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Autore: Ale_Faith    26/03/2011    2 recensioni
Ci si può innamorare di una voce? Di una persona di cui non si conosce neanche il volto? Quando dall'altra parte del telefono c'è chi ti capisce come nessun altro e ti fa sentire davvero bene, può capitare di innamorarsi? Nick se lo chiede ed ora trova finalmente il coraggio per cercare quella risposta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo squillo. Avanti rispondi! Secondo squillo. Ti prego, ho bisogno di sentire la tua voce, ho bisogno di te in questo momento! Terzo squillo, quarto… Al quinto mi risponde e la sua voce così profonda mi fa stare già meglio.
-      Pronto?
-      Sandy scusa per l’orario… Ma devo parlarti…
Sono le due del mattino ma proprio non ce l’ho fatta a trattenermi. Sono agitato, non riesco a dormire e so che l’unica che può aiutarmi è lei. Le sue parole, ho bisogno di sapere cosa farebbe lei al mio posto, anche se temo già di saperlo. Forse non è veramente per questo che l’ho chiamata…
-      Oh Nick, sei tu… Non preoccuparti, non stavo dormendo… Purtroppo ho difficoltà a prendere sonno… Alcuni pensieri mi attraversano la mente… Ma dimmi di te, come mai mi chiami? Ti sento agitato, che è successo?
Quante cose si capiscono da una voce… Ero in grado di capirlo ogni volta quando lei piangeva, perché il suo tono diventava rotto, e anche se lei negava, ero certo che le lacrime le stessero rigando il viso. Quanto avrei voluto essere lì al suo fianco, per abbracciarla, confortarla… Per spazzare via le sue paure, il suo dolore… Ma non potevo, e non posso neanche ora… Perché non so chi è…
-      Vedi, mi vergogno un po’ a dirlo ma… Ho rivisto Lauren stasera… Siamo usciti insieme… E ora non so cosa fare, mi sento confuso…
Non mi risponde e io capisco di averla delusa.
-      Sandy, lo so quello che stai pensando ma…
-      Non penso niente Nick. E’ la tua vita questa, sei libero di viverla come meglio credi. Però mi domando dove sia andato a finire tutto quello di cui abbiamo parlato…
Non c’è rabbia nelle sue parole, solo delusione… E questo mi ferisce più di mille insulti.
-      Ogni singola volta che litigavate mi chiamavi, e ogni volta ti ripromettevi di lasciarla, di farla finita. Eppure non lo facevi mai. Le sue continue scenate di gelosia ti facevano stare male, quando flirtava con altri soffrivi, ma non abbastanza da porre fine a questa tortura.
-      Lo sai che non è vero…
-      Nick è così! L’hai lasciata, ok, ma ora? Dopo neanche un mese sei di nuovo qui, a dirmi che sei uscito con lei. Lo ripeto Nick: fai quello che vuoi. Solo non voglio più che tu soffra. Non te lo meriti.
C’è qualcosa nel suo tono di voce mentre pronuncia le ultime frasi che mi lascia scosso. E’ così calda la sua voce, mi accarezza il cuore ogni volta. Mi calma, scioglie i nodi nella mia mente facendomi vedere le cose con più tranquillità. Mi chiedo cosa sarebbe successo se quel giorno non avesse sbagliato numero. Se non avessi mai sentito la sua voce. Forse molte cose sarebbero diverse, troppe. Mi sembra ieri, ricordo tutto di quel giorno. Ero appena tornato a casa, più arrabbiato che mai perché Lauren mi aveva dato buca, e quando il cellulare aveva squillato quasi ero stato tentato di non rispondere. Poi, la speranza che potesse essere lei che mi chiedeva scusa mi aveva praticamente costretto a farlo, sebbene con non poca riluttanza. Poi quella voce, che mi ha subito catturato. Mi parlava come se mi conoscesse e io non capivo chi fosse… Poi gliel’ho chiesto, ed è stato allora che abbiamo entrambi realizzato che aveva sbagliato numero. Eppure nessuno dei due aveva riattaccato, rimanemmo a parlare a lungo, inspiegabilmente… Ricordo di essermi sentito bene, in un attimo mi ero dimenticato di Lauren, di ciò che mi circondava… Ero rapito da quella voce che sembrava cogliere ogni sfumatura del mio essere, e non avevo il coraggio di porre fine a quell’incanto… Mi sentivo a casa, e non capivo perché… Forse inizio a capirlo adesso…
-      Hai ragione… Però ha insistito così tanto per vedermi e non ho saputo dirle di no…
-      Non nasconderti dietro a queste sciocchezze, Nick, non sei più un ragazzino. Sei abbastanza grande da prendere le tue decisioni senza farti condizionare da nessuno.
