Ciao a tutti!
Io sono dramy96123 ( si,
ancora io, lo so che sono un tormento) e questa è l’ennesima One – Shot sui
Malandrini!!
Vi lascio immediatamente
alla storia, baci!!!
Malandrini : I miei boxer
per…72 galeoni???
Chiunque
conosca anche solo vagamente il nome “James Potter” con tutti i titoli
successivi che gli affibbiano ogni giorno deliberatamente ( Cercatore della
squadra di Quidditch di Grifondoro, brillante, Malandrino, Anti-Mocciosus bla bla bla…), sa anche d’istinto che i suoi boxer sono sacri.
Non
c’è esattamente una ragione a questo illogico ed immorale pensiero, oltre al
fatto che potrebbe essere una valutazione erronea.
Fatto
sta che chiunque usi quel poco di cervello che ancora gli bazzica in testa, non
toccherebbe mai (MAI) il beneamato intimo di James Potter, neanche con lo
sguardo.
Ecco.
Ecco,
abbiamo due opzioni per scoprire che fine abbia fatto il poco cervello di
Sirius Black.
O
Sirius Black nasconde egregiamente il suo poco cervello,al punto che gli amici
e i conoscenti pensano addirittura che lui non
lo possegga.
O
non ce l’ha proprio.
* * *
-
Buongiorno Mondo! Una bella mattinata di sole aspetta solo i nostri brillanti
sorrisi! - esclamò Sirius, alias il
Rompiballe del Mattino, mentre apriva la finestra.
-
CHIUDI CHE PIOVE!!! SIAMO A NOVEMBRE, CAGNACCIO! – urlò James, coprendosi fin
sopra ai capelli con le coperte.
-
Cinque minuti… – borbottò Peter, prendendo un cuscino e coprendosi le orecchie.
Remus
uscì dal bagno, già vestito, lavato e pettinato di tutto punto.
-
Ben svegliato Sirius, perché hai aperto la finestra? Piove! – disse, sedendosi
sul letto.
Sirius
sorrise,tutto allegro.
-
Cercavo di svegliarli come fai sempre tu, però mi sa che ho sbagliato qualcosa
– disse, indicando i due Malandrini.
-
Non si apre la finestra a Novembre, Felpato – lo rimproverò Remus, chiudendola.
-
Ma tu lo fai sempre! – protestò il ragazzo
-
D’estate, Sirius –
-
Aah…-
-
Sirius, facci il piacere di non svegliarci, la prossima volta, ok? – borbottò
James, riemergendo dalle lenzuola e stropicciandosi gli occhi.
-
IL SOLE SPLENDE! - cantò Sirius,
saltando in piedi sul letto.
-
Ma quante canne si è fatto,oggi? – chiese Remus all’amico, che scrollò le
spalle.
-
Normale amministrazione –
-
DAI CHE OGGI NON SI FA LEZIONE! –
-
Ah, ecco perché era così felice – commentò Peter, scalciando di malavoglia le
coperte e dirigendosi verso il bagno.
-
Io sono ancora dell’idea che si sia fatto di qualcosa. -disse Remus, sorridendo
e prendendo un libro.
-
Concordo! – urlò Peter dal bagno.
-
Perché non c’è lezione? – si informò Lunastorta.
-
Io e quel deficiente che saltella sul letto abbiamo messo fuori uso TUTTE le
aule delle lezioni che avremo oggi…e non sarà facile levare via tutto quel Pus
di Bubotubero mischiato a Puzzalinfa. – sbadigliò James, passandosi una mano
fra i capelli.
-
E ci siete riusciti da soli?? – esclamò
Remus, sbalordito.
-
Il tuo stupore ferirebbe i miei sentimenti, se non fossi così
assonnato…Comunque no, ci ha aiutato Pix. –
-
Ah ecco…-
- SOLE SPLENDI E SPANDI FIN DOVE I TUOI RAGGI
ARRIVAN…-
-
CAGNACCIO SMETTI DI ABBAIARE O TI AFFATTURO! –
-
Pure alle sette del mattino sono così dolci, non trovi Peter?- chiese Remus, sorridendo tranquillo.
-
Molto amorevoli! Che coppia innamorata – rispose Peter.
-
MIO BAGNO!!! – gridò James, fiondandosi nella bramata stanzetta,
* * *
-
Di la verità, non è per questo che sei così felice…insomma, non sei così idiota da non capire che è Novembre
– disse Remus,guardando l’amico saltellante. Peter si avvicinò, curioso di
ascoltare la risposta di Felpato. Erano liberi di parlare senza problemi, James
stava facendo la doccia e lo scroscio dell’acqua copriva le parole dei ragazzi,
E
James stava cantando a squarciagola, quindi non avrebbe sentito neanche un
Ippogrifo entrare nel bagno.
