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Autore: dramy96123    28/03/2011    10 recensioni
Ciao a tutti!
chiunque usi quel poco di cervello che ancora gli bazzica in testa, non toccherebbe mai (MAI) il beneamato intimo di James Potter, neanche con lo sguardo.
Ecco.
Ecco, abbiamo due opzioni per scoprire che fine abbia fatto il poco cervello di Sirius Black.
O Sirius Black nasconde egregiamente il suo poco cervello,al punto che gli amici e i conoscenti pensano addirittura che lui non lo possegga.
O non ce l’ha proprio.
[...]
Ed arrivò a quel comodino.
Il comodino dei boxer.
- Sir…non quello di James…lo avvertì Remus, allontanandosi d’istinto dal ragazzo. Sirius lo ignorò del tutto, aprendo incauto il cassetto.
Prese con cautela i SUOI boxer preferiti.
Quelli piegati perfettamente, al centro del cassetto.
- Sirius, non ti conviene, sul serio lascia perdere…- balbettò Peter.
- Dai ragazzi…cosa potrebbe farmi? Sono il suo migliore amico! –
- E quelli sono i suoi boxer –
- Vedrai che andrà tutto bene! – lo rassicurò lui.
-Non sarò dotato, in Divinazione, ma io oggi prevedo guai. – borbottò Remus.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Io sono dramy96123 ( si, ancora io, lo so che sono un tormento) e questa è l’ennesima One – Shot sui Malandrini!!

Vi lascio immediatamente alla storia, baci!!!

 

 

Malandrini : I miei boxer per…72 galeoni???

 

 

Chiunque conosca anche solo vagamente il nome “James Potter” con tutti i titoli successivi che gli affibbiano ogni giorno deliberatamente ( Cercatore della squadra di Quidditch di Grifondoro, brillante, Malandrino, Anti-Mocciosus bla bla bla…), sa anche d’istinto che i suoi boxer sono sacri.

Non c’è esattamente una ragione a questo illogico ed immorale pensiero, oltre al fatto che potrebbe essere una valutazione erronea.

Fatto sta che chiunque usi quel poco di cervello che ancora gli bazzica in testa, non toccherebbe mai (MAI) il beneamato intimo di James Potter, neanche con lo sguardo.

Ecco.

Ecco, abbiamo due opzioni per scoprire che fine abbia fatto il poco cervello di Sirius Black.

O Sirius Black nasconde egregiamente il suo poco cervello,al punto che gli amici e i conoscenti pensano addirittura che lui non  lo possegga.

O non ce l’ha proprio.

 

* * *

 

- Buongiorno Mondo! Una bella mattinata di sole aspetta solo i nostri brillanti sorrisi! -  esclamò Sirius, alias il Rompiballe del Mattino, mentre apriva la finestra.

- CHIUDI CHE PIOVE!!! SIAMO A NOVEMBRE, CAGNACCIO! – urlò James, coprendosi fin sopra ai capelli con le coperte.

- Cinque minuti… – borbottò Peter, prendendo un cuscino e coprendosi le orecchie.

Remus uscì dal bagno, già vestito, lavato e pettinato di tutto punto.

- Ben svegliato Sirius, perché hai aperto la finestra? Piove! – disse, sedendosi sul letto.

Sirius sorrise,tutto allegro.

- Cercavo di svegliarli come fai sempre tu, però mi sa che ho sbagliato qualcosa – disse, indicando i due Malandrini.

- Non si apre la finestra a Novembre, Felpato – lo rimproverò Remus, chiudendola.

- Ma tu lo fai sempre! – protestò il ragazzo

- D’estate, Sirius –

- Aah…-

- Sirius, facci il piacere di non svegliarci, la prossima volta, ok? – borbottò James, riemergendo dalle lenzuola e stropicciandosi gli occhi.

- IL SOLE SPLENDE! -  cantò Sirius, saltando in piedi sul letto.

- Ma quante canne si è fatto,oggi? – chiese Remus all’amico, che scrollò le spalle.

- Normale amministrazione –

- DAI CHE OGGI NON SI FA LEZIONE! –

- Ah, ecco perché era così felice – commentò Peter, scalciando di malavoglia le coperte e dirigendosi verso il bagno.

- Io sono ancora dell’idea che si sia fatto di qualcosa. -disse Remus, sorridendo e prendendo un libro.

- Concordo! – urlò Peter dal bagno.

- Perché non c’è lezione? – si informò Lunastorta.

- Io e quel deficiente che saltella sul letto abbiamo messo fuori uso TUTTE le aule delle lezioni che avremo oggi…e non sarà facile levare via tutto quel Pus di Bubotubero mischiato a Puzzalinfa. – sbadigliò James, passandosi una mano fra i capelli.

- E ci siete riusciti da soli?? –  esclamò Remus, sbalordito.

