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Autore: winry8827    31/03/2011    4 recensioni
Un’anima trova un mondo inaspettato dopo la morte e si prepara per una nuova vita.
Storia partecipante al contest "Dopo la morte cosa c'è?"
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia partecipante al contest “Dopo la morte cosa c’è?
 
Autrice forum: Gabby_8827
Autrice efp: Winry8827
Titolo: “Iperuranio” L’albergo dell’Aldilà
Categoria: Sovrannaturale
Rating: Verde
Generi: Mistero, Introspettivo
Avvertimenti: One-shot
Lunghezza: 745 parole (per il contatore di word)
Introduzione: Un’anima trova un mondo inaspettato dopo la morte e si prepara per una nuova vita!
 
 
Premessa: questa storia è molto vecchia e ormai non mi rispecchio più nel modo in cuoi è stata scritta, ma spero possa piacervi ugualmente.
 
 
 
“Iperuranio”
L’albergo dell’Aldilà

 

 
Esiste un luogo oltre la volta celeste, dove vivono serene le idee, che perfette determinano l’esistenza delle cose.
E’ la casa delle idee, il posto in cui l’anima soggiorna prima di ricadere sulla terra, in un nuovo corpo, in una nuova vita.
Così mi hanno detto appena sono arrivato in questo luogo bizzarro.
Qui tutto è bianco, candido come la neve, tutto appare limpido, sereno, tranquillo ed io mi sento immerso nella beatitudine, immerso in ciò che di più puro esiste, l’essenza del mondo.
 
Un luogo dove incontri altre anime, dove si entra in contatto con le idee che determineranno l’essere futuro anche in base a ciò che un tempo è stato, questo mi hanno poi spiegato.
Mi ritrovo in quest’albergo per anime, dove si chiacchiera, si conosce e comprende ciò che in vita nemmeno la più fervida fantasia potrebbe immaginare.
 
Ormai non ricordo il come o il perché della mia morte, questo luogo cancella i ricordi partendo dagli ultimi istanti di vita, e ora sono solo pura essenza fluttuante, una sorta di fantasmino errante nel candido oblio dell’essere.
Ammetto che inizialmente pensavo di essere realmente un fantasma, avrei tormentato i miei alunni anche dopo la vita!
Che idea allettante…
Perché sì ero un professore, un docente di filosofia, che strano non avrei mai pensato che l’Iperuranio esistesse, eppure mi ritrovo qui spaesato.
Mi hanno dovuto spiegare ciò che conoscevo, ma che non comprendevo, ciò che ho studiato ma nel quale non credevo.
Che paradosso è la vita o meglio la morte!
 
Fluttuo cercando di apprendere i segreti delle cose, delle idee e della vita.
So che presto dimenticherò tutto, ma vale la pena sfruttare ogni singolo istante per bearmi dell’inconoscibile.
Qui tutto è perfetto, la realtà non è altro che un’orrenda copia!
Una copia malevola e imperfetta sporca di marcio e sudiciume.
Al candore del mondo dell’Aldilà si oppone una serie di sfumature irreali e mistificatrici.
Che esseri stupidi siamo, non sappiamo nemmeno copiare!
 
Per quanto morto io sia, non so se sia possibile provare dei sentimenti, penso di essere triste perché comprendo solo ora ciò che sono. Sono il nulla in questo modo eccezionale, ero il niente in una vita spenta, ero un fallito per una madre che desiderava un ingegnere come il marito, un ozioso per una moglie che criticava la mia passione, un grande bastardo per i miei alunni.
Che paradosso è la vita!
In questo istante, ripensandoci, sono felice di essere morto, anche se spero di non aver sofferto troppo, non è bello morire di morte violenta, ma in fondo ero giovane ed escludo un infarto.
Oddio e se fossi stato malato?
In questo caso meglio non ricordare, sinceramente vorrei essere come Lui o Lei.
Sì come quell’anima lì che non ricorda assolutamente nulla della sua vita, Lui o Lei, chi che sia è felice di non rammentare.
 
Io ricordo di aver tentato in tutti i modi di essere diverso da mio padre, un uomo assente ed egoista, un uomo scorbutico e arrogante, mi sa che non ha funzionato! La mamma preferiva la malevola copia di un marito imperfetto.
C’è gente che beve, fuma, si droga ed io per cosa devo essere tormentato?
Perché leggo, incriminato per possesso illecito di libri, assurdo!
Sono, ero un professore socievole, amavo il mio lavoro che è stato ripagato con un assegno in bianco, firmato dalla Signora Ignoranza!
Che tristezza è la vita, almeno la mia!
Ma quando spariscono i ricordi…
 
Continuo nel mio fluttuare e incontro altre anime che come me sono smarrite, ma forse lo eravamo in terra e ora è la verità che ci spaventa.
Passano i minuti, penso siano tali, il tempo corre veloce ed io non saprei scandire il suo scorrere, mi sento sempre più leggero e sollevato, in pace con il modo, quello vero.
Sento la mia essenza sempre più limpida, sono sereno e non so il perché, ma ho l’impressione di essere libero da un peso, che sensazione meravigliosa sono felice come non mai, ma che strano! Non ricordo di esserlo mai stato.
Questo mondo cancella gli orrori di una vita meschina e forse e meglio ignorare un triste passato.
 
Sono un’essenza, un’anima serena che si prepara a una nuova esistenza, a una nuova vita, a una rinascita, sperando che questa sia gloriosa.
L’uomo merita la letizia e il Direttore di questo magnifico albergo per anime, chiunque Esso sia, ne è conscio e a ogni morte regala la vita, e ogni volta la stanza è sempre diversa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice
Ciao a tutti!
Penso di essere stata chiara nella storia, è un’anima che parla e si racconta, ella si trova nell’Iperuranio platonico, dove vi sono le idee perfette e dove le anime soggiornano prima di reincarnarsi, queste dimenticano la loro vita passata, ma una piccola parte di esso le accompagnerà nella vita futura determinando ciò che poi saranno.
Questo accade anche alla mia smemorata anima.
Ad esempio il professore di filosofia che ama leggere, la sua anima manterrà quella passione influenzando anche la sua vita futura.
 
Ringrazio chi legge e chi commenta, sperando lo farete.
 
 
 
 

  
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