Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: giuliaxxx    01/04/2011    6 recensioni
Questi due giorni per la detective erano stati davvero impossibili: un vortice di emozioni l’avevano attraversata, e lei aveva creduto di non farcela, all’inizio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

   Questi due giorni per la detective erano stati davvero impossibili: un vortice di emozioni l’avevano attraversata, e lei aveva creduto di non farcela, all’inizio.

Per fortuna lui c’era sempre per lei e questo, anche se non l’avrebbe mai ammesso, le aveva dato la forza per andare avanti.

Quella forza che lei ormai non possedeva più da un bel po’ di tempo; quella che aveva smesso di coltivare da quando aveva deciso di abbandonare il caso di sua madre.

Gli era costato fatica e rabbia lasciare tutto in sospeso, ma aveva capito che sarebbe stato meglio così, per lei.
Ora però il passato si era rifatto vivo, prepotente, logorante come non mai.
Fortunatamente poteva contare su qualcuno che non fosse soltanto lei stessa; che non fosse solo la sua sete di giustizia.
Quella giustizia che sua madre non aveva mai avuto.
L’unica persona con la quale era riuscita a confidarsi in questi giorni era l’uomo che le era sempre stato accanto, nei momenti più belli della sua vita, e con il quale aveva condiviso anche i giorni strazianti che erano susseguiti alla morte dell’unica donna che entrambi, incondizionatamente, amavano.
Suo padre era sempre stato un punto di riferimento per lei, una stella polare che aveva sempre brillato e che avrebbe continuato a brillare.
Per questo, la sera di due giorni prima, quando aveva avuto la conferma della riapertura del caso di sua madre, lo aveva chiamato e si era aperta a lui, come era da molto tempo che non faceva più.
Parlavano da un po’, tristemente, della notizia ricevuta.
Stavano rivivendo assieme gli stralci di vita, perfettamente impressi nella loro mente, trascorsi con la donna che più mancava ad entrambi, quando Kate, inaspettatamente, rivelò al padre:
“Sai, oggi è stato Castle a convincermi a partecipare alle indagini… All’inizio non volevo, ero troppo scossa, me ne stavo andando, ma lui mi ha raggiunto e mi ha detto che non sarei stata sola questa volta, che lui mi sarebbe stato accanto e mi avrebbe sorretto, se ne avessi avuto bisogno. Le sue parole erano sincere, quasi ci tenesse più lui che io, e così mi sono lasciata convincere…”
Allora il padre la fermò e, spiazzandola, le chiese:
“E’ una persona importante per te lui, vero?”
Kate non sapeva come rispondergli; Castle negli ultimi tempi le era stato vicino, e lei aveva ricambiato; aveva capito che era diventato importante, ma ciò che provava veramente non era chiaro neppure a lei…
“Beh, ecco, non so neanche io come lo definirei… la situazione con Castle è complicata. Lui c’è sempre per me, mi è sempre accanto è oggi me lo ha dimostrato; credo sia come un compagno fedele, un riferimento su cui posso contare.”
Non sapeva nemmeno lei dove aveva trovato il coraggio di dire ciò; in fondo, era consapevole di non essere una persona che esterna facilmente i suoi sentimenti.
Tuttavia, si disse, lui era suo padre: avrebbe senz’altro capito e, anzi, l’avrebbe aiutata.
“Sai, Kathie, -iniziò lui- dalle tue parole si capisce che provi qualcosa, lui è importante per te. E’ buffo… Una volta mi dicesti che io ero il tuo mentore, quello che ti aveva ascoltato e aiutato nei momenti più duri; ed ora parli così di Castle. Beh, io credo che nella vita ci sia in ogni momento qualcuno destinato ad occupare questo ruolo, e tu sei fortunata ad avere lui. Non aver paura, vedrai che ce la farai, lotterai come hai sempre fatto e non ti stancherai mai di fare. Ricorda che le persona davvero importanti sono poche nella vita, e quando se ne incontra una non bisogna lasciarsela scappare.”
Quelle parole di suo padre l’avevano davvero colpita, si era stupita di quanto potesse aiutarla confidarsi con lui;ora si sentiva davvero più leggera…
 