Mi lascia perplesso. Non mi abituerò mai al suo modo estremamente diretto di dirmi le cose, senza giri di parole. E’ una cosa che mi fa impazzire, perché ogni volta mi apre gli occhi.
-      Nick tu la ami?
La sua domanda mi coglie di sorpresa. La amo?
-      No… Credo di non amarla più…
Questa risposta non me l’aspettavo, invece sono stato io a pronunciarla. Ed è la verità, anche se vorrei non lo fosse… Perché solo ora ho capito un’altra verità, e il mio cuore non è ancora pronto ad accettarla. Rimango in silenzio cercando di scacciare questi pensieri, ma ormai è troppo tardi…
-      E allora smettila… Cancellala dalla tua vita… E’ stata lei a sbagliare, lei ha voluto perderti… E non si può tornare indietro… Ti chiama? Non risponderle! Fa qualsiasi cosa, ma non tornare sui tuoi passi, o soffrirai ancora.
Ecco perché adoro così tanto parlare con lei. Sa farmi capire quello che devo fare… Mi capisce meglio di chiunque altro e non so neanche darle un volto…
-      E poi c’è quella ragazza di cui mi hai parlato… Che mi dici di lei?
-      Quello che ti ho sempre detto… Non ci sono novità…
Da un po’ di tempo mi attrae una ragazza che vedo spesso nel locale che frequento con i miei amici. L’unico problema è che non ci ho mai parlato perché sembra voglia scappare da me. Ogni volta che provo ad avvicinarmi va via.
-      Ma sei scemo? Fatti avanti!
-      Io ci provo, ma lei mi sfugge… Scappa via prima che io possa fare qualsiasi cosa.
-      E tu non arrenderti! Se ti piace davvero così tanto continua a provare! Lo so che non te lo perdoneresti mai di non esserci riuscito.
Già… Mi piace davvero così tanto? E’ lei quella che mi piace…? Sandy poi mi conosce fin troppo bene, sa tutto di me, anche cose che non ho mai avuto il coraggio di dire a nessuno. E’ la mia confidente, sa capirmi all’istante ed è una cosa che ancora adesso non so spiegarmi. Quando parlo con lei sto bene, provo emozioni che nessun altro mi da. E non posso accettarlo. Una parte di me ha paura di questa complicità, vorrebbe scappare e dimenticare. Ma non può farlo, perché ha bisogno delle sue parole.
Sembra ieri che ho ricevuto la sua telefonata, per sbaglio. Invece è passato un anno, e noi siamo diventati complici in un modo assoluto. Credo di conoscerla bene, come lei conosce me. Fin dal primo momento la sua voce ha catturato il mio cuore, ho capito che di lei potevo fidarmi e mi sono confidato, senza farmi troppe domande. Se avevo un problema gliene parlavo e mi dava il giusto consiglio; se avevo una gioia immensa lei era la prima con cui la condividevo. E lo stesso faceva lei con me. Eppure c’è qualcosa che mi fa stare male… Io so solo il suo nome… Non ci siamo mai incontrati, non ha mai voluto, nonostante abitassimo nella stessa città. E io ho sempre accettato questa situazione, mi mancava il coraggio di dire basta, di rinunciare a lei, alle sue parole. Volevo farlo, ma alla prima occasione mi ritrovavo con il cellulare in mano e la chiamata già avviata, come stanotte. E’ diventata una droga e non posso più farne a meno.
-      Hai ragione, non me lo perdonerei mai…
Così come non mi perdonerei mai di non averla mai incontrata. E’ tempo di guardare in faccia la realtà e ammettere a me stesso quello che provo per lei, anche se fa davvero paura. Io la amo… Sì, la amo. Probabilmente ho iniziato ad amarla la prima volta che l’ho chiamata dopo aver litigato con Lauren. Quando tra le lacrime le parlavo dei nostri problemi e lei mi ascoltava e mi faceva sentire il suo calore. Piangevo e non mi importava di mostrarle le mie debolezze… Non a lei. Per tutto questo tempo mi sono illuso di poter fare a meno di lei, ma non è così… Non più. E’ diventata il mio rifugio, il mio luogo di pace, il mio angolino di universo in cui rannicchiarmi quando voglio stare lontano dal mondo. E’ la mia pace, e la voglio per sempre.
