Autrice:
Aetheriata
Traduttrice: PurpleMally
Rating: Verde
Desclaimer: I personaggi qui descritti
appartengono al legittimo proprietario e questa fiction non è stata tradotta a
scopo di lucro.
Diclaimer originale:
Not mine, sadly enough… There would be so much love for Kurt if it
were..
Spoiler: Dalla puntata
2x16
Introduzione: Appena prima
delle Nazionali Kurt riceve un regalo anonimo. Ma quando scoprirà chi è il
mittente, per lui sarà una sorpresa…
Note d’autore: Vorrei davvero tanto che
Kurt cantasse “Loser like me” perché, andiamo, l’assolo di Finn è stato scritto
per lui!
Link alla storia originale:
eeee non esiste. Anche questa è una piccola anteprima.
Note
della traduttrice: So
che il mio commento potrebbe risultare di parte ma… Dio, questa è una delle
storie più belle che io abbia mai letto.
Flower
in glass
La
sala prove era riempita da risate e voci emozionate, colorando tutto di
felicità.
Kurt era tornato.
Aveva cambiato scuola per qualche ragione di
cui non aveva ancora parlato e Finn si era abbastanza trattenuto ma non sarebbe importato comunque: il
loro modaiolo preferito sarebbe andato con loro alle Nazionali.
Mr.
Shuester li fece parlare per qualche minuto, tirando fuori idee per le canzoni
che avrebbero cantato alle nazionali, prima di dar loro la notizia.
“Il
preside Figgins ci ha chiesto di esibirci di nuovo in assemblea,” disse “Proprio
prima delle Nazionali, penso voglia dimostrarci un po’ del suo
supporto.
Allora, qualche idea su cosa dovremmo cantare?”
Parlarono tutti
insieme, ma fu Finn ad alzare la mano e Mr. Shuester diede a lui il permesso per
parlare per primo.
“Penso dovremmo fare “Loser like me”,” disse il giocatore
di football. “È la nostra canzone e
sarebbe fantastico sbatterla in faccia a tutti quei ragazzi a scuola che ci
considerano solo… perdenti.”
Furono tutti d’accordo, anche Mr. Shue. Sapeva
che avevano bisogno di farlo, dopo tutto, avevano scritto quella canzone per i
loro bulli.
“E,” continuò Finn, “Voglio che sia Kurt a cantare la mia
parte.” Sorrise a suo fratello che lo guardò con la bocca spalancata dallo
stupore. “Abbiamo scritto una parte del testo apposta per te, Kurt. E siamo così
felici di averti indietro con noi. Sarebbe ingiusto non lasciartelo
cantare.”
Kurt lanciò uno sguardo ai suoi amici, che stavano ridendo e gli
sorridevano, e dovette sforzarsi di cacciare indietro le lacrime.
Per questo
non si era mai sentito a casa alla Dalton, gli era mancata troppo questa
sensazione di essere in una “famiglia”.
“Grazie Finn,” disse prendendo un
bel respiro. “Farò del mio meglio.”
Accanto alla porta qualcuno si girò e
se ne andò velocemente. Aveva solo una settimana per finire il suo
regalo…
Mr. Shue placò un po’ gli animi del gruppo. “Penso che dovremmo
fare qualcosa di speciale anche per l’abbigliamento,” dichiarò. “Così ho pensato
una cosa. Forse potreste dividervi in gruppi, due o tre persone insieme, e
scegliere l’abbigliamento della vostra assegnazione del Glee? Che ne
pensate?”
Tutti ci pensarono su. “Intende dire che possiamo scegliere
qualsiasi cosa vogliamo?” Chiese Santana e lui annuì. “Esatto, per esempio, tu e
Brittany potreste indossare i costumi di Thriller. O tu, Mike e Artie quelli di
Kiss. Che ve ne pare?”
La stanza si riempì di chiacchiere e Will Shuester si
sedette. Amava vedere quei ragazzi così felici e coinvolti. Gli ricordava sempre
il perché del suo gestire il Glee Club.
Giovedì sarebbe stato il giorno
dell’assemblea, avrebbero preso il volo per New York di venerdì, le Nazionali
invece si sarebbero svolte di sabato.
Will Shuester guardò la lista che aveva
tra le mani e poi si rivolse agli studenti ancora vestiti normalmente davanti a
lui.
“Allora, confermiamo: Mike e Artie hanno scelto il costume di
Kiss.”