- Il tuo stupore ferirebbe i miei sentimenti, se non fossi così assonnato…Comunque no, ci ha aiutato Pix. –

- Ah ecco…-

-  SOLE SPLENDI E SPANDI FIN DOVE I TUOI RAGGI ARRIVAN…-

- CAGNACCIO SMETTI DI ABBAIARE O TI AFFATTURO! –

- Pure alle sette del mattino sono così dolci, non trovi Peter?-  chiese Remus, sorridendo tranquillo.

- Molto amorevoli! Che coppia innamorata – rispose Peter.

- MIO BAGNO!!! – gridò James, fiondandosi nella bramata stanzetta,

 

* * *

 

- Di la verità, non è per questo che sei così felice…insomma, non sei così idiota da non capire che è Novembre – disse Remus,guardando l’amico saltellante. Peter si avvicinò, curioso di ascoltare la risposta di Felpato. Erano liberi di parlare senza problemi, James stava facendo la doccia e lo scroscio dell’acqua copriva le parole dei ragazzi,

E James stava cantando a squarciagola, quindi non avrebbe sentito neanche un Ippogrifo entrare nel bagno.

Sirius smise di saltare sul letto e si avvicinò all’amico, ammiccando.

- Orecchie ed occhi bene aperti, in Sala Grande…- disse, e ricominciò a saltellare per la stanza, aprendo TUTTI i mobili aventi un’anta o un cassetto.

Ed arrivò a quel comodino.

Il comodino dei boxer.

- Sir…non quello di James…lo avvertì Remus, allontanandosi d’istinto dal ragazzo.  Sirius lo ignorò del tutto, aprendo incauto il cassetto.

Prese con cautela i SUOI boxer preferiti.

Quelli piegati perfettamente, al centro del cassetto.

- Sirius, non ti conviene, sul serio lascia perdere…-  balbettò Peter.

- Dai ragazzi…cosa potrebbe farmi? Sono il suo migliore amico! –

- E quelli sono i suoi boxer –

- Vedrai che andrà tutto bene! – lo rassicurò lui.  Richiuse piano il cassetto, mise in una scatolina di vetro i boxer e poi li mise nella cartella, sorridendo.

-Non sarò dotato, in Divinazione, ma  io oggi prevedo guai. – borbottò Remus.

 

* * *

 

La colazione in Sala Grande era sempre stata una cosa molto tranquilla. Insomma, erano tutti abbastanza addormentati per fare qualunque cosa a parte versarsi un succo di zucca e prendere un toast, quindi anche architettare un genocidio di massa avrebbe dovuto aspettare l’ora di pranzo.

L’eccezione alla regola erano, ovviamente, i Malandrini, che si presentavano svegli, pimpanti, frizzanti e pronti a fare scherzi.

Ovviamente nessuno li vedeva di prima mattina, per questo le leggende fiorivano come margherite.

C’era chi sosteneva che fossero vampiri.

C’era chi appoggiava la tesi che fossero in realtà fantasmi che scambiando il “sonno” con la loro anima erano riusciti a tornare.

E c’era chi, più razionale, credeva che venissero svegliati ogni santa mattina con una secchiata di acqua gelida ( unica pecca, nessuno di loro aveva ancora avuto una broncopolmonite, quindi teoria da scartare).

Per questo, nessuno si stupì quando uno scoppiettante Sirius entrò – non credo di aver bisogno di dirlo – saltellando nella sala, facendo sorrisoni a tutti e prendendo questo o quel cornetto dalle mani degli assonnati studenti.

- Hey! Quello è mio! – disse una voce non riconoscibile, dai luoghi lontani del tavolo di Tassorosso.

- Era, ragazzo mio, era…la grammatica è tutto – rispose Sirius ad alta voce, ghignando.

- Hey, Felpato, passami quel cornetto! Non vorrai mangiartelo tutto! –

- Ovvio che sì! –

- Ma siamo fratelli! – protestò James, sorridendo.

- Ma è il mio cornetto! –

James si sporse e ne prese un pezzetto, glielo sventolò davanti al viso e poi lo avvicinò alla bocca.

- Non osare – lo avvertì l’amico.

Il cibo è sacro per Sirius.

E non importa se si tratta di James, la vendetta sarà letale.

- Oso, oso…-

- No! James, non farlo! – disse Remus, ricordandosi di ciò che teneva nella cartella Felpato.

Troppo tardi.

Il pezzetto ripieno di cioccolato cadde nella bocca di James, che masticò con gusto.

Sirius socchiuse gli occhi.

- Bene. Volevo aspettare fino a pranzo, ma sarò costretto a farlo ora. –

E in maniera maledettamente inquietante infilò una mano nella cartella. James impallidì.

- Non è che hai quella cosa argentata Babbana da cui escono le palline, vero? – chiese.

- No…ho di peggio! – rispose lui.

Prese la scatolina, e James la guardò con tanto d’occhi.

- Quelli…quelli sono…-

Sirius annuì, un ghignò che lentamente si apriva sul suo viso.