-      Sandy, io voglio incontrarti…
-      Nick lo sai come la penso a riguardo…
-      Sì ma non posso andare avanti così… Lo so che può sembrare assurdo ma tu sei davvero importante per me… Forse sei la persona che mi conosce meglio al mondo e non poterti dare un viso è un qualcosa che mi fa soffrire davvero tanto… Di cosa hai paura…?
-      Di deluderti…
-      Ma non potresti mai… Ascolta, è da tanto che ci conosciamo, che parliamo. Lo sai che in molte delle decisioni che ho preso dell’ultimo anno c’è il tuo zampino… Tu fai parte della mia vita ormai, ho bisogno di incontrarti… Ne ho davvero bisogno…
-      Non posso Nick, non ne ho la forza…
-      Ma che dici Sandy?
-      Nick sono troppo spaventata. Quello che provi tu lo provo anche io, ma ho paura di me stessa… Ho paura di quello che potrebbe succedere, paura di quello che provo per te… Io…
Si ferma di scatto ed io rimango col fiato sospeso. Cosa stava per dire? Forse anche lei crede di considerarmi più di un semplice amico? Devo sapere!
-      Continua…
-      Niente Nick… Sono solo sciocchezze… Solo cose che non dovrei pensare, cose che devo levarmi dalla testa, perché altrimenti rischio di impazzire.
-      Ma io voglio saperle. Voglio che tu mi dica tutto quello che attraversa la tua mente.
Cerco di convincerla a dirmi la verità, mentre sento che il mio cuore rallenta improvvisamente il suo battito.
-      No… Dopo me ne pentirei se… Finirei col rovinare tutto se te lo dicessi. Ci tengo troppo a te per rischiare di perderti…
-      Ma non mi perderesti mai… Ti prego, voglio incontrarti… Anche solo una volta…
Rimane in silenzio ma qualcosa nel suo respiro mi dice che sta piangendo, e non capisco perché. So che le sue lacrime mi feriscono, soprattutto se so che sono io a fargliele versare, eppure non ho il coraggio di chiederle niente. Le parole mi rimangono strozzate in gola, mentre aspetto che mi dica qualcosa.
-      Va bene Nick… Ci incontreremo domani…
Non sbagliavo… La sua voce è rotta, sta piangendo.
-      Sandy non devi se non vuoi… Scusami se ho insistito così tanto. Non voglio obbligarti a fare niente…
-      Non preoccuparti… Forse hai ragione tu… E’ tempo di smetterla di scappare.
Scappare? Ma cosa sta dicendo? Non la capisco…
-      Nick ora devo chiudere. Ci sentiamo domattina per metterci d’accordo. Buonanotte.
-      Ok Sandy, buonanotte. A domani!
Chiudo la telefonata e mi stendo sul letto, preoccupato. Forse non avrei dovuto farle tante pressioni, forse era giusto che le cose rimanessero invariate. Forse dopo il nostro incontro tutto cambierà. Ora sono io che ho paura, che non sono più tanto sicuro della scelta che ho fatto. Ma che dico? Sì che ho fatto bene. Io ho BISOGNO di vederla, di toccarla, di risolvere questo mistero. Perché fin quando non la incontrerò lei per me rimarrà sempre un mistero. La conosco benissimo eppure c’è qualcosa di lei che mi sfugge e mi ferisce… Ed è il suo aspetto. Come posso essermi innamorato di lei? Di una voce? E’ una situazione così surreale…
Ma io so che c’è di più… Io amo il suo modo di essere, la sua allegria così contagiosa, la sua sensibilità che non ha mai paura di mostrare. Amo quando ride, quando sospira, quando mi manda a quel paese, quando mi ricorda che ho ancora tanto per cui lottare… Amo lei, e domani questo bellissimo mistero sarà svelato. Il suo pianto mi torna alla mente e mi sento soffocare… Ho un brutto presentimento, ma mi impongo di scacciarlo via. Devo solo aspettare fino a domani… Poche ore… Mi giro su un fianco e chiudo gli occhi sperando di addormentarmi, con nelle orecchie ancora la sua voce e nel cuore un velo di inquietudine per quelle lacrime che le ho fatto versare.
