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Autore: Leesha    20/03/2011    5 recensioni
In questa ff i Malfoy sono una famiglia appartenente al ceto medio, non alto. Astoria Malfoy è appassionata di oggetti Babbani.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Pulizie in extremis

Infine, anche quei sette anni di scuola se n’erano andati.

Durante il periodo a Hogwarts, tra Albus Potter e Scorpius Malfoy era maturata un’amicizia, rimasta sempre intatta, resistendo a mezze verità, scherzi poco simpatici, liti, false manifestazioni d’odio, amore per la stessa ragazza, richieste d’aiuto non fatte; era un’unione poco apprezzata dalla “popolazione” di Hogwarts.

Per prenderli in giro, li chiamavano le due Leoserpi! Albus e Scorpius non scoprirono mai di chi fu l’infelice idea.

Simili amicizie erano ancora mal viste, ma dai Grifondoro tutti si aspettavano tutto d’altronde… cosa che non si poteva dire dei Serpeverde.

I ragazzi provenivano entrambi da famiglie appartenenti al ceto medio, ai tempi della scuola i loro padri, (be’, anche un po’ dopo la scuola…) si erano sempre odiati e combattuti.

Anche Harry Potter era stato un Grifondoro, così come Draco Malfoy un Serpeverde.

Scorpius era arrivato al punto di entrare ogni tanto nella Sala Comune dei Grifondoro: il fratello maggiore di Albus, James Sirius Potter, anch’esso Grifondoro e portatore dei nomi di due Malandrini, una volta aveva proposto un colloquio privato con il Cappello Parlante, per vedere se magari lo spostava a Grifondoro!, o Albus a Serpeverde.

Inizialmente, dietro consiglio dei rispettivi padri, sul treno si erano degnati a malapena di un’occhiata distratta e nient’altro.

Tuttavia, raramente i bambini tengono a mente cose simili, così avevano scambiato qualche frase durante l’attesa per lo Smistamento e dopo la cena.

Avevano parlottato, sinché i Prefetti non avevano accompagnato i primini alle Sale Comuni.

Le versioni in piccolo di “Malfoy vs Potter” si erano salutati tranquillamente, e si erano ritrovati a chiacchierare anche l’indomani.

Senza accorgersene pian piano, finirono per ridere e scherzare, e far quelle cose che gli amici fanno, dopotutto i loro genitori potevano anche sbagliarsi, e non passò molto prima che prendessero a chiamarli Leoserpi, e loro risero anche di quello.

Al binario, o in qualsiasi altra occasione, in presenza dei padri, si divertivano a recitare, fingendo da perfetti attori manifestazioni di odio o addirittura litigi, per sbellicarsi quando erano di nuovo soli.

Nulla era cambiato tra di loro, quando terminarono gli studi, sorprendentemente con ottimi voti.

***

Quando Draco ed Astoria Malfoy andarono fuori per un week-end, Scorpius si ritrovò padrone assoluto di casa Malfoy per due interi giorni.

Decise di mandare un gufo ad Albus, mettendosi poi in comunicazione anche con Rose Weasley, ed altri loro ex compagni, in una parola FESTA.

I suoi non l’avrebbero mai saputo.

Sarebbe stata una cosa non troppo appariscente, meglio evitare rogne con i vicini, avrebbero semplicemente ri-rifesteggiato la fine della scuola.

***

Anche se gli invitati si rivelarono, essere solo sei, la cosa sfuggì un po’ di mano, sembrava che in quell’appartamento ci fosse passata tutta la scuola.

Si rise, si scherzò, si fecero battute più o meno simpatiche, si giocò, ci si sfidò in quello ed in quell’altro, si ricordarono i bei tempi andati, e si fece baldoria in generale.

Misero la casa dei Malfoy sotto sopra.

Scorpius svuotò il suo bicchiere in un sol sorso: “Amo la mia vita!”;

Albus lo imitò ed infatti rispose: “Concordo con te!”;

Pete Bleedlove sembrava uno zombie: “Mamma mia, ‘sta notte ho visto le fate!”;

Rose si lasciò cadere su una poltrona: “Miseriaccia, dove sono finite le mie scarpe?”;

Albus scoppiò a ridere: “Ma come, non ricordi di avermele lanciate?, ma quanto hai bevuto?”;

Per tutta risposta, Rose gli lanciò il proprio bicchiere di carta: “Sicuramente meno di te!, vi rendete conto che i miei mi credono a Londra per un colloquio di lavoro?”;

Un gufo si appollaiò sul davanzale, e Scorpius andò a controllare cosa portasse.

