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Autore: Tinkerbell91    23/01/2006    14 recensioni
Una promessa. Indistruttibile. Tra Draco e Ginny. Leggete e commentate, please. ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sono stufa. Non ne posso più. Chi? Quale dei due? Porca vacca, come faccio? A me Harry piace, e molto, anche. È simpatico, particolare, ha molto coraggio ed è anche tanto tenero... Ma d’altra parte Draco ha un’aria così attraente, così nobile, ed è anche così solo e cos bisognoso di amici… e di me.

E allora, chi dei due?

Non so a chi chiedere aiuto, non c’è nessun giudice imparziale, nemmeno Hermione. Naturalmente lei parteggia per Harry, è logico. Chi parteggerebbe mai per Draco? Tutti i miei amici lo odiano, tutti, e nessuno lo capisce, nessuno comprende le sue reazioni.

Secondo me quest’anno è cambiato, è cresciuto, non è più interessato a tormentare i primini, a fare lo sbruffone. Da quando è diventato Mangiamorte è maturato. Non voglio dire che unendosi a Voldemort si migliora,assolutamente, ma nel suo caso queste nuove responsabilità gli hanno fatto capire molto cose e a me ha dimostrato che anche lui è umano, dopotutto. Quando Harry mi ha detto che stava piangendo nel bagno con Mirtilla Malcontenta mi sono messa a ridere, non ci credevo… In più ora che si impiega corpo e anima in questa indefinita e fantomatica missione è riuscito a farmi provare pietà. Pietà per lui, non so se mi spiego…

E poi io,forse, riuscirei a farlo ragionare.

Però stare con lui mi sembrerebbe un tradimento verso Harry… e allora chi scegliere? Non so che FAAAAAAAAAAARE!

Basta, il dilemma mi uccide. Non ce la faccio più. Basta, basta, basta, per favore, basta. Non è da me, ma d’altra parte non sopporto più i loro sguardi insistenti per sapere la mia scelta. Ora è il momento di darci un taglio. Sono stufa, non so quante volte l’ho già detto, né quante altre volte lo ripeterò.

SONO STUFA! SONO STANCA DI TUTTO QUESTO!

Ok. Devo farmi forza. No, non devo piangere. Se proprio me ne devo andare, lo farò a testa alta.”

 

Ginny alzò gli occhi verso la grande finestra di fronte a lei. Era triste, aveva paura di fare ciò che stava per fare, ma la pressione da sopportare era troppa. Non resisteva più. Fece qualche passo avanti. Chiuse gli occhi. Come in un incubo, si aggrappò al cornicione e salì in piedi. Con un sospiro fece un passo avanti, nel vuoto.

 

“WINGARDIUM LEVIOSA!” Un urlo spezzò il silenzio. La ragazza si ritrovò a levitare, ancora ad occhi chiusi.

Un giovane si precipitò incontro a Ginny e la prese in braccio. Era molto pallido e con segni di preoccupazione sul viso. Cominciò a far scivolare lo sguardo su di lei, senza sapere come, senza sapere perché l’avesse fatto.

Lei aprì gli occhi e guardò chi fosse stato, chi le avesse appena salvato la vita da un gesto avventato, folle.

“Grazie…” sussurrò. E pianse. Lui la prese tra le braccia, consolandola, ma continuando a non capire .

Era andato nella Torre di Astronomia per starsene un po’ di pace, per meditare, solo, e aveva trovato Ginny in procinto di gettarsi dalla finestra. No, purtroppo non era un incubo. Lo stava per fare davvero. Non era possibile, eppure… 

“Draco?” sussurrò lei, ancora con gli occhi arrossati e scossa da singulti.

“Non lo dirai a nessuno, vero?” domandò, con crescente ansia nella voce.

“No, certo che no. Ma perché l’hai fatto, Weasley?” anche se la chiamava per cognome era pazzo di lei ed era riuscito a dirglielo qualche giorno prima, con la speranza che dimenticasse Potter.

“Perché l’ho fatto?” –altro singhiozzo- “Per colpa tua e di Harry,ecco perché”

-Draco la fissò ad occhi sbarrati- “Da quando tu mi hai detto che mi amavi non ho saputo chi scegliere. Harry ha bisogno di me e io sono anni che lo amo in segreto, ma anche tu mi… mi interessi molto” –abbassò lo sguardo-

“Davvero? Pensavo mi considerassi solo un bel furetto rimbalzante…” rise, ma non c’era traccia di allegria nella sua voce.

“No, quello era da prima che tu…prima che tu passassi al lato oscuro. Da quando sei un Mangiamorte, Malfoy, i furetti rimbalzanti sono creature troppo pie per rappresentarti…” 

“Dovrei sentirmi onorato?” Draco alzò un sopracciglio.

La ragazza si stava calmando quando un brivido freddo entrò dalla finestra ancora spalancata, facendo tremare entrambi.

“Draco?” ripeté Ginny per la seconda volta, con voce incerta. “Potrai mai cambiare?” eccola qui la domanda senza risposta…

Lui rimase per un po’ in silenzio. Sarebbe mai cambiato? E chi lo sa?

Di sicuro solo ora capiva che essere un Mangiamorte non era uno scherzo.

“Non so se cambierò. Forse sì. Forse no. Però sarebbe più sicuro per te stare con Potter. Almeno lui non deve ucc… fare cose pericolose.” Si corresse, cercando di dissimulare l’imbarazzo e accettando il peso di ciò che aveva appena detto e fatto: rinunciato a lei.

Ginny lo guardò stupita:” Harry, non fare cose pericolose? Perché uccidere Tu-Sai-Chi è una passeggiata, vero?” chiese ostinandosi ad osservare fuori dalla finestra e scossa ancora da brividi.

