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Autore: Hurricane93    01/04/2011    4 recensioni
Volgo lo sguardo verso il bancone dove vedo mio fratello stesoci completamente sopra. Appena gli arrivo vicino lui alza la testa precedentemente riposta tra le braccia.
Dio come ci si può ridurre in questo stato?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Questa sera sono tornato a casa relativamente presto, sono solo le 2 di notte quindi decido di fare una doccia visto che del sonno non ce n'era nessuna traccia.
Mentre mi asciugo sento il telefono di casa che inizia a squillare...Chi diavolo può essere a quest'ora?
Vado in cucina sperando che chi stia chiamando non si arrenda e metta giù,quando riesco a rispondere mi sto frizionando i capelli

"Pronto?"

"Salve scusi per l'ora-fa una voce maschile che non conosco- parlo con il signor Leto?"

"Sì sono uno dei due..." rispondo con la voce un po' alterata.

"Ah bene...perché ho qui di fronte l'altro signor Leto, sa è stato lui a darmi questo numero,dovrebbe venire a prendere suo fratello signore visto che ho dovuto prendermi le sue chiavi...ha esagerato con l'alcool questa sera."
Ascolto quello che mi doveva dire l'uomo dall'altra parte della cornetta con poca attenzione visto che già immaginavo cosa mi dovesse dire visto che ormai questa storia sta diventando una routine,almeno questa volta ha chiamato me e non Tomo.

"Ah - dico mentre comincio a salire le scale per andare a mettermi un paio di pantaloni e una t-shirt - se mi dà l'indirizzo sarò lì in pochi minuti". Peccato che quello stupido di fratello che si ritrovava avesse scelto di andare a ficcarsi nel pub all'altro capo di LA.

Mi ci vuole quasi un'ora per arrivare. Quando entro nel bar vedo il proprietario che, mentre ripone le sedie sopra i tavolini per poi pulire la stanza, mi fa un cenno come per dirmi di aver capito chi io sia.
Poi volgo lo sguardo verso il bancone dove vedo mio fratello stesoci completamente sopra. Appena gli arrivo vicino lui alza la testa precedentemente riposta tra le braccia.
Dio come ci si può ridurre in questo stato?

"Hey fratellone!" esclama lui con po' troppa foga.

"Cristo Jared è la 4a volta questa settimana!" dico cercando di aiutarlo ad alzarsi dallo sgabello.

"Non sono ubriaco - fa lui con la lingua impastata - guarda cosa faccio adesso" dice liberandosi del mio braccio e cercando di camminare avanti con il risultato di schiantarsi contro il primo malcapitato tavolino.

"Sì sì Jared non sei ubriaco però ora vieni che ti porto a casa." dico avvicinandomi di nuovo verso di lui e portandolo fuori dal bar, con fatica lo riesco a mettere seduto in macchina.
Dio giuro che se vomita lo ammazzo!

Il viaggio di ritorno lo facciamo completamente in silenzio. Jared è li che cerca di trovare pace nel sedile accanto a me con scarsi risultati,noto che il colore della sua faccia sta cambiando da una tinta rosea a bianco cadavere fino a diventare di un leggero verdognolo, ecco ci risiamo.

"Shannon non mi sento molto bene" farfuglia lui.

"Jared lo immagino visto il conto allucinante che mi è toccato, come minimo ti sei bevuto tutta la scorta di scotch che avevano, comunque adesso andiamo a casa e ti faccio vomitare" lo so, fa schifo pure a me ma se non lo faccio quell'idiota poi sta male per tre giorni.

"Ma non voglio vomitare io..." fa lui mettendo il broncio.

Intanto siamo arrivati, scendo dalla mia macchina e vado a recuperare mio fratello che non riesce nemmeno a sganciarsi la cintura di sicurezza. Lo prendo direttamente in braccio per velocizzare il passaggio dalla macchina al bagno. Arrivati nella suddetta stanza metto in piedi Jared come se fosse una bambola, appoggio le mani sulle sue spalle e spingo verso il basso per farlo inginocchiare, lui cerca di resistere ma è troppo debole e si arrende.

"Shannon non vogl..." il tempo di voltarsi verso il wc e sta vomitando anche l'anima.

Lo reggo per il petto e sento i muscoli del suo addome contorcersi per lo sforzo. Nelle ultime settimane Jared s'è ridotto ad uno straccio. Tutte le sere è la stessa storia e tutte le sere finiscono con il medesimo epilogo con la faccia dentro al water.