Sirius
smise di saltare sul letto e si avvicinò all’amico, ammiccando.
-
Orecchie ed occhi bene aperti, in Sala Grande…- disse, e ricominciò a
saltellare per la stanza, aprendo TUTTI i mobili aventi un’anta o un cassetto.
Ed
arrivò a quel comodino.
Il
comodino dei boxer.
-
Sir…non quello di James…lo avvertì Remus, allontanandosi d’istinto dal
ragazzo. Sirius lo ignorò del tutto,
aprendo incauto il cassetto.
Prese
con cautela i SUOI boxer preferiti.
Quelli
piegati perfettamente, al centro del cassetto.
-
Sirius, non ti conviene, sul serio lascia perdere…- balbettò Peter.
-
Dai ragazzi…cosa potrebbe farmi? Sono il suo migliore amico! –
-
E quelli sono i suoi boxer –
-
Vedrai che andrà tutto bene! – lo rassicurò lui. Richiuse piano il cassetto, mise in una
scatolina di vetro i boxer e poi li mise nella cartella, sorridendo.
-Non
sarò dotato, in Divinazione, ma io oggi
prevedo guai. – borbottò Remus.
* * *
La
colazione in Sala Grande era sempre stata una cosa molto tranquilla. Insomma,
erano tutti abbastanza addormentati per fare qualunque cosa a parte versarsi un
succo di zucca e prendere un toast, quindi anche architettare un genocidio di
massa avrebbe dovuto aspettare l’ora di pranzo.
L’eccezione
alla regola erano, ovviamente, i Malandrini, che si presentavano svegli, pimpanti,
frizzanti e pronti a fare scherzi.
Ovviamente
nessuno li vedeva di prima mattina,
per questo le leggende fiorivano come margherite.
C’era
chi sosteneva che fossero vampiri.
C’era
chi appoggiava la tesi che fossero in realtà fantasmi che scambiando il “sonno”
con la loro anima erano riusciti a tornare.
E
c’era chi, più razionale, credeva che venissero svegliati ogni santa mattina
con una secchiata di acqua gelida ( unica pecca, nessuno di loro aveva ancora
avuto una broncopolmonite, quindi teoria da scartare).
Per
questo, nessuno si stupì quando uno scoppiettante Sirius entrò – non credo di
aver bisogno di dirlo – saltellando nella sala, facendo sorrisoni a tutti e
prendendo questo o quel cornetto dalle mani degli assonnati studenti.
-
Hey! Quello è mio! – disse una voce non riconoscibile, dai luoghi lontani del
tavolo di Tassorosso.
-
Era, ragazzo mio, era…la grammatica è tutto – rispose Sirius ad alta voce,
ghignando.
-
Hey, Felpato, passami quel cornetto! Non vorrai mangiartelo tutto! –
-
Ovvio che sì! –
-
Ma siamo fratelli! – protestò James, sorridendo.
-
Ma è il mio cornetto! –
James
si sporse e ne prese un pezzetto, glielo sventolò davanti al viso e poi lo
avvicinò alla bocca.
-
Non osare – lo avvertì l’amico.
Il cibo è sacro per
Sirius.
E non importa se si
tratta di James, la vendetta sarà letale.
-
Oso, oso…-
-
No! James, non farlo! – disse Remus, ricordandosi di ciò che teneva nella
cartella Felpato.
Troppo
tardi.
Il
pezzetto ripieno di cioccolato cadde nella bocca di James, che masticò con
gusto.
Sirius
socchiuse gli occhi.
-
Bene. Volevo aspettare fino a pranzo, ma sarò costretto a farlo ora. –
E
in maniera maledettamente inquietante infilò una mano nella cartella. James
impallidì.
-
Non è che hai quella cosa argentata Babbana da cui escono le palline, vero? –
chiese.
-
No…ho di peggio! – rispose lui.
Prese
la scatolina, e James la guardò con tanto d’occhi.
-
Quelli…quelli sono…-
Sirius
annuì, un ghignò che lentamente si apriva sul suo viso.
- E BUONGIORNO A TUTTI, ABITANTI DI HOGWARTS! L’ASTA PER QUESTO NUOVO PEZZO DA COLLEZIONE E’
APERTA! - urlò, salendo sulla sedia e
alzando la mano che conteneva i suoi boxer.
Con
la bacchetta evocò senza difficoltà un tavolino e un martelletto.
-
Non lo sta facendo sul serio, vero? – chiese Peter a Remus, che non riusciva a
distogliere lo sguardo.
