Tu, guardami negli occhi.
Uscii dalla mia camera per prendere un bicchiere di acqua in cucina..”Ah sei qui..” Mi voltai e rivolsi uno sguardo infastidito al mio coinquilino. Erano più di tre mesi che vivevamo sotto lo stesso tetto eppure non era passato un giorno in cui non avevamo discusso più o meno violentemente.
“ Non studi?” “ mi sono presa una piccola pausa,puoi stare tranquillo,me ne torno di là.. “ Non rispose e non si mosse, semplicemente mi guardò con la sua solita aria di sufficienza e io, sull'orlo di una crisi di nervi mi chiusi ancora una volta in camera.
Riaprii il libro di filosofia,inviai un messaggio a mia madre per avere notizie da casa e dopo aver infilato gli occhiali ripesi a studiare. Dopo aver finito tutti i capitoli guardai l'orologio “8:00” mi alzai in modo molto pigro e entrai in cucina;nel lavandino trovai i suoi piatti sporchi e il frigo quasi vuoto. “THOMAAAS” urlai con tutta la voce che avevo “mm??” arrivò in cucina,praticamente in mutande. Ignorai la situazione. “Che significa quello? “ indicai il lavandino “ e il frigo vuoto?Non vivi da solo!” mi fissò per un paio di minuti poi apri bocca “ Scusami..” queste sue false scuse mi resero ancora più nervosa “ lava quei cazzo di piatti, io non ceno” uscii e mi rintanai in camera. Mi cambiai, misi il mio pigiama verde e raccolsi i miei capelli color miele in una coda lenta.
Nell'ultimo periodo ero molto nervosa per svariati motivi:lo studio,il mio coinquilino e la distanza da casa..dalla mia famiglia,dal mio bambino..Guardai la sua foto sul mio comodino. Rabbrividii per la sua assenza. Mi mancava moltissimo il suo sorriso,quegli occhioni cosi simili ai miei e il rumore dolce del suo respiro durante il sonno. Affondai la testa nel cuscino e cercai di trattenere il pianto poi sentii bussare alla porta. “ Che c'è?” risposi seccata “ Diletta..posso entrare?” “Se proprio devi, entra! “ nascosi sotto al cuscino la foto “senti..non puoi non mangiare, tieni, non è niente di particolare ma almeno è qualcosa” sorrise appena .Per la prima volta dopo tre mesi era stato gentile “ Grazie” presi il piatto che aveva tra le mani. “Tutto bene?” mi guardò e istintivamente mi strofinai gli occhi “ Si, sono solo un po' stanca “ mentii “D'accordo allora.. torno a studiare” usci dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Mangiai velocemente il panino che Thomas aveva fatto per me poi presi il cellulare e preoccupata per la risposta mancata di mia madre chiamai a casa.
Spazio
autrice:
Ciao
lettori e lettrici.Questa è la mia prima FF,spero abbiate
pietà.Aspetto le vostre recensioni per pubblicare il
prossimo capitolo sulla quale sto già lavorando.
Ah,dimenticavo.Il mio
nome è Riky. ;D