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Autore: KanraChan    29/03/2011    3 recensioni
Io non voglio essere sola.
Anche se fosse per un solo istante, vorrei essere la padrona della mia esistenza in questa realtà fatta di pura illusione.
"Chrome, se si è in due, anche questa oscurità non sarà più così spaventosa."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chrome Dokuro, Mukuro Rokudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Please, take care of my existence.











In questo insano mondo fatto di oscurità, non sono in grado di vedere niente, di sentire niente.
Nonostante tenda disperatamente avanti le mie braccia, nessuno sarà in grado di notarle.
Il sentimento di essere la sola che il mondo distanzia, la pena di essere stata lasciata ad un passo dalle tenebre pian piano finirà con l’uccidermi.
Io non voglio essere sola.
Anche se fosse per un solo istante, vorrei essere la padrona della mia esistenza in questa realtà fatta di pura illusione.
Ciò che sono capace di fare è procedere all’ombra di una rovina silenziosa in cui tutto giace senza vita, avvizzendo con il passare dei secondi e abbandonandomi di nuovo nel mezzo di una valle desolata, senza una meta da seguire o un posto dove andare.
Un’intera esistenza trascorsa nell’ombra di una realtà mai vissuta, incorporea allo sguardo del mondo, invisibile agli occhi della morte.
Al mio cammino ciò che tocco sembra sfaldarsi con una lentezza struggente da ferirmi, e non mi resta altro che guardarmi dentro e rimpiangere ciò che non sono mai stata; che senso ha guadare quel fiume della nostra vita senza chiederci chi, o cosa siamo?
Chi, o cosa resta della mia stessa esistenza?
Riascolto il respiro di pensieri macerati lasciati al tempo devastatore che irrompe e scuce ogni mia lesione, cerco di riprendere la speranza di una vita rubata e trascurata nell’abisso del non ritorno.
Allungo una mano dinnanzi al mio corpo sperando di incrociare un rifugio sicuro che mi protegga da questo mondo composto di solitudine, inganni e tristezza, perché non mi resta altro da fare.
Le mie dita dondolano, come se cercassero invano una base d’appoggio inesistente mentre sotto di me si smantella quel fragile mondo che come un’ingenua ero sicura di aver ricostruito nei minimi dettagli, di aver assemblato correttamente mattone su mattone, eppure quel soffio di vento era stato inesorabile da gettare alla rovina il mio piccolo nascondiglio e bruciando ogni mia speranzosa aspettativa.
Nonostante tutto, continuo a chiedermi come sarebbe stata la mia vita se un paio di braccia non mi avessero afferrata prima che perdessi l’equilibrio e cadessi fra le fauci di un arco di tempo inesistente e incolore.
Una mano calda e accogliente che ha stretto con forza la mia, acconsentendomi di entrare nel suo mondo più sofferto, all’interno di quell’Inferno che giaceva incupito dentro la sua anima creata con il sangue ed il rancore delle anime uccise.
Non avevo paura, non desideravo fuggire da quel luogo che tutto d’un tratto si era mutato in qualcosa di più candido e caldo, ero curiosa di scoprire il perché mi avesse salvata, perché avesse bisogno di qualcuno come me.

Chrome, se si è in due, anche questa oscurità non sarà più così spaventosa.
La sua voce tenue che mi rassicurava, il suo sguardo addolcito che mi confortava con un ampio sorriso.
Ed ecco che le mie braccia vacillanti scorgono quella figura a loro familiare, le dita dopo aver ricercato a lungo distinguono un valido sostegno su cui riporre la propria fiducia, la propria vita. Lentamente ricomincio da capo il lavoro, aggiungendo mattone su mattone, questa volta sicura che al mio fianco è presente qualcuno che mi sosterrà, che ci sarà una mano che custodirà la mia aiutandomi a rinforzare le basi in modo tale che resista anche agli impatti più duri.
Nel mezzo di questa oscurità che pian piano si frantuma, continuerò a chiamare il suo nome credendo in questa promessa che non potrà mai essere realizzata.
Sento qualcosa stringermi con sicurezza una spalla, mi ripone fra le braccia la sua stessa essenza e mi incoraggia ancora con quell’espressione.

Va Chrome, si ciò che vuoi in questa vita, io sarò qui.

Mukuro-sama…

 

 

 






Si, perché dovevo scrivere una 6996, perché sono così carini insieme che sprizzano dolcezza da tutti i pori. (?) Oltretutto spero di non aver reso OOC Chrome, in ogni caso, fatemelo sapere che lo aggiungerò negli avvertimenti.
E’ piccola, ma si spera che ai cari lettori possa piacere :)

 
Golden Brown.

 

   
 
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