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Autore: Nuc    23/03/2011    1 recensioni
Salisbury, Wiltshire. Vecchi amici, false amiche, veri amori, cotte, segreti. Le sere a ballare e le sere a pensare, l'adolescenza, la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La via principale di Salisbury a quell'ora è vuota. Ci sono solo il nero della notte e le luci oro caldo, le macchine veloci e silenziose, e io e Rachel che camminiamo. Sussurriamo.
« Oh Dio, ho paura, e tu? » bisbiglia all'improvviso. Io rido. Non la rassicuravo affatto, ma neanche io mi sentivo bene. Per altri motivi.
« E di cosa?! » rispondo semplicemente.
« Non saprei! Non ci sono mai stata. Ci sono tutti ragazzi grandi... »
« Dai, anche a me spaventavano, ma poi quando sei lì non ti si filano per niente! »
Neanche questo era vero. Non avevo mai avuto paura di loro. Ed era una bugia anche il fatto che non si filavano nessuna. Devo fare la grande.
Rachel si morde il labbro inferiore e per un attimo sta zitta. Magari pensa che essendo più carina di me, potrebbero andare tutti dietro a lei. Probabile che succeda.
« E se c'è la droga? »
« Sì, ma tu non la prenderai, vero? »
Si sente offesa. E' semplicissimo farla stare male. È la mia migliore amica. Perchè devo cercare di distruggerla ogni volta? Forse non mi sta più bene lei, mi ha già stancato. No, non devo pensarlo. Le voglio bene. Mi ha fatto la festa a sorpresa. Mi ha aiutato a conquistare vari ragazzi. Ed è stata decisamente la mia più grande amica.
« Quanto manca? »
Sembra una bambina. Con il suo viso tondo, i suoi occhi grandi, il nasino piccolo e all'insù e le labbra carnose.
« Vedi quella chiesa? Lì dietro. » sbuffo indicando un punto dietro all'edificio, la chiesa appunto, che lei non vede. E non vedo neanche io.
Lei è schifata. « Andiamo a ballare in una chiesa?!» Sembra sputare queste parole. Bambina capricciosa.
« Deficente, no! E' solo lì vicino. » Spero di averla offesa chiamandola deficente.
« Non sono più tanto sicura di volerci andare. »
« L'idea è stata tua. »
« Sì, ma tu hai scelto questa discoteca. »
« C'è solo questa a Salisbury. » Sì, sarei potuta andare in un'altra più lontana. Ma sapevo che lui era lì e questa volta sono pronta. Non mi metterò seduta a guardare. Non mi nasconderò dietro ai ragazzi che pomiciano. Ballerò come fanno tutti. E un occhiata non basterà a fermarmi, o un suo sguardo, o una sua risata. Sì, ma il ghiaccio dei suoi occhi ha gelato la notte nei miei.
« Era quello lo Chapel? » chiede lei.
Mi fermo e mi guardo intorno. E' dietro di noi. Non l'avevo notato, fissavo il nulla e nel nulla vedevo i suoi occhi.
« Sì. Era quella. »
Mi da una spintarella alla schiena. Non mi muovo. Voglio davvero scontrare quei occhi?
« Da dove si entra, Lizzie? »
Con lo sguardo perso nel vuoto, cammino lentamente. Non c'è la fila, ancora, è presto.
Entriamo, ci guardano tutti e nessuno parla o ci manda occhiatacce. Sguardi, sguardi gelati. E con quel caldo ho i brividi.
Rachel si leva il giubbetto di pelle e io levo il mio misero golfino. Finalmente sono al suo livello. Indossa la mia maglia e una normalissima gonna di jeans, anche brutta. Io no, sto meglio, sono più carina ora. Andiamo in una sala caldissima, ma non ancora piena. Rachel cerca di ballare e attirare l'attenzione, io cerco di essere la sua ombra. Non voglio che quei ragazzi mi vengano addosso come l'ultima volta. Chiudo gli occhi e aspetto, lei può fare ciò che vuole.
Ma poi sento una voce. Una voce che non voglio sentire. Una voce che non mi piace per niente, anzi, che amo. Chissà se lo amo o lo odio. So solo che è lì, dietro di me. Ed ho i brividi. Perchè dietro di me ci sono i suoi occhi. E so che stanno trapassando la mia testa. So che quelli di Rachel lo stanno cercando. E io sono in mezzo. Come sempre.
Mi allontano, vogliono chiacchierare. Cerco qualcuno che conosco, Greta dovrebbe essere già qui. Sì. E' con lo spagnolo che le piace. Christine è con Claire e qualche francese. Ed io sono sola, più sola che mai.
Non voglio ballare, non voglio ballare da sola, e cerco Rachel, perchè alla fine è l'unica che è rimasta con me.
Ma è tra le sue braccia. E' avvinghiata e lo bacia. Si muovono insieme, e si baciano. E lui è contento. Lei pure. Come non esserlo? Ridono. Certo che ridono, perchè almeno loro sono felici. Si fermano un attimo, la canzone è finita. Lui urla.
« Rachel, la prossima te la dedico! »
Sorride e Rachel si sta per commuovere.
I still hear your voice when you sleep next to me... I still feel your touch in my dreams. Sono abbracciati ancora. Non posso separarli. Voglio. Devo. Devo farlo per me. Non ce la faccio. Le gambe pesano ed io sono stanca. Non ce la faccio. Sto ferma e li guardo. Qualcuno mi dà degli spintoni.
Giusto, è la loro vita. Non c'entro niente.
Non ci vedo più. È tutto nero. Cammino e vado a sbattere. E arrivo nel bagno. Entro e mi siedo. Fisso il vuoto e non penso.
  
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