“Mmm” fu la sola risposta. Evidentemente Draco pensava che la sua missione fosse altrettanto pericolosa quanto quella di Harry…

“Mi dispiace non poter stare con te…”  dissero, quasi nello stesso istante. Dopo questo: silenzio.

Lentamente lui le si avvicinò e, come se avesse avuto davanti il tesoro più bello e fragile del mondo, la prese il volto tra le mani.

“Come vorrei avere avuto un’altra storia, chiamarmi in un altro modo, ma sono Draco Malfoy e come tale il mio posto è vicino a mio padre, col Signore Oscuro”

“Questo non è v…”

“Shhh…” la interruppe lui “E’ vero e non ci si può fare nulla”.

Poi, senza resistere alla tentazione e abbandonandosi al desiderio che da tanto serbava, la baciò.

Era un bacio pieno di rabbia, dolore e tristezza, un bacio con una forza propria, distruttiva, un bacio che lasciò Ginny paralizzata, ma allo stesso tempo elettriizzata.

Detto tra noi, Harry non sapeva baciare così bene…

“Oh, Draco, quanto mi dispiace!”

Si portò le mani sul viso, nascondendosi dietro. La stessa disperazione di poco prima si impossessò nuovamente di lei.    

“Anche a me, ma è il corso naturale degli eventi. Vorrei avere un’altra vita, ma è quella che è. E noi due non potremmo mai stare insieme e lo sappiamo. Probabilmente saremo obbligati a combattere l’uno contro l’altra…”

“Io non ti colpirò mai. Giuro.” Disse lei. La sua voce tremava e non si era mai sentita meno felice.

“Non giurare. Potresti essere obbligata. Ma se mai avremo scelta non ti toccherò e questo sì che lo posso giurare.”

Lei si asciugò le lacrime e dopo essersi alzata fece per andarsene.

Arrivata alla porta si voltò, esitò, poi disse: “Odio essere impotente e assistere alla tua autodistruzione…”

A quelle parole Draco, che stava fissando insistentemente il pavimento, alzò lo sguardo e camminò verso di lei.

“Allora chiudi gli occhi, Weasley”

E detto questo la baciò ancora per poi andarsene senza una parola in più.    

 

Nei giorni seguenti Ginny fece proprio come le aveva detto Draco: chiuse gli occhi. Per i corridoi non dava segni di riconoscerlo, lo chiamava Malfoy e tirava avanti. Con Harry era felice, ma aveva capito che gli mancava qualcosa, che non era l’uomo della sua vita.

 

Qualche anno dopo Ginny stringeva una bacchetta e correva in un corridoio deserto, col panico negli occhi, ma allo stesso tempo una forte determinazione. Arrivò fuori da una porta spalancata. Dentro si stava svolgendo una lotta cruenta e spietata: Mangiamorte e membri dell’Ordine si fronteggiavano e si lanciavano maledizioni senza sosta. Anche Ginny si unì alla battaglia e fu subito impegnata con un Mangiamorte piuttosto basso e tozzo. Combatterono per qualche tempo, spostandosi da un lato all’altro della stanza, per poi uscire e continuare nel corridoio. Non ci mise molto a stenderlo… Sollevandogli il cappuccio si accorse di avere davanti Peter Minus.

“Ciao Peter… anche se per me sarai sempre e soltanto Crosta…”

Ad un tratto udì dei rumori come di spari e due figure corsero nella sua direzione. Due figure incappucciate. Stava per scagliare un incantesimo quando incontrò gli occhi della prima: due bellissimi occhi verde chiaro, freddi come il ghiaccio.“No…” pensò. Non riuscì a pronunciare l’incantesimo e così si ritrovò a parare la pesante fattura della seconde persona incappucciata.

Draco sobbalzò e, con un attimo di esitazione, schiantò il suo compagno, o meglio,la sua compagna.

“Malfoy!? Perché l’hai fatto?” chiese Ginny, sentendosi tremendamente strana.

“ Non avrei potuto colpirti, ti ricordi? Avevo scelta e infatti ho colpito Pansy, non te. Ho mantenuto la promessa…”

Ginny si ricordava perfettamente quella notte, come avrebbe potuto dimenticarla? Anche lui si era ricordato. Tutto avrebbe creduto possibile, tranne questo.

Dei passi risuonarono nel corridoio e una voce dura sibilò, quasi pigramente:”Avada kedavra” e il corpo di Draco si abbatté per terra, gli occhi fissi in uno sguardo di stupore.

“NO!” urlò Ginny. Aveva riconosciuto quella voce e non lo credeva possibile: non gli bastava aver ucciso Silente, ma anche Draco?! Cosa mai aveva fatto? Cambiato lato, finalmente? O semplicemente aiutato lei? Sentì una gran rabbia dentro di sé e sollevò lo sguardo da terra, furente. Faceva davvero paura.  

Sembrava essere controllata da una forza superiore. Concentrò tutta la rabbia che provava, desiderando vedere Piton contorcersi per terra, pagare per il male che aveva fatto. “Crucio” disse con semplicità. Non sapeva se sarebbe stata capace, ma tutto quello che voleva era che lui pagasse. E lui pagò. Eccome se pagò. Poi  lei si vergognò di quell’attimo di debolezza, ma intanto lui aveva ricevuto una lezione che non si sarebbe mai dimenticato. Battuto dalla più giovane Weasley.

Placò la bestia che aveva dentro con la vendetta e poi si concentrò su Draco, sul suo corpo esanime. Sentì un crack. Lo sentì solo lei. Era il suo cuore…  

  
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