Entrambi i ragazzi annuirono.
“Puck and Mercedes – Umbrella. Ottima
scelta, vi stava veramente bene. Sam e Rachel i costumi dalla sfida “Maschi
contro femmine” dove avete interpretato canzoni generalmente interpretate da
persone di sesso diverso. Fantastico. Tina e Brittany… Rocky horror? Okay, bene.
Lauren, non sei con noi da molto, quindi è fantastico che tu voglia fare
Thriller, insieme a Finn. Il look da zombie vi starà benissimo.”
La possente
ragazza sorrise. “Già, lo so.”
Risero prima che Mr. Shuester continuasse.
“Quinn and Santana… i costumi da Lady Gaga, è fantastico. E per ultimo
Kurt…”
Alzò gli occhi dalla lista, sorpreso. “Empire State of Mind? Kurt,
pensavo avresti scelto qualcosa di più… stravagante.”
Kurt sorrise.
“Ammettiamolo, Mr. Shue. Io sembro sempre
stravagante.”
Tutti risero di nuovo e Kurt continuò: “Ho pensato che
avrei sorpreso di più quegli uomini di Neanderthal se avessi scelto qualcosa di
inaspettatamente casual. E sinceramente… adoro i miei capelli sparati in
alto.”
Will sorrise a sentirlo. “Bene, allora è deciso. Preparatevi ragazzi,
pronti entro un’ora.”
***
“Amico,
dove sei stato?”
David si sedette accanto ad Azimio e alzò le spalle. “Ho
dovuto forzare un armadietto.” Disse piano e il suo migliore amico lo guardò in
modo strano. “Allora… non intendi darglielo personalmente?”
David si
meravigliò della facilità con cui il suo amico ne parlava. Aveva dovuto fare
outing con Azimio – e solo con Azimio – proprio un paio di settimane prima,
sicuro che l’altro avrebbe dato di matto. E sì, lo aveva fatto, ma solo per un
momento.
“Sei il mio migliore amico, coso.”Aveva detto semplicemente Azimio e
si era stretto nelle spalle. “Non cambierà nulla solo perché improvvisamente vai
dietro ai ragazzi. Ma se provi ad avere una cotta per me anche solo una volta ti
do un pugno.”
E questo è tutto. Anche quando Dave gli aveva detto di Hummel,
il suo amico aveva semplicemente sospirato, gli aveva dato dell’idiota e aveva
continuato a giocare ad Halo.
Dave non aveva idea del perché fosse così
spaventato di fare outing con il suo migliore amico. Quando aveva parlato della
sua idea, Azimio lo aveva anche aiutato a prendere il materiale da imballaggio e
il resto.
In quel momento, mentre sedeva accanto al suo amico e aspettava
che l’assemblea iniziasse, scosse la testa.
“Non lo accetterebbe, e lo sai.
No, lo troverà nel suo armadietto, lo adorerà e poi forse gli darò il resto di
persona.”
Azimiò annuì. “Okay, allora. Buona fortuna.”
Si sorrisero a
vicenda quando il preside Figgins arrivò sul palco.
“Salve,
studenti. I bidelli mi hanno chiesto di dirvi di smettere di lanciarvi matite
nei bagni, a quanto pare i rumori della raschiatura sono insopportabili per la
maggior parte dello staff. Inoltre, le macchine per granita saranno pulite la
prossima settimana, quindi niente granite. Non piangete, per favore, torneranno
presto.”
Si passò una mano sulla fronte e si schiarì la voce.
“Bene,
arrivando al punto. Il Glee Club della nostra scuola ha vinto le Regionali e sta
per andare a New York City per le Nazionali domani. Voglio che facciate tutti un
bell’applauso per i New Directions e la loro canzone inedita!”
Alcuni
applaudirono e David si tirò su quando Figgins si tolse dai piedi.
L’intero
Club era vestito in modo diverso: riconobbe il costume di Thriller, certo, e
quello alla Lady Gaga. Aveva anche visto il costume di Kiss, ma gli altri?
Brittany e la tizia asiatica sembravano Magenta del Rocky Horror, la Berry
sembrava una rocker e Evans indossava una tuta… Jones indossava un impermeabile
e Puckerman un gilet e uno strano cappello… e poi c’era Kurt.
David quasi
soffocò. Si ricordava quel vestito, la semplice maglietta nera con scritto New
York, la catena d’oro, i guanti da ciclista… e i capelli. O Dio, i capelli. Dave
aveva fatto sogni su Kurt per settimane dopo averlo visto con quei capelli
nell’esibizione all’aperto.
