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Autore: wrjms    20/03/2011    5 recensioni
Bella è nel pieno del processo di trasformazione.
Finalmente potrà avere una vita senza preoccupazioni, una vita normale con Edward, Renesmee e il resto della sua famiglia…
Ma poi, mentre lei arde, qualcosa cambia.
Quattro vampiri in tuniche scure. Una di cui nessuno conosce l’identità.
E la vita di uno dei Cullen cambierà radicalmente.
No, non Renesmee.
Edward.
"C’era qualcosa che non andava in lui.
Ripercorsi con familiarità il profilo della sua mascella, gli zigomi alti e perfetti, il naso dritto, le labbra piene e rosee.
Poi passai agli occhi, capaci di far svenire pure un’immortale.
Ma mi sorpresi. Non erano gli occhi dorati e limpidi che mi sarei aspettata.
Erano verdi."
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Breaking Dawn
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Pov Edward

Pov Edward

Mia moglie, la mia piccola fragile umana era nel pieno della sua trasformazione.

Chiusi gli occhi, stringendo di più la sua mano tiepida e assaporando quelle sensazioni che non avrei più sentito.

Il calore della sua pelle sulla mia, gelida.

Il suono del suo cuore rimbombarmi nelle orecchie come la sinfonia più dolce al mondo.

Il suo profumo, il più buono fra tutti.

Sospirai. Mi sarebbe mancato tutto di lei. Perfino la sua goffaggine e il suo bisogno ossessivo di me.
Ridacchiai sotto i baffi. Non sarebbe mai più stata così fragile, ma la avrei amata lo stesso… non riuscivo ad immaginare il mio futuro senza di lei. E, sotto molti, molti aspetti, avere Bella vampira sarebbe stata davvero una buona cosa.

Un fruscio poco lontano da me mi scosse dai miei pensieri. Era la mia piccola Renesmee, frutto dell’amore tra me e mia moglie, che gattonava teneramente verso di me.

- Vieni qua, tesoro -, sussurrai tendendo le braccia verso di lei. Un attimo dopo mi ritrovai un ammasso di riccioli ramati fra le braccia. Risi.

- Scusa -, mormorò sorridendo Esme, che aveva seguito la bambina. – Non sono riuscita a trattenerla dal venire da voi –

- No, è meglio così. Infondo, non potrà più vedere la sua mamma per un po’ da stanotte… -

Mia madre accarezzò un ultima volta sua nipote, poi ci lasciò soli.

Carlisle aveva detto che Renesmee poteva vedere Bella solo durante il primo giorno di trasformazione, ovvero oggi. Nei due giorni seguenti i sensi da vampiro avrebbero iniziato ad ottimizzarsi, e, insieme a quelli, anche la bramosia per il sangue.

Quindi, avevamo deciso che sarebbe stato troppo pericoloso per la piccola rimanere a vedere la mamma durante quei giorni… e la stessa cosa valeva per ildopo’.

Fra le mie braccia, Renesmee si agitò, e mi posò una manina candida sulla guancia.

L’immagine che mi mostrò raffigurava Bella, appena dopo il parto, quando la aveva vista per la prima ed ultima volta da umana.

- Lo so, ti manca… Ma, tesoro, non potrai vederla per un po’, anche quando starà meglio. È difficile da spiegare –

I suoi occhioni cioccolatosi, identici a quelli della madre, si riempirono di lacrime.

- Non ho detto che non la vedrai più, solo che la mamma avrà bisogno di stare un po’.. meglio prima di vederti. Non so quanto dovrai aspettare, ma la rivedrai, tranquilla –

La cullai un po’ tra le mie braccia, tranquillizzandola.
I giorni, o, meglio, gli anni in cui Bella sarebbe rimasta nella fase ‘neonata’ sarebbero stati terribili per madre e figlia. Ognuna avrebbe desiderato vedere l’altra.

E se non avessero mai potuto farlo?
Renesmee cresceva a vista d’occhio. Anziché un giorno, ora, sembrava avesse un mese.

E se fosse diventata adulta così rapidamente da morire prima che Bella avesse acquisito l’autocontrollo per vederla?

Non volevo nemmeno pensarci.

- Edward! –

Alice, la mia sorellina preferita, mi chiamò entrando nella stanza. Aveva un espressione più che preoccupata.

- Dobbiamo scendere. Adesso –, esclamò spiritata.

- No, non voglio lasciare Bella sola. Ma che succede?

Dato che non ottenni risposta, scrutai i suoi pensieri per capirci di più.

Ciò che vidi mi scioccò almeno tanto quanto aveva scioccato il folletto.

I Volturi sarebbero arrivati qui, in pochi minuti. Per cosa, non si sapeva.

Strinsi convulsamente Renesmee. E se avessero pensato che fosse una bambina immortale? No, no, lei non lo era. Lei poteva gestire la situazione, non avrebbe rivelato la sua natura… lei era intelligente, e capiva le nostre richieste.

