Come al solito è una boiata. Percheè
scrivo solo cose del genere? >.> sono pessima!!
Beh, comunque sia mi sono divertita a scriverla, spero voi vi divertiate a
leggerla!
Nel caso aveste letto Corpo e Anima o Il Dramma del Piano, fate finta
di non averle lette, questa storia si colloca prima o in un’altra
dimensione XD a vostra scelta!!
Ahaha!!
Le Premure di
Papà
Come
diavolo funzionava quell’improbabile marchingegno? Stain
riusciva a metterlo in difficoltà anche senza essere presente.
Quel
cannocchiale era complicato e rattoppato come il suo creatore!
Spirit
ci guardò nuovamente dentro. Nulla! Non metteva a fuoco! Nulla di nulla! La casa con la
protuberanza verde non si vedeva, e lui da quelle finestre doveva assolutamente
guardare, lo doveva al suo ruolo di padre
di famiglia!
Smosse
un po’ infernale aggeggio, puntò le colline, puntò il sole
al tramonto, il negozio del pescivendolo, la casa di Lord Shinigami…
niente…
Lo
strapazzò, rigirò, inclinò, così tante volte, che
alla fine nella foga di farlo funzionare diede un calcio al cavalletto che lo
sorreggeva, il quale cascò per terra con un
terribile rumore metallico, qualche pezzo saltò via rotolando per la
terrazza della DMWA .
“Ah, no!no! no!”
esclamò rincorrendo un pezzo meccanico che continuava a sfuggirgli
impazzito “torna qui!” sbraitò come se quel cerchietto
rattoppato potesse davvero sentirlo, e ubbidirgli.
Alla
fine esasperato, mentre quel maledetto pezzo metallico, in barba a parecchie
leggi della fisica, continuava a rotolare., gli si
lanciò sopra a pesce, schiacciandolo col suo peso. Almeno l’aveva
acchiappato! Per un secondo pensò, con inevitabile orrore, a cosa
avrebbe potuto dire sua figlia se avesse assistito alla scena. Si riscosse
pensando che in quel momento Maka era a casa, e che
quindi non avrebbe potuto vederlo litigare con un cannocchiale arrampicato
sulla DMWA.
Il
pensiero di Maka a casa lo riportò ai suoi
iniziali intenti, doveva assolutamente vedere cosa succedeva in quel posto!
Afferrò
il cerchio meccanico che aveva placcato con tanta fatica, e vari lividi sulle
ginocchia, per l’atterraggio sulle piastrelle della terrazza.
Rimise
in piedi il cadavere del cannocchiale di Stain e poi
osservò l’ingranaggio fuggiasco, intenzionato a capire dove
andasse posizionato, prima di accorgersi che si trattava di un coperchio.
Deglutì
vergognandosi, non aveva tolto la protezione della lente, ecco perché
non vedeva un tubo.
S’infilò
il tappo in tasca con noncuranza, fingendo tra sé e sé che nulla
fosse successo. Grazie al cielo non c’era nessuno a guardarlo!
Appoggiò
per l’ennesima volta l’occhio al cannocchiale, che era finito a
puntare il negozio del pescivendolo. Spirit ci
pensò un attimo su, e ragionò sul fatto che il negozio del
pescivendolo era molto vicino al Chupa Cabras, che
c’era di male se dava un’occhiatina a qualche bella ragazza, prima
di adempiere i suoi doveri di genitore? Infondo, Maka
mica scappava, Lisa e Arisa invece finivano il turno!!!
Spostò
un po’ il cannocchiale, pregustando, allegro, lo spettacolo.
“Un
padre di famiglia non dovrebbe fare queste cose, Senpai!”
dissero alle sue spalle. Spirit trasalì, perse
dieci anni di vita per lo spavento, finì per terra e ribaltò il
cannocchiale per la seconda volta.
“Perché
arrivi sempre all’improvviso?! Come un vampiro!!” esclamò isterico
“E poi non stavo facendo niente di male! Controllare la propria figlia
è uno dei doveri di noi padri! Tu non lo puoi
sapere!” ribadì piccato.
Stain
rimise in sesto la sua invenzione e ci guardò dentro con calma esasperante.
“Ah sì? Maka abita al Cabaret Club?” domandò con la sigaretta fumante in
bocca, come al solito.
“Ci è finito per caso, puntato
lì! Io stavo
controllando la mia Maka!!
Piuttosto, come hai fatto a trovarmi? E a sapere che avevo il tuo cannocchiale?
Ho mandato Azusa apposta a prenderlo al posto mio!!” esclamò incredulo.
Il
suo interlocutore si voltò a guardarlo, da dietro gli occhiali, per poi
dire semplicemente “Azusa ti sembra il tipo di
persona che ha bisogno di un cannocchiale?”. Non ci fu bisogno di
ulteriori spiegazioni.
“Più
che altro invece… come hai fatto a convincere Azusa
a farti un piacere del genere?” domandò sinceramente curioso di
saperlo.
