Credo nella tua mano, amico,
sempre tesa per dare.
Penso a te, lungo questo cammino
buio che delineerà la mia sorte, e a tutti i tuoi sguardi minacciosi che regalavi solo a me e a Sirius.
Penso a te, che in pratica mi ha cresciuto quasi come un fratello mai nato.
Penso a te, a tutte le volte che mi hai tirato fuori dai guai, mi hai difeso, hai fatto emergere la parte peggiore del tuo carattere
solo per proteggermi.
Hai sempre finto di essere quello duro, impassibile, che poche volte si abbandonava alle emozioni, perfino al divertimento spericolato.
Ma ora non ci riesci vero?
Le lacrime ti fanno subire una lenta tortura, proprio come quella che io ho dovuto patire quando quell’
essere ha invaso la mia proprietà, spodestandomi dalla vita, facendolo, senza ritegno, anche con Lily.
Hai perso tutto. Lo so.
Tre amici che, per motivi differenti, sono scappati dalla vita.
Tre compagni di avventure, ormai morte.
Tre pezzi di cuore, che l’hanno
distrutto rendendolo irreparabile.
Mi ricordo ancora quando abbiamo scoperto del tuo piccolo problema peloso.
Scappavi, spaventato di ferirci; ti ritenevi un mostro, un assassino, uno scarto della società che non meritava di vivere.
Sono altri, Lunastorta, i mostri.
Mostri nascosti nell’armadio che, purtroppo, non invaderanno solo i sogni e la fantasia dei bambini, ma saranno piedistalli della
realtà.
Mostri che hanno ucciso me, Lily e molte altre persone innocenti;
Mostri che hanno fatto ammalare la mente di Peter;
Mostri che hanno incastrato Sirius.
Mostri, però, che dovrai riuscire a combattere.
Non disperarti, adesso è il tuo turno; devi reagire, lottare.
Asciugati quelle lacrime fuggitive, dimenticati per un attimo dei miei occhi nocciola e di quelli verdi di Lily.
Lo so, non vuoi, perché pensi che non riuscirai mai più a vederli.
Per una volta hai torto Remus.
Vorrei tanto ridere per questo.
Gli occhi di Lily, intensi, brillanti, li scorgerai in Harry, credimi.
I miei, bè, per vedere i miei ti basterà bere una bella cioccolata calda; hai presente quella che versavo in testa a Mocciosus?
Ora basta, consolati.
E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia
di ridere con me, di affrontare le notti tenebrose con me.
Perché, si, nelle notti di Luna piena io ci sarò.
Quando tu le affronterai, perché l’unica via per raggiungere un nuovo giorno, per rivedere il Sole sorgere, sarà combattere e superare
la notte, io ci sarò.
Sarò il tuo Sole, la tua alba. Colui che ti sorriderà, gridandoti ‘Ce l’hai fatta, di nuovo’!
Quando non ce la farai più e sarà arrivato il tuo momento, sarò lì, pronto ad aiutarti come ho sempre fatto.
Ti aspetterò.
Ti voglio bene amico mio.
A presto.
Lullme.