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Autore: piuma_rosaEbianca    25/03/2011    8 recensioni
Dom oggi è venerdì. Te la ricordi quella canzone stupida dei Cure?
“It's friday, I'm in love”.
Sono innamorato di te, Dom.

Una lettera, e tutta la dolcezza di Matt, e la bellezza di Dom.
E l'amore assurdo che hanno quei due.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Diamo tempo al tempo, ma io tempo non ne ho.
E tardi, è tardi. Seguo il coniglio bianco.
Buonasera, comunque.

Avvertenze: rischio di diabete, carie multiple e vomito.
Scherzo, o forse no.
Buona lettura, belldommer coraggiose.


~
Ciao Dominic,
ho appena buttato il quinto foglio. Pensavo che scriverti sarebbe stato facile, ma mi sopravvaluto sempre così tanto. Non è facile per niente. Anche se è più facile che parlarti.
Te lo dico subito, così non fraintendi. Questa lettera non significa niente. Tutto quello che potrebbe esserci scritto sopra, non cambierà assolutamente niente.
Ti ricordi com'è stata la nostra prima volta?
Io sì, ci pensavo prima. Eri ubriaco perso, continuavi a ripetere che ti amavo, ed io negavo.
Non ricordo in che città eravamo, non ricordo neanche quando.
Ricordo che ti portai in un appartamento, non so se mio o tuo. Forse l'avevamo affittato insieme.
Tu eri arrabbiato con me, perché continuavo a negare, e dicevi di volermi baciare, e fare sesso con me. Io ti ripetevo che eri ubriaco, che dovevi dormire.
Mi ricordo che ti ho preso la testa, eravamo vicinissimi, e ti ho detto qualcosa, ti ho chiamato tesoro.
Poi mi hai baciato, e una cosa ha seguito l'altra. Mi ricordo che è stata la notte migliore della mia vita. Eri dolcissimo, e tremendamente eccitante. Bravissimo, giuro. Il migliore sesso che abbia mai fatto.
E la mattina dopo mi dicesti che non ricordavi quasi niente, mi facesti raccontare tutto, nei dettagli, ero imbarazzatissimo.
Poi ti sei messo a ridere e hai detto che scherzavi, che ti ricordavi tutto, che lo avevi aspettato, sognato per anni, e che era stato meglio di quanto ti eri immaginato.
Avevi mal di testa, eri felice e ti sei dimenticato di chiedermi di nuovo se ti amavo.
Forse lo davi per scontato.
Ma io non te l'ho mai detto, c'hai mai fatto caso?
E non lo farò, credo, neanche adesso. Forse mai.
Ma non è per cattiveria. È che io non ti amo.
È solo che mi piaci, mi piaci un sacco. Mi piace ogni cosa che fai, che sei.
Mi piace, per esempio, quando mi guardi e sorridi, e tutto s'illumina.
Mi piace quando piangi, e i tuoi occhi diventano verdi. E quando ridi, sono grigi e brillano.
Mi piace quando ti passi le mani frai capelli, quando sei al sole e sembrano dorati, quando li scuoti mentre suoni.
Oh, mentre suoni è quando mi piaci di più. Fai tutte quelle facce, e sorridi un sacco, e mi guardi un sacco. Quando ti alzi e parli con il pubblico, quando ti fermi a fine concerto per salutare. Mi piaci anche quando sbagli canzone e suoni un ritmo diverso.
Mi piace quando arrossisci, sei così dolce.
Mi piace quando siamo soli e mi abbracci all'improvviso, e mi tieni stretto.
Mi piace quando ti incazzi, mi urli contro, e io ci rimango male e poi ti addolcisci.
Mi piace quando mi racconti le tue cose, o cose nostre passate, che neanche mi ricordo e che tu sai ancora per filo e per segno.
Mi piace quando bevi il cappuccino e poi togli la schiuma con la lingua. Sei così sexy quando lo fai.
E quando mangi dolci e ti sporchi sempre la faccia, non trovi le macchie e deve pulirti qualcun'altro. Lo faccio sempre io, perché mi piace. Sei bello quando fai le smorfie e incroci gli occhi per vedermi le mani.  
Oppure quando ordini nei ristoranti di lusso e non sai pronunciare i nomi dei piatti, o quando giuri di non parlarmi più se mi azzardo a mettere anche solo una sterlina di tasca mia per pagare il conto.
