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Autore: Gray Winter    24/03/2011    5 recensioni
Qualcuno di terribile sta arrivando. La sua preda: Harry Potter.
E cosa può fare una donna, una madre, se non cercare di proteggere il suo bambino a tutti i costi?
Ma ricordate: a volte, non tutto è come sembra.
Sperando di non aver prodotto un'autentica castroneria (xD), vi invito a leggere questo delirio notturno :P
Lasciatemi un commentino, se vi va! :)
Un bacio!
Gray :)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non basterà.

Sta arrivando.
 La cruda, disarmante certezza trafigge il mio cuore.
 Lo destabilizza. Lo ferma.

 << Lily, prendi Harry e corri! Lui è qui! >>
 Un lampo disperato balugina nelle iridi castane dell’uomo di fronte a me. Paura, sgomento, ansia si addensano all’interno delle loro sfaccettature.

 Mi perdo per un istante in quel turbinio di emozioni contrastanti.
 Un lungo, interminabile momento ancora, prima di voltarmi. Voltarmi, per cercare una via di fuga.
 Eppure, lo so. Non basterà.

 Passi frettolosi scricchiolano sulle assi del pavimento.
 Ecco, la soglia della cameretta di Harry si staglia dinanzi i miei occhi.
 Le sue venature concentriche, Il suo legno lucido, la sua toppa vorrebbero trasudare sicurezza, calore, speranza. Anche adesso, quando perfino le fondamenta sanno che è tutto finito.

 Trafelata, il cuore a pezzi, entro in camera.
 Mi chiudo la porta alle spalle, mi incammino verso la culla di Harry.
 Ma non basterà.

 Un tonfo echeggia dal piano di sotto.
 Il suono soffuso irrompe con il fragore di un tuono nei miei timpani, amplificato dalla disperazione.
 L’aria che ispiro mi incendia la gola, le fiamme raggiungono i miei occhi. 
Bruciano, adesso. Di rabbia, di dolore, di rassegnazione.
 Mi paro davanti ad Harry, le braccia allargate a fargli da scudo. 
Serro le palpebre, le ciglia frementi. E aspetto

 Il battente si spalanca con un cigolio.
 Contro la luce del corridoio, una figura scura si erge, alta e terribile. Leggera, avanza verso di me, la bacchetta in pugno.
 Serro i denti. Muovo le labbra. Supplico. Ma non basterà.

 << Spostati >> Mi ordina.
 Io nego. 
Ma invano.

 Perché ecco che altri passi rumoreggiano sulle assi, altre figure scure invadono il mio campo visivo. 
Percepisco un altro tonfo, più vicino.
 Sposto lo sguardo sul pavimento: Remus è lungo disteso, il viso coriaceo e gli occhi cerchiati da profonde ombre nere. Un po’ di melmoso liquido verde gli cola dall’angolo della bocca:<< Scusami, Lily… non sono riuscito a fermarlo… >>
 << Oh, ma sta zitto, Remus! Alzati, e non fare tutte queste moine! >> 
<< Felpato ha ragione, Rem: in fondo, non ti ha fatto nulla di male! >>
 << E a te un Mangia Lumache in pieno stomaco ti pare un “nulla di male”, Jam… >> L’accusa sibilante di Remus viene interrotta da qualcosa di orribile. Un conato di vomito, per la precisione. 

Lui saetta le sue iridi grigie su di me. 
Un mezzo sorriso si dipinge sul suo viso, accentuato dalle crescenti risate di quel pazzoide schizofrenico che ho avuto la sfortuna di sposare e dai mugolii lamentosi del povero Remus. << Andiamo, Lils. Leva le tue chiappe dal faccino del mio figlioccio, e fammelo prendere in braccio. >> 
James, fra gli eccessi di risa, mi rivolge uno sguardo divertito:<< Andiamo Lilluccia adorata: consegna il bambino a Sirius! Un giretto sulla sua nuova moto non potrà fare altro se non temprarlo nello spirito, vedrai! >>
 << Mio figlio ha a poco meno di un anno, Potter. E lui non salirà in sella ad una bicicletta motorizzata volante in compagnia di quel microcefalo troll del tuo migliore amic… >>
 Una risatina squillante mi interrompe. In preda al panico, mi volto di scatto verso la culla del mio piccolo Harry. E’ vuota.
 << TE LO RIPORTIAMO A CASA PER CENA, LILY! >>
 E con quest’ultimo, giulivo saluto, due potenziali criminali e un bimbo ridacchiante spariscono con un crack alle mie spalle. 

Tremante, mi siedo accanto a Remus. Lui continua a vomitare lumache. 
Ma tutta quella bile maleodorante, non servirà a distrarmi dal pensiero del mio bambino in compagnia di quei due celebrolesi.
 Semplicemente, non basterà.

 
Angolo autrice.
 Emmm… *scappa*
 Eheheheheh… se vi state chiedendo se sia pazza, la risposta è affermativa.
 Ero partita con l’idea di scrivere qualcosa di immensamente struggente, ma… bè, i miei neuroni malati hanno partorito questa cosa. 
Spero che leggendola non abbiate vomitato lumache come il povero Moony -al quale, a proposito, chiedo umilmente perdono xD-. *sorride angelica*
 Commentate, se non vi fa schifo -potete farlo anche se vi fa vomitare lumache, comunque ù.ù-.
 Un bacio!
 Gray :)
   
 
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