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Autore: M a L    01/04/2011    1 recensioni
“ Io credo che l’uomo sia un po’ una farfalla, Wendy” mi sorrise amichevole mia madre, quando ritornai a casa nel pomeriggio.
“ Davvero?”
“ Sicuro. Anche se non vola l’uomo è un po’ farfalla, perché vuole volare; ed anche se non vive solo un giorno, perché egli vive istante per istante. Ogni uomo è una farfalla, Wendy, quando si sente sereno, leggero. “
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il destino delle farfalle

 

“ Quanto pesi?” mi chiese ad un certo punto.

“ 70 kili”

“Beh, è un po’ troppo per essere una farfalla” osservò, volgendo lo sguardo di lato.

“ Lei pensa che potrò mai diventare una farfalla?”

“ No. Mi spiace” concluse. “ Tu sei un’umana e gli umani non possono diventare farfalle”.

Rimasi a fissarlo per un po’ mentre si toglieva gli occhiali dal nasone verde e li poggiava su un tavolino.

“ Beh, arrivederci” sorrise cortese il bruco peloso. “ Sono cinquanta euro; in contanti, prego”.

Frugai nel mio portafogli e infilai la somma richiesta nella cavità dell’albero.

Lui li contò, soddisfatto, poi in un fruscio sparì.

 

 

 

“ Per quale motivo vuoi diventare una farfalla? Vedi che non è poi così bello” mi avvertì la signora Butterfly.

“ Perché non dovrebbe esserlo?”

“Perché prima sei un bruco peloso e sei costretto a stare rinchiuso in un bozzolo per giorni; poi, appena riesci ad uscire, all’alba sei vivo, al tramonto potresti già non esserlo più”.

“ Anche per l’uomo è lo stesso” osservai.

“ Ma come è lo stesso? Voi uomini vivete per anni, camminate e correte e costruite … riuscite a far tutto, voi uomini … “

“ Ma non riusciamo a volare” dissi io, amaramente.

“ Ma avete gli aeri, o come si chiamano … “

“ E’ l’aereo che vola, mica noi che stiamo dentro seduti”

“ Ma almeno voi vivete un sacco e non state in un bozzolo, prima di nascere.”

“ Chi te lo ha detto, Butterfly? Prima di venire al mondo stiamo per nove mesi in un sacco, e per altri dieci anni non riusciamo a vivere senza colei che ci ha generato. E poi noi continuamente rischiamo la vita, spesso per colpa di noi stessi uomini. ”

 

 

 

“ Io credo che l’uomo sia un po’ una farfalla, Wendy” mi sorrise amichevole mia madre, quando ritornai a casa nel pomeriggio.

“ Davvero?”

“ Sicuro. Anche se non vola l’uomo è un po’ farfalla, perché vuole volare; ed anche se non vive solo un giorno, perché egli vive istante per istante. Ogni uomo è una farfalla, Wendy, quando si sente sereno, leggero. “

 

 

 

Il mio volto s’illuminò del più bello dei sorrisi: anche io ero una farfalla, alla fine.

Uscii in giardino ed iniziai a volteggiare nella fresca aria del crepuscolo, correndo e gridando felice, fin quasi a perdere il fiato.

Stanca, mi sedetti su uno spuntone di roccia, illuminato dalla luce rossa e intensa di un nuovo tramonto.

Il sole intanto soffocava tra le montagne scure, rifulgendo ancora degli ultimi raggi.

Poi caddi – fu un attimo – e m’accasciai tra i sottili fili d’erba.

All’alba sei vivo, al tramonto potresti già non esserlo più.

   
 
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