-  E BUONGIORNO A TUTTI, ABITANTI DI HOGWARTS! L’ASTA PER QUESTO NUOVO PEZZO DA COLLEZIONE E’ APERTA! -  urlò, salendo sulla sedia e alzando la mano che conteneva i suoi boxer.

Con la bacchetta evocò senza difficoltà un tavolino e un martelletto.

- Non lo sta facendo sul serio, vero? – chiese Peter a Remus, che non riusciva a distogliere lo sguardo.

- No…spero di no. Dimmi che sto sognando. –

- Non credo che aiuterà – rispose l’amico.

Tutta la tavolata di Grifondoro e buona parte degli studenti di Tassorosso e Corvonero si accalcò davanti al tavolinetto di Sirius.

Il colorito di James variava dal bianco cadavere al bianco porcellana.

 

- Non dovremmo fare qualcosa? – chiese la Professoressa McGranitt al Professor Silente, che sorrideva interessato.

- Lasci che quel caro ragazzo si sfoghi un po’…-

- Non si era già sfogato sulle nostre aule di lezione? – borbottò Pomona Sprite, funerea.

- Si, ma quella è la normalità. –  rispose pacato lui.

 

- ALLORA,STUDENTI E STUDENTESSE, FANTASMI E POLTERGEIST! CHE SI DIA INIZIO ALL’ASTA! – gridò felice Sirius, e un boato venne dagli studenti!

- ALLORA! QUESTI ADORABILI – scoccò un’occhiata al semisvenuto James – BOXER SONO ALL’ASTA! NOTATE LE RIFINITURE ARGENTATE! IL VELLUTATO TESSUTO! SI COMINCIA DA DIECI GALEONI! –

- Quindici galeoni! – strillò una ragazzina del secondo o terzo anno.

- Venticinque galeoni! – urlò una del quinto, guardando ammaliata l’intimo.

James dovette sedersi. Le sue ginocchia stavano pericolosamente cedendo.

- Quarantuno galeoni e quindici falci! – strillò un…si, un ragazzo!

- D’accordo!! Quarantuno galeoni e uno…e due…-

- Cinquanta galeoni! – urlò Mocciosus.

James era in coma.

- UN’ASTA E’ UN’ASTA, MA VI PREGO, NON CEDETE I BOXER A LUI! – urlò Sirius, sorridendo un po’ schifato un po’ giulivo

- I…I miei boxer a Mocciosus…li userà per pulirsi il  naso…- balbettò James. Remus per fargli aria gli sventolò un toast davanti, con forza.

- CIQNUANTACINQUE GALEONI! COME I GIORNI CHE MANCANO PERCHE’ LUI MI AMI! – urlò una pazza isterica

- Quasi quasi era meglio Mocciosus – commentò Peter.

- Sessanta galeoni e sette zellini!! – gridò Silente, da lontano.

Gli occhi di Sirius brillarono.

James era in presa a degli spasmi.

- Sessanta galeoni e uno…e due…-

- Sessantacinque! – strillò Hagrid, sorridendo.

Sirius era in estasi, e James in preda ad una crisi di nervi.

- SETTANTADUE GALEONI! -  urlò una voce.

Tutti si bloccarono.

Shockati.

La McGranitt aveva urlato la cifra, non staccando gli occhi di dosso a quei boxer.

- S-Settantadue galeoni e uno…e due…-

Niente.

traumatizzati.

Sirius batté il martelletto sul tavolino

- AGGIUDICATO PER LA MCGRANITT!! –

Sirius riscosse il pagamento con un sorriso che andava da  un orecchio all’altro, la folla invece rimaneva immobile, bloccata, ferma.

Agghiacciata.

Esattamente come James.

 

 

Un’ora dopo James recuperò la capacità di parlare, e si rivolse a Sirius, che chiacchierava tranquillo e beato

- Tu. Tu hai venduto i miei boxer per…per  settantadue galeoni?? –

Urlò, guardando ferito il suo migliore amico.

- Mi pare di averlo fatto, si…- rispose lui, sorridendo.

- SOLO SETTANTADUE GALEONI??? I MIEI BOXER VALGONO MINIMO DUECENTO, ANZI TRECENTO! E TU LI VENDI PER SETTANTADUE GALEONI? ANDIAMO DALLA MCGRANITT! – gridò lui inviperito.

- Tanto non li divido con te. – rispose Sirius con nonchalance,

- C-C-COSA???? –

Remus sospirò.

- Dai James, dovevi aspettartelo! Ora fate pace! –

I due si guardarono in cagnesco ( soprattutto Sirius….ah ah, battuta canina.) e incrociarono le braccia.

- Ora. –  Il tono di Remus non dava altra scelta.

I due si porsero il mignolo.

E scoppiarono a ridere come matti

- Hai…hai visto quando Mocciosus voleva i miei boxer???-

- E Hagrid?? Che scena epica! –

 

 

 

- E comunque dividiamo, cagnaccio! –

 

 

 

Finito!!

Che ne pensate?? Fatemi sapere, baci!!!

 

dramy96123

 

   
 
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