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Autore: Lizzyluna    30/03/2011    3 recensioni
Raccolta di frammenti sulle coppie del fandom di Harry Potter, dalle classiche fino alle più assurde, impossibili e vomitevoli. Ispirata dalla Master Ship List di FictionAlley Park.
57) Leather and Libraries - Draco/Hermione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Millegusti + 1 - Coppie per tutte le stagioni'
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Paw and Feather - Sirius/Madama Bumb

“Black! Sirius Black! Oh insomma, dove si è cacciato quel ragazzo?”
Rolanda Bumb perlustrò il parco con lo sguardo acuto, cercando di distinguere qualcosa tra il riverbero del sole sulla neve. Quel Black la faceva impazzire: bastava che lei si distraesse un solo attimo per correggere la presa a uno dei suoi allievi, e subito la canaglia in miniatura filava via in sella alla malandata scopa della scuola, tra gli applausi dei compagni e i sospiri svenevoli delle compagne che assistevano alle sue prodezze. Naturalmente quelle piccole scorribande finivano in mezzo all’erba o tra i rami di un albero (o addirittura, in una sola, memorabile occasione, tra le tegole della Torre di Divinazione, dove il ragazzino era rimasto piangente e tremante per dieci minuti prima che lei riuscisse a raggiungerlo e tirarlo giù), dato che il pilota non riusciva a prestarle attenzione per più di otto secondi e dunque non aveva imparato nulla sul modo corretto di gestire una scopa; si era già procurato lesioni di varia gravità, polmoniti e mezzi annegamenti con quel sistema, tanto che Madama Bumb cominciava a sospettare che avesse una cotta per l’infermiera.
“Madama Bumb, eccolo lì!” esclamò una delle ragazzine puntando il dito, e la professoressa vide con orrore che il disgraziato si era spinto fino al lago ed ora svolazzava con tragica mancanza di timore a pochi centimetri dall’acqua gelida.
“Black! Black, stupido ragazzo, non ti sporgere!” gridò balzando in sella alla propria scopa, ma un’improvvisa raffica di vento portò via le sue parole e rapì la piccola Tinderblast da esercitazione, che fu scagliata in aria come una foglia secca; il passeggero imprudente si spaventò e perse la presa, precipitando rapidamente verso il minaccioso scintillio delle onde.
Madama Bumb non perse tempo: puntò la bacchetta verso Sirius e scagliò un incantesimo per rallentarne la caduta, portandosi poi sotto di lui per prenderlo al volo; pochi istanti dopo il ragazzino era sano e salvo tra le sue braccia, con le guance pallide per la paura e i capelli neri più arruffati che mai. Stavolta niente gita in infermeria, signorino pensò soddisfatta, ma una tirata d’orecchie non te la leva nessuno, garantito.
Mentre lei prendeva fiato per la ramanzina che quella peste si era pienamente meritata, il piccolo la fissò di sottecchi e la abbracciò di slancio, tremando in un modo che mise a dura prova la stabilità della Stella d’Argento. “Ho avuto tanta paura, professoressa! Non lo farò mai più, promesso!” gemette, stringendosi a lei come un innamorato.
Madama Bumb rimase spiazzata, perdendo all’istante tutta la sua furia; tese inconsapevolmente le mani per ricambiare quell’abbraccio (era dai tempi della scuola che nessuno la stringeva in quel modo), ma poi si ricordò chi era (e soprattutto chi era lui) e dove si trovava in quel momento e si raddrizzò sulla scopa in un sussulto di ritrovata autorità. “Lo spero bene, sciocco!” rispose aspramente. “Potevi morire annegato, se avessi tardato un solo secondo…”
“Ma io sapevo che sarebbe venuta in tempo, professoressa!” mormorò Sirius con un sorriso di adorabile dolcezza (e falso, falso come Giuda, ci avrebbe scommesso). “Lei si prende sempre cura di me, vero? Mi vuole…” e la sua voce si ridusse ad un sussurro, “…mi vuole bene?”
Madama Bumb lottò con l’impulso di scollarsi di dosso quel marmocchio impudente scaricandolo nel lago (una bella doccia fredda non gli avrebbe fatto male), ma la voce dell’etica professionale, che peraltro somigliava moltissimo a quella di Silente, la convinse a riportarlo a riva e spedirlo dalla McGranitt, nella speranza che la collega lo trattenesse fino alla fine della lezione. Scoprì tuttavia, con suo grande disappunto, che liberarsi del ragazzino, anche quando fisicamente non c’era, era tutt’altro che facile.
Maledetto Black! pensò stizzita, quando perse per la sesta volta il filo della spiegazione. La prossima volta ti lascio annegare, porco Bolide, lo giuro sul mio onore!


