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Autore: ForgetMeNot    01/04/2011    2 recensioni
Prima ancora di innamorarsi di lui, s'era innamorato dei suoi occhi.
Era stato immediato: non appena quello sguardo castano s'era posato su di lui, quasi distrattamente, aveva percepito chiaramente che non ci sarebbe stato nulla che avrebbe mai potuto (voluto?) rifiutare a quello sguardo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al biondo. Perchè un altro non sarebbe stato perfetto, per me, quanto te.



Prima ancora di innamorarsi di lui, s'era innamorato dei suoi occhi.
Era stato immediato: non appena quello sguardo castano s'era posato su di lui, quasi distrattamente, aveva percepito chiaramente che non ci sarebbe stato nulla che avrebbe mai potuto (voluto?) rifiutare a quello sguardo.
Avevano iniziato a frequentarsi come amici all'università, parlando con una scioltezza che non gli era consueta, acquistando e donando una confidenza che non era solito regalare così facilmente, approfittando di ogni occasione per poterlo guardare dritto negli occhi, con un'insistenza che spesso risultava imbarazzante. Non raramente aveva visto quegli occhi abbassarsi, rifuggire il suo sguardo, e le sue guance colorarsi di un rosa che lo rendeva adorabile, ai suoi occhi.
C'era qualcosa che non gli tornava, in quello sguardo, e che tuttavia lo attirava e lo incuriosiva in modo quasi morboso. Più imparava a conoscere la persona meravigliosamente imperfetta che lui era, più non riusciva a comprendere quell'ombra di mistero, di segreto celato, di promessa inespressa che i suoi occhi gli comunicavano, a volte, quando lo sorprendeva a guardarlo. Non riusciva a comprendere come quel ragazzo non poi così bello, riuscisse a sembrare meraviglioso solo grazie a quei due semplici occhi, leggermente allungati, banalmente castani: comuni per colore e forma, ma semplicemente unici.
Aveva pensato di veder cambiare quello sguardo un giorno di inizio estate in cui, vergognoso e impaurito, gli aveva confessato che gli piacevano i ragazzi, invece l'unica sua reazione era stata una scrollata di spalle e uno sguardo nuovo, denso, da brividi caldi, che gli tolse ogni facoltà d'esprimersi ed in quel momento realizzò che era lui, effettivamente, a piacergli. Non glielo disse, si fece bastare la sensazione di averlo ancora accanto.
Le cose iniziarono a precipitare però quando, convinto che col tempo quella che era una cotta colossale per il suo migliore amico passasse, iniziò a frequentare un ragazzo conosciuto ad una festa: era bello, spigliato, un perfetto "chiodo scaccia chiodo", con un paio di occhi verdi che suscitavano invidia e che avevano fatto girare la testa a molti. Ma non a lui, che sognava dei comuni, banali, occhi castani. Occhi che iniziarono a guardarlo con freddezza e con un astio che non avrebbe mai potuto pensare sarebbe stato indirizzato a lui, che lo osservava sgomento e confuso. La sua rabbia però scoppiò quando provò a chiedergliene, candidamente, il motivo: a quella domanda, infatti, seguì un'accesa discussione che ben presto degenerò in una scazzottata senza esclusione di colpi, inframmezzata da insulti di ogni tipo e genere. Fu solo quando, esausti e acciaccati, crollarono l'uno affianco all'altro, ritrovandosi a guardarsi ancora negli occhi. Ci lesse del dolore, in quegli occhi banalmente castani, un dolore che non era dettato dalla scazzottata appena compiuta, ma da qualcosa contro cui combatteva anche lui da tempo, da quando si era scoperto attratto da quel ragazzo non bello, ma che era così perfetto, per lui: gelosia, possesso.. amore.
Aveva scoperto il segreto di quegli occhi, forse, e tutto ora era così semplice e leggero che iniziò a ridere.
E rise ancora, spensierato, quando lo vide mettersi seduto e guardarlo con quegli occhi così espressivi, così pieni d'amore, che non riuscì a capire come non avesse potuto accorgersene prima. Si mise anche lui a sedere, accostando la bocca alla sua in un bacio casto, a fior di labbra, osservando quei banalissimi, comunissimi ma così tremendamente meravigliosi occhi castani allargarsi sorpresi ed accendersi in loro qualcosa di estremamente vivo.
"Ti amo anche io, coglione"
  
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