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Autore: karunarossa    25/03/2011    12 recensioni
l'episodio della camicia strappata..l'occasione per dire tutto ciò che si ha dentro quando non si ha più nulla da perdere..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STORIA AUTODISTRUZIONE
IL GIOCO TUTTO UMANO DELL'AUTODISTRUZIONE


-Andrè...e ora...ora cosa vorresti dimostrare?

La stanza buia...un'oscurità che la sola assenza di luce non è in grado di giustificare. Un nero quasi tangibile:  un mantello posatosi sulla pelle bianca di lei, coperta malamente solo dal lenzuolo adagiato sulla sua spalla, lo stesso mantello che accarezza le prime lacrime di lui che cominciano a scorrere..

-Oscar..perdonami se puoi..ti giuro su quanto ho di più caro al mondo che non farò mai più una cosa del genere ma...ma è tanto che ho bisogno di aiuto..del tuo aiuto..
-ti prego..vattene Andrè---vattene e lasciami sola
-Oscar...io me ne andrò..stai tranquilla...me ne andrò e questa volta sarà per sempre..ma concedimi gli ultimi minuti che mi restano per parlarti come mai ho fatto in una viita trascorsa al tuo fianco..come forse avrei voluto fare in un pomeriggio di quasi vent'anni fa sulla riva del laghetto..
-Andrè...ti prego....

La voce tremante, il volto girato verso la parete, nera anch'essa come tutto di quella notte.

- No Oscar...questa volta non ascolterò nè comandi nè preghiere...sono io ad avere bisogno di te...sono io a pregarti di fare qualcosa per me...la prima ed ultima volta..
- Ti ascolto..

Non più la forza di un soldato, non più l'ipocrisia di un nobile..solo l'arrendevolezza davanti all'ineluttabile che per lei aveva preso le sembianze di un'ombra caduta in ginocchio.

-Ti prego di...di spiegarmi come posso dimenticarmi di te Oscar..del giogo del tuo sorriso..di quei maledetti occhi che mi entrano dentro portandomi alla pazzia..perchè io ti amo..IO TI AMO..ti amo Oscar...ti amo da sempre...e non riesco più a vivere...a nascondere questa creatura che mi si annida dentro e mi consuma giorno dopo giorno..
- Andrè..io..

Gli occhi sbarrati..le lacrime che adesso bagnano quello stesso lenzuolo tenuto stretto come l'ultima barriera di difesa.

- No..lasciami finire..solo questo ti ho chiesto...lasciami disintossicare da te..
Io sono arrivato ad odiarti Oscar, ad odiarmi per non essere riuscito a impedirti di rovinarci la vita.
Perchè singhiozzi Oscar? Perchè scuoti le spalle? Sì..hai sentito bene..la nostra vita..perchè..perchè Cristo..io ti avrei fatto felice se solo me lo avessi permesso..
Amo ogni fibra del tuo essere, ogni tuo movimento, ogni singola espressione del tuo volto, ogni singola ciocca dei tuoi capelli ribelli..Oscar,guardami,io ti amo e ora che sono riuscito a dirtelo non vorrei fare altro che ripeterlo all'infinito..
Guardami adesso..
-......Andrè...io non..

Occhi ancor più sbarrati, ma che non si voltano, pugni serrati in nocche diventate di fuoco, amarezza, tristezza, rabbia, corpi che sussultano


-Ma come hai potuto non capire? Io so di non essere nobile, so che tuo padre non avrebbe mai approvato, so di Fersen..ma...ormai non mi importa più nulla..
Ho cercato tutte le giustificazioni possibili per non vedere in faccia alla realtà...

-Quale realtà?
-Quella che entrambi sappiamo..il punto è che sei tu a non amarmi..oggi come tra altri vent'anni..
E' così Oscar..ed è inutile che io ti odi per questo..posso solo farmene una ragione..ormai..non posso..proprio non posso più aspettarti..