-
No…spero di no. Dimmi che sto sognando. –
-
Non credo che aiuterà – rispose l’amico.
Tutta
la tavolata di Grifondoro e buona parte degli studenti di Tassorosso e
Corvonero si accalcò davanti al tavolinetto di Sirius.
Il
colorito di James variava dal bianco cadavere al bianco porcellana.
-
Non dovremmo fare qualcosa? – chiese la Professoressa McGranitt al Professor
Silente, che sorrideva interessato.
-
Lasci che quel caro ragazzo si sfoghi un po’…-
-
Non si era già sfogato sulle nostre aule di lezione? – borbottò Pomona Sprite,
funerea.
-
Si, ma quella è la normalità. – rispose
pacato lui.
-
ALLORA,STUDENTI E STUDENTESSE, FANTASMI E POLTERGEIST! CHE SI DIA INIZIO
ALL’ASTA! – gridò felice Sirius, e un boato venne dagli studenti!
-
ALLORA! QUESTI ADORABILI – scoccò un’occhiata al semisvenuto James – BOXER SONO
ALL’ASTA! NOTATE LE RIFINITURE ARGENTATE! IL VELLUTATO TESSUTO! SI COMINCIA DA
DIECI GALEONI! –
-
Quindici galeoni! – strillò una ragazzina del secondo o terzo anno.
-
Venticinque galeoni! – urlò una del quinto, guardando ammaliata l’intimo.
James
dovette sedersi. Le sue ginocchia stavano pericolosamente cedendo.
-
Quarantuno galeoni e quindici falci! – strillò un…si, un ragazzo!
-
D’accordo!! Quarantuno galeoni e uno…e due…-
-
Cinquanta galeoni! – urlò Mocciosus.
James
era in coma.
-
UN’ASTA E’ UN’ASTA, MA VI PREGO, NON CEDETE I BOXER A
LUI! – urlò Sirius, sorridendo un po’ schifato un po’ giulivo
-
I…I miei boxer a Mocciosus…li userà per pulirsi il naso…- balbettò James. Remus per fargli aria
gli sventolò un toast davanti, con forza.
-
CIQNUANTACINQUE GALEONI! COME I GIORNI CHE MANCANO PERCHE’ LUI MI AMI! – urlò una pazza isterica
-
Quasi quasi era meglio Mocciosus – commentò Peter.
-
Sessanta galeoni e sette zellini!! – gridò Silente, da lontano.
Gli
occhi di Sirius brillarono.
James
era in presa a degli spasmi.
-
Sessanta galeoni e uno…e due…-
-
Sessantacinque! – strillò Hagrid, sorridendo.
Sirius
era in estasi, e James in preda ad una crisi di nervi.
-
SETTANTADUE GALEONI! - urlò una voce.
Tutti
si bloccarono.
Shockati.
La
McGranitt aveva urlato la cifra, non staccando gli occhi di dosso a quei boxer.
-
S-Settantadue galeoni e uno…e due…-
Niente.
traumatizzati.
Sirius
batté il martelletto sul tavolino
-
AGGIUDICATO PER LA MCGRANITT!! –
Sirius
riscosse il pagamento con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, la folla invece
rimaneva immobile, bloccata, ferma.
Agghiacciata.
Esattamente
come James.
Un’ora
dopo James recuperò la capacità di parlare, e si rivolse a Sirius, che
chiacchierava tranquillo e beato
-
Tu. Tu hai venduto i miei boxer per…per
settantadue galeoni?? –
Urlò,
guardando ferito il suo migliore amico.
-
Mi pare di averlo fatto, si…- rispose lui, sorridendo.
-
SOLO SETTANTADUE GALEONI??? I MIEI BOXER VALGONO MINIMO DUECENTO, ANZI
TRECENTO! E TU LI VENDI PER SETTANTADUE GALEONI?
ANDIAMO DALLA MCGRANITT! – gridò lui inviperito.
-
Tanto non li divido con te. – rispose Sirius con nonchalance,
-
C-C-COSA???? –
Remus
sospirò.
-
Dai James, dovevi aspettartelo! Ora fate pace! –
I
due si guardarono in cagnesco ( soprattutto Sirius….ah ah, battuta canina.) e
incrociarono le braccia.
-
Ora. – Il tono di Remus non dava altra
scelta.
I
due si porsero il mignolo.
E
scoppiarono a ridere come matti
-
Hai…hai visto quando Mocciosus voleva i miei boxer???-
-
E Hagrid?? Che scena epica! –
-
E comunque dividiamo, cagnaccio! –
Finito!!
Che ne pensate?? Fatemi
sapere, baci!!!
dramy96123