Anime & Manga > Are you Alice?
Ricorda la storia  |      
Autore: redeagle86    26/03/2011    2 recensioni
Pensate se il Cappellaio compilasse una lista dei suoi doveri e decidesse di portarli a termine in un unico giorno… e nella maniera più impensabile. XD Partecipante al contest "Vendetta, perchè mi va" di -pracchan-
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Nickname dell'autore: redeagle86
*Titolo della storia:
I compiti del Cappellaio
*Fandom e localizzazione all'interno dello stesso (serie o saga del momento scelto, se la storia è ambientata nell'universo originale): “
Are you Alice?” Momento: Una giornata a Wonderland (per alcuni dettagli bisogna aver letto la serie almeno fino al capitolo 14)
*Tipologia (drabble, flash, raccolta...):
One-shot
*Genere:
Umoristico
*Rating e avvertimenti:
Verde,
*Avvertimento/i impiegato/i:
22, 12, 14
*Eventuali note:
Pensate se il Cappellaio compilasse una lista dei suoi doveri e decidesse di portarli a termine in un unico giorno… e nella maniera più impensabile. XD
*Nel capitolo 14 viene detto che la Regina di Cuori attuale detesta il rosso.



****


Nessuno a Wonderland conosceva il passato del Cappellaio.
Nessuno a Wonderland sapeva cosa avesse spinto il Cappellaio in quel regno.
Nessuno lo aveva mai visto fare qualcosa che non fosse un ordine della Regina di Cuori.
Nessuno lo aveva mai visto fare qualcosa che non riguardasse il suo “lavoro” di difensore di Alice.

Le sue giornate erano piuttosto abitudinarie: prendeva il the, toglieva dai guai Alice, prendeva il the, litigava con quello stupido gatto, prendeva il the, toglieva nuovamente dai pasticci Alice.
Il tutto alle sei in punto, perché quello era l’unico orario che al Cappellaio fosse permesso.
Ogni cosa veniva eseguita con una granitica impassibilità che non veniva scalfita da niente e da nessuno; spesso perdeva la calma, soprattutto con l’89° Alice, ma alla tempesta seguiva sempre la solita espressione indecifrabile: per lui, tra un assassinio e il bere il the, non c’era alcuna differenza.

Per questo i fatti che accaddero quel giorno costrinsero tutti gli abitanti a guardare il Cappellaio con occhi diversi…

I COMPITI DEL CAPPELLAIO

Dimostrare fedeltà alla Regina di Cuori…

La dama velata percorreva lentamente i corridoi del palazzo, tenendo tra le mani gli abiti appena ritirati dalla lavanderia: freschi di bucato, emanavano un piacevole profumo di fiori che si diffondeva lieve nell’aria.
Il sovrano di Wonderland era… “impegnato” con una delle sue tante dame di compagnia e prestò poca attenzione alla figura che varcò la soglia per posare i suoi vestiti su una poltrona e rivolgergli un discreto inchino.
-I vostri indumenti, Altezza- disse semplicemente la donna, congedandosi.
L’uomo conosciuto come Regina di Cuori proseguì la sua attività che, senza ombra di dubbio, lo interessava di più, finchè non riuscì a mettere a fuoco un dettaglio che lo obbligò a riportare lo sguardo sui capi. Un dettaglio che lo fece schizzare fuori dal letto così com’era e ad una velocità degna di un centometrista.
Non era possibile…
Com’era potuto accadere?
-Rosso… non ci credo…- balbettò, afferrando ogni abito con la punta delle dita come se temesse d’esserne infettato. –Sono… tutti rossi… Chi è stato?!- urlò, passando dallo shock all’ira a tempo di record. –JACK!!*


