Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Shi_Yurei    24/03/2011    9 recensioni
Il principino rimase incantato da quella figura, oscurata dal sole cremisi che il cavaliere aveva alle spalle, e da quella sensazione di tristezza che gli trasmetteva con quella scia perlacea sul volto che nessun’altro avevano notato perché troppo terrorizzati.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Cavaliere Rosso

Era strano vedere, tra una quarantina di guerrieri in marcia, chi a cavallo e chi no, un bambino. Ma non se quello era il principe di un regno, che stava tornando al suo castello.
Con quei grandi occhi, più neri dell’ebano, osservava il paesaggio con la curiosità che, per qualche attimo, si scostava dall’indifferenza insegnatagli a dimostrare.
Non mancava neanche mezz’ora all’arrivo al castello, quando si sentirono degli urli agonizzanti e qualche fendente di spada provenire dal campo sotto a dove stavano passando. Tutto il gruppo di soldati si fermò ad osservare la scena.
Probabilmente in origine era un’armata formata da almeno un centinaio di guerrieri, ma ormai era stata decimata, ne rimanevano soltanto quattro. Al centro vi era un cavaliere rosso che, tranquillo, estraeva la propria spada dal petto di uno dei cadaveri. Gli avversari lo circondarono e provarono, in un ultimo disperato tentativo, ad attaccarlo contemporaneamente. Vennero  tutti e quattro respinti ed uccisi, senza nemmeno riuscire a sfiorare il cavaliere scarlatto.
Questi alzò lentamente il capo guardando per un breve istante il cielo che cominciava a tingersi di rosso come tutto attorno a lui. Lo abbassò, togliendosi l’elmo e piantando la spada imperlata di sangue nel terreno per poi cacciare un urlo disumano, mentre una lacrima gli solcò il volto.
Il principino rimase incantato da quella figura, oscurata dal sole cremisi che il cavaliere aveva alle spalle, e da quella sensazione di tristezza che gli trasmetteva con quella scia perlacea sul volto che nessun’altro avevano notato perché troppo terrorizzati.
Quando il cavaliere si voltò verso di loro partì immediatamente l’ordine di correre al castello, mentre il principe moro continuò ad osservare la figura rimettersi l’elmo e recuperare la spada. Il ragazzo fischiò e chiamò il nome “Kyuubi”, obbediente arrivò immediatamente un cavallo nero, con la criniera e la base degli zoccoli scarlatte.
Ben presto iniziò a risuonare in aria il rumore di fendenti, mentre il principe veniva trasportato il più velocemente possibile verso il castello. I soldati nella retrovia tentavano di guadagnare più tempo possibile, ma inutilmente visto che furono ben presto uccisi.
Il cavaliere arrivò tranquillamente fino all’ultimo uomo a cavallo, colui che trasportava il bambino, e lo decapitò. Prima che il corpo del soldato cadesse, il ragazzo issò velocemente e senza alcuna fatica il bimbo sul proprio destriero.
Videro il cadavere cadere al suolo mentre il cavallo si dirigeva a tutta velocità verso il maniero, privo del suo carico.
Il moro guardò di sottecchi il cavaliere scarlatto mentre, con le piccole mani, accarezzava la setosa e calda criniera del destriero a cui stava in groppa.
“Non hai paura di me piccolo?”
Gli domandò con voce dolce e curiosa, che sembrava contenere anche una nota di rammarico e, forse, di preoccupazione. Lo sollevò con la massima cura ed toccandolo il meno possibile per riappoggiarlo a terra, ma il moro si lamentò.
“No! Non voglio scendere!” fece piagnucoloso il piccolo.
“Dai ragiona, così facendo ti sporcherei di sangue…” Provò a farlo ragionare, mantenendo il tono dolce e comprensivo.
“Non m’importa…mi piace stare qua su con te…non potrei mai aver paura, con te mi sento al sicuro” rispose il moretto deciso ed un po’ imbarazzato, le guance lievemente arrossate ed un sorrisino dolce che sulle labbra.
“Sì, ma-”
“Niente ma! Tu mi piaci…tanto… E hai ucciso questi qui che non sopportavo…Quindi voglio te!”
Il cavaliere sbuffò divertito dalla voce decisa e autoritaria che aveva usato, come se con quel semplice ragionamento avesse risolto tutti i problemi.
Scese dal suo fedele destriero con gli occhi d’ebano incollati sulla sua figura, preoccupati che lo volesse lasciare.
“Sta tranquillo non vado via adesso, anche perchè non potrei andare molto lontano senza che Kyuubi mi segua, e visto che ci sei in groppa dovrei portarmi anche te”
Rispose divertito alla sua domanda inespressa, facendo divenire il bimbo sempre più sicuro di sé ed intraprendente.
“Puoi farmi vedere ancora il tuo volto? Sai non l’ho visto bene, ma mi piace” arrossì ancora di più, anche se cercava di mantenere lo sguardo deciso, come gli era stato insegnato.
Il cavaliere tentennò per meno di mezzo secondo, prima di togliersi l’elmo e mostrargli un dolce sorriso divertito che lo incantò maggiormente quando lo vide incorniciato dai capelli color dell’oro. Ma fu nulla in confronto agli occhi, di un azzurro tale che tutto, perfino il cielo, sembrava sbiadire per la vergogna di non riuscire a reggere il confronto.
Il piccolo principe gli saltò al collo del ragazzo facendolo cadere, mentre l’elmo rotolava vicino alle zampe di Kyuubi.
“Sei bellissimo! E Mio! Me lo dicono tutti che ho buon gusto in effetti.”
Disse tutto felice il piccolo, strofinando la testa nell’incavo del collo del biondo che rideva divertito. Lo teneva ancora stretto nell’abbraccio che aveva creato istintivamente quando il bambino gli si era buttato addosso.