Sto andando al solito locale e sono molto nervoso. Sto per conoscerla, finalmente, e non ho la minima idea di quello che le dirò, di cosa farò. Mi ha telefonato stamattina e mi è sembrata allegra, più calma rispetto a ieri. Diciamo che quella brutta sensazione ora è svanita, e al suo posto c’è una grande ansia. Mi guardo intorno e quasi non riconosco questi luoghi che frequento da tantissimi anni, tanta è la confusione che ho adesso in testa. Non pensavo che mi avrebbe fato questo effetto, invece mi sento lo stomaco sottosopra.
Sono arrivato ormai, non ho neanche la lucidità per fermarmi a riprendere fiato. Varco la soglia del locale e la cerco con lo sguardo. So che sarà lei a farmi un cenno, ma mi illudo di poterla riconoscere al primo sguardo. Ehy, ma a quel tavolo c’è la ragazza di cui parlavo ieri con Sandy. Wow è veramente uno schianto! Capelli castani un po’ mossi, top dorato e jeans scuri aderenti. Si guarda intorno nervosamente, come se stesse cercando qualcuno. Per un attimo sono tentato di avvicinarmi a lei, ma subito desisto perché mi rendo conto che sono qui per qualcosa di molto più importante.
Poi è un attimo: i suoi occhi si posano su di me, e sul suo viso appare un grande velo di inquietudine. Mi fa un cenno, invitandomi a raggiungerla. Rimango fermo, incerto, ancora stupito. Scappa sempre, e ora è lei a cercarmi. Penso per un attimo… Magari posso scambiarci due chiacchiere, in fondo una rapida occhiata all’orologio che porto al polso mi dice che mancano ancora dieci minuti all’appuntamento con Sandy. E poi forse così smorzerò un po’ la tensione. Mi avvio, e quando sono ormai a pochi passi da lei mi parla.
-      Ciao Nick…
Mi blocco. La sua voce… E’ QUELLA voce… Non posso crederci... La guardo e mi rendo conto che sta aspettando che io dica qualcosa. Ha il volto contratto e si sta torturando le mani nervosamente. Cerco i suoi occhi e li trovo. Sono sinceri, non mi sta mentendo, è davvero lei… Per quanto tempo ho cercato di immaginare i suoi occhi, e mai avevo ipotizzato potessero essere così belli… Grandi, di un verde smeraldo disarmante e infinitamente dolci… Mi accorgo che con questi occhi mi sta implorando di parlare.
-      Sandy… Tu sei Sandy?
-      Sei deluso… Lo sapevo che era tutto uno sbaglio, che era meglio che le cose tra di noi non cambiassero.
Parla con tristezza e io ricordo di non aver mai sentito nella sua voce questo tono. Cerco di convincerla del contrario.
-      No, non sono deluso. Al contrario, sono felicissimo sia tu… Ma perché non me l’hai detto prima? Insomma, anche ieri sera…
Mi guarda confusa, come se non avesse capito.
-      Ma dirti cosa Nick?
-      Che eri tu la ragazza misteriosa, quella che incontro spesso qui e fugge sempre…
-      Cosa?
Ok, qua qualcosa non quadra.
-      Sei tu la ragazza di cui ti parlo sempre, quella che mi piace un sacco fisicamente ma con cui non sono mai riuscito ad avere un contatto…
-      Ma stai scherzando?
-      Io sono serissimo… Non potrei mai scherzare su una cosa del genere…
Sono perplesso. Davvero non aveva capito di essere lei? Soprattutto perché non mi ha mai detto di frequentare questo posto? Lo sa che ci vengo sempre…
-      Non avevo capito Nick…
Mi sembra tutto estremamente strano, ma decido di non fare domande, almeno per ora.
-      Sei bellissima Sandy…
Lo dico quasi con un sospiro e lei arrossisce un po’, abbassando la testa. Le tocco una mano e capisco che è il momento di parlarle dei miei sentimenti. La guardo negli occhi.
-      Devo dirti una cosa… Credo di essermi innamorato di te…
Ecco, l’ho detto. E mi sento già meglio, più sollevato, come se mi fossi levato un enorme macigno dallo stomaco.
Ma lei non risponde e il suo silenzio mi fa paura. Mi rendo conto che mi sta fissando con gli occhi spalancati, l’ho davvero sorpresa.
