Paw and Feather -
Sirius/Madama Bumb
“Black! Sirius Black! Oh
insomma, dove si è cacciato quel
ragazzo?”
Rolanda Bumb perlustrò il
parco con lo sguardo acuto,
cercando di distinguere qualcosa tra il riverbero del sole sulla neve.
Quel
Black la faceva impazzire: bastava che lei si distraesse un solo attimo
per
correggere la presa a uno dei suoi allievi, e subito la canaglia in
miniatura
filava via in sella alla malandata scopa della scuola, tra gli applausi
dei
compagni e i sospiri svenevoli delle compagne che assistevano alle sue
prodezze. Naturalmente quelle piccole scorribande finivano in mezzo
all’erba o
tra i rami di un albero (o addirittura, in una sola, memorabile
occasione, tra
le tegole della Torre di Divinazione, dove il ragazzino era rimasto
piangente e
tremante per dieci minuti prima che lei riuscisse a raggiungerlo e
tirarlo
giù), dato che il pilota non riusciva a prestarle attenzione
per più di otto
secondi e dunque non aveva imparato nulla sul modo corretto di gestire
una
scopa; si era già procurato lesioni di varia
gravità, polmoniti e mezzi
annegamenti con quel sistema, tanto che Madama Bumb cominciava a
sospettare che
avesse una cotta per l’infermiera.
“Madama Bumb, eccolo
lì!” esclamò una delle ragazzine
puntando
il dito, e la professoressa vide con orrore che il disgraziato si era
spinto
fino al lago ed ora svolazzava con tragica mancanza di timore a pochi
centimetri dall’acqua gelida.
“Black! Black, stupido
ragazzo, non ti sporgere!” gridò
balzando in sella alla propria scopa, ma un’improvvisa
raffica di vento portò
via le sue parole e rapì la piccola Tinderblast da
esercitazione, che fu
scagliata in aria come una foglia secca; il passeggero imprudente si
spaventò e
perse la presa, precipitando rapidamente verso il minaccioso scintillio
delle
onde.
Madama Bumb non perse tempo:
puntò la bacchetta verso Sirius
e scagliò un incantesimo per rallentarne la caduta,
portandosi poi sotto di lui
per prenderlo al volo; pochi istanti dopo il ragazzino era sano e salvo
tra le
sue braccia, con le guance pallide per la paura e i capelli neri
più arruffati
che mai. Stavolta niente gita in
infermeria, signorino pensò soddisfatta, ma
una tirata d’orecchie non te la leva
nessuno, garantito.
Mentre lei prendeva fiato per la
ramanzina che quella peste
si era pienamente meritata, il piccolo la fissò di sottecchi
e la abbracciò di
slancio, tremando in un modo che mise a dura prova la
stabilità della Stella
d’Argento. “Ho avuto tanta paura, professoressa!
Non lo farò mai più,
promesso!” gemette, stringendosi a lei come un innamorato.
Madama Bumb rimase spiazzata,
perdendo all’istante tutta la
sua furia; tese inconsapevolmente le mani per ricambiare
quell’abbraccio (era
dai tempi della scuola che nessuno la stringeva in quel modo), ma poi
si
ricordò chi era (e soprattutto chi era lui)
e dove si trovava in quel momento e si raddrizzò sulla scopa
in un sussulto di
ritrovata autorità. “Lo spero bene,
sciocco!” rispose aspramente. “Potevi
morire annegato, se avessi tardato un solo
secondo…”
“Ma io sapevo che sarebbe
venuta in tempo, professoressa!”
mormorò Sirius con un sorriso di adorabile dolcezza (e
falso, falso come Giuda,
ci avrebbe scommesso). “Lei si prende sempre cura di me,
vero? Mi vuole…” e la
sua voce si ridusse ad un sussurro, “…mi vuole
bene?”
Madama Bumb lottò con
l’impulso di scollarsi di dosso quel
marmocchio impudente scaricandolo nel lago (una bella doccia fredda non
gli
avrebbe fatto male), ma la voce dell’etica professionale, che
peraltro
somigliava moltissimo a quella di Silente, la convinse a riportarlo a
riva e
spedirlo dalla McGranitt, nella speranza che la collega lo trattenesse
fino
alla fine della lezione.
Scoprì tuttavia, con suo
grande disappunto, che liberarsi
del ragazzino, anche quando fisicamente non c’era, era
tutt’altro che facile.
Maledetto
Black! pensò stizzita, quando
perse per la sesta volta il filo della spiegazione. La
prossima volta ti lascio annegare, porco Bolide, lo giuro sul mio
onore!
Dewdrops at Daybreak -
Theodore Nott/Luna (merged with Mysterious Theory)
“Quella Lovegood
è proprio suonata!” dichiarò Pansy
lasciandosi cadere su una poltrona, dopo aver cacciato il ragazzino del
secondo
anno che la occupava.
“E te ne accorgi adesso,
genio?” mugugnò Warrington.