“Attento! Magari ti sporchi di sangue!”
“No. Li hai uccisi tutti, ma neanche una goccia è riuscita a toccati tanto sei bravo!”
“Se lo dici tu…” il tono era amaro e triste.
“Certo che lo dico io!” rispose sicuro, per rasserenarlo.
“Ma questo non toglie che le mie mani siano sporche di moltissimo sangue”
“Bhè, non importa di quanto sangue siano sporche, basterà lavarlo via no?”
“Uhm…Non so come ho fatto a non pensarci prima. Grazie.”
Gli aveva risposto tornando felice. Ma ciò che al bambino rimase più impressa fu quel “grazie” così sincero e riconoscente, che lo fece gonfiare d’orgoglio.
Osservò meglio il volto del cavaliere, notando tre piccole cicatrici su ogni guancia, così ci passò sopra la mano quasi timoroso di fargli male.
“Sta tranquillo, non mi fanno male” disse il biondo, avendo notato la sua paura, per poi continuare. “Sono solo l’unica cosa che mi ha lasciato la maledizione...”
“Maledizione?”
“…Sì,oltre al non invecchiare…guarda, vedi quelle specie di fiamme che ha Kyuubi?” il bambino annuì “Bene, quello è il segno che gli è rimasto della maledizione, ma al contrario di me,riesce a mascherarle quando vuole, così diventano di un colore normale”
Il moro guardo il cavallo con sguardo meravigliato, mormorando un “foorte”, per poi rivolgere di nuovo la sua attenzione al biondo.
“Allora voi due non invecchiate?”
“No, non invecchiamo”
“Allora ci sarete sempre?”
“Sì”
“...Ma non ti senti solo?”
Il cavaliere lasciò uscire un lieve risolino prima di rispondergli. “Mmh no, c’è sempre Kyuubi con me.”
“…Sì...però...”
“Tu non ti preoccupare, ok?”
Gli chiese spostandolo, per poi alzarsi finalmente dal suolo e liberarsi dal terriccio. Mise una mano sul capo moro, sorridendogli ed accucciandoglisi  davanti, così da essere all’incirca alla stessa altezza.
“Piccolo...mi fai una promessa?” gli occhi del moro s’illuminarono e annuì velocemente in attesa, pronto a fare qualsiasi cosa per lui, specialmente quando gli sorrise pronto a continuare “Non devi dire nulla di quello che è successo, ok? Nè di me, nè del mio volto, nè di ciò che ci siamo detti. Me lo prometti?”
Il moro tentennò un po’, ma se era questo che voleva lui...sarebbe rimasto il loro segreto. Sì, così suonava decisamente meglio. Annuì.
“Grazie. Bene, se ti chiedono qualcosa, tu digli che sei riuscito a nasconderti appena in tempo, prima che un cavaliere rosso ti notasse. E che gli altri avevano visto qualcosa al campo là in fondo, ma tu non hai visto nulla perché ti avevano coperto gli occhi prima di dare l’ordine di scappare. E che sei stato qui ad aspettare dopo che quel cavaliere se n’è andato. Ok? hai capito tutto?”
Ricevendo un altro assenso gli sorrise maggiormente mormorando un “Bravo piccolo” ed il moro gli sorrise .
“Sì, però io non mi chiamo piccolo. Il mio nome è Sasuke Uchiha secondo principe ereditario” rispose con orgoglio.
“D’accordo, mio piccolo principe Sasuke. Però ora aspetta qui, tra poco verranno a prenderti vedrai…” gli rispose voltandosi e avvicinandosi a Kyuubi. Stava recuperando l’elmo quando il moro lo fermò.
“No, non lasciarmi. Non mi hai nemmeno detto il tuo nome” provò disperatamente il moro.
“D’accordo. Se non lo dirai a nessuno te lo dirò,” Ovviamente il moro annuì. “Il mio nome è Naruto Namikaze Uzumaki, ultimo ed unico discendente ed erede delle due dinastie…ormai estinte.”
“È successo quando siete stati maledetti? Quando siete rimasti soli?”chiese curioso e triste allo stesso tempo.
“Sei molto intelligente Sasuke. È proprio quello che è successo” gli rispose, dandogli un bacio sulla fronte e appoggiando poi l’elmo sulla sella pronto a salirci.
“N-Naruto! Ci rivedremo vero?”
“Forse…”
“No! M-Mi...Mi daresti qualcosa di tuo? Così sarò sicuro di rivederti...e quando succederà te lo restituirò!”
Lo vide sorridergli intenerito.
Infondo anche quando il piccolo sarà dovuto morire, e si augurava il più tardi possibile, e se non si fossero rincontrati, avrebbe sempre potuto recuperarlo, ma il problema era cosa. Quella collana non ci pensava neanche, se l’avesse indossata qualcun altro oltre a lui lo sventurato sarebbe morto.
“Ma certo!” esclamò picchiando un pugno sul palmo della mano. Appoggiò una mano sul petto, sollevando una catenella e sfilandosela dalla testa. Vi era infilato un anello d’oro giallo di fine fattura, come l’intero oggetto, adornato da pietre rosse e da un rubino che occupava la parte centrale. Lo porse al moro che lo maneggiò con estrema cura.
“M-Ma questo è l’anello di una famiglia reale” affermò stupito il piccolo.
“Bravissimo Sasuke, io sono l’ultimo erede, sovrano e superstite del mio regno” gli spiegò dolce, baciandogli nuovamente la fronte.
“Naruto… Aspetta, io tengo il tuo mentre tu terrai il mio, quando ci rivedremo ce li scambieremo, va bene?”
Propose il bambino, mettendosi orgoglioso al collo la catenina con l’anello dorato e sfilando la sua, con un anello d’argento decorato con pietre blu.
“Grazie Sasuke” lo prese e se lo infilò al collo, nascondendolo come aveva sempre fatto con il suo. Baciò un’ultima volta la fronte del bimbo e se ne andò, mentre al piccolo quelle spalle parevano perennemente schiacciate da un tremendo fardello.
Il moro attese i soccorsi del suo regno mentre stringeva felice l’anello.
- Emana ancora il suo calore - pensò distrattamente il piccolo principe.

