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Autore: Albascura_    20/03/2011    6 recensioni
Sei seduto composto al tavolo, la schiena perfettamente dritta contro lo schienale, la cravatta dolorosamente stretta intorno al colletto della camicia inamidata. I pugni spasmodicamente chiusi, premuti forte contro le cosce.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fall into you
Is all I seem to do

As the anger fades
This house is no longer a home
Don't give up on the dream
Don't give up on the wanting

Stumble into you
Is all I ever do
My memory's hazy
And I'm afraid to be alone
Tear us in two
Is all it's gonna do

 
Sei seduto composto al tavolo, la schiena perfettamente dritta contro lo schienale, la cravatta dolorosamente stretta intorno al colletto della camicia inamidata. I pugni spasmodicamente chiusi, premuti forte contro le cosce.

Lo guardi, annoiato dall’altra parte del tavolo, con quell’espressione di disinteressato tedio e superiorità incastrata da qualche parte tra gli occhi e la fronte, le labbra umide, semiaperte.

Lo guardi, con la sgradevole e duplice sensazione di ricordarlo esattamente com’è ora e di vederlo per la prima volta. Come se davanti a te non ci fosse quello che poco tempo prima avresti definito il tuo migliore amico, ma il suo gemello cattivo, un estraneo.

Ogni tanto smette di rispondere a monosillabi alle domande che gli vengono poste e ti osserva. Appoggia il suo sguardo freddo su di te, sul tuo viso, sulle tue spalle, sul tuo petto che si muove al ritmo del tuo respiro. Sembra effettuare il calcolo vettoriale del tuo crollo, stabilire le probabilità che tu ceda lì, proprio in quel momento, accartocciandoti contro quel dannato schienale in una massa informe di dolore e lacrime.

Ma tu non gli darai quella soddisfazione, oh no. Ricaccerai indietro le lacrime che premono contro le tue palpebre e ignorerai il peso che ti opprime all’altezza della gola. Aspetterai che la seduta sia sciolta, ti alzerai lentamente, saluterai gli avvocati con una stretta di mano e un gran sorriso. Andrai verso la porta a passi ampi ma non affrettati, a testa alta ma con il busto rilassato. Varcherai la soglia e continuerai così verso il bagno degli uomini. Una volta che la porta si sarà richiusa alle tue spalle, ti fionderai verso il gabbiotto più lontano dalla porta, abbasserai il chiavistello con mani tremanti, riuscendoci solo dopo qualche tentativo.

Lì, solo allora, crollerai in ginocchio contro le mattonelle gelide del pavimento, abbandonandoti contro la tavoletta del water che fortunatamente la persona precedente si è premurata di abbassare. Solo allora permetterai alle grida di uscire dalla tua testa e farsi voce, solo allora ti permetterai il lusso di lasciare sciogliere il magone che ti opprime in lacrime, calde e amare contro le tue guance ben rasate.

Solo allora, solo in quel momento confesserai a quelle quattro mura di cartongesso quanto desidereresti avere qualcuno da incolpare, qualcuno su cui poter scaricare tutta quella frustrazione, qualcuno da odiare.

Vorresti poter incrociare Sean in un corridoio e semplicemente saltargli alla gola, vorresti colpirlo fino a non poterne più riconoscere il volto. Vorresti sputargli addosso il tuo odio e urlargli in faccia come sia tutta colpa sua. Ma non lo fai, non puoi farlo, perché sai che non è così.

Vorresti poter guadare Mark negli occhi e semplicemente disprezzarlo. Non immaginare di far scorrere le dita tra quei morbidi ricci biondi, non ricordare com’era sfiorare le sue labbra perennemente imbronciate, non rimpiangere le sue braccia strette intorno al petto e il suo respiro caldo contro l’orecchio.

Vorresti solo essere in grado di squadrarlo con distacco, di analizzarlo oggettivamente, di non desiderare in alcun modo di poterlo perdonare. O di tornare indietro. Di sistemare tutto.

Vorresti solo essere libero da tutto quel dolore.

Vorresti solo riavere indietro la tua vita.

Dall’altra parte del tavolo, mentre sei distratto, Mark ti rivolge uno sguardo strano. Dura solo un attimo.

Se te ne fossi accorto, forse avresti capito che, come un tempo, desiderate le stesse cose.

Because I want you too

   
 
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