Lenta, introspettiva, dolorosa
la morte si avvicina.
Grosse nuvole nere insudiciano il cielo terso, tempo addietro,
di blu
La terra ancor trema, crepe inverosimili increspano il terreno, simile ad un mare in
Tempesta.
Lacrime innocenti rigano volti sconosciuti
Dio lascia che la rugiada insozzi i loro putridi visi
Scoppi improvvisi rendono sordi i loro uditi
Urla in sincrono
Graffiano le loro corde vocali.
Simile ad una tetra melodia.
I loro cuori impenetrabili
I loro occhi appannati dalla cenere
La disfatta aveva reso sordo il loro nefasto
dolor.
La Madonna è in preghiera
Ma nessun ha udito le vostra grida
Il mar ha travolto, come mille emozioni, i vostri corpi
Ha sepolto le vostra membra stanche nelle proprie viscere
incurante della vostra vita.
Gigli bianchi approdati sulle vostre ossa
Paradiso aperto per le vostre libere
anime
Nivea e diafana la vostra carne si decompone
come una rosa rossa su candida neve.
Danzate
Come petali che librano al vento
Come parole spiegate ad un uomo che non vuol ascoltare.
Finalmente liberi
di poter respirar.