“Le
ho promesso che non avrei più fatto il Casanova
dentro le mura della DMWA, ma solo in luoghi dove lei
non potesse vedermi” spiegò
“Il
giusto compromesso” commentò tranquillamente Stain
guardando la città col suo cannocchiale rattoppato.
“Perché
volevi spiare Maka, senpai?”
domandò ancora.
Spirit
si fece rosso e lacrimoso, tutto d’un tratto, ricordandosi cosa
l’aveva spinto a un gesto simile. Gli scocciava raccontare una cosa tanto
personale a uno come Stain, ma aveva assolutamente
bisogno di parlarne, ora che era stato riesumato il ricordo.
“L’altro
giorno” cominciò faticosamente “mentre frugavo di soppiatto
nell’armadio della mia Maka, mentre lei era
scuola, per sapere qualche cosa di più sulla sua vita…” fece
una pausa drammatica che non impressionò per nulla lo scienziato
rattoppato, che del canto suo rimase a fissarlo con le mani in tasca.
Il
signor Albarn estrasse con eccessiva enfasi un
sacchettino trasparente che conteneva della biancheria intima piuttosto minima,
ignaro del fatto che quello fosse un suo regalo.
“Oh…
come sulla scena del delitto” ironizzò Stain
piatto, alludendo all’asetticità del
sacchetto dove era stato messo il vergognoso reperto.
“Io l’ho detto che quel Soul Eater era un teppista! Sta portando la mia dolce Maka sulla
cattiva strada!! Anzi, fammi
vedere!” esclamò con grande furore afferrando il telescopio.
Focalizzò
l’immagine, ancora fissa sul Chupa Cabras, e
senza esitazione, pervaso da una quantità incredibile di amore paterno,
lo pilotò fino alla casa con la protuberanza verde, per poi individuare
la finestra della cucina.
C’erano
entrambi, stavano vicino al lavandino e parlavano. Spirit
inorridì vedendo la scena, perché in un momento del genere, in
cucina, davanti a un lavello dovevano stare così vicini? Che bisogno
c’era? Cos’era? Un giochino? Lui aveva intenzione di spruzzarla con
l’acqua per poi dare vita a una cascata di smancerie?
L’uomo
mollo il cannocchiale, il suo povero cuore non poteva reggere a una scena
simile. Stain, vedendo la reazione dell’amico,
si affrettò, curioso, a guardare cosa stesse succedendo in casa Albarn – Evans, ma scorse
solo un ridicolo Soul Eater in grembiule da cuoca e
guanti di gomma, intento a lavare i piatti.
Quando
si voltò a chiedere spiegazioni lo trovò
che ballava intorno a un falò, acceso senza esitazioni sulla terrazza
della DMWA. Quando Kid
fosse venuto a conoscenza del fatto gli sarebbero venuti diversi infarti, tutte
quelle piastrelle rovinate dal fuoco!
“Che
stai facendo?” chiese sempre più perplesso.
“Sto
mandando a Maka l’aura mantieni la tua purezza fino al matrimonio!” spiegò
lui.
Stain
sbatté qualche volta le ciglia “Ne hai davvero uno per ogni
occasione di questi balletti… va bene… fai pure…” concesse
prima di andarsene. Non aveva più nulla da fare lì, Spirit sapeva rendersi ridicolo anche senza il suo aiuto.
Non molto lontano da lì, Soul sbuffò
esasperato “Devi proprio starmi così vicina? Non ci sto coi gomiti!”
“Ti
devo controllare!” esclamò la ragazza bionda mettendosi le mani
sui fianchi.
“Cribbio! È successo solo una volta!! Non c’è bisogno che tu
stia qui in attesa che mi caschi un piatto, per poterlo afferrare coi tuoi
strabilianti riflessi da Maister!”
esclamò vagamente sarcastico, prima di ricevere una librata.
Il
ragazzo si massaggiò la testa con il guanto insaponato.
“Sei
un po’ tesa in questo periodo o sbaglio?” chiese un po’
preoccupato.
La
ragazza abbassò gli occhi “Sai… forse ti parrà
stupido… ma mi sento osservata…è come se qualcuno seguisse i
miei movimenti, e poi oggi mi sono accorta che il completo intimo che mi ha
regalato Papà è scomparso!” ammise.
Soul alzò le spalle “Secondo me il
regalo del vecchio porco l’hai buttato via perché non ti piaceva,
ma non ti ricordi di averlo fatto!
Certe cose è meglio rimuoverle dalla memoria!”
rispose lui.
Maka
sospirò “Sì probabilmente hai ragione!” rispose
piuttosto sollevata.
Quando Stain parla di scena del crimine si
riferisce al fatto che nei film/telefilm gialli i reperti vengono sempre messi
in quelle bustine trasparenti ermetiche.
^.^ Grazie mille per aver letto fin qui!
Aki_Penn