Azimio gli sorrise e gli chiuse la bocca – che
era spalancata – con il dito indice.
“Mi sta uccidendo,” sussurrò Dave. “E
non se ne rende nemmeno conto.”
In quel momento la Berry cominciò a cantare.
David ricordò che si trattava di una canzone inedita, quindi prestò attenzione
al testo.
Yeah, you may
think that I’m a zero
But, hey, everyone you wanna be
Probably started off
like me
You may say that I’m a freakshow
But, hey, give me
just a little time
I bet you’re gonna change your
mind
La
sua bocca si spalancò ancora e la chiuse a forza.
Il testo era… perfetto.
Perfetto per i New Directions e la personale considerazione che aveva di
loro, che era radicalmente cambiata dopo lo spettacolo di
Thriller.
All
of the dirt you’ve been throwin’ my way
It ain’t so hard to take, that’s
right
‘Cause I know one day you’ll be screamin’ my name
And I’ll just look
away, that’s right
David
guardò Kurt in quel momento e sentì una lieve stretta al cuore.
Sarebbe
probabilmente successo un giorno, no? Kurt sarebbe stato lì, ad accumulare
successo e lui, Dave Karofsky, non sarebbe riuscito nemmeno ad
avvicinarsi.
Just
go ahead and hate on me and run your mouth
So everyone can hear
Hit me
with the words you got and knock me down
Baby, I don’t care
Keep it up,
I’m tunin’ up to fade you out
You wanna be
You wanna be
A loser like
me
A loser like me
Azimio
guardò il suo migliore amico, preoccupato. Davvero, sembrava che quella canzone
fosse stata scritta per Dave. Azimio sapeva quando il suo amico volesse unirsi
al Glee club ma non trovasse la forza di farlo.
In quel momento Kurt
fece un passo in avanti, probabilmente per cantare qualche frase come assolo e
gli occhi di Dave si illuminarono come stelle.
Quando sentirono il testo
entrambi risero: gli ricordò molto cioè che Kurt gli aveva detto più di una
volta. Forse aveva scritto quelle particolari frasi da
solo?
Push me up against
the locker
And hey, all I do is shake it off
I’ll get you back when I’m
your boss
I’m not thinkin’ ’bout you haters
‘Cause hey, I could be a
superstar
I’ll see you when you wash my car
All
of the dirt you’ve been throwin’ my way
It ain’t so hard to take, that’s
right
‘Cause I know one day you’ll be screamin’ my name
And I’ll just look
away, that’s right
Just
go ahead and hate on me and run your mouth
So everyone can hear
Hit me
with the words you got and knock me down
Baby, I don’t care
Keep it up,
I’m tunin’ up to fade you out
You wanna be
You wanna be
A loser like
me
A loser like me
A loser like me
Il
pubblico era letteralmente ai loro piedi, esultate e in quel momento Dave non
riuscì a fermarsi, sì unì a loro. Quella canzone era divertente e perfetta e lui
continuò a fissare Kurt, che sembrava così felice.
Se non fosse stato per la
mano di Azimio sulla sua spalla, sarebbe potuto scoppiare a piangere in quel
momento.
Hey,
you, over there
Keep the L up-up in the air
Hey, you, over there
Keep
the L up, ’cause I don’t care
You can throw your sticks, and you can throw
your stones
Like a rocket, just watch me go
Yeah, l-o-s-e-r
I can only
be who I are
Just
go ahead and hate on me and run your mouth
So everyone can hear
Hit me
with the words you got and knock me down
Baby, I don’t care
Keep it up,
I’m tunin’ up to fade you out
You wanna be
You wanna be
A loser like
me
A loser like me
Just go ahead and
hate on me and run your mouth
So everyone can hear
Hit me with the words
you got and knock me down
Baby, I don’t care
Keep it up, I’m tunin’ up to
fade you out
You wanna be
You wanna be
A loser like me (A loser like
me)
A loser like me (A loser like me)
A loser like
me
La
folla impazzì completamente quando la canzone finì e prese d’assalto il palco.
Se Dave ricordava bene, quella fu la prima assemblea che non finì con una
rivolta dopo l’esibizione dei New Directions.
Applaudì entusiasta come gli
altri, ma non lasciò il suo posto. A cosa sarebbe servito andare lì sopra,
comunque? Kurt si sarebbe solo spaventato nel vederlo.
