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Autore: Learna    27/03/2011    9 recensioni
Spero che, pur essedo corta, questa storia possa suscitare in chi la legge le stesse emozioni che ho provato io quando l'ho pensata.
Baci.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii la porta del mio migliore amico.
Il  silenzio in cui era immersa la sua camera mi fece supporre che non ci fosse nessuno al suo interno.

- Yuki. Che cosa ci fai tu qui? Cosa sei venuta a fare? –

- Volevo parlare con te –

- Non abbiamo niente da dirci –

In quel silenzio la sua voce risultava ancora più dura e fredda del solito e forse non era solo un’impressione.
Ci fu un attimo in cui nessuno dei due sapeva cosa dire. Zero aveva già espresso (anche se non direttamente) ciò che io avrei dovuto fare: andarmene. Tuttavia io avevo la ferma intenzione di rimanere. Di non assecondare quei modi bruschi e pieni di disprezzo che avevo sempre visto rivolti ad altri, ma mai a me.
Il buoi della notte rese ancora più lungo quel piccolo lasso di tempo rendendolo praticamente insostenibile.
Quando il silenzio iniziò a farmi male alle orecchie parlai.

- Perdonami! –

- Come scusa?! –

- Perdonami! Sono stata egoista nei tuoi confronti. Ti ho offerto di bere più volte il mio sangue, quasi costringendoti, senza rendermi conto che facendo così avrei solo aggravato la tua condizione. Ti ho fatto tante promesse che ora non sono in grado di mantenere. Per questo ti chiedo di perdonarmi –

Grazie alla luce fioca della luna che entrava dalla finestra semiaperta riuscii a distingue lo stupore sul volto di Zero. Vidi i suoi lineamenti diventare più morbidi dopo che il ragazzo ebbe constatato che non gli volevo fare nulla, rilassandosi.
Per un momento ci guardammo negli occhi.
Avendogli detto ciò che avevo bisogno che lui sapesse, feci per andarmene.

- Mi dispiace di averti disturbato. Me ne vado. –

Mentre stavo chiudendomi la porta alle spalle sussurrai in modo da non farmi sentire da nessuno: Addio Zero!
Non so se lui lesse quelle parole sulle mie labbra o se mi rincorse senza un preciso motivo. So solo che dopo poco sentii la sua mano afferrarmi il polso sinistro.
Le parole che pronunciò poco dopo vicino al mio orecchio tuttavia mi sorpresero alla grande.

- Resta qui stanotte. Resta con me! –

- Non posso, io …. –

- Ti prego –

Queste ultime due parole le disse stringendomi a se, abbracciandomi da dietro.
Il suo viso era di fianco al mio. Potevo sentire il suo respiro sulla pelle. La sua guanci appoggiata al mio orecchio.
Piano mi riportò alla camera.
Mi fece stendere a letto ed io gli feci posto.
Io suo viso era rivolto verso di me che ricambiavo il suo sguardo.
Con la mano destra iniziò ad accarezzare la mia guancia. Non lo avevo mai visto con uno sguardo dolce come in quel momento. Se il buoi non mi avesse impedito di accertarmene, avrei giurato che sul suo viso ci fosse un leggero sorriso malinconico.

- Perché sei venuta? –

- Volevo scusarmi con te prima della mia partenza, domani. –

- Resta! –

- Cosa? –

- Resta! Non partire. Resta con me! –

- Lo sai che non posso Zero –

- Perché? –

- Non posso abbandonare mio fratello –

Con le dita mi sfiorò le labbra.
Chiusi gli occhi.
Quando riaprii gli occhi era ormai mattina e trovai Zero in piedi  di fianco al letto. Girato di spalle.
Lo raggiunsi abbracciandolo.

- Buon giorno! –

No ricevetti risposta da parte sua.
Lo guardai in volto.
Era tremendamente serio, sembrava addirittura triste.

- Zero! –

- Perché tutti se ne devono andare?! –

- Zero. –

- Perché devo vedere tutte le persone a me care che se ne vanno? –

- Zero lo sai che devo! –

- No Yuki, non sei obbligata. Questa è una tua scelta. Non sei costretta ad andartene –

Dicendo queste parole dai suoi occhi erano scese delle lacrime.

- Non ce la faccio più a vedere tutta la gente che mi lascia. Non riuscirò a vederti andare via come non posso cancellarti dai miei ricordi e dal mio cuore. Non posso lasciarti andare via. –

- Zero … -

Le sue labbra imprigionarono le mie.
Le sue braccia mi strinsero con disperazione.
Le sue lacrime rigarono le mie guance, fondendosi con le mie.
Il suo profumo mi circondava e il suo sapore di univa al mio.
Si staccò da me.

- Ti amo. Ti ho sempre amata. È per questo che non posso vederti andartene, che non posso dirti addio! –

Prima che potesse aggiungere altro gli posai un dito sulle labbra.
Quando si chinò nuovamente su di me per baciarmi io non lo fermai, anzi, gli risposi con tutta me stessa.
  

   
 
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