26/03/2011
9 recensioniCome ho già spiegato non è stato fatto a posta, anzi non me ne sono resa conto e mi scuso con Nihila se si è offesa.
Sguardi e sorrisi
Un succinto costume
Era una calda mattina d’estate, come sempre, trascorsa nella Gravity Room.
Uscendo, Vegeta notò un particolare del giardino fino allora mai visto, forse, per la sua inutilità, ma osservandolo attentamente apprezzò la sua funzione.
Bulma prendeva il sole sdraiata sul medesimo oggetto.
Era fasciata da un rosso costume che non lasciava spazio all’immaginazione.
Non aveva mai notato le forme della terrestre.
Mentre saliva le scale, ormai lontano dagli sguardi della ragazza, un ghigno, simile a un sorriso apparve sul suo volto.
Bulma era davvero bella, soprattutto svestita, ma preferiva morire piuttosto che mostrare alla bisbetica donna il suo apprezzamento.
100 Parole
La difficoltà di rilassarsi
Bulma finalmente poteva rilassarsi avendo, dopo tanto tempo, una giornata da dedicare a se stessa.
Mentre prendeva il sole, l’aprirsi della Gravity Room catturò la sua attenzione.
Vegeta aveva terminato i suoi allenamenti e rientrando in casa le passò accanto, come sempre, ignorandola.
La donna seguì con lo sguardo la muscolatura dell’uomo, soffermandosi sull’ipnotico e regale movimento del fondoschiena.
Lo osservò entrare in casa e sorrise maliziosa.
Era davvero bello quel saiyan, ma non riusciva ancora a capacitarsi di provare qualcosa per quell’assassino.
Lei era un genio, ma nonostante ciò quando si trovava dinanzi Vegeta era l’istinto a prendere il sopravvento.
100 Parole
L'orgoglio di una madre
Osservava attentamente suo figlio e ne era fiera, lui era bello e forte, coraggioso e generoso.
Nonostante il suo bambino fosse solo un cucciolo saiyan, Bulma poté vedere con i suoi occhi come sarebbe diventato, quale madre avrà mai tale privilegio?
Era sola, e forse lo sarebbe sempre stata, ma sapere d’aver cresciuto Trunks in un mondo, dove morte e distruzione regnavano sovrani, la rincuorava.
Poteva farcela, adesso ne era pienamente convinta, non che prima non lo fosse già, ma vederlo era la prova tangibile della sua forza e determinazione.
Con o senza Vegeta avrebbe cresciuto un eroe, orgogliosa sorrise.
100 Parole
Gelosia
Sudato e assonnato Vegeta scese in cucina per bere un bicchiere d’acqua.
Al suo ritorno al piano superiore, non poté non notare la porta socchiusa della piccola Bra.
Furtivo la aprì, poggiatosi allo stipite della porta, osservava la bambina illuminata solo da una luce notturna dello stesso colore dei suoi capelli turchini.
Era davvero bella, anche quando dormiva somigliava alla madre.
Un pensiero prematuro turbò la sua quiete.
“Nessuno potrà mai toccarla”
Avrebbe ucciso chiunque si fosse avvicinato a Bra, sorrise malefico.
In fondo era il Principe del Saiyan e nessuno poteva avvicinarsi troppo alle sue donne, soprattutto alla sua bambina.
100 Parole
Note autrice…
Ho scritto queste quattro drabble e nonostante non siano ambientate nello stesso periodo, ho deciso di pubblicarle insieme, perché in fondo sono accomunate tutte da “sguardi e sorrisi”.
Spero d’aver rispettato le caratteristiche caratteriali dei personaggi e di non essere scesa nell’OOC.
Comunque ho riletto più volte, ma se ci sono errori non esitate a evidenziarli.