È dimagrito tantissimo perché qualunque cosa provi a mettere in bocca lo rigetta fuori appena dopo. E io sto qui insieme a lui guardarlo senza poter far nulla, senza poterlo aiutare. Mi sento così inutile!
Intanto Jared aveva concluso anche per questa sera. Ora ha la testa appoggiata alla tazza del Wc. Lo vedo piangere.

"Forse se vede come mi sono ridotto torneràda me..." La voce di Jared era così flebile da obbligare ad avvicinarmi a lui per capire quello che stava dicendo.

"Jared lo sai benissimo che non può tornare..." Ogni sera lui fa la stessa domanda e io do la medesima risposta. Straziante.

"No Shannon tu non capisci! Io non ce la faccio senza di... - non riesce a finire la frase perché i singhiozzi si sono fatti così forti da non riuscire a farlo parlare - è troppo difficile Shannon..." dice a mo di supplica..
Lo prendo per le spalle e lo faccio appoggiare a me.

"Shannon fa troppo male..." vedere lo stato in cui si è ridotto mio fratello mi spezza il cuore...

"Jared devi essere forte l'avrebbe voluto anche..."

"No Shannon, non ci riesco ad andare avanti, non riesco più a trovare il senso...io non ho più senso, non ho più un mio perché..un mio scopo..." lo sento respirare pesantemente, sembra che anche il semplice respiro gli costi una fatica immane.

"Non ce la faccio più Shannon...non voglio più continuare." Le sue parole sono taglienti come coltelli, mentre dice questo volge gli occhi a me facendomi precipitare il cuore nello stomaco...non ho mai visto gli occhi di Jared così vuoti, inespressivi, così spenti.

"Non dire sciocchezze - farfuglio non credendo minimamente alle parole che sto dicendo - non lo faresti mai."

"..." il silenzio di Jared ha più significato di qualsiasi discorso.

"Jared?" chiedo allarmato.

"Shannon non ha più senso che io viva ancora sen..."

"No Jared! Pensi solo te di star male? Non faceva parte solo della tua vita ma anche della mia! Forse non potrò capire come tu stia in questo momento ma sappi che sto male pure io, e vederti in questo stato mi fa ancora più male! E io non potrei sopportare di...di..." la voce mi si strozza in gola.

"Di perdermi?" conclude Jared. Annuisco sommessamente ricacciando le lacrime negli occhi.

"Non perderesti poi più di tanto..."

"Jared non fare lo stupido ora" dico.

"L'ho uccisa io Shannon come fai a sopportare una cosa del genere?" dice cercando di alzarsi in piedi ma rimettendosi subito seduto pochi istanti dopo viste le esigue forze che gli rimanevano.

"Jared è stato un incidente e l'ha detto pure la polizia..." dico passandomi la mano sulla faccia per cacciare il sonno che in quel momento mi aveva assalito.

"Se non l'avessi convinta ad uscire quella sera lei sarebbe ancora viva!" dice sferrando un pugno al muro così forte da rompergli la fine pelle che ricoprivano le nocche.

"Jared non puoi cambiare quello che è successo" dico appoggiandomi contro la parete della stanza e sedendomi di fronte a lui.

"Dovevo morire io al posto suo - fa lui scuotendo la testa fissando un punto indefinito nel vuoto - era così giovane... così bella... e io l'ho uccisa!" conclude ricominciando a piangere. Il ricordo di Audrey è come un pugno nello stomaco che arriva senza preavviso: toglie il fiato come faceva lei con la sua bellezza disarmante.

"Jared ma ci sei tu qui, non lei! Sei vivo te, non lei! E ti stai facendo scivolare la vita tra le mani... devi reagire... devi farlo per lei!"

"E MI DICI COME CI RIESCO SE TUTTO QUELLO CHE FACCIO MI RICORDA LEI??? - urla ora Jared - COME FACCIO SE VEDO LA SUA FACCIA IN QUALUNQUE COSA? DIMMELO SHANNON, COME?" mentre urla vedo nei suoi occhi una rabbia immensa...c'è ancora qualcosa
che lo tiene vivo.

"E dimmi pensi di risolvere qualcosa passando le serate ad ubriacarti e a vomitare tutto quando torni a casa? Uccidendo te stesso non cambierà niente devi capirlo! Devi vivere anche per lei Jared!" dico prendendolo per le spalle e scuotendolo vigorosamente sperando di farlo rinsavire.