 
Stava pensando a tutto ciò Beckett, seduta in macchina con Castle al di fuori di un vecchio magazzino, dove in teoria dovevano essere nascosti gli assassini di sua madre.
Avevano ricevuto una soffiata e si erano subito recati in quel luogo, rozzo e abbandonato, dove forse avrebbero potuto trovare la chiave di quel crimine irrisolto ormai da troppo tempo.
Erano in macchina da cinque minuti, fermi ad aspettare le istruzioni degli agenti che erano andati a perlustrare l’area, per capire da quale parte sarebbe stato meglio fare irruzione.
Richard si accorse del nervosismo di Kate, così le disse dolcemente:
“Ehi, tranquilla, andrà tutto bene, li troveremo.”
Lei si limitò ad annuire e accennare un sorriso: era troppo concentrata nel suo lavoro, non si sarebbe mai perdonata se fossero riusciti a scappare di nuovo.
Poco dopo ricevettero l’ok da parte della task force e scesero dall’auto.Erano tutti armati di pistola e giubbotto antiproiettile.
Lentamente si diressero verso l’entrata prescelta e procedettero.
Il magazzino era grande, ma non c’erano rumori o altri indizi che facessero intendere la presenza di qualcuno oltre gli agenti.
Castle e Beckett stavano perlustrando l’area nord quando si trovarono di fronte ad una porta.
Lentamente e facendo attenzione la aprirono, ma all’interno non vi trovarono nessuno.
Dalla finestra aperta e dalla sedia posta sotto di essa, però, si poteva intuire che lì c’era stato qualcuno di recente, e che era scappato proprio attraverso quel balcone.
Una forte rabbia si impossessò della donna, che si maledisse per non essere arrivata prima: molto probabilmente un’altra occasione per catturare quei criminali che l’avevano così fatta soffrire era svanita e lei non poteva perdonarselo.
La goccia che fece traboccare il vaso, e che la rese del tutto consapevole di aver mancato il bersaglio di un soffio, era la visione che le si presentava davanti, sopra un tavolo: una serie di foto, documenti e articoli di giornale riguardanti il caso di sua madre, tutti sciupati e strappati. Frasi burbere e disegni agghiaccianti erano sparpagliati dinnanzi a lei, inconfondibilmente segnati da recenti gesti di rabbia e irritazione.
Inevitabilmente la sua mente vagò tra i ricordi degli anni felici, dell’infanzia prima e dell’adolescenza poi, fino al giorno in cui ricevette la notizia che le cambiò la vita.
Proprio come aveva fatto assieme a suo padre due giorni prima.
Inesorabilmente gli occhi gli si riempirono di lacrime, che scivolarono prepotenti lungo le sue guance e che sfociarono in un pianto di rabbia e frustrazione.
Castle se ne accorse subito, prese la mano della detective e gliela strinse forte. Poi le girò la testa, costringendola a guardarlo.
Lei lo fissò, e singhiozzando le disse:
“Castle, ho fallito un’altra volta, e c’ero così vicina! L’ ho delusa… ho fallito ed è stata solo colpa mia!”
la voce strozzata della detective era diventata un grido di rabbia e disperazione.
Rick non poteva sopportare de vederla così: lui vedeva sempre la detective Kate Beckett, la donna più coraggiosa, impassibile e con la più grande forza d’animo che avesse mai conosciuto.
Era certo che anche se, da ottimo scrittore qual’era, si fosse impegnato per trovare una frase adatta per risollevarla, il suo sforzo sarebbe risultato vano, data la complessità del dolore che lei stava provando in quel momento.
Si rese conto che i gesti sarebbero valsi mille parole: le prese il viso tra le mani e con i pollici le accarezzò le guance, asciugando le lacrime che lei non era riuscita a trattenere.
Lui le aveva promesso che le sarebbe stato accanto e la avrebbe sorretta: era giunto il momento di dimostrare che ciò era vero.
E così la baciò. Un bacio travolgente, appassionato e intenso.
Le cinse la schiena con le braccia e la strinse di più a se, per farle capire che c’era e ci sarebbe sempre stato, e non l’avrebbe mai lasciata sola.
Kate provò emozioni segrete in quegli attimi che le parvero interminabili.
Quando si staccarono, lo guardò negli occhi e vi scorse tutta la dolcezza, la tenerezza e l’amore che essi racchiudevano.  
 
 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: giuliaxxx