Azimio si avvicinò.
“Sai, Karofsky? Se riuscirai a fare in modo di piacere ad Hummel, pensi di
potergli chiedere di sistemarmi con la sua amica Jones? È sexy in
quell’impermeabile.”
Dave rise e diede una pacca sulla spalla al suo amico.
“Certo, sicuro, Az. Come vuoi.” Se ci
riuscirò mai…
***
“È
stato fantastico, non credete?”
Kurt annuì mentre lui, Brittany e Mercedes
camminavano verso il suo armadietto. “Un vero successo. Non riesco ancora a
crederci. Forse la scuola potrebbe realmente stare dalla nostra parte alle
Nazionali.”
Aprì il suo armadietto e si accigliò. C’era un pacchetto
all’interno, con una busta sopra.
Mercedes guardò oltre la sua spalla e
urlò. “Oh Kurt, cos’è? Un regalo? Da parte di chi?”
Il ragazzo prese la
lettera. “Per me, sembra… come Gaga è riuscito ad aprire il mio
armadietto?”
“Forse sa quando è il tuo compleanno?”
Guardarono Brittany
che li riguardò confusa. “Tutte le combinazioni degli armadietti non sono la data di nascita di chi lo
possiede?”
Scossero la testa e Kurt aprì la busta.
Hey,
Kurt.
Uhm, prima di tutto, scusa per aver scassinato il tuo armadietto. Non
sapevo in che altro modo darti il regalo. Non ho rubato nulla, promesso.
Beh, uh… buona fortuna per le Nazionali. Tanta merda (è così che si dice?).
Sono sicuro che sarete fantastici e che vincerete. Io credo in te. Beh, in tutti
voi, ma in te specialmente.
Comunque… ti darò il resto del ragalo lunedì,
dopo la vostra vittoria.
Perché voi vincerete, ne sono sicuro.
Uhm… ci
vediamo lunedì.
Fissò
la lettera mentre Mercedes si stava lanciando in una serie di “awwww”.
“Seriamente, Kurt, è così dolce. Un ammiratore segreto, non pensi?”
Kurt
sorrise, confuso. Non aveva idea di chi potesse aver scritto quella lettera.
Prese il regalo e rimase a bocca aperta quando notò il suo peso. “È pesante”
disse e lo aprì facendo attenzione.
Dentro c’era una palla di vetro divisa
in due metà e chiusa da una serratura. Dentro la palla di vetro c’era una rosa,
anch’essa fatta di vetro. Kurt fissò il regalo, senza parole.
“Bellissimo.”
Sospirò Mercedes e Brittany annuì. “Davvero grazioso.”
Kurt se lo rigirò fra
le mani. Entrambe, la palla e la rosa sembravano essere perfetti. “Fantastico…”
sussurrò. “Vorrei davvero sapere chi me l’ha dato.”
Mercedes gli diede una
piccola pacca sulla spalla. “C’è solo un modo per scoprirlo.”
Quando lui la
guardò interrogativamente, lei rise. “Vincere le Nazionali, certamente!”
Si
unì alla sua risata e mise il regalo e la lettera nel suo zaino facendo
attenzione.
***
Dave
fu ansioso tutto il weekend. Azimio finalmente aveva rinunciato all’idea di
distrarlo e lo aveva lasciato da solo nel suo brodo. Dave guardò la chiave sul
suo comodino, prendendola e poi rimettendola di nuovo al suo posto.
Cosa
avrebbe fatto se i New Directions non avessero vinto? Oh, beh, il regalo è bello lo stesso e posso
dargli la chiave per il suo compleanno…
Sabato
sera si sedette davanti alla tv, teso come una corda di violino. Un programma
locale avrebbe strasmesso le Nazionali, dato che una delle loro scuole era in
competizione.
Non vedeva l’ora di vedere Kurt lì sopra, anche se non poteva
essere lì con lui in prima persona.
Strinse la chiave con la sua mano così
stretta che fece male ma lui ignorò il dolore, permettendo agli altri gruppi di
lasciarlo indifferente.
Si ricordò dei Vocal Adrenaline ma li ignorò.
Aspettava solo Kurt.
La loro performance fu spettacolare.
Fecero una
canzone di P!nk, una di Bruno Mars e alla fine Don’t stop believing, che aveva già
sentito prima. (Sì, li spiava qualche volta).