"Tra tutti aveva scelto me Shannon capisci? Poteva amare chiunque e aveva preferito me a tutto il mondo...e adesso guarda com'è finita...lei non c'è più e io mi sento così perso, Audrey era diventata una parte necessaria della mia vita e adesso lei...lei non c'è più."

Dice ignorando completamente quello che avevo detto, ormai sembra stia facendo un soliloquio con se stesso. Mentre parla delle lacrime colme di rabbia scendono lentamente sulle sue guance. Avverto che qualcosa dentro di lui è scattato, rivedo in lui qualcosa del vecchio Jared...

"Audrey mancherà a tutti Jay." dico io ripensando a quanta gente avevo visto piangere al funerale.

"Già...ricordi il suo sorriso Shannon?" fa lui stendendosi stravolto sul pavimento del bagno.

"Come potrei non ricordarlo Jared? Ancora adesso mi sembra di vederla la sulla porta mentre ci guarda ridendo di quanto siamo ridicoli"

Dico mentre raffiorano nella mia mente gli innumerevoli momenti passati insieme questi ultimi anni... Audrey era entrata nelle nostre vite come un fulmine a ciel sereno e se n'era andata con la stessa forza di devastazione di un uragano, e Jared si era trovato nell'occhio del ciclone.

"Indossava sempre i miei maglioni, Dio come non lo sopportavo...lei odiava la mia perfezione maniacale e in qualunque momento era pronta a mettere in confusione tutte le mie cose." fa ancora lui.

"Sì ricordo...e si prendeva sempre le mie sigarette, diceva che era per il mio bene...Audrey...ricordi come l'abbiamo conosciuta?" chiedo.

"Sinceramente non ricordo niente di quello che c'era prima di lei..." fa lui mentre si rigira la colannina che le aveva regalato per il suo compleanno, erano tutte pietrine che aveva raccolto lungo non so quale fiume, diceva che prese singolarmente ogni pietra non significava nulla mentre ora che erano raccolte insieme prendevano un senso, come lui non aveva nessun senso prima di conoscere Audrey.

"Era un'altra vita quella..." dico ormai perso nei ricordi di lei.

"Già - risponde abbozzando un sorriso, il primo dopo quest'ultimo mese - dio Shann penso che non riuscirò mai ad amare un'altra donna così tanto come ho fatto con lei...ce ne saranno altre sicuramente, ma mai dico MAI una come lei." sospira. Sembra che si sia liberato da un enorme peso. E a dire il vero pure io mi sento sollevato.

"Jared questa è stata la prima volta che hai pianto dalla morte di Audrey" dico stupito.

"Prima o poi dovevo farlo no? - dice mentre a fatica si rimette in piedi - e scusami se in questo periodo ti ho fatto diventar matto..." mi alzo anch'io e vado ad abbracciarlo. Il vecchio Jay mi era mancato.

"Pensavo non ti saresti mai più ripreso..." dico sussurando, spaventato delle mie stesse parole

"Lei non avrebbe voluto che mi uccidessi con le mie stesse mani giusto?" fa mentre si libera dall'abbraccio e guardandomi negli occhi, i suoi occhi erano tornati, con una nuova luce però.

"Già" rispondo sorridendo.

"Bene da domani si cambia vita. Da domani dovrò vivere anche per lei: la sento Shannon! Lei è sempre rimasta qui con me, dentro di me, e adesso so che non se ne andrà mai."

Probabilmente non sarebbe mai tornato come prima, ma sicuramente non sarebbe più stato quel Jared di quest'ultimo mese.











NDA: Salve a tutti! Intanto chiedo scusa a tutti coloro che seguono Crowned A e Con le ali ai piedi, scusatemi se non ho più aggiornato, questo ultimo periodo è stato un inferno ve lo giuro! E giuro solenemmente che cercherò di aggiornare al più presto le mie storie, e se non lo faccio avete il diritto di linciarmi! Allora...questa one shoot è nata Mercoledì notte mentre mi dimenavo nel letto cercando di dormire...inutilmente direi anche -.- Cooomunque non so da dove ho preso ispirazione sinceramente ho lasciato che la mia mente malata si manifestasse sotto forma di parole. Il titolo l'ho preso dalla canzone dei Pink Floyd "Wish you were here", mi pareva abbastanza in tema con la storia. Che dire, spero che vi possa piacere ^^
See you soon (lo giuro il più soon possibile xD ),
ANna


   
 
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