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Autore: dramy96123    20/03/2011    12 recensioni
Ma Hogwarts non poteva prendere i ragazzini dai tre anni in su?? Almeno non le avrebbero incendiato la casa come – rabbrividì – l’ultima volta che era andata a fare compere.
Arthur da allora non lasciava più la bacchetta magica sul tavolo della cucina, e, in effetti, su nessuna superficie piana della casa a portata dei bambini.
[...]
- Mamma…ricordi quando hai detto che ti sarebbe tanto piaciuto avere una piscina? – chiese Bill,vago, mentre prendeva dalle mani di Molly la piccola Ginny.
- Non ricordo di aver mai detto nulla del genere – rispose lentamente lei, fermandosi.
- Ma sì! – esclamò Charlie - hai detto che avresti tanto voluto una fantastica piscina interna! –
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, Famiglia, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Molly, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Qui Dramy96123 che parla!

Allora…Qualche giorno fa stavo pensando…ma quella santa di mamma Weasley come sarà riuscita a far crescere sette figli senza pensare ad un omicidio di massa?

Cioè…magari prima, quando ancora i bambini non andavano ancora ad Hogwarts, dev’essere stato un inferno!

Ed è per questo che mi è venuta l’idea di raccontare un episodio che magari può essere successo a Mamma Molly!

Allora..

 

Ginny ha un anno.

Ron ha due anni.

Fred e George hanno quattro anni.

Percy ha sei anni.

Charlie ha nove anni.

Bill ha dieci anni.

( Non ho idea di come io sia riuscita a ricostruire le date, non so neanche se sono giuste, non lapidatemi!)

 

Baci!!

 

 

 

Molly Weasley era a Diagon Alley a comprare beni di prima necessita per i suoi figli.

Aveva portato con sé Ginny, così almeno una persona sarebbe sopravissuta alla furia distruttrice dei suoi figli!

Si può dire senza il minimo dubbio o esitazione, che Molly stava lentamente impazzendo.

Ma Hogwarts non poteva prendere i ragazzini dai tre anni in su?? Almeno non le avrebbero incendiato la casa come – rabbrividì – l’ultima volta che era andata a fare compere.

Arthur da allora non lasciava più la bacchetta magica sul tavolo della cucina, e, in effetti, su nessuna superficie piana  della casa a portata dei bambini.

 

Era la quarta o quinta volta che usciva da sola per Diagon Alley,  da tre anni. Era materialmente impossibile lasciare più tempo i bambini senza di lei!

E non era preoccupazione materna.

In due ore di assenza quelle pesti avevano fatto diventare blu gli gnomi di casa, facendoli assomigliare vagamente ai pupazzetti Babbani…Zuffi,Cuffi,Muffi…quelli.

“ Merlino, spero solo che Bill sia provvisto di un po’ di buonsenso…” si disse, quando le arrivò alla mente la terrificante immagine della sua casa fagocitata in un ciclone.

Sperò in un miracolo del cielo.

 

* * *

 

Per la maggior parte della giornata non arrivarono Patronus o Strillettere dal Ministero della Magia.

Buona notizia : Non avevano fatto magie davanti a Babbani, o fatto esplodere in un enorme Big Bang la casa.

Brutta notizia : Lo avevano fatto di nascosto.

Nel pomeriggio tornò a casa, tenendo in braccio la piccola  profondamente addormentata.

Aveva lasciato Arthur coi bambini, naturalmente…ma conoscendolo stava ancora provando a portare in casa quella macchina, quella Ford.

Orribile presentimento :  Arthur era riuscito a portare la Ford a casa, i bambini l’avevano presa ed erano riusciti a scappare per i cieli di Londra.

 

* * *

 

Il vialetto era stranamente in ordine, la casa non era in fiamme e il capanno degli attrezzi si reggeva in piedi.

Molly si guardò intorno, circospetta.

I suoi figli,dal giardino, corsero verso di lei e la abbracciarono affettuosamente.

- Mamma! Ci sei mancata! –

- Ok, che è successo? Dov’è vostro padre? – chiese subito lei, avvertendo allecchinaggio* nell’aria

- Nel capanno – rispose Charlie, scrollando le spalle

- LEGATO??? –

- Perfettamente cosciente di sé e libero di usare gli arti – riferì Percy, dall’alto dei suoi cinque anni.

- La casa è in fiamme da dentro?? – chiese mamma Weasley, scrutando verso la Tana

Tendine chiuse.

- No, mamma. –

- Avete liberato gli gnomi nel salotto? –

- No, mamma. –

- Avete preso i liquori dall’armadietto e vi siete ubriacati? –

- Ehm…- i gemelli ghignarono.

- FRED E GEORGE WEASLEY! –

- Scherziamo, mamma! –

Molly lanciò loro un’occhiataccia, poi si incamminò nel vialetto, verso casa.

- Mamma…ricordi quando hai detto che ti sarebbe tanto piaciuto avere una piscina? –  chiese Bill,vago, mentre prendeva dalle mani di Molly la piccola Ginny.

- Non ricordo di aver mai detto nulla del genere – rispose lentamente lei, fermandosi.