Dewdrops at Daybreak - Theodore Nott/Luna (merged with Mysterious Theory)

“Quella Lovegood è proprio suonata!” dichiarò Pansy lasciandosi cadere su una poltrona, dopo aver cacciato il ragazzino del secondo anno che la occupava.
“E te ne accorgi adesso, genio?” mugugnò Warrington.
“Beh, adesso vede anche cose che non esistono! Pensa, ha detto che ci sono cavalli che tirano le carrozze di Hogwarts! Non è la più grande sciocchezza…”
Theodore Nott si agitò nervosamente sulla sedia.
“E quei misteriosi cavalli volano intorno alla Guferia!” proseguì Pansy. “Volano, capisci? I cavalli non volano, che stupidaggine!”
“Perché no?” chiese Theodore con calma, anche se nella sua voce vibrava un’insolita nota rabbiosa. “In fondo volano anche le stupide oche starnazzanti… anche se a volte hanno bisogno di scope” e lo sguardo gelido che posò sulla compagna non lasciò dubbi sul tipo di oche a cui stava pensando.
Prima che dalla bocca spalancata di Pansy potesse rotolar fuori qualcosa di più o meno sensato, il Serpeverde chiuse il libro di Pozioni ed uscì dalla sala comune, stringendo un pugno con insospettabile forza.

Theodore non voleva raggiungere la Guferia, ma fu lì che le gambe lo portarono; fuori dalla finestra stretta i grandi cavalli alati gli diedero il benvenuto, concreti e minacciosi come sempre.
“Sono bruttini, vero?”
Il ragazzo si voltò di scatto, ma c’era solo Lunatica Lovegood nel vano della porta; non aveva lettere o pacchetti in mano, quindi Theodore dedusse che fosse venuta lì per starsene un po’da sola.
Come me. I due pazzi visionari si danno appuntamento.
“Sono animali speciali” proseguì Luna. “In pochi possono vederli, e non è esattamente una fortuna”
“Non lo è mai, vero?” rispose Theodore, meravigliando anche sé stesso (lui che parlava con quella matta? Assurdo!). “Vedere cose che gli altri non vedono, intendo. È una condanna, non un dono”
“Gli artisti lo fanno. E anche i geni” obiettò Luna. “Ma le persone normali… no, loro no. Vedono quello che vedono tutti e non guardano più in là”
Il ragazzo meditò a lungo su quelle parole, e quando alzò il capo la Corvonero era già sulla soglia. Prima di andarsene, però, la ragazza si voltò di nuovo a guardarlo. “Hermione mi ha prestato un libro” rivelò. “Un libro Babbano. Diceva una bella cosa a un certo punto: L’essenziale è invisibile agli occhi
L’essenziale è invisibile agli occhi” ripeté Theodore a bassa voce, ed ebbe la sensazione che quell’essenziale gli avesse appena sorriso.


Scommetto che vi mancava, non è vero? Ed eccolo qui, più esasperante del solito: stavolta la vittima è la iellatissima insegnante di volo, che in questo momento vorrebbe tanto essersi iscritta a quel corso per accalappiadraghi. E sì, sta facendo sul serio: notate come si impegna per attirare l'attenzione della sua bella, riuscendo a rischiare la vita una decina di volte nel processo (oh, c'è anche un microseguito. L'ho scritto nella risposta alla recensione di AresEris).
La Tinderblast è una scopa, come la Stella d’Argento.
Sono orgogliosa anche della seconda, prodotto del mio periodo Serpeverde: sappiamo, e lo conferma la Rowling stessa, che è Theo il ragazzo che vede i Thestral nel quinto libro. La citazione è da
Il piccolo principe.
So che vorrete tutti abbracciarlo per come ha risposto a Pansy, ma... uno alla volta, prego. Magrolino com'è, se lo aggredite tutti insieme lo schiacciate.



Nona classificata al Crack - Fast contest SOLO EDITE

9 classificata: Lizzyluna


Lizzyluna – Paw and feather

- Grammatica e forma: 10/10
- Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
- Originalità della trama: 9.5/10
- Gradimento personale: 10/10
Totale: 38.5 – 40

Grammatica e forma: grammatica ottima e forma scorrevole. Niente da dire ^^.
Caratterizzazione dei personaggi: Ho apprezzato la caratterizzazione che hai dato di Sirius, anche perché è risaputo che Sirius è uno dei personaggi più difficili da trattare insieme a Draco Malfoy!
Madama Bumb non mi ha convinta del tutto. Credo che avresti potuto approfondirla di più e, soprattutto, farla più severa e meno simile a Madama Chips. Aldilà di questo, benissimo.
Originalità della trama: Ecco, non è originalissima, perché è un po’ un clichè Sirius che fa disperare (e inevitabilmente mezzo-innamorare) le professoressa di Hogwarts.
Gradimento personale: “Sirius sta bene con chiunque” ha professato Selene Lightwoood. Ed è vero, Sirius starebbe bene anche con un albero. Inoltre tu hai scritto una storia leggera, divertente e innagabilmente crack. Per questi motivi, mi è piaciuta parecchio ^^.
Un bacio, Ceci.

   
 
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