Dave ringraziò il cielo che i
suoi genitori fossero fuori, quella notte, così nessuno lo avrebbe visto
piangere guardando alcuni ragazzi della sua scuola esibirsi.
Quando i New
Directions furono annunciati vincitori, saltò in piedi, lanciando un pugno in
aria e urlando, insieme a loro sullo schermo del televisore.
Non vedeva
l’ora di vedere Kurt lunedì!
***
“Oh
Dio, Az, non posso farlo! Lo farà a pezzi! Sto per vomitare. Che idea
stupida!”
Dave era in piedi in una classe vuota, con Azimio al suo fianco con
una mano sulla sua schiena.
“Datti una calmata, amico.” Disse il suo amico,
divertito. “Andrà benissimo. Ha amato il regalo, è ancora euforico per la
vittoria… tu vai lì, gli dai la chiave e te ne vai. Ti verrà dietro,
promesso.”
Dave alzò lo sguardo su di lui, respirando velocemente. “E se non
lo fa?”
Azimio ci pensò su. “Gli parlerò io.”
Dave annuì e calmò il
respiro. “Ok, andiamo.”
I
due ragazzi camminarono lungo il corridoio in direzione dell’armadietto di Kurt
e, fortunatamente, lui era lì. Insieme alla Jones e alla tizia asiatica.
Parlavano eccitati fra di loro ma si fermarono quando videro i due atleti
arrivare verso di loro.
Az
rimase indietro mentre Dave andava avanti, pregando di avere la forza e
afferrando il polso di Kurt.
Il cantante lanciò un gridolino e così le sue
amiche ma Dave lasciò solo cadere la chiave nella mano di Kurt e la chiuse
attorno ad essa. “Congratulazioni per la vittoria, siete stati fantastici. Uhm…
Per favore non romperlo, è stato un casino farlo. E… usa una candela
lucilla.”
Lo lasciò andare e tornò indietro, mentre Az gli diede delle pacche
sulla schiena e lo seguì.
Dave stava per sentirsi male, lo
sapeva.
***
Kurt
fissò la piccola chiave nella sua mano in stato di shock. “Non è possibile.”
Sussurrò e si voltò verso il suo armadietto dove il suo regalo era stato riposto
con cura. Guardò Mercedes, con uno sguardo impaurito sul volto. “Non può essere,
giusto?”
Lei si strinse nelle spalle, non potendo aiutarlo. “C’è solo un modo
per scoprirlo, white boy…”
Lui deglutì e rigirò la palla di vetro così da
avere la serratura di fronte a sé e lentamente ci mise la chiave. La girò e
emise un verso sorpreso quando la palla si aprì. “Oh mio Dio…”
Tina e
Mercedes annuirono, sentendosi entrambe ancora shockate quando lui tirò fuori la
rosa dal guscio. Aveva una forma perfetta e aveva un piccolo buco su un lato
dove si poteva mettere qualcosa all’interno.
“Allora, una candela lucilla,
uh?” Domandò e si sentì strano. “È una specie di supporto per candela… uno
estremamente bello.”
I suoi occhi si riempirono di lacrime e Tina prese la
rosa dalle sue mani prima che la facesse cadere. Kurt si buttò fra le braccia di
Mercedes e singhiozzò. “Dio, amo questo regalo. Ma… è fatto da lui! Cosa dovrei
fare?”
Tina esaminò la rosa. “Se l’ha fatto da solo è più talentuoso di
quanto credessi.” Mormorò. “È perfetta. Ci deve aver messo un sacco di
tempo.”
“Più o meno tre settimane.” Una voce arrivò da un lato e loro si
voltarono per guardare Azimio, che aveva le mani alzate in aria per far vedere
che erano vuote.
Si grattò il collo nervosamente e guardò Kurt. “Ci teneva
davvero a fare questo per te e ci ha messo tanto impegno. Se non lo vuoi, non lo
rompere, restituiscilo solamente. O meglio, dallo a me, lui non lo deve
sapere.”
Kurt aggrottò le sopracciglia. “Non sei… beh, sorpreso che l’abbia
dato a me?”
Azimio si strinse nelle spalle. “Mi ha detto tutto un po’ di
tempo fa.” Spiegò, provocando confuse espressioni sui volti di Mercedes e
Tina.
“Mi sta bene. È il mio migliore amico, quindi lo appoggio in qualsiasi
situazione. Era davvero nervoso e non è riuscito a dartelo di persona, sapendo
che non l’avresti accettato. Quindi per favore, se non ti piace e probabilmente
non se lo merita… sii gentile. È davvero ridotto male in questo
momento.”
