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Autore: ChubbyGirl    28/03/2011    4 recensioni
Quando realizzai (era pure ora) che per un pomeriggio intero sarei rimasta su quell'areo a me sconosciuto ero già nella corsia d'imbarco. Ero paralizzata, diedi i miei documenti quasi in catalessi. Perchè ero così terrorizzata? non mi era mai successo prima cavolo! Probabilmente il mio look era simile a quello di un pescepalla anoressico, i miei capelli erano elettrici e il mio sguardo era perso nel vuoto: perfetto... «Ehi rilassati, io volo almeno una volta all'anno, e mai una turbolenza» disse la voce rassicurante di un ragazzo alle mie spalle..........
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bella :DD Primo capitolo della mia nuova storia, non penso sia male...
Comincio con il dire che questa fan fiction è frutto di molti
sogni fatti, riadattati, modificati e chi più ne ha più ne metta :DD
Dedico questa Fic ai miei amici dei quali nomi non sono stati
resi fittizzi perchè sembrava più reale :DDDDD (non è vero non mi andava
di inventarne altri ^^)
Sono:
Maka_Soul, a cui devo l'ispirazione di ALCUNE parti.
Lazi... VABBè GIORGIA perchè sennò mi avrebbe chiesto di metterla ._.
Giordy_Gi perchè mi va :DD
E naturalmente ai protagonisti ragazzi che ovviamente non sanno
di questa ficcina ^///^
Vabbè ora basta, ciao ciao ^^

 


1. Prologo: Il primo volo


 «Ragazzi forza!! Portate i bagagli! Giorgia avanti!! Ma... Alongi che ci hai messo in quella valigia????» sbraitò la prof d'Inglese. Giorgia affianco a me sbuffò e si giustificò con un soffocato «Roba da mangiare...» Io, Sara e Giordano la prendemmo in giro ridendo e trascinando le nostre borse, pregando che non fossero troppo pesanti.
Avete regione, forse è meglio che vi spieghi la situazione. La nostra professoressa d'Inglese, quest'anno, ha organizzato un viaggio-studio in Scozia, e ,dopo aver costretto i miei carissimi genitori (che ora mi sorridevano alle spalle commossi) a farmi partire, ero lì alle 7 di mattina ad imbarcare i bagagli.
Era la prima volta che volavo, ma non avevo alcuna paura. Mentre facevamo la fila mia madre piagnucolò le solite raccomandazioni del genere "chiamami appena arrivi" "mammamia quanto ci mancherai" e blablabla a cui io rispondevo con un "Sì ma'..." e qualche sorriso forzato. Solo alle 8 riuscii ad uscire dalla coltre di genitori nella fase del "Ma-quanto-sei-cresciuta-ma-come-sei-bella". Quanti di loro pensavano davvero quelle cose? Personalmente io non sono mai stata particolarmente attenta a me stessa, e ,quando ci ho provato, ho realizzato che era troppo impegnativo. Tuttosommato, però, non credo di potermi definire brutta. Diciamo che sono una di quelle che non si apprezzano molto ecco. Una di quelle acqua e sapone che se si mettono anche un filo di trocco e il vestito giusto tutti si rendono conto di non averle mai giardate sotto un "determinato" aspetto. Se fosse per me, infatti, non dovrebbero neanche esistere gli specchi, così nessuno potrebbe giudicare nessuno, essendo inconsapevole del proprio aspetto. Lo so. Queste sono frasi da tipiche ragazze che non hanno mai avuto un fidanzato, non sono mai state baciate e che odiano le popolari. Sapete, penso che sia la mia descrizione. Esatto, mai stata fidanzata, cioè sfigata. Che ci posso fare io se per tutti i ragazzi che ho incontrato e che mi sono piaciuti sono sempre stata SOLO la migliore amica?
Questi pensieri mi rendono sempre un po' triste, ma cavolo, Andrea! Hai solo 14 anni! Hai tutta la vita ancora!
«Andy, Andy?!?! Ma mi ascolti??»
«Eh?» Rinvenii dai miei pensieri confusa.
«Hai sentito che ti ho detto?? Guarda quel ragazzo lì!! Cavolo ma è identico a... A Fungo!!!!» cinguettò Sara attaccandosi al mio braccio.
«Cavolo è uguale!» Confermò Giordy. Il mio sguardo saettò tra l'ammasso di ragazzi.
«Dove..?»
«Ahahahahah ci sei cascata ancora!!» disse Giorgia piegandosi in due dalle risate.
«Non puoi capire la tua faccia Ahahahahah sarebbe da farci un quadro» disse Ciucci (alias Giordano, ehi è il suo cognome, non pensate male)
«Ah. Ah. Ah. Ma che spiritosoni che siete». Tenni il muso per un po', ma non resistei e scoppiai a ridere anch'io.
Ah già, non vi ho detto chi è Fungo!! Be' in realtà si chiama Giovanni, ma Fungo è il nostro nome in codice (quella del fungo è una lunga storia e non sto qui a raccontarvela) ed è un nostro compano di classe, nonchè il ragazzo che mi piace attualmente, ma credo che questo si fosse intuito.
Mentre ridevamo a crepapelle ignorando gli sguardi straniti degli estranei, la voce all'altoparlate annunciò il nostro volo. Quando realizzai (era pure ora) che per un pomeriggio intero sarei rimasta su quell'areo a me sconosciuto ero già nella corsia d'imbarco. Ero paralizzata, diedi i miei documenti quasi in catalessi. Perchè ero così terrorizzata? non mi era mai successo prima cavolo! Probabilmente il mio look era simile a quello di un pescepalla anoressico, i miei capelli erano elettrici e il mio sguardo era perso nel vuoto: perfetto...
«Ehi rilassati, io volo almeno una volta all'anno, e mai una turbolenza» disse la voce rassicurante di un ragazzo alle mie spalle. Mi voltai sorridendo al mio sconosciuto salvatore, ma non vidi nessuno.
Stavo quasi per credere di essere diventata pazza quando un altro ragazzo ansimò: «Lo so... E tu sei consapevole che così mi stresso ancora di più, vero???» Una risata. Ok, non stava dicendo a me.
Mi girai velocemente sperando con tutto il cuore che non mi avesse visto. Che ti aspettavi Andrea, che un principe azzuro ti portasse in braccio sull'aero? Scendi delle nuvole per una volta...
Comunque, anche se quella rassicurazione non era rivolta a me (e che quella non era proprio una rassicurazione) mi sentivo molto meglio.
«Oi Andy, aspettaci, ci mettiamo vicini dai!!» mi chiamarono Sara e Giordano. «
Ehi, pure io eh!» gridò Giorgia con sua solita esuberanza raggiungedoci goffamente. Così cominciammo a chiacchierare e a ridacchiare mentre salivamo.
Ero sicurissima che mi sarei divertita tantissimo, che Edimburgo mi avrebbe fatto vivere nuove esperienze e magari conoscere qualche ragazzo carino: il mio primo volo sarebbe andato benissimo. 
Comunque ero certa che tutto questo sarebbe stato indimenticabile e che quando, due settimane dopo, sarei tornata, avrei di nuovo incotrato Fungo e ciò mi rendeva felice prima di qualunque cosa.
Saliti a bordo, però, tutto era già cambiato, anche se ancora non ne sapevo nulla.








Grazie di aver letto se avete letto e grazie per aver recensito
se avete recensito :DDDD
Alla prossimaa :DD
   
 
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