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Autore: Kurtofsky    28/03/2011    6 recensioni
Era stata tutta colpa di quelle splendide, carnose labbra.
Blaine non ne aveva mai viste di più belle in vita sua.
Erano piene e rosate e, da come si muovevano, sembravano addirittura morbidissime... per quel motivo sperava che Sam non finisse mai di parlare.
Genere: Comico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sam Evans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Tutta colpa di quelle labbra
Fandom: Glee
Personaggi: Blaine Anderson, Sam Evans, Kurt Hummel e Altri
Genere: Introspettivo, Fluff, Comico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, What if? (E se…), Slash, Nonsense, Spoiler!
Conteggio Parole: 1049 (FiumiDiParole)
Note: 1. Dedicata al mio orsacchiottone<3
2. Questa fic è pura follia per questo ho messo l’avvertimento ‘nonsense’… proprio perché non ha un sensoXD trovo che Blaine e Sam siano adorabili insieme e che abbiano in un certo qual modo un ‘difetto’ simile: essere esagerati XD La fic in ogni caso è fatta per farvi sorridere e non per farvi arrabbiare l’ho scritta alle 4 del mattinoXD quindi le mie capacità mentali erano quelle che erano XD
3. Avvertimento “spoiler” per il fatto che… se non volete sapere, anche se sono certa che tutti sapranno già, chiudete la fic<3 Blaine e Kurt partecipano al ballo insieme<3
4. La lingua parlata da Sam alla fine è Sindarin, dal Signore degli Anelli >çç<
5. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 93. Giustificazioni, inteso come ‘discolparsi’ X°D
6. Niente beta ç_ç


