La mia vita nell’Harem.

Ciao a tutti, sono Nadira, ho quindici anni e sono la ragazzina più felice del mondo… Avrei voluto iniziare così, ma questa vita non me lo permette. Quindi ricominciamo.

Salve a tutti sono Nadira, ho quindici anni e sono una delle tante mogli del Sultano Salim Madani.
Mi ha preso in sposa quando avevo solo tredici anni. La mia vita, da quel giorno in cui venne a chiederlo a mio padre, è cambiata.
Sapevo che mi sarei sposata presto, anche mia madre ha sposato mio padre in giovane età, ma non avrei mai pensato di andare in sposa ad un vecchio Sultano. Come mia sorella Latifa, pensavo che sarei andata in sposa ad uno dei tanti cugini di mio padre.
Invece…

Dovrei essere felice, sono la moglie di un Sultano!

Invece no.

Devo condividere mio marito con più di cinquanta donne.
Certo, nell’Harem si vive tutti insieme, si impara a convivere, ma sotto sotto siamo tutte contro tutte.
Mi ricordo benissimo gli sguardi assassini che mi rivolgevano le donne più grandi quando sono arrivata.
Mi nascosi dietro a mio marito impaurita da quelle donne colme di invidia.
Sapevano che per un mese o più Salim non avrebbe avuto occhi che per me.

Lì, nell’Harem è una continua lotta per salire di posizione.
Ci sono tante donne e, ovviamente, tanti figli.

Tra questi il Sultano dovrà scegliere colui che successivamente lo sostituirà.
Devo dire che ha molti figli grandi.
Persino più grandi di me.

Oh!
C’è un ragazzo davvero bellissimo, il primo figlio della prima donna: Amina.
Ha i capelli di un nero scurissimo, gli occhi, poi, sono la cosa più bella che io abbia mai visto.
Un taglio perfetto, l’iride nera si confonde con la pupilla.
È un bel ragazzo: alto, magro, fiero e orgoglioso di essere il preferito di Salim.
Si chiama Amjad.
Qualche volta mi osserva da lontano, curioso. Sono una ragazzina molto timida, infatti, fingo sempre di non scoprirlo.

Fino a quel giorno in cui lui mi ha baciata.

Spazio Autrice
Salve a tutti!
Ecco la trama della mia storia.
Spero che vi abbia incuriosito.
Ciao!
Mirma.