Tutto si svolse come aveva previsto il cavaliere rosso e gli anni passarono, ma il moro non riuscì a dimenticare nulla del biondo, nemmeno una parola, uno sguardo o il peso del fardello che pareva portarsi dietro.
Col passare del tempo aveva capito il perché di quelle lacrime, di quelle urla e del perché fosse stato costretto a uccidere la sua scorta. Ed aveva capito anche le parole dei suoi discorsi di quel giorno.
Stava riflettendo su questo mentre osservava, dall’alto di una collina, un cavaliere rosso circondato da nemici che venivano uccisi senza alcuna difficoltà. Aveva ormai capito che non li voleva uccidere, semplicemente se veniva attaccato lui uccideva, non era mai lui a cominciare.
Gli veniva quasi da ridere a pensare che finalmente l’aveva ritrovato. In quegli anni era riuscito a rubare il segreto della primavera e poi era andato alla ricerca del biondo. Molte volte l’aveva mancato di poco, vedendo le scie delle fiamme di Kyuubi dell’oscurità. E l’ultima volta lo aveva colto alla fine di un combattimento, come quello che si svolse la prima volta che lo vide e come quello a cui stava assistendo anche in quel momento. Il solito gesto rivolto verso l’alto, togliendosi l’elmo, ma non vi era alcun urlo. Forse non aveva più la forza per gridare il suo dolore, ma cadde sulle ginocchia rassegnato e con una sola lacrima a solcargli il viso, chissà, forse anche quelle stavano cominciando a terminare, poi lentamente s’issò e montò in sella a Kyuubi che l’aveva affiancato e sparì nel nulla.
Ripeté gli stessi gesti di allora, ma questa volta prima che salisse in sella del suo fidato destriero il moro liberò uno stormo di gru che attraversarono il pezzo di cielo sopra al cavaliere rosso. Fu allora che alzò gli occhi su di lui.
Il cuore accelerava nei battiti, non si ricordava più quante volte avesse sognato quel momento. Allora prese semplicemente ad avvicinarsi. Quando gli fu ad un metro di distanza si tolse l’elmo blu che portava, sorridendogli. Si stupiva a pensare che non aveva mai sorriso così a nessuno, nemmeno a sua madre o a suo fratello.
“Visto, finalmente ti ho ritrovato Naruto” gli disse estraendo dal collo la collana affidatagli durante la sua infanzia dal biondo. Porgendogliela.
“S-Sasuke...”lo chiamò stupito per poi sorridere felice e recuperare anche lui il gioiello del moro, scambiandolo col suo.
“Ciao piccolo, anche se ormai non mi sembri più così piccolo...cos’è ti vuoi far chiamare cavaliere blu?”
“Beh, non ci vedo nulla di male, infondo tu sei il cavaliere rosso. Allora cosa dite sire, accettate questo cavaliere blu al vostro seguito?”
“Certamente, come potrei mai rifiutare…mio piccolo cavaliere”
Terminò la frase avvicinandosi al moro, baciandogli dolcemente la fronte. Il moro sbuffò spazientito, incorniciando il volto del biondo tra le sue mani e soffiandogli sulle labbra.
“Dobe è qui che mi devi baciare” affermò autoritario come quando era piccolo per infine impadronirsi della bocca dell’altro. Quando il bacio ebbe fine per mancanza d’aria il cavaliere rosso ne approfittò per rispondere al principino.
“Come vuole, mio piccolo Teme”
Si rifiondò subito sulle labbra del cavaliere blu, che non aveva fatto nemmeno in tempo a mettergli il muso, coinvolgendolo in un bacio ancor più passionale di quello d’un attimo prima, capitanato dal moro. Si staccarono ansanti, ma dopo qualche piccola battuta e risata si diressero assieme nel folto della foresta, verso il domani, non più soli.

