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Autore: winry8827    28/03/2011    10 recensioni
Piccolissima poesia in versi liberi senza pretese su ciò che fa crescere e maturare.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Vena Poetica'
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D’un tratto crebbi

 

   D’un tratto conobbi l’infamia dell’uomo.
Ove un tempo l’innocenza d’uno sguardo
Era luce, adesso alberga un velo di consapevolezza.

    

Un giorno andando incontrai un infame,
Tristemente la bimba scomparve
E nacque la donna che oggi alberga
 
In queste membra, e così crebbi.
Il pungente inverno sfiorì la purezza infante
Lasciando il posto alla coscienza.
 
D’un tratto, inconsapevolmente, maturai
Perché conobbi il mondo e la sua infamia.
 
 
 

 



















Note autrice…
Semplice e lineare poesia in versi liberi su un mio pensiero; per me si cresce nel momento in cui si comprende la cattiveria, ovvero l’infamia, del mondo.
Scusate la tristezza di questo piccolissimo testo, ma sono in una fase decisamente “NO” 

  
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