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Autore: LaU_U    29/03/2011    10 recensioni
[SPOILER 3x17]
Castle lascia Beckett fra le braccia del dottorino motociclista.
"Quel dottorino.
Quel capellone.
Quel motociclista.
È colpa tua, lo sai, ragazzo?
E la sai una cosa? Se è tua la colpa del fatto che mi sento così abbattuto e nervoso, perché non risolvere il problema alla radice?"
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Josh Davidson, Kate Beckett, Richard Castle
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
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«Giornata infernale, vero?»
«Giornata infernale.»
Sei d’accordo.
Diamine, se è stata un giornata d’inferno!
Questo caso ce ne ha fatte passare di tutti i colori. Prima in quarantena per il timore di essere stati esposti a radiazioni, dopo sollevati dal caso, poi pseudo-ibernati, infine quasi morti per l’esplosione di una bomba. Sì, direi che abbiamo avuto giorni migliori.
Però siamo fortunati, io e te. Dopo tutte queste disavventure siamo ancora in piedi per raccontare questa storia. Tu ti sei dimostrata felicissima di prendermi in giro col resto della squadra. E io mi sono sentito contentissimo di essere vivo per ascoltarlo.
«Sai, stavo pensando…»
Credo che oggi sia successo di tutto, ma noi siamo stati sempre a spalleggiarci: tu accanto a me ed io accanto a te. Contro Fallon, contro il gelo, contro un ordigno radioattivo.
Certo, se dovessi ricevere un messaggino in codice con scritto “scappa” la prossima volta correrei via a gambe levate da questa città. Ma poi lo so che tu sceglieresti di restare. E così farei anche io.
E dato che siamo sempre fianco a fianco contro i cattivi, magari possiamo essere faccia a faccia anche stasera, mentre i cattivi vanno a dormire.
Devo prendere il coraggio a due mani per fare questa proposta seriamente, senza farla apparire come il solito gioco.
«Pensavo che magari…»
Sbuca dal nulla.
Già.
M’ero scordato di lui.
Il dottorino motociclista.
Fosse solo questo non mi interesserebbe molto, ma purtroppo c’è di più. Lui è anche Josh. Il tuo Josh. E se tu tieni tanto a lui, io non ho intenzione di essere quello che ti dà fastidio.
«…dovrei andare a casa. Riposarmi un po’. Giornata lunga!»
Un’altra volta con la coda tra le gambe, Richard. I miei complimenti.
«Buonanotte.»
Mi sforzo di fare un piccolo sorriso, ma non ce la faccio a tenerlo a lungo, meglio andarsene. Tanto tu hai altro a cui pensare. Sei davvero fortunata, proprio come ha detto Ryan.
Ryan, gli altri. Non li ho neanche salutati. Pazienza, ormai non posso tornare indietro o questa fitta nel petto diventerà insopportabile.
 
 
*****
 
Mi chiudo in camera, spalmato sul mio letto. Allargo le braccia e le gambe, voglio occuparlo tutto. È mio e ci faccio quel che voglio.
Che pensiero infantile. Essere padrone di un materasso non mi aiuterà ad avere Kate.
Chissenefrega. Io in questa stanza sono il re. Vedi, Richard? Se vuoi puoi metterti a saltare sul letto.
Cos’era quel crack?
No, meglio smetterla.
Non ha senso. Perché posso avere tutte le donne della città tranne la sola che mi interessa?
Io posso fare tutto. Adesso mi metto ad urlare fuori dalla finestra. Se uno ha la forza di urlare fuori da una finestra non avrà difficoltà ad andare da Kate Beckett e rivelarle i suoi sentimenti.
No, questa formulazione non è corretta. Non è che tutti quelli che gridano poi vanno a casa di Beckett.
Insomma, Richard, non hai bisogno di giustificare i tuoi pensieri anche a te stesso. Anzi, diciamolo, dei tuoi pensieri non devi rendere conto a nessuno. Siamo in un paese libero, puoi pensare quel che vuoi.
Ma perché sto pensando in terza persona ora?
 
È frustrante. Questo rapporto è frustrante.
No, non è vero. Non è la relazione tra noi due ad essere frustrante. È un’altra, la cosa frustrante.
Quel dottorino.
Quel capellone.
Quel motociclista.
È colpa tua, lo sai, ragazzo?
Sì, RA-GA-ZZO! Perché quanti anni hai? Venticinque? Magari ventisette. Forse una trentina. Sei coetaneo di Kate, probabilmente. Ma non ha importanza, sei immaturo per lei, ecco cosa sei.
E la sai una cosa? Se è tua la colpa del fatto che mi sento così abbattuto e nervoso, perché non risolvere il problema alla radice?
In fondo io scrivo gialli, non avrò problemi ad architettare l’omicidio perfetto.
In realtà, dato che lavoro con la polizia da anni, so quanto sia difficile che si realizzi un delitto perfetto. Ma la verità è che il delitto perfetto è quello che non è neanche stato scoperto e quel delitto sarà il mio.
Quindi, rimbocchiamoci le maniche.
Dove ho messo i fogli e le penne? Eccoli.
 

COME ELIMINARE JOSH

 
Poi questo foglio vedrò di farlo sparire, altrimenti il mio piano malefico sarà tutt’altro che perfetto.
Muhahaha!!!
 

PRIMO PIANO D’AZIONE

 
Perché è meglio cercarne più di uno. Ora butto giù le idee, dopo sceglierò il migliore e vedrò di studiarlo.
Da cosa possiamo partire?
Un bel classico.
 

Buttarlo giù da un posto molto alto.
Empire State Building.
Problema: come attirarlo dato che non siamo amici che escono insieme?
Rubare il cellulare a Beckett e mandare uno sms finto da parte sua.