FINE


Angolo della Sadica

(Anche se in questa storia non sono stata sadica)ciao a tutte, visto che è il mio compleanno, eccomi qua con la mia prima shot; che ne dite fa schifo, è decente o cosa?
Insomma confido in dei commenti! XD …comunque sia sì in questa storia Naru è tenero, insomma non può rispondere male a Sasuke, è ancora un bambino, e poi..insomma non so come spiegarmi…vabbè infondo non importa molto la mia opinione, ma la vostra.
Ah le risposte alle recensioni verranno mandate nella “casella”(?) apposita del sito per chi volesse saperlo quindi non preoccupatevi: non ci saranno storie che conterranno i commenti di questa fic e non vi saranno spediti per email XD anche se non so a chi potrebbe interessare lo dico comunque XD
Bè credo di aver finito vi ringrazio ancora e per favore commentate. bye kiss kiss

° Angolo Pubblicità °
Non so se potrebbe interessare, ma, visto che l’ho appena aggiornata, sto pubblicando anche una long-fic, che è quasi finita , se la voleste leggere e commentare mi fareste un favore , il titolo è ‘Legami maledetti’. Grazie per l’attenzione.





Ok caso disperato qui aggiungo una piccola spiegazione (sapevo che non dovevo dare retta alla mia nee-chan) quindi spiego questa cosa della ‘primavera’.
Prima che mi venisse fortemente (forzatamente) consigliato (imposto) di cambiarla con qualcos’altro e venisse fuori sta cosa della primavera (perché alla mia nee-chan piaceva di più =_=”)avevo scritto che Sasuke trovò la fonte dell’eterna giovinezza,insomma che rubò la gioventù alla fonte.
QUINDI SASUKE è IMMORTALE come Naruto, anche se per motivi differenti (e prima di tutto la sua è una scelta volontaria, Naruto invece è stato obbligato, non ha avuto alcuna possibilità di scelta sull’essere immortale, insomma è stato maledetto, mentre Sasuke ha fatto tutto di testa sua).
Spero di essere stata chiara scusate per il disagio.

P.S. ringrazio ancora tutte quelle che leggono questa storia; sono cosciente del fatto che si noti molto quanto io l'abbia scritta di getto, mi spiace. Grazie per la clemenza, nonostante io non abbia intenzione di 'sistemarla' poichè non mi parrebbe giusto e per questo mi scuso. Grazie ancora per la pazienza.
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Shi_Yurei