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Autore: telesette    26/03/2011    1 recensioni
Durante uno scontro con alcuni banditi, in possesso di speciali amuleti in grado di fermare gli incantesimi, Amelia si sente avvilita a tal punto che chiede a Zel di insegnarle a tirare di scherma... Come reagirà la chimera, davanti alla sua richiesta ?
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amelia, Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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- Aaah - urlò Amelia, lanciandosi all'attacco. - Tremate farabutti, non sfuggirete al castigo della giustizia!

- Al diavolo - ruggì il capo dei banditi. - Presto, uccidetela!

 

Amelia fece per lanciare un incantesimo ma, inspiegabilmente, questi rimbalzò su una specie di barriera invisibile.

 

- Ma cosa...

- Eh eh - sorrisero i banditi. - Questi amuleti anti-magia sono in grado di riflettere ogni tipo di incantesimo!

 

Così dicendo, sollevò il polso a rivelare uno stranissimo braccialetto, con delle rune metalliche incise. Amelia non aveva previsto una situazione del genere: se i suoi poteri magici non avevano effetto, non aveva assolutamente alcuna speranza di affrontare quei dieci furfanti a mani nude; con terrore osservò la spada del capo nemico calare su di lei...

 

- Ehi, ma... - esclamò il capo dei banditi, non appena una spada sbucata dal nulla si frappose tra lui e amelia. Gourry e Zelgadis erano giunti ad aiutarla.

 

- Stai bene, Amelia ? - domandò Gourry.

 

Amelia annuì appena. Lo spadaccino tornò a concentrarsi sull'avversario e, insieme a Zelgadis, riuscì a sgominare l'intera banda in men che non si dica.

 

- Amuleti anti-magia - osservò Zelgadis, esaminando uno degli strani braccialetti che i criminali indossavano ai polsi. - Sono stati furbi, non c'è che dire: con questi, anche la Palla di Fuoco di Lina sarebbe inefficace...

- Ma non le nostre spade, dico bene ? - sorrise Gourry, rinfoderando l'arma.

- Già - fece eco Zelgadis.

 

Improvvisamente i due si accorsero dell'espressione abbattuta di Amelia.

 

- Suvvia, Amelia - provò a dire Gourry. - Non potevi sapere che i tuoi avversari avevano una protezione contro gli incantesimi...

- La prossima volta, aspettaci - esclamò invece Zelgadis, con voce atona. - Stavolta ti è andata bene ma, se non imparerai a "pensare" prima di lanciarti allo sbaraglio, potresti trovarti davanti qualche altra brutta sorpresa!

 

Senza dire una parola, la principessa si alzò in piedi e si allontanò mogia mogia in direzione del fiume lì vicino.

 

- Amelia, aspetta - esclamò subito Gourry.

- No - fece Zelgadis, trattenendo il biondo per una spalla. - Dammi retta, lasciamola sola per un po', è la cosa migliore!

- Va bene...

- Non preoccuparti - aggiunse poi la chimera. - In questo momento ha bisogno di riflettere su quanto è successo: certo è una gran testona ma, se non altro, quando commette uno sbaglio è la prima a riconoscerlo... Le parleremo dopo, con calma, adesso torniamo da Lina!

 

***

 

Amelia rimase a fissare l'acqua del fiume, senza fiatare. Le parole di rimprovero di Zelgadis le avevano fatto un po' male ma, come previsto dalla chimera, sapeva benissimo anche lei che l'amico aveva ragione da vendere: doveva smetterla di agire in modo così impulsivo, in nome della giustizia; i "veri eroi" erano capaci di far fronte ad ogni tipo di situazione, mentre lei invece finiva per cacciarsi spesso in guai seri...

 

- Ai paladini della giustizia certe cose non succedono - mormorò, guardandosi le palme delle mani aperte. - Eppure credevo di essere brava...

- Non basta saper usare la magia - esclamò una voce alle sue spalle.

 

Amelia si voltò di scatto e vide Zelgadis, con la schiena appoggiata ad un albero.

 

- Te l'ho già detto, devi imparare un pochino a "riflettere" prima di lanciarti nella mischia... Se fai troppo affidamento alle tue capacità, senza tenere in considerazione quelle degli avversari, è finita!

- Me ne sono accorta - ammise Amelia tristemente.

- Ora non fare quella faccia - tagliò corto la chimera. - Non ha senso piangersi addosso, se non si impara qualcosa dai propri errori, cerca solo di stare più attenta!

 

Così dicendo, Zelgadis fece per andarsene. Tuttavia Amelia lo fermò immediatamente.

 

- Zel... per favore, aspetta!

- Hm ?

 

Zelgadis osservò la strana luce negli occhi di Amelia, decisi e determinati ( segno che qualcosa le stava frullando in testa ), e per un attimo ebbe paura di chiederle a cosa stesse pensando.

 

- Per favore - ripeté Amelia, giungendo le mani in gesto di supplica. - Ti prego, mi insegneresti a tirare di spada ?!?

 

( continua )

 

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

   
 
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