{ Tutta colpa di quelle labbra ~



Era stata tutta colpa di quelle splendide, carnose labbra.
Blaine non ne aveva mai viste di più belle in vita sua.
Erano piene e rosate e, da come si muovevano, sembravano addirittura morbidissime... per quel motivo sperava che Sam non finisse mai di parlare.
In realtà, non lo stava neanche ascoltando perso com'era nella contemplazione di quelle labbra, ma si ricordava vagamente che il ragazzo volesse mostrargli qualche sua imitazione... Blaine però aveva quasi subito perso il filo del discorso, limitandosi a fissare quella bocca come colto da chissà quale illuminazione.
Era bellissima. Non poteva definirla in altro modo... avrebbe voluto baciarla per sentirne il sapore e anche morderla per strappare dei gemiti al loro proprietario.
Rabbrividì a quel pensiero, era la prima volta che desiderava qualcuno in quel modo.
" Blaine...", una vocina tentò di riportarlo alla realtà.
Aveva un tono seccato che, per qualche istante, riuscì a risvegliarlo da quella sua contemplazione – peccato… era così bello osservare la bocca di Sam Evans.
" Balliamo?", domandò Kurt, lanciando poi un'occhiata invidiosa alle coppie che danzavano strette nella pista- era roso dall'invidia dal vedere Santana e Brittany ballare vicine e scambiarsi paroline dolci… cosa che lui non stava facendo.
" Non sono un ballerino alla tua altezza, Kurt. Mi dispiace.", rispose con un sorriso cordiale, riportando subito lo sguardo sulla bocca di Sam, cosa che fece arrabbiare non poco quello che doveva essere il suo ragazzo.
Doveva ma non era poi così sicuro di voler continuare la sua relazione con Kurt... una vocina gli diceva che era Sam Evans quello che cercava da tanto tempo.
Un ragazzo atletico e muscoloso... con delle labbra da sogno erotico.
" Ho ballato con Finn! Posso sopportare il tuo peso sui miei piedi...", tentò ancora Kurt, carezzandogli un braccio per attirare su di sé l’attenzione del compagno.
" Meglio non tentare la sorte...", rispose distrattamente Blaine, tenendo socchiuse le labbra mentre Sam beveva da una bottiglietta di Coca Cola - quanto desiderava essere al posto di quella bottiglia.
" Blaine Anderson!", esclamò indispettito Kurt, attirando l'attenzione di tutto il 'Single Club' su di sé – gruppetto formato da Mercedes, Rachel, Artie e Sam, gruppo del quale lui non doveva più far parte. " Sei venuto qui al ballo con me, e non per sbavare dietro a Sam!", la sua migliore amica, a quella sfuriata, allungò anche una mano per cercare di calmarlo.
I diretti interessati si scambiarono un'occhiata - Evans sorrise onorato dall'attenzione che stava ricevendo, cosa che fece arrossire Blaine -, per poi guardare l'altro ragazzo un po' alterato dalla gelosia - tra l'altro odiava non essere al centro dell'attenzione.
" Kurt... ti guardano tutti... non fare queste scenate...", mormoro il Warblers, scatenando nell'ex compagno di scuola un'occhiata omicida.
" Non sto facendo nessuna scenata!", esclamò Kurt con tono tragico - Blaine non conosceva bene quel suo lato, ma le Mercedes sapeva benissimo che stava volutamente ingrandendo una cosa che lo faceva irritare per creare un vero e proprio dramma. " Ti sto solo facendo notare che questo è un ballo e che dovremo ballare insieme!", esclamò.
Il Warblers restò per qualche istante in silenzio. Inizialmente era rimasto stupito dalla reazione dell'altro - il giovane Hummel in realtà era sempre stato così, era solo la Dalton a tenere a bada le sue manie di protagonismo e di tragedia -, poi era andato alla ricerca delle parole giuste da utilizzare per spiegare la situazione al più giovane.
" Kurt... è che... ogni tanto arriva un momento in cui... capisci quando trovi... una persona che ti piace più di un'altra...", esordì Blaine, ridacchiando poi imbarazzato. " Ed è questo il momento..."
Hummel aprì più volte la bocca senza lasciar uscire alcun suono, con gli occhi sgranati all'inverosimile. Faticava a credere alle parole del compagno poi, con tutta la grazia che possedeva decide di fare la sua trionfale uscita di scena - anche se era stato praticamente scaricato dal ragazzo dietro il quale moriva da mesi in favore di un finto-biondo.
Prese in mano il suo bicchiere di Diet Coke e lo versò con decisione sulla testa di Blaine, strappando un gridolino ai presenti, poi si girò elegantemente e si allontanò dal tavolo - venendo subito seguito da Mercedes che, conoscendolo, sapeva che di lì a poco avrebbe avuto bisogno di una spalla sulla quale sfogarsi.
Il Warblers restò senza parole sotto gli sguardi attoniti degli altri ragazzi del Glee Club, stupiti non solo dalle parole del membro della Dalton ma anche dalla reazione di Kurt - che, anche se non sarebbe diventato Reginetta del Ballo, si meritava sicuramente il titolo di Reginetta del Dramma.
Cercò di riprendersi e, alzandosi, decise di andare al bagno per darsi una sistemata e si stupì non poco quando Sam lo raggiunse in bagno - una sorpresa decisamente gradita.
" Mi dispiace...", esordì il ragazzo. " Kurt era geloso per il fatto che parlavo con te."
Blaine cercò di concentrarsi sulle parole e non su quelle immense labbra che si muovevano ancora e che desiderava baciare.
" Era geloso per il fatto che questa sera... non ho avuto occhi che per te."
Per la sua bocca sarebbe stato più corretto, ma era poco romantico.
" Davvero?"
" Sì, Sam...", sorrise imbarazzato Blaine.
" Non è stato carino però...", commentò il giocatore di football. " Era il tuo ragazzo."
" Era il mio ragazzo... ora sono tornato nel club dei single."
Gli avrebbe voluto dire di usare quelle labbra per baciarlo ma rimase senza fiato nel sentirlo ridacchiare.
" Cambi idea velocemente!", esclamò Sam divertito, avvicinandosi poi per aiutarlo con la giacca bagnata di Diet Coke.
La vicinanza del ragazzo lasciò Blaine senza fiato e, allungando una mano, gli carezzò il viso senza togliere lo sguardo dalle labbra dell'altro.
Sperò che non si allontanasse né che lo rifiutasse, i rischi c'erano ma doveva provarci. Per quel motivo lo baciò, stupendosi quando Sam rispose con passione.
Oh... quelle labbra! Erano come le aveva immaginate. Morbide e dal dolcissimo sapore.
Quando si staccarono erano entrambi senza fiato, tant'è che Blaine riuscì addirittura a sentire il borbottio di Sam in una lingua sconosciuta.
" Annon gur nîn angin..."
" Come?"
" Hai il mio cuore...", mormorò l'altro in risposta. " Sono esagerato... lo so. Me lo dicono tutti, ma sono fatto così. Sono un po' istintivo e...", iniziò a parlare, muovendo quella bocca e rapendo ancora una volta la mente di Blaine... che almeno in quel momento poté baciarlo e farlo tacere come aveva desiderato di fare per tutta la serata.


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