-      Sandy, dimmi qualcosa, o rischio di impazzire…
La imploro, ho bisogno di sapere cosa pensa lei… E per tutta risposta inizia a piangere. Ma perché? Cosa ho detto di sbagliato? Perché si comporta in modo così strano? Inizio ad agitarmi… E per di più non posso fare a meno di pensare che finalmente so com’è vederla piangere… Immaginarla faceva male, ma vederla è persino peggio. Non le reggo le sue lacrime… Poi alza i suoi occhi verdi e li posa su di me. Due grosse lacrime ancora le attraversano le guance, e io vorrei scomparire davanti a questo sguardo.
-      No Nick… Non puoi… Non devi…
E singhiozza. E io vorrei morire. Davvero non so più dove sbattere la testa. Mi sembra di non conoscere la persona che ho davanti.
-   Ma io ti amo… Perché ti è così difficile crederlo? Quando parlo con te sto bene, sentire la tua voce da un po’ di tempo è l’unica cosa che mi da gioia. Mi sono reso conto di non poter  fare a meno di te, dei tuoi consigli, delle tue battute… Mi sono reso conto che solo con te riesco ad essere me stesso, tu sei l’unica a conoscere il vero Nick in tutte le sue sfumature… Posso fingere con gli altri, ma non con te. Mi sono reso conto che sei diventato il posto più sicuro in cui nascondermi quando voglio tagliare i ponti con tutto e tutti… Prendo il telefono, ti parlo e tutto smette di esistere, ci siamo solo io e te. Il tempo si ferma ed io mi sento vivo… Ho capito che posso rinunciare a tutto ma non a te. E sai quando l’ho capito? Ieri, quando mi hai chiesto se amassi Lauren. Non la amo, perché ora nel mio cuore ci sei tu. Sei la sola che può capirmi, aiutarmi. La sola che voglio… Nell’ultimo anno ho finto di non vederlo, ma in fondo ti amavo anche quando stavo con Lauren. C’era un perché se ogni volta eri la prima che chiamavo, se nei miei pensieri alla fine dei conti c’eri solo tu. Così come c’era un perché se quel giorno hai chiamato proprio me. Era destino…
Non ha smesso di piangere e continua a guardami con occhi disperati. Ad ogni lacrima mi sento peggio.
-      Nick anche io devo dirti una cosa, e non ti piacerà…
Sento il cuore perdere il ritmo del battito, mentre tento di capire dove vuole arrivare.
-      Non è stato il destino… Sono stata io… Sai, ti vedevo sempre qui con i tuoi amici e io non avevo il coraggio di avvicinarmi a te, ero troppo timida… Ci provavo, ma ogni volta a metà strada mi voltavo… Tanto più che stavi con Lauren. Sono andata avanti così per mesi finché non ho chiesto ad un tuo amico di darmi il tuo numero di cellulare. Più volte ero stata sul punto di chiamarti, ma ogni volta poi non lo facevo, non sapevo cosa dirti… Io volevo solo conoscerti, parlarti, mi piacevi un sacco e volevo sapere com’eri realmente, se eri davvero come ti immaginavo. Speravo che tu mi notassi, continuavo a venire qui quasi tutte le sere, ma tu non ti accorgevi di me… Mi vedevi, il tuo sguardo si posava su di me dandomi una vertigine, ma non mi guardavi. Era come se il tuo sguardo mi trapassasse, vedesse oltre di me, come se non esistessi. Riesci a capire quanto mi facessi male? Quanto mi facesse soffrire sapere di non essere niente per te? E io che non riuscivo a levarti dalla testa, che continuavo a sognarti, a venire qui… Perché almeno ti vedevo, almeno ti osservavo da lontano. E’ una cosa patetica, lo so, ma era tutto quello che potevo fare. Poi un giorno mi sono data una scrollata, ho preso il coraggio a due mani e ho chiamato. Ti giuro che non volevo mentirti, solo che quando hai risposto sono entrata nel panico… Ho inventato di aver sbagliato numero, perché proprio non sapere cosa dire. Subito ci siamo trovati a nostro agio… E io ho capito che eri persino meglio di come ti avevo immaginato.