“Beh, adesso vede anche
cose che non esistono! Pensa, ha
detto che ci sono cavalli che tirano le carrozze di Hogwarts! Non
è la più
grande sciocchezza…”
Theodore Nott si agitò
nervosamente sulla sedia.
“E quei misteriosi cavalli
volano intorno alla Guferia!”
proseguì Pansy. “Volano, capisci? I cavalli non
volano, che stupidaggine!”
“Perché
no?” chiese Theodore con calma, anche se nella sua
voce vibrava un’insolita nota rabbiosa. “In fondo
volano anche le stupide oche
starnazzanti… anche se a volte hanno bisogno di
scope” e lo sguardo gelido che
posò sulla compagna non lasciò dubbi sul tipo di
oche a cui stava pensando.
Prima che dalla bocca spalancata di
Pansy potesse rotolar
fuori qualcosa di più o meno sensato, il Serpeverde chiuse
il libro di Pozioni ed
uscì dalla sala comune, stringendo un pugno con
insospettabile forza.
Theodore non voleva raggiungere la
Guferia, ma fu lì che le
gambe lo portarono; fuori dalla finestra stretta i grandi cavalli alati
gli
diedero il benvenuto, concreti e minacciosi come sempre.
“Sono bruttini,
vero?”
Il ragazzo si voltò di
scatto, ma c’era solo Lunatica
Lovegood nel vano della porta; non aveva lettere o pacchetti in mano,
quindi
Theodore dedusse che fosse venuta lì per starsene un
po’da sola.
Come me. I
due pazzi
visionari si danno appuntamento.
“Sono animali
speciali” proseguì Luna. “In pochi
possono
vederli, e non è esattamente una fortuna”
“Non lo è mai,
vero?” rispose Theodore, meravigliando anche
sé stesso (lui che parlava con quella matta? Assurdo!).
“Vedere cose che gli
altri non vedono, intendo. È una condanna, non un
dono”
“Gli artisti lo fanno. E
anche i geni” obiettò Luna. “Ma le
persone normali… no, loro no. Vedono quello che vedono tutti
e non guardano più
in là”
Il ragazzo meditò a lungo
su quelle parole, e quando alzò il
capo la Corvonero era già sulla soglia. Prima di andarsene,
però, la ragazza si
voltò di nuovo a guardarlo. “Hermione mi ha
prestato un libro” rivelò. “Un
libro Babbano. Diceva una bella cosa a un certo punto: L’essenziale
è invisibile agli occhi”
“L’essenziale
è
invisibile agli occhi” ripeté Theodore a
bassa voce, ed ebbe la sensazione
che quell’essenziale gli
avesse
appena sorriso.
Scommetto che vi mancava, non è vero? Ed eccolo
qui,
più esasperante del solito: stavolta la vittima è
la iellatissima insegnante di volo, che in questo momento vorrebbe
tanto essersi iscritta a quel corso per accalappiadraghi. E
sì, sta facendo sul serio: notate come si impegna per
attirare l'attenzione della sua bella, riuscendo a rischiare la vita
una decina di volte nel processo (oh, c'è anche un microseguito. L'ho scritto nella risposta alla recensione di AresEris).
La Tinderblast è una scopa, come la Stella
d’Argento.
Sono orgogliosa anche della seconda, prodotto del mio periodo
Serpeverde: sappiamo, e lo conferma la Rowling stessa, che è
Theo il ragazzo che vede i Thestral nel quinto libro. La citazione
è da Il piccolo principe.
So che vorrete tutti abbracciarlo per come ha risposto a Pansy, ma...
uno alla volta, prego. Magrolino com'è, se lo aggredite
tutti insieme lo schiacciate.
Nona classificata al Crack - Fast contest SOLO EDITE
9 classificata: Lizzyluna
Lizzyluna – Paw and feather
- Grammatica e forma: 10/10
- Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
- Originalità della trama: 9.5/10
- Gradimento personale: 10/10
Totale: 38.5 – 40
Grammatica e forma: grammatica ottima e forma scorrevole. Niente da
dire ^^.
Caratterizzazione dei personaggi: Ho apprezzato la caratterizzazione
che hai dato di Sirius, anche perché è risaputo
che Sirius è uno dei personaggi più difficili da
trattare insieme a Draco Malfoy!
Madama Bumb non mi ha convinta del tutto. Credo che avresti potuto
approfondirla di più e, soprattutto, farla più
severa e meno simile a Madama Chips. Aldilà di questo,
benissimo.
Originalità della trama: Ecco, non è
originalissima, perché è un po’ un
clichè Sirius che fa disperare (e inevitabilmente
mezzo-innamorare) le professoressa di Hogwarts.
Gradimento personale: “Sirius sta bene con
chiunque” ha professato Selene Lightwoood. Ed è
vero, Sirius starebbe bene anche con un albero. Inoltre tu hai scritto
una storia leggera, divertente e innagabilmente crack. Per questi
motivi, mi è piaciuta parecchio ^^.
Un bacio, Ceci.