Carlisle entrò nella camera. – Calma, ragazzi. Che succede?

- I Volturi! -, gridò Alice. – Stanno venendo qui! –

Anche mio padre sembrò perdere il controllo per un attimo, poi batté le palpebre, riprendendosi.

- Si staranno solo accertando che Bella sia stata realmente trasformata –, disse.

- E Renesmee? -, chiesi baciando il capo di mia figlia.

- Gli spiegheremo semplicemente tutto. Non possono ucciderla, la sua esistenza non viola la legge –

Guardai un’ ultima volta mia moglie che soffriva inerte sul letto, poi uscii dalla stanza come gli altri, a malincuore.

Renesmee salutò con la manina la mamma, anche se sapeva che quest’ultima non l’avrebbe vista.

Scesi le scale e andai a sedermi sul divano.

- Ascolta, piccola -, sussurrai a mia figlia guardandola negli occhi. – Adesso arriveranno delle persone importanti, e tu devi stare ferma e buona, va bene? Per favore –

Lei annuii e tornò a posare il capo sul mio petto. La accarezzai dolcemente.

Intanto, gli altri si erano sistemati nel salotto, chi sul divano, chi in piedi.

Bussarono alla porta, e Carlisle andò ad aprire.

- Aro! Che piacere vederti. Entrate pure -, disse.

Aro, Jane e Alec entrarono nella casa, accompagnati da una ragazza mai vista.

Aveva i capelli neri e lunghissimi, e l’espressione era simile a quella di un cane da guardia pronto all’attacco.

Un nuovo membro dei Volturi, bene.

Aro si accorse che fissavo ‘la nuova’.
- Oh, si. Immagino che voi non la conosciate ancora.

Vedete, quando io, Marcus, Caius e le nostre mogli eravamo ancora umani, più di un millennio fa,     avevo una bambina. Si chiamava Joanne -, sorrise. – Aveva appena quattro anni quando io e mia moglie venimmo trasformati. Avevamo sempre pensato che fosse morta… fino a qualche mese fa, quando ho trovato un’immortale nel palazzo chiedeva di me e quindi… beh, vi presento mia figlia –

Sorrisi incredulo… la figlia del capo.

Un po’ come Bella, praticamente.

- Originariamente ero venuto qua per sapere della trasformazione di tua moglie, Edward -, continuò,  - e, a quanto odono le mie orecchie, avete già preso provvedimenti. In una normale situazione me ne andrei, ma… vedo che anche voi avete qualcuno da presentarmi –

Presi un grosso respiro e mi feci avanti.

- Non c’è niente da dire -, grugnii Joanne prima che potessi parlare. – È una bambina immortale e dev’essere uccisa –

- No! -, protestai. – Il cuore batte, il sangue scorre. Lei non corre rischi di rivelarci agli umani –

Non feci in tempo a finire la frase, che caddi a terra, sconvolto dal dolore più atroce che avessi mai provato.

Quello che mi aveva fatto provare Jane a Volterra non era nulla, a confronto. Nemmeno la trasformazione era peggio di ciò che stavo provando in quel momento.

Ghiaccio. Era come avere ghiaccio nelle vene, che intorpidiva ogni singolo muscolo impedendo qualsiasi movimento.

Ma quello era solo l’inizio. Iniziai a tremare come in preda alle convulsioni, e una scarica elettrica mi perforò il petto all’altezza del cuore. Urlai.

Renesmee piangeva, inginocchiata sul mio petto. Mi scosse cercando di farmi riprendere, inutilmente.

Poi venne sollevata da qualcuno, forse Esme, dato che subito dopo fu lei a parlare.

- Cosa gli stai facendo?! Smettila! Non ha fatto nulla! –

- JOANNE! -, urlò improvvisamente Aro sopra al caos. – Ti ho detto di non usare mai il tuo potere senza che io te lo chieda! –

- Ma… -, balbettò lei.

- No, niente ma! La bambina sembra una vampira, lo so, ma senti il suo odore, senti! -, poi si rivolse alla mia famiglia. - È una mezzosangue, vero? –

Ci fu una pausa, in cui probabilmente qualcuno annuì. Ma nessuno stava facendo niente per me, e io soffrivo, soffrivo e non capivo cosa mi stesse succedendo. Un’altra scarica elettrica si accanì su di me. Urlai di nuovo.

- Non si può fare nulla, ormai -, sentii mormorare.

Poi il buio.

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Buongiorno a tutti :)

Volevo incominciare dicendo una cosa importante: Il cane – ehm, volevo dire, Jacob – in questa FanFiction non ha visto Renesmee mentre se ne andava, quindi non ha avuto l’imprinting, quindi per adesso non sarà nella FanFiction… ma credo che più tardi comparirà :)

Spero davvero che come primo capitolo vi piaccia. Dopo aver letto il prossimo – il mio preferito - il prologo dovrebbe essere più facile da decifrare ^^

Grazie a tutti quelli che hanno letto… a settimana prossima.

FanOfTwilight98

 

   
 
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