Kurt deglutì ma Mercedes lo fermò prima che potesse dire qualcosa.
“Cosa stai dicendo? Karofsky è gay ed è innamorato di Kurt?”
Azimio lanciò
un’occhiata in giro. “Non ha ancora fatto outing quindi apprezzerei davvero che
tu non lo dicessi a nessuno, zucchero.” Lo guardò a bocca aperta dopo aver
sentito quel soprannome mentre lui stava guardando Tina. “Anche tu.”
Lei
annuì, ancora sorpresa ma cominciando a capire finalmente alcune cose.
Kurt
riprese la rosa dalle sue mani e guardò Azimio nervosamente. “Dov’è?”
Azimio
indicò un punto in fondo al corridoio. “In bagno, sta vomitando. Non sapeva di
avere il coraggio di darti la chiave.”
Kurt annuì, incartando la rosa e
andando nella direzione che l’altro aveva indicato, lasciando le ragazze e un
Azimio davvero sollevato alle sue spalle.
***
Quando
la porta del bagno si aprì, Dave urlò. “Se non sei Azimio, fuori dai
piedi!”
Kurt si schiarì la voce e Dave, che era piegato su un lavandino, alzò
lo guardo, fissandolo attraverso lo specchio. Non aveva davvero una bella cera:
il suo volto era rosso e bagnato dalle lacrime e dallo sforzo del vomitare.
“Ciao, David.” Disse Kurt e un calore si espanse dentro l’atleta a sentire
il suo nome. “Azimio mi ha detto che eri qui.”
Dave annuì, incurvò la bocca e
si asciugò le mano. “Già, scusa per quello. Aveva detto che ti avrebbe parlato
se non mi avessi seguito… ma non sapevo intendesse immediatamente.”
Kurt sorrise un poco
e il calore diventò fuoco che si fermò all’altezza dello stomaco.
Kurt prese
la rosa dalla sua tasca e la guardò. “È bellissima,” sussurrò. “Non mi aspettavo
che tu sapessi creare cose perfette come questa.”
Dave alla fine si girò e si
fece un po’ indietro, con le mani in tasca. “Già, beh… Mia mamma mi ha insegnato
come soffiare il vetro quando ero molto piccolo e non ho mai smesso. Ma non ho
mai regalato qualcosa creato da me, eccetto ai genitori di Azimio o ai
miei.”
Il significato nascosto dietro quella affermazione non era oscuro a
Kurt e lui ripose la rosa in tasca, mentre faceva un passo avanti, arrivando ad
essere davanti a Dave, che deglutì rumorosamente.
“Allora, sei qui per
restituirlo, o…?”
“Che succede quando ci metto la candela?” lo interruppe
Kurt e Dave sorrise appena. “Si illuminerà e produrrà tanti arcobaleni,” spiegò
“Funziona, l’ho già provato. Ma non puoi farlo per troppo tempo o il fumo lo
annerirà. E deve essere pulito ogni volta che lo usi.”
Kurt annuì lentamente.
“Posso farlo.” Affermò e il sorriso di Dave diventò più ampio.
“Quindi lo
terrai?”
“Certamente.” Ripose Kurt. “Non ho mai ricevuto un regalo così
bello. E poi non voglio che i talenti altrui vadano sprecati.”
Alzò il suo
sguardo su Dave - non c’era molta
differenza, comunque – e sorrise ancora.
“Sono felice che tu me l’abbia
dato. Vorrei poter avere un nuovo inizio, David. Vorrei poter conoscere più
talenti dei due che già conosco.”
Dave era confuso. “Due?”
Kurt annuì,
alzò la testa e baciò Dave gentilmente sulle labbra, solo per un secondo. “Sei
veramente un gran baciatore.” Sussurrò nell’orecchio di Dave, che rimase
immobile, con i pensieri in delirio.
“Anche con qualcuno che non è d’accordo
al momento.”
Fece un passo indietro e si schiarì la voce.
“Allora… mi
offri il pranzo?”
Dave realizzò finalmente cosa fosse appena successo e il
suo volto si illuminò come un albero di natale.
“Sì, volentieri.”
Poi si
ricordò qualcosa. “Oh… pensi che la tua amica Jones prenderebbe in
considerazione l’idea di avere un appuntamento con Azimio un giorno di questi?”