Essere un buon compagno per Alice…

Gli ultimi residui della parata animavano la via principale, ma Alice, nonostante tutto, continuava a considerarli degli stupidi: festeggiare l’arrivo di una persona con cui non volevano avere a che fare.
Il giovane vagava senza una meta e senza nulla da fare lungo le strade di quel paese che ancora non comprendeva: anche il Cappellaio lo aveva abbandonato per l’ennesima pausa the.
-“Si rivelerà un buon compagno per te”- si ripetè, rievocando le parole della Regina di Cuori. –Mi domando se anche le altre Alice hanno dovuto sopportare questo atteggiamento, o se io godo di un trattamento di favore- brontolò, avanzando.
Non che potesse fare altro: era Alice in Wonderland dopotutto, e doveva andare avanti qualsiasi cosa accadesse, senza mai guardarsi alle spalle.
Anche se…
Era una sua impressione, o la gente che incontrava, invece di evitarlo e ignorarlo, gli gettava occhiate divertite e scoppiava a ridere appena lo superava? Si stavano forse prendendo gioco di lui?
-Piccola Alice!- lo raggiunse una voce nota.
-Gatto del Cheshire.
-Eri davvero adorabile con quel vestito a cuori. Dovresti indossarlo sempre.
Vestito a cuori?!” pensò il ragazzo, iniziando ad impallidire come se il suo interlocutore gli stesse levando il sangue dal viso.
-Ci sono tue foto sparse per tutto Wonderland: credevo volessi farti un po’ di pubblicità e…
Il Gatto del Cheshire non potè terminare la frase: Alice corse via con la velocità di un razzo, deciso a strappare ogni manifesto e, soprattutto, a trovare il responsabile.

Fare il possibile per giungere al termine della storia…

Il Coniglio Bianco si sentiva bene: niente desideri suicidi, nessuna crisi depressiva… Insomma, era nella perfetta condizione psico-fisica per poter affrontare quel disastrato mondo di fogli ed inchiostro e cercare di aggiustarlo, terminando finalmente la storia perduta di Alice.
Sì, quel giorno sarebbe stato decisivo.
Si avviò alla sua pila di pezzi di carta fittamente scritti con una calligrafia elegante, stranamente felice… o qualcosa di simile visto che erano anni che non provava gioia.
Ma il destino non gli era favorevole.
-Cos’è successo?!- esclamò, fissando sconvolto le macchie lasciate da una tazza sui suoi preziosissimi fogli. –Chi ha fatto una cosa del genere? Questo… è the…
Non una pagina si era salvata da quella devastazione: solo poche parole apparivano tra le chiazze marroncine che avevano sbavato l’inchiostro e reso il tutto illeggibile.
Il suo lavoro, i suoi sforzi… si erano dissolti come una zolletta di zucchero.
Sopraffatto dalla disperazione, il Coniglio Bianco perse i sensi, stringendo nella mano il solo foglio superstite; il foglio che recava scritto:
Il Cappellaio Matto ha donato il suo tempo alla Regina di Cuori, quindi per lui sono sempre le sei…

***

Wonderland era nel più totale caos: gli abitanti vagavano per le strade in preda alla confusione, non sapendo come affrontare quegli insoliti avvenimenti del tutto estranei alla storia che dovevano interpretare.
Solo una stanza sfuggiva al trambusto dilagante; un piccolo angolo di mondo in cui regnava il silenzio e la quiete: l’unico suono che si udiva tra quelle quattro mura di pace, era il lieve tintinnio di un cucchiaino che girava in una tazzina. Accanto alla porcellana c’era un bloc notes aperto, su cui erano appuntate varie frasi in una pessima grafia.
Il Cappellaio Matto sorseggiò lentamente la sua bevanda preferita –nessuno preparava il the come lui- tirando delle linee sulle scritte.
-“Dimostrare fedeltà alla Regina di Cuori”… Fatto. “Riordinare la biblioteca del Bruco”… Fatto- disse, spuntando le numerosi voci che comparivano sul foglio. Quando cancellò anche l’ultima, prese una sigaretta dal pacchetto che teneva sul tavolo e la accese: la stanza si riempì dell’odore di fumo, avvolgendolo in quella finta nebbia che lo caratterizzava.
A quel punto sulle sue labbra sottili si delineò un sorrisetto che non aveva precedenti: esprimeva un fine divertimento, come un bambino dopo una marachella riuscita particolarmente bene.
Non ironico, non di scherno. Un sorriso che forse usciva da un passato dimenticato e a tutti sconosciuto; il sorriso di chi aveva appena reso quella giornata meno noiosa.
Almeno per sé.
-Per oggi ho eseguito tutti i miei compiti- concluse, mettendosi comodo ad osservare dalla finestra i suoi concittadini su cui si era appena preso una piccola vendetta.

FINE
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Are you Alice? / Vai alla pagina dell'autore: redeagle86