- Ma sì! – esclamò Charlie  - hai detto che avresti tanto voluto una fantastica piscina interna! –

- Piscina interna? –

- Certo! Non ricordi? Avevi detto che la piscina effetto-relax ti avrebbe fatto comodo, quando ti avremmo stressato! –

Fred si avvicinò alla mamma e con un sorrisone le prese la mano – Mamma…rimani sorridente, ok? –

- Io non centro niente – borbottò Percy, rimanendo indietro.

George prese l’altra mano di Molly.

- Fai un bel sorrisone! –

Le parole dei suoi figli la inquietavano non poco.

Non ricordava di aver mai espresso il desiderio di avere una piscina. Interna per di più.

- Ora apriamo la porta – disse Bill, mettendosi da parte.

- Pian pianino – aggiunse Charlie.

- Non perdere la testa per la gioia, mamy –

- Già, la vita è bella, mantieni il sorriso nervoso! –

- Io preparo gli stracci e l’acqua per la punizione. – disse a bassa voce Percy.

Ron si avvicinò a Molly e le tirò la gonna, poi sorrise contento

- Mamma! Piccina Gande BUM!! – strillò felice, e poi corse da Bill, che lo prese in braccio.

- Cosa? Cosa “BUM”?? Ron, parla! – disse la signora Weasley. Non voleva aprire la porta di casa sua.

- Ma mamma, è piccolo, non sa che dice – cercò di rimediare Charlie, sorridendo.

- IO NO PICCOLO! –

- Certo, piccolo Ronnie, certo…- lo presero in giro i gemelli, e poi corsero vicino a Charlie, che si era messo al lato di Bill.

Perché i suoi figli erano tutti ai lati della casa? Perché lei era l’unica di fronte?

Molly abbassò la maniglia e aprì con violenza la porta.

E un’ondata d’acqua la investì in pieno.

 

 

Dopo cinque minuti Molly era ancora immobile, la mano ancora attaccata alla maniglia, i vestiti gocciolanti, gli occhi fissi su quello che era diventato un salotto galleggiante.

I bambini diventavano sempre più nervosi, man mano che il tempo passava.

- Questa…questa è la piscina interna? – chiese Molly,innaturalmente calma.

- Non ti piace? – chiesero Fred e George, angelici

- Possiamo cambiare il modello, se lo ritieni scomodo…- disse Bill, nascondendo un sorrisetto.

Molly lo ghiacciò con lo sguardo, ma Charlie, che non aveva capito che il limite “battutine” era stato ampiamente superato, ghignò e si avvicinò senza bagnarsi alla porta di casa.

- Beh…forse c’era una falla…Bill, ci hanno dato il modello forato – disse, alludendo alla porta.

Percy raccolse un tegamino galleggiante che era uscito nel viottolo.  – Credo che anche la piscina non sia agibile – disse.

- RAZZA DI INCOSCENTI!!!!!! –

Ecco, la mamma aveva appena realizzato che la SUA cucina era tragicamente affondata.

- Mamma! Lo sai che urlare fa male alle corde vocali, te l’ha detto quel Medimago! – la rimproverò Percy, posando il tegamino sullo steccato.

- Già, sembri stressata, mamy – disse George. Fred si stava trattenendo dal rotolare a terra dalle risate.

- Oh Santo Merlino e le Sue Cuffie da Doccia Rosa…- sospirò Molly, mettendosi le mani sulla faccia.

Ginny dormiva ancora, tra le braccia di Bill. Era l’unica in pace col mondo, e Molly si ritrovò ad invidiarla.

- Che succede? Perché c’è l’acqua a terra? – Arthur uscì dal capanno degli attrezzi, e guardò  prima il giardino quasi completamente allagato, e poi la moglie.

Molly si girò verso di lui, con sguardo da rettile.

- ARTHUR WEASLEY!! –

- Dimmi C-Cara…-

- TU DOV’ERI QUANDO LORO HANNO FATTO QUESTO?? –

- Nel capanno…Forse ho il permesso per la Ford! E p-poi la casa non è certo espl… - Arthur non ebbe il coraggio di finire la frase.

- Ma voi non avevate detto che annaffiavate i fiori? –  chiese, rivolto ai bambini.

- Beh…abbiamo annaffiato la casa… - disse Fred.

- NOI NON ABBIAMO ANCORA PIANTATO I FIORI, ARTHUR!!!!! – urlò Mamma Weasley, tutta rossa.

- Io devo andare a fare i compiti! – esclamò George indietreggiando, e Fred lo seguì a ruota.

- Ma non andate neanche a scuola! – disse Molly.

- Studio individuale, mamy! –

- E questa chi gliel’ha insegnata? –chiese Arthur.

Bill alzò timidamente la mano.

- FRED! GEORGE! CAMERA VOSTRA E’ DENTRO CASA! – ma i gemelli già erano corsi fuori dal vialetto.

- Mamma! – Ron la stava nuovamente tirando per la gonna fradicia. Quando incontrò lo sguardo della madre sorrise, gli occhi celesti nascosti sotto la frangia.

- Io volio fare bagno in piccina gande BUM! –

 

 

 

* allecchinaggio : Sarebbe l’operazione che fanno i lecchini, ovvero coloro che indorano la pillola facendo un sacco di complimenti a quello che sarà il loro carnefice.

 

Finito!! Che ne pensate???

Fatemi sapere, baci!!!!

Dramy96123

 

   
 
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