Una piccola fic su uno sfiga character, ovvero come io definisco quei personaggi poco gettonati dal fandom, Emerald!

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Emerald si avvicinò di soppiato a Crystal, mentre nel laboratorio vigeva il silenzio più totale.

I suoi passi non emettevano nessun rumore, a turbate la quiete era soltanto il tenue ribollire dei becker con i quali stava armeggiando la ragazza.

A vederla così, parzialmente immersa nell'oscurità, con le sue forme messe in evidenza dal bianco camice che ormai era diventata la sua divisa, il piccolo ragazzo era divenuto ancora più dubbioso. Devi solo fare quello che ha detto Gold, non è molto difficile....

Nella mente di Emerald transitò velocemente il ricordo della discussione che aveva avuto con l'allenatore di Jhoto, su come bisognasse comportarsi con le ragazze per conquistarle.
Non aveva fatto altro che dargli qualche dritta sull'approccio da adottare, ma per ora gli sarebbe bastato.

- Crystal... - iniziò lui a bassa voce.

- Dimmi. - gli rispose lei sovrappensiero, completamente assorbita dalla delicatissima reazione che stava per avvenire tra le provette che reggeva in mano ed il liquido che ribolliva sotto il suo viso. Se avesse sbagliato anche solo di una goccia molto probabilmente sarebbe successo un disastro.

- Lo sai che hai davvero un bel sedere! - urlò Emerald con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre con una delle sue protesi mollava una pacca di apprezzamento sul fondoschiena della ricercatrice.

In un istante il laboratorio venne travolto da un lampo di luce fortissima.

Quando Crystal si ritrovò distesa a terra sul pavimento del laboratorio in seguito all'esplosione non sapeva dire se ad averla scioccata di più era stata la reazione chimica che l'aveva fatta volare per aria o ciò che le aveva detto Emerald pochi secondi prima.

Il bambino ora giaceva svenuto accanto a lei, probabilmente doveva aver sbattuto la testa in seguito a quello che era successo.