Non riesco a credere alle mie orecchie, era tutta una menzogna…
-      Più parlavamo, più mi innamoravo di te… E più soffrivo… Mi parlavi di Lauren, di quanto l’amassi, di quanto soffrissi per lei, e io morivo dentro… Non avevo il coraggio di intromettermi, ma Dio solo sa quante lacrime ho versato in silenzio… Passavamo ore al telefono, a parlare di tutto e niente, di ciò che eravamo… Non ti ho mai mentito… Ti dicevo tutto di me, i miei problemi, le mie emozioni… Ti amavo e mi maledivo perché quella bugia mi aveva allontanato per sempre da te, perché non avrei mai avuto il coraggio di dirti tutto… Preferivo continuare a guardarti da lontano, soffrendo. Non mi ero accorta tu parlassi di me, non pensavo di essere io quella ragazza. E’ una cosa che non mi è mai passata per la mente… Avevo proprio escluso la possibilità che tu potessi accorgerti di me… Nick io non ti chiedo di perdonarmi, so che ho sbagliato e non pretendo che tu dimentichi tutto… Ma vorrei che tu credessi che ciò che provavamo era vero…
Sono sconvolto. E vorrei piangere. Ciò che rendeva speciale il nostro rapporto era sapere che era stato il destino a farci conoscere… E ora invece scopro che era tutto frutto di un piano… Non riesco ad accettarlo, è più forte di me. La guardo, e spero mi dica che è tutto uno scherzo, solo un bruttissimo scherzo…
-      Sandy, mi spiace, ma non posso crederti quando dici che era tutto reale…
-      Non ti biasimo Nick… E’ tutta colpa mia… Avrei dovuto dirti tutto dall’inizio… Non so davvero come farò senza di te, senza le tue parole… Ti amo… Scusami…
Si alza e velocemente si allontana da me, continuando a piangere. Io rimango immobile, seduto, ancora troppo shockato per fare qualsiasi cosa. Sono deluso, non riesco a negarlo a me stesso. Ora vorrei non aver insistito così tento per incontrarla, vorrei che tutto tornasse come prima.
Ma io la amo… Non era una mia semplice convinzione, è la realtà. Sono disposto a rinunciare a lei per questo? In un secondo ricordo i pomeriggi passati al telefono con lei, tutte le volte che riusciva a farmi tornare il sorriso quando ero giù. O quando mi rendeva triste se la sentivo piangere. Ricordo che quando le parlo il mio cuore batte all’impazzata, che il respiro mi manca quando dice il mio nome, che sto male se non mi chiama… Ricordo che non me ne frega niente se non è stato il destino a farle fare quel numero, che ciò che conta è che ho avuto la fortuna di conoscerla e che non voglio rischiare di perderla per niente al mondo. Non posso essere così orgoglioso da non voltarmi, perché so che poi me ne pentirei, starei a chiedermi cosa avrebbe potuto essere se me ne fossi fregato di queste sciocchezze. Io ho bisogno di lei, di sentirmi a sicuro, di sapere che continuerà ad essere parte della mia vita.
Scatto in piedi e inizio a correre. Devo andare da lei, non posso lasciarla andare via. La vedo in strada, lontana. Capisco che sta ancora piangendo e continuo a camminare per raggiungerla. Prendo a chiamarla ad alta voce, ma lei non si ferma, continua ad avanzare per la sua strada. Allora inizio a cantare, e neanche so perché.

“…When this whole world gets too crazy
and there’s nowhere left to go
I know you give me sanctuary
You’re the only truth I know
You’re the road back home…”

Si volta a mi guarda, non sapendo bene cosa fare.
-      Su vieni qui…
Le dico dolcemente aprendo le braccia. La vedo corrermi incontro e buttarmi le braccia al collo, in un misto di gioia e incredulità. La stringo forte e mi perdo in questa sensazione. Dio, per quanto tempo l’ho immaginato! E’ così bello averla sul mio petto, sentire il suo profumo, il suo respiro affannato. La scosto da me e la guardo negli occhi, lavandole via le lacrime dal volto. E’ così bella, quasi mi toglie il fiato. Di nuovo canto.

“…You’re my safest place to hide…”

Mi sorride ed io la bacio. Ed è un bacio che mi sembra di aspettare da un secolo, un bacio che non regge confronti, un bacio dolce e passionale al tempo stesso. Un bacio che mi riporta a casa, mi porta da lei. Un bacio che segna un nuovo inizio, insieme a lei.
Ci avviamo, senza sapere dove stiamo andando. Non ha importanza, tutto ciò che conta è che ci siamo noi due, finalmente ci siamo trovati, finalmente abbiamo aperto gli occhi, finalmente siamo insieme. E oggi è già passato. Non vedo l’ora sia domani per vivere insieme questo nuovo futuro.

 
  
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