più. – le sussurrò all’orecchio.
Dopodiché, la baciò.

Fine.


Ahahah, non ne ho idea di come mi sia venuta in mente questa...questa cosa. 
Ho voluto provare a fare qualcosa di nuovo... solitamente lavoro su storie del tipo malinconico/drammatico...inutile dire che in questa non c'è proprio nulla di drammatico...a parte quanto Ron immagina Harry con le mutandine di Ginny...
Forse vi state chiedendo come possono essere speciali un paio di slip...
Avevo pensato di includere una piccola spiegazione al riguardo ma... 
Penso che sia più "carino" se a spiegarvelo fosse Harry...si, sto preparando uno "special"...e non so, forse ci aggiungerò un qualcosa di più...
Credo di aver detto fin troppo, non voglio illudervi...in questo momento sono in un periodo di forte "creatività" ma non so se domani sarà ancora così...sono una persona molto lunatica, effettivamente. Inutile dirvi che i vostri commenti mi aiuteranno a decidere se pubblicare o non pubblicare un eventuale special...
Beh, credo di aver scritto tutto...un saluto, e grazie per aver letto la mia storia!!!

  
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nagini