-Andrè io non ti ho mai chiesto di farlo..io..se solo avessi immaginato..
-Oscar..non dire nulla..non straziare ancora di pù  le mie carni..perchè sai..ormai è diventato un dolore fisico..un qualcosa che mi accompagna dal mio risveglio a quando cado in un sonno profondo..Oscar..anche i cechi in questa casa si sono accorti di ciò che nutro per te..
Taci Oscar...perchè nessuno..proprio nessuno ti avrebbe mai potuto spiegare l'amore......la scherma,l'equitazione, la musica..quelle sì..ma l'amore Oscar..quello proprio nessuno ed è il più grande rammarico che ho.

- Ma cosa ti ho fatto io? Andrè vattene..esci di qui..basta..non sopporto tutto questo..tu mi hai tradito..mi hai mentito..ed io..non ho mai potuto conoscere quel sentimento che ora tanto ti riempe la bocca..io sono nata per essere l'erede di mio padre..io sono nata per comandare uomini in armi..IO SONO OSCAR FRANCOIS DE--
-Tu sei solo una donna infelice...e tale è la tua foga di mentire a te stessa che neppure ti accorgi di essere di nuovo nuda davanti ai miei occhi

l'ira aveva infatti sostituito le lacrime..le spalle nuovamente dritte, pronte a rispondere all'affondo..il petto proteso in avanti in un  nuovo gesto di sfida e il lenzuolo..quello, impudente, scivolato sul bordo del letto..
Un gesto secco della mano..di nuovo il lenzuolo e di nuovo lacrime sommesse..di nuovo una coltre di buio sopra un'altra di silenzio per poco interrotto da un suono simile ad una risata, respiri nati e morti nella gola dell'uomo.

-Perchè ridi Andrè? Perchè ridi? Godi della mia vergogna? O forse del tuo dolore? Forse avevi ragione..l'unica spiegazione è che tu abbia veramente intravisto la follia
- Hai ragione..rido perchè sono un folle..un folle per essermi innamorato proprio di te..un folle a  pensare di essere un giorno felice con te..
 E sai cosa proprio mi rende pieno di rabbia? Che mi imporrebbe di prenderti a schiaffi'? Quella stessa cosa che prima mi ha ottenebrato la ragione spingendomi a farti questo? Lo sai Oscar? LO SAI DANNAZIONE?

-NOO ANDRE'..NO CHE NON LO SO...IO NON SO PIU' NIENTE..non so più niente..niente..

L'ombra che si avvicina nuovamente al letto..mani che tremano...mani che stringonoo  altre mani...occhi ancora umidi...occhi stanchi..stanchi e prostrati da questa gara all'autodistruzione, da un gioco intriso di un'agonia troppo lenta e triste per essere ancora sopportata. Un alito di voce..

- E' l'amara consapevolezza, la certezza quasi scientifica nella sua lucidità e razionalità, che io e te..io e te Oscar avremmo potuto raggiungere la felicità completa..amici, amanti, eroi della nostra vita, combattenti, vecchi insieme con un sorriso pieno di rughe rivolto alla nostra casa sul mare..noi sì che avremmo potuto esserlo...
- Io non posso..perdonami se puoi..come io cercherò di perdonare te per questa notte..ma io..

-perdona prima te stessa accettandoti e amandoti per ciò che sei...addio Oscar..addio amore mio..ti prego..prenditi cura di mia nonna e....niente Oscar..ormai più niente
- Andrè aspetta...

la porta aperta, una lama di luce che innonda la stanza, l'ombra scomparsa furtiva sulla scia del suo padrone, il buoio che resta solo su un angolo del letto, su una spalla scoperta, su una lacrima sfuggita alle ciglia, su un labbro dal sapore ferroso del dubbio.


Non so..non mi ha convinto tantissimo..non so neppure se continuarla o lasciarla così..
Sono avida di commenti e consigli
bacioni e alla prossima
karunarossa
  
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