25/03/2011
5 recensioniScendo le scale e accendo la luce...la casa è vuota proprio come me.
Non ho più sonno.
Di solito c'eri tu con me e mi aiutavi a riaddormentarmi.
Oh na na what's my name?
Non lo so più,non so come mi chiamo...non so più niente senza te.
Mi ero illusa che fossi cambiato,ma non era vero.
Mi hai lasciato...e per cosa!? per le tue groupie
Esatto nonostante stessimo insieme tu continuavi a fare il bambino e mi tradivi.
Perchè è questo che sei ed io sto piangendo per uno stupido ed incoscente bambino.
Ho capito solo ora che non ragioni con il cervello ma con quello che hai in mezzo alle gambe.
E per chi mi hai lasciato?per Charlotte forse?
Quella bionda tutta tette e niente cervello?
Nonostante tutto non riesco ad odiarti perchè il mio amore era vero.
Continuo a chiedermi se anche tu all'inizio,non dico mi amassi,ma almeno mi volessi bene.
Il telefono sul tavolo squilla è...Tom
Non voglio rispondere,non basteranno due parole per farti perdonare.
Certo,tu non sei abituato,tutte le ragazze ti cadono ai piedi.
Mentre penso mi accorgo di una nostra foto insieme.
Mi avvicino e la sfioro,ricordando tutti i bei momenti passati.
Ci sono io che mi asciugo i capelli e tu che mi abbracci da dietro.
Due facce sorridenti risaltano...anzi risaltavano.
Non ho avuto il coraggio di toglierla.
Il telefono continua a squillare ma non risponderò.
Sono arrabbiata con me stessa perchè nonostante la rabbia che ho dentro mi manchi e ti vorrei qui con me.
Decido di andare a dormire ma non ci riesco.
Il tuo profumo è impresso nel cuscino.
Perchè mi fai ancora questo effetto?
Comincio a piangere...sento dei passi al piano inferiore.
Le lacrime si trasformano in terrore,non so cosa fare.
Apro lentamente la porta della stanza e scendo le scale.
Le luci sono spente e non si sente nessun rumore.
Forse sto diventando pazza sogno anche le cose.
Sto per risalire le scale quando sento nuovamente un rumore in cucina.
Prendo il telefono e chiamo la prima persona che mi viene in mente...Tom.
Un telefono squilla...mi viene un dubbio,corro in cucina presa dalla rabbia.
"cosa diavolo ci fai qui? mi hai spaventata cretino...questa non è casa tua" urlo
"ma prima lo era" dice guardandomi negli occhi
"prima...beh cosa ci fai qui?"
"scusa"
"eh?"
"mi dispiace"
"e ora me lo dici?"
"meglio tardi che mai" dice sorridendo
"vattene ora"
"no io è qui che voglio stare"
"potevi pensarci prima"
"l'ho capito ora...ti prego"
"Tom io non ho più fiducia in te"
"dammi modo di fartela tornare"
"non lo so...io mi fidavo di te,tu sei mai stato sincero con me?"
"si...ora"
"non è abbastanza"
"Ti amo"
Quello fu il primo ti amo della sua vita e anche il più vero.
Jessica dopo tante richieste di Tom decise incerta di dargli un'altra possibilità.
Non fu facile per lui fargli riacquistare la fiducia ma ce la mise tutta e alla fine lei si accorse del suo cambiamento...non era più quello di un tempo.
Bastò solo uno sguardo che quegli occhi nocciola le mandarono per farglielo capire.
When I look At You I see forgiveness
I see the truth
You love me for who I am
Like the stars Hold the moon
Right there where they belong
And I Know I’m Not Alone.
Perchè è proprio vero che uno sguardo vale più di mille parole.
Gli occhi sono lo specchio dell'anima ed esprimono ciò che non abbiamo il coraggio di dire a parole.
Spesso le parole non servono, uno sguardo esprime molto di più ... uno sguardo esprime tutto: emozioni, stati d' animo, sensibilità, fragilità, coraggio e paura.