Mi piace quando dormi, con le palpebre che tremano appena, le labbra socchiuse e il respiro pesante. Mi piace mettermi vicino a te, ascoltarti dormire e sincronizzare il mio respiro al tuo.
Mi piace quando suono o canto e mi guardi rapito. Quando dico determinati versi delle canzoni e mi lanci quelle occhiate complici.
Mi piace tantissimo quando mi accarezzi. Hai delle mani così morbide, e il tocco così leggero.
E quando mi prendi di sorpresa e mi stampi un bacio sulle labbra, è così semplice, così dolce.
Mi piace quando mi suona il telefono mentre siamo insieme, e fai quella faccia esasperata e ridi al mio “Scusa, devo rispondere”.
Mi piace quando piango, mi sfogo, mi arrabbio, ti offendo, e tu mi abbracci e rimani con me, e non dici niente.
Mi piace la tua voce, quando mi sussurri di vederci da te la sera, quando urli il mio nome prima di venire, o quando canti la mattina sotto la doccia, steccando da paura.
E quando dici “Cheers” e sorridi. Adoro quando lo fai. È qualcosa che ti scalda dentro.
Come ogni volta che sorridi, o ridi, anche solo con gli occhi. L'ho già scritto, ma non ti ho detto quanto anche un solo, anche mezzo, tuo sorriso può rendere splendida una giornata di merda, e quanto è contagioso.
Come dicono i miei fiori preferiti, c'è il sole nel tuo sorriso.
E quanto mi piacciono quei sorrisi speciali che fai solo a me, quelli tanto dolci, ma anche maliziosi. Con tanto, tantissimo nascosto dietro, non detto per davvero, e lasciato sottinteso.
Mi piace quando insisti per fare sesso acrobatico, e la mattina dopo zoppichi. Proprio ridicolo.
Mi piace quando spari una cazzata assurda in tono serissimo, e mi fai morire dal ridere. O quando vedi il morale basso in giro, e ti metti a fare il coglione e fai ridere tutti.
Mi piace quando siamo lontani e passiamo le ore a telefono.
O quando mi chiami e solo da una parola capisci che c'è qualcosa che non va, e mi stai vicino anche a chilometri e chilometri di distanza.
Mi piacciono quei messaggi chilometrici che mi mandi, di solito la sera verso mezzanotte. Mezzi romantici, mezzi deliranti.
Mi piace quando mi abbracci e mi dici che mi vuoi bene.
Mi piace da morire quell'entusiasmo, quell'allegria che metti in ogni cosa che fai, che riversi su ogni cosa che ti circonda. Come ti esalti anche per la minima cosa, e ti ci fissi, e non parli d'altro.
Come ti basta poco per essere felice, e altrettanto per essere a terra.
Mi piace quando sai che sono solo e suoni alla mia porta la sera, senza avvertire, e mi riempi la casa di te.
Mi piace come metti le labbra quando bevi a bottiglia, e come sospiri soddisfatto dopo un lungo sorso.
Mi piace come ti vesti, i tuoi pantaloni colorati, le tue magliette, e le tue tutine che metti sul palco. O quando ti metti qualcosa a caso e ti fai fare le foto.
Mi piace quando sei giù di morale e ti senti uno schifo, e mi dici che non sei niente, che sei brutto, che sei uno schifo a suonare, che sei una brutta persona. E mi piace abbracciarti e dirti quanto sei bello, quanto sei speciale, e vederti sorridere e arrossire.
E quel grazie a fior di labbra, che rifiuto sempre perché non dico quelle cose per te, ma perché sono vere.
Mi piace quando ti apparti con qualche ragazza alle feste, e poi vieni a dirmelo per vedere se sono geloso. E come ci rimani male vedendo che me ne frego.
Mi piace invece quando sono io ad appartarmi con qualcuno e t'incazzi se non ti dico niente. Sei bello quando sei geloso. Sei bellissimo quando mi urli che devo essere sincero, che ci tieni a me, quando trattieni le lacrime finché non vengo ad abbracciarti.
Mi piace quanto sei sensibile, quanto puoi essere dolce.