Divenne se possibile ancora più pallido: “Sono morto!, la casa è un casino. Ed i miei tornano prima!, tra un paio d’ore...”;

Albus rimase un attimo interdetto: “Be‘, hai a disposizione due ore per rimettere la casa a posto, amico!, sicuramente la nostra Rose sarà felice di darti una mano.” Detto ciò si dileguò tranquillamente, cosa che fecero anche gli altri, alla faccia degli amici!, rimase solo Rose, seduta in poltrona, e per nulla disposta a rimediare agli errori di Scorpius Hyperion Malfoy.

Trovò una vecchia edizione della Gazzetta del Profeta sul tavolino, prendendo a sfogliarla.

Non avrebbe alzato un dito.

“Porco Merlino, ma tu guarda che amici, nessuno disposto a darmi una mano!”.

Rose fece un sorrisetto e sollevò i piedi sul tavolino: “Be’, mio caro, a meno che tu non voglia farti beccare dai tuoi, ti consiglio di metterti al lavoro.”

Scorpius imprecò mentalmente contro la testardaggine di sua madre, che aveva installato uno speciale blocco per impedire l’uso di magia dentro casa, perché riteneva suo padre troppo pigro. Non poteva aiutarsi con la magia a sistemare quella baraonda.

Dopo la guerra, sua madre aveva sviluppato una particolare “passione” verso i modi di vivere dei Babbani, dallo zerbino con su scritto “Benvenuti”, agli elettrodomestici, ed attualmente si ritrovavano uno stanzino pieno di ogni sorta di cianfrusaglia Babbana, l’unico modo per salvarsi da morte certa era utilizzarli, sempre che ci fosse riuscito.

Quindi, salì in fretta le scale, inciampò e si fece malissimo, si rialzò, arrivato al famigerato sgabuzzino, scelse una macchina dal colo lungo, di cui non ricordava il nome, ma che aveva spesso visto usare a sua madre, ed anche se non glielo avesse mai visto fare, lei probabilmente ci avrebbe comunque fatto sopra una conferenza, a volte superava persino il nonno di Rose.

E così con fatica e sudore pulì, mentre la loro Rose sghignazzava sotto i baffi, mentre l’amico litigava con il diabolico marchingegno Babbano, raccoglieva bicchieri usati e resti di cibo, trovava una scarpa di Rose in cima all’armadio, buttava via bottiglie vuote e puliva vomito secco.

Rose, rimase quel tanto per riavere le sue scarpe, ed a pulizie finite Scorpius atterrò sul divano, e si addormentò.

Mezz’ora dopo, i coniugi Malfoy fecero ritorno, stanchi, leggermente ustionati dal sole, ma soddisfatti.

“Astoria, dovremmo concedercele più spesso, queste scappatelle. Vado a farmi una doccia, vieni con me?”. Detto ciò Draco andò al piano di sopra, canticchiando. “Dopo la doccia potremmo riposare un po’, che ne pensi?”. E sparì dalla vista della moglie.

Astoria mise via sull’attacca panni giacca e capellino, guardandosi attorno con uno strano scintillio negli occhi, fece per chiamare il figlio, quando lo vide addormentato sul divano, notando il suo aspirapolvere misteriosamente fuori dal ripostiglio.

Sorridendo si avvicinò al figlio, e si chinò a baciarlo sulla fronte, rimise a posto l’elettrodomestico, si fermò per gettare una coperta sul ragazzo, poi andò a mettersi in vestaglia, solo in vestaglia, raggiungendo il marito in bagno.

“Si è salvato per un pelo!” borbottò salendo le scale.

Scorpius, aprì un occhio: “Ho dimenticato di mettere via quell’attrezzo demoniaco, accidenti a me!”.

FINE

Mi piacerebbe molto, sapere cosa ne pensate, della mia fanfiction. Recensite in molti! *-*. Accetto anche critiche, se avete dei consigli, li ascolterò volentieri!.

Sono arrivata quinta, nel contest Disinfestazione domestica!.

  
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