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Autore: XShade_Shinra    24/03/2011    0 recensioni
« Anche tu hai nostalgia di casa? », mi domandò sottovoce per non svegliare gli altri nostri amici.
[ Timeline: Capitolo 86 ]
[ SPOILER! - Akira x Rion (implicita) ]
[ FanFiction partecipante alla Challenge "The COW-T - Sesta settimana" indetta su maridichallenge ]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Nostalgica-
« Anche tu hai nostalgia di casa? », mi domandò sottovoce per non svegliare gli altri nostri amici.
- Timeline: Capitolo 86 -
[SPOILER! - Akira x Rion (implicita)]
FanFiction partecipante alla Challenge "The COW-T - Sesta settimana" indetta su maridichallenge

-Titolo: Nostalgica
-Autore: XShade-Shinra
-Manga: Cage of Eden (Eden no Ori)
-Pairing: Akira x Rion (implicita)
-Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale
-Rating: Verde  
-Warning: E se...,  PESANTISSIMI SPOILER!
-Capitoli: One-Shot
-Prompt: Nostalgia 
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Poiché da qualche settimana siamo arrivati al capitolo 100 di questo bellissimo manga ed è anche uscito il manga in lingua italiana, cosa può fermarmi dallo scriverci su una FF? XD
Ambientata nel capitolo 86 (non è stato ancora tradotto in data odierna, neppure dai fansubber inglesi), racconta di un "E se..." a cominciare dalle condizioni atmosferiche (nal manga la scena è più luminosa).
All'interno della FF ci sono pesantissimi spoiler su parti abbastanza importanti. Lettore avvisato...
Ultima nota: ho tolto volutamente i vari suffissi onorifici, così il testo  risulta essere più leggero.
Vi auguro buona lettura. ^^



- Nostalgica -


La notte senza luna era talmente buia che, se non fosse stato per le stelle, saremmo stati immersi in un nero talmente denso e cupo da sembrare solido. In quel luogo non c’erano nemmeno quelle strane lucciole a dare un effimero bagliore tra i lunghi ciuffi d’erba. C’era solo il nero, attorno e dentro di noi.
« Zaji… », sussurrai appena, sentendo il sapore salato delle mie stesse lacrime mute umettarmi le labbra.
Se non fosse stato per colpa mia, Zaji sarebbe ancora vivo. Era andato a cercare Oomori, rapita da quel Gigantopiteco che ci aveva attaccate assieme cogliendoci alla sprovvista, e lui si era sacrificato per la sua amata, anche se non lo corrispondeva. Se solo non fossi stata così debole, avrei potuto salvare Oomori da sola e strapparla alle grinfie di quello scimmione prima che la trascinasse nella giungla a fare da preda al suo piccolo. Il senso di colpa mi stava pian piano mangiando come una tarma lentamente buca il legno, fino a creare delle piccole voragini.
« Quanto vorrei essere a casa, ora… », bisbigliai, certa che nessun suono avesse lasciato le mie labbra, ma mi dovetti ricredere quando sentii la mia mano venir sfiorata da qualcosa di caldo.
Complice il forte stress emotivo al quale eravamo quotidianamente sottoposti e l’assenza di luce, ritrassi subito la mano con un verso di sorpresa, mettendomi a sedere, pronta a fuggire e avvertire gli altri nostri compagni di un altro – maledetto – pericolo imminente.
« Rion. » Mi sentii chiamare dalla forte ma gentile voce di Akira, che aveva il suo giaciglio proprio affianco al mio. « Tutto bene? » mi domandò gentile.
Con il dorso dell’altra mano mi asciugai frettolosamente le lacrime, con il solo risultato di spalmarmele di più sul viso, ma speravo che, complici le tenebre, il mio amico d’infanzia non le notasse.
« Sì, grazie, Akira. », sussurrai, cercando di fare in modo che la voce traballante non mi tradisse.
Avevamo parlato anche prima che lui prendesse sonno, e non pensavo che si svegliasse per un brusio così minimo.
« Ho sentito che piangevi », soffiò, facendo sfumare così il mio scudo di falsa invalicabilità. Sicuramente mi avevano tradito i singhiozzi di pochi attimi prima.
« Scusa… », risposi. « Non volevo mostrarmi debole… Non ora… »   “…non davanti a te”, completai mentalmente quella frase.
Lui era il nostro capo e doveva essere forte, ed io, che gli ero sempre vicina, lo dovevo essere altrettanto per dargli modo di poter contare su di me, se mai gli fosse servito un supporto in un momento di debolezza.
« Anche tu hai nostalgia di casa? », mi domandò sottovoce per non svegliare gli altri nostri amici. Dai rumori che sentii subito dopo, ne compresi che si era alzato a sedere, esattamente come me.
« Sì », ammisi, abbassando la testa. I capelli mi caddero sul davanti, formando una piccola tenda come ulteriore difesa contro il mondo esterno e complementare barriera per non far vedere le mie debolezze da essere umano.
« Anche a me. » Quella risposta fu così ovvia alle mie orecchie che mi scappò un sorriso. « Mi mancano i miei videogiochi, la mia famiglia, perfino i professori e la scuola in generale », aggiunse Akira.
« Io ho nostalgia delle ore al club di ginnastica », iniziai ad elencare, « oppure del cibo che cucinavo o del mio letto comodo, ma soprattutto, mi manca la tranquillità che solo fino a poche settimane fa mi sembrava così normale. »
La monotona vita da studenti delle superiori che svolgevamo prima di quell’incidente aereo al ritorno dalla gita era così invidiabile che al solo ripensarci le lacrime iniziarono a scorrere senza nemmeno che me ne accorgessi.
Avevamo una tremenda nostalgia, ma dovevamo essere tutti forti e superare quei momenti, perché – ne eravamo certi – saremmo tornati a casa prima o poi. Avremmo abbandonato quell’isola e tutti i mostri – gli incubi – che la abitavano, così da tornare a quelle nostre vite, pur sapendo che nulla sarebbe mai stato come prima, a causa di quell’esperienza che aveva forgiato ognuno di noi.