 
Pessima idea. Poi accuserebbero lei.
 

Rubare il cellulare a Beckett e mandare uno sms finto da parte sua.
Travestirsi, fingere un malessere e chiedere di essere visitato espressamente da lui.
Poi lo tramortisco e lo scaglio giù.
Problema: alta rete di protezione.

 
Dannazione.
Meglio passare oltre.
 

SECONDO PIANO D’AZIONE

 
Come muore la gente senza che sembri un omicidio?
Ci sono!
 

Scaraventarlo sui binari della metro quando si avvicina il treno.
Sembrerà un suicidio.

 
Basta fare un po’ di attenzione a non essere visti.
 

Problema: metropolitana NY sempre affollata.

 
Uffa.
Richard Castle, scrivi dei romanzi con trame elaborate e delitti incredibili e questo è tutto quello a cui riesci a pensare? Buttarlo sotto un treno?
In più hai appena ripreso a pensare in terza persona.
Basta. Ora serve un’idea brillante.
 

TERZO PIANO D’AZIONE

 
Pensiamo un po’ al dottorino. Cosa so di lui?
 

È un dottore.
È un cardiochirurgo.
Ha una moto.
Si veste spesso di nero. <-- irrilevante
Fa il medico in Africa per salvare piccoli bambini indifesi
<-- cinismo fuori luogo

 
Quindi?
Mettiamo insieme queste cose.
 

Indagare sul suo prossimo volo per l’Africa.
Problema: ha detto che vuol restare con Beckett.
Trovare qualcuno in Africa che faccia un’offerta incredibilmente allettante al dottorino.
Un’offerta che non può rifiutare andrà benissimo.
<-- stare attento, la mafia è pericolosa
Indagare sul suo prossimo volo per l’Africa.
Trovare un mio fan fra i viaggiatori.
Attirarlo in un angolo del’aeroporto.
Iniettare un potente gas velenoso all’interno del suo cuore che si scateni solo dopo qualche ora.
Cancellargli la memoria.
Problema: come cancellare la memoria a una persona?

Nota: informarsi sulla reale esistenza di Men in Black
coi loro aggeggi sparaflashanti cancella-ricordi.

Il mio fan avrà un attacco di cuore.
Il dottorino lo aprirà per operarlo durante il volo date le condizioni pericolosissime in cui sta l’uomo.
Il gas si espanderà e il dottorino morirà.
Assieme al mio fan.
E a tutte le altre persone su quell’aereo.
Ipotesi da scartare.

 
Caspita, questa idea era buona fino ad un certo punto.
Non vuoi proprio deciderti a morire, eh? Vuoi fare il duro? Ma chi ti credi di essere? E con chi credi di avere a che fare? Io non sono uno dei tuoi infermieri senza spina dorsale. Io sono Richard Castle, lo scrittore. Nessuno mi ferma, tantomeno tu. E te lo dimostrerò trovando un altro piano d’azione.
 

QUARTO PIANO D’AZIONE

Aspettare il dottorino fuori dall’ospedale con un bisturi.
Attirarlo in un vicolo facendogli sentire la voce di un bambino piangente.

Nota: registrare la voce di un bambino piangente.

Tagliuzzargli la faccia.
Diventerà brutto.
Beckett non lo vorrà più.

 
Anche se forse Beckett non sta con lui solo perché è bello.
Sempre che si possa ritenere bello un tizio così.
Forse è carino, ma non ha tutto questo fascino. Io sono affascinante. Lui è belloccio.
È alto, ok. Ma lo sono anche io. Un po’ meno di lui, ma non è necessario essere dei giganti. Povera Beckett, dovrà salire sui trampoli per abbracciarlo decentemente.
Sembrerebbe avere un bel fisico. Io… beh, anche io avevo un fisicaccio alla sua età, ma poi ho imparato che allenare il cervello è meglio che sviluppare un paio di bicipiti.
Insomma sto divagando. Il concetto è che il dottorino è un idiota e io lo odio.
Perché…
Perché…
Perché?
Perché lui può far felice Kate e io no.
Perché io ci provo sempre, ma a riuscirci è lui.
Perché più che odio è un’invidia incredibile.
E dubito che ammazzarlo farebbe star meglio qualcuno di noi. Non di certo lei.
E allora a che servirebbe starle accanto, se fossi l’uomo che l’ha resa triste?
Il dottorino…
Josh.
Lui ha un nome.
E questo foglio è inutile come pochi altri. Non avrei mai il coraggio di fare delle cose del genere.
Per fortuna.
Perché sarebbero proprio delle idiozie.
E delle cattiverie.
E delle vigliaccate.
 
Devo mettermi ancora da parte?
E va bene, mi metterò da parte.
Un’altra volta.
E poi ancora.
E poi ancora.
E poi?



 

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Questa mi è venuta in mente dopo aver letto questo articoletto 4 ways to write Josh off Castle.
Mi sono detta: perchè non immaginare che sia Castle stesso a sognare come eliminare il dottorino? In fondo la sua fantasia applicata a piani strampalati è nota a tutti e sappiamo che non ha in gran simpatia il doctor-motorcycle-boy. Ho deciso di chiamarlo dottorino motociclista invece del nomignolo che credo avrà quando sentiremo la traduzione: dottor ragazzo motociclista [dato che nella puntata di stasera, quando Castle scopre che lavoro fa, è stato tradotto, appunto,  ragazzo motociclista].
Questo Rick è un po' caricatura, lo so.
Spero che comunque vi piaccia la ff. Un saluto a tutti i lettori! :)

 

   
 
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