Mi piace quando, durante le interviste, mi guardi rapito e mi ascolti i miei sproloqui senza interrompermi. E quando stai parlando e t'interrompo, e rispondi con un sorriso e sopporti.
E tipo, se ti vedessi leggere questa lettera, mi piacerebbero tutte le espressioni che faresti, e i sorrisi teneri, e le risatine, e pure la fronte corrucciata, e gli sbuffi.
Insomma, ci siamo capiti.
Mi piaci tu, Dom. Tutto quello che fai, che dici, che sei, ogni cosa che possiedi, che ti circonda.
Mi piace averti intorno, e sapere di averti per me, di poterti avere quando voglio, quando ho bisogno. Di potermi fidare sempre, di poter sempre contare su di te.
E mi piace questa cosa che c'è fra noi. Non saprei come chiamarla, semplice amicizia non è, ma chiamarla amore forse è troppo. Non so cosa sia, so solo che è tanto, tanto bella, e che non potrei farne a meno.
A volte ti sento così vicino che mi viene voglia di mandare tutto a fanculo e rendere questa cosa una relazione ufficiale, vera, allo scoperto. A volte invece penso che forse così rovineremmo tutto, che non siamo fatti per stare insieme, e che già questa cosa che siamo adesso è instabile.
Però mi piaci, e questo non lo posso negare.
E non posso negare neanche quanto mi piacerebbe poterti prendere e baciare quando voglio, dove voglio, e fregarmene della gente, dei pregiudizi, dei commenti, dei paparazzi.
Potremmo farlo. Possiamo farlo quando vogliamo.
Certo, prima dovremmo parlarne con Chris, con Tom, e Morgan, e tutti gli altri.
Poi con i fan.
Il resto del mondo lo verrà a sapere.
Dovremmo spiegare un sacco di cose a un sacco di persone. Dovrei lasciare Kate, dovremmo dire addio alle ragazze.
Ce la faremmo?
Io sinceramente non lo so. Io sono etero.
È solo che mi piaci, e che vorrei stare con te.
Non credo di essere bisex, perché tu sei l'unico uomo che mi interessa.
Me lo dici tu cosa siamo, Dom?
Tu hai sempre la risposta giusta alle mie domande, possibile che non hai questa che è così importante?
Dominc, sai che c'è? C'è che forse te lo dico.
Sì, basta, devo essere sincero. Te lo dico.
Tu mi piaci, mi piaci tanto, e io ti amo.
Credo di averlo capito, di averlo separato a dovere dagli altri sentimenti, credo di poterlo vedere.
Io ti amo, Dom. E lo faccio da tanto, da prima di quella notte, da prima di questa band.
Effettivamente, lo faccio da quando ti conosco, anche se allora in modo diverso, possiamo dire minore.
Ma io ti amo Dom, e vorrei che lo sapessero tutti oltre a me, te e questo foglio di carta.
Tutti, proprio tutti. Tutto il mondo. Vorrei che chiunque possa vederci passare per strada e dire “Quei due si amano”.
Dom oggi è venerdì. Te la ricordi quella canzone stupida dei Cure?
“It's friday, I'm in love”.
Sono innamorato di te, Dom.
E oggi la smetto ufficialmente di negarlo.
Forse non è neanche vero che questa lettera non cambierà niente.
Mi fanno male le mani e la testa per lo sforzo.
Non ho mai scritto niente del genere. Se non fosse talmente banale da sfiorare il patetico, ci scriverei una canzone.
Buonanotte Dom, perché sono le due e muoio di sonno.
Ti amo Dom, perché sei la persona migliore che conosco e sei l'unico che potrò mai volere.

Puoi anche non rispondermi.
Con affetto,
                     tuo Matthew.
~

Spero stiate tutte bene dopo questo eccesso di dolcezza.
Ma io mi preoccupo. Perché non lasciate una recensioncina piccina picciò, anche solo per dirmi che siete sopravvissute, o che avete rivomitato perfino la colazione di ieri.
Comunque scusatemi, so che dovrei scrivere tutt'altro, ma sono bloccata sulla scena clou dell'altra, e non riesco ad andare avanti.
Chiedo umilmente perdono, sto solo tergiversando.

Vi lascio. Lasciatemi due parole, vi risponderò.
Baci,
Piuma_
   
 
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