Nel corpo...

...nello spirito...

« Rion? » Mi sentii chiamare da Akira. 
« Dimmi », lo invitai piano a continuare.

...e nei legami.


« Se tu non fossi stata qui con noi, sai quale sarebbe stata la cosa che mi sarebbe mancata di più? », mi chiese, muovendosi appena. Dal rumore sembrava essere andato alle mie spalle.
« Le mie ramanzine? », chiesi con un ghignò malefico a solcarmi la faccia in ricordo dell’ultima volta che lo aveva sorpreso – assieme agli altri, s’intende! – a spiare le ragazze che facevano il bagno.
« Esatto », rispose piano, e mi sentii circondare la vita dalle sue forti braccia piene di ematomi e cicatrici. Trattenni il fiato quando mi strinse e poggiò il mento sulla spalla destra, quella morsa dall’Ambulocetus durante i nostri primi giorni di permanenza sull’isola.
 « Sono contento di essere qui insieme a te, Rion », disse poggiando la testa contro la mia, all’altezza della tempia.
« A—Anche io, Akira », balbettai appena, ricordandomi il suo urlo pieno di coraggio, passione e… amore.

Lei è la mia donna!

« Akira… », lo chiamai piano, un po’ imbarazzata da quella situazione. « Volevo dirti che… io… » Ma le dolci parole che gli volevo dedicare furono stroncate sul nascere da un lieve russare che mi bloccò di colpo.
Rimasi in silenzio, mentre cercavo di non urlare di rabbia, poi mi alzai di colpo, facendolo cadere a terra. Ovviamente il mio movimento non disturbò il suo sonno letargico, in quanto continuò a dormire della grossa nonostante tutto.
« Che tipo… », borbottai, guardando il nero dietro di me, dove doveva trovarsi il suo corpo assopito, con un abbozzo di sorriso.
Senza cambiare la mia espressione, decisi di fare due passi per sgranchirmi le gambe e andare da qualche parte per dare ascolto a Madre Natura, approfittando del buio per non dover andare troppo lontano e quindi svegliare qualcuna perché mi accompagnasse;,in attesa della luce del giorno che sarebbe apparsa dopo diverse ore e che ci avrebbe dato la possibilità di proseguire le nostre ricerche per quanto riguardava il ritrovamento di Eiken e il piccolo gruppo che era con lui, spariti misteriosamente.
Senza sapere che sarei stata proprio io una delle prime a trovarli, in un modo per niente piacevole.

§Owari§
XShade-Shinra

  
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