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Autore: sayuri_88    01/04/2011    1 recensioni
lei era il bersaglio degli scherzi di lui, lei una bimba timida e ciocciottella che vedeva in lui il suo peggiore incubo. Che succede se lei se ne va, per tornare solo otto anni dopo? è tutto come prima o per una qualche ragione nascerà qualcosa di bello?
Dal capitolo:
Lei che stava porgendo la mano si blocca come fulminata- I-Ian?- la guardo interrogativo non capendo il suo cambiamento repentino, che le è preso?
Si schiarisce la gola - Ian…Knight?- a quanto pare le hanno già parlato di me. Sorrido strafottente.
-il solo ed unico- sbianca completamente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa
Questa è la prima storia che pubblico e avevo moooolta paura a postarla, veramente anche a scriverla, non sono una scrittrice ma leggendo le storie di alcune autrici davvero brave mi sono detta "perchè non provare? forse sarà un disastro ma se non provo non lo saprò mai" e quindi eccomi qui. Tutto questo per ringraziare tutte quelle che hanno letto la storia, sono davvero felice che la troviate bella e che vi abbia incuriosito, cercherò di fare del mio meglio e di non deludervi. A voi chiedo si essere spietate, se c’è qualcosa che non vi piace o altro, anche suggerimenti sullo sviluppo della storia, ditelo pure, sarà un colpo alla mia già precaria autostima, ma è un modo per imparare, “s’impara di più dai propri errori che dai successi” non si dice così?.
Dovevo postare settimana prossima ma oggi sono tanto felice che ho deciso di postare in anticipo... : )
Ora vi lascio alla storia, in questo capitolo avverrà il primo incontro e….leggete per scoprire.



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La “meravigliosa sorpresa”, era una festa, apparentemente senza nessun secondo fine .
“ era stata già organizzata da qualche tempo, il fatto che si svolge lo stesso giorno del tuo arrivo è una pura coincidenza…”
Certo, se fosse stato così, non c’era il bisogno di giustificarsi con tutte quelle parole.
Avevo il forte sentore che fosse più un debutto in società per la sottoscritta.
- forza! Via il dente, via il dolore- disse Cassy, forse per infondermi un po' di coraggio.
Uff…
Armata di tutta la mia buona volontà, muovo un piede davanti all’altro ed entro.
 
****
-Ehi Ian, guarda!- mi dice Kyle indicando con l’indice della mano che regge il bicchiere l’entrata - carne fresca- continua sghignazzando.
Mi giro a guardare.
Due ragazze fanno il loro ingresso e non sono niente male lo devo ammettere.
Una ragazza dai capelli corti e biondi con un abito stile impero color panna che le arriva al ginocchio è affiancata da una ragazza dai capelli ricci neri  con un corpo da favola avvolto in un vestito grigio perlato senza spalline che arriva poco sopra al ginocchio, sembra una modella. Troppo bella perché sia vera…
Mi viene da ridere quando la guardo il viso, non sembra felice di essere qui, anche lei, come me, vorrebbe essere da tutt’altra parte.
- davvero niente male, sai chi sono?- chiedo portando l’attenzione sul mio amico
- No… ma ho tutta l’intenzione di scoprirlo- dice continuando a guardarle, le sta spogliando con gli occhi. E’ irrecuperabile.
Riporto l’attenzione alle ragazze alle quali si è aggiunto un ragazzo, sembrano molto intimi, saranno venuti insieme….
 
Il ragazzo ha qualcosa di familiare, l’ho già visto da qualche parte? Mah, forse mi confondo.
Intanto le ragazze e il tizio si allontanano ed io continuo a seguire con lo sguardo la ragazza dai capelli neri.
 
Helena… mi paralizzo al pensiero, perché mi è venuta in mente lei?
 Mi riprendo dal momento di smarrimento ma ormai la ragazza è sparita. Uffa quella palla di lardo deve rovinare sempre tutto.
Un ghigno compare sul mio viso al ricordo di quella bambinetta cui ho reso la vita impossibile, una bimba timida e bruttina, il mio bersaglio preferito.
Chissà com’è diventata… sarà una ragazza cicciottella e brufolosa, che fai prima a saltare che passarle a fianco.
 
- Qualcosa di forte, per favore-  dice una voce alla mia sinistra.
Di fianco a me si è appena seduta una delle due ragazze di prima. Devo dire che da vicino è molto meglio.
Il barman gli poggia sul banco il bicchiere.
- affoghi nell’alcool i brutti pensieri?- le chiedo girandomi verso di lei solo con la testa. Magari possiamo fare conoscenza.
Lei mi guarda di sottecchi, forse non ha gradito la mia intromissione, ma poi mi sorride - gia…-
La osservo attentamente mentre porta il bicchiere alla bocca e ne beve un sorso, i suoi movimenti sono sensuali e provocanti, ma sono del tutto naturali non c’è finizione dietro a quei gesti. A letto deve fare scintille.
- magari riesco a superare indenne questa serata…tu invece?- chiede guardandomi dritto negli occhi, sono affascinanti ammalierebbero chiunque ma io non sono da meno.
- lo stesso-
-bene!- esclama con un entusiasmo che non riesco a comprendere.
Beve tutto d’un sorso quello il suo drink  e chiamando il barman ne ordina altri due. Ormai sono girato completamente verso di lei e la guardo tra il curioso e il divertito.
- allora brindiamo a che questa serata orrenda, finisca il prima possibile- e mi porge il bicchiere.
- cin…cin- facciamo scontrare i bicchieri.
- beh…. forse possiamo migliorare la serata- le dico avvicinandomi di più e sorridendole allusivamente.
La ragazza sembra aver capito e mi sorride maliziosamente.
- ma davvero? E come la vorresti continuare?- anche lei si avvicina maggiormente.
- per prima cosa potremmo svignarcela… andare in qualche posto carino…chiacchierare e conoscerci meglio… e alla fine, quello che sarà… sarà- concludo ormai sicuro di essermi aggiudicato il premio finale.
Lei non ha fatto altro che guardarmi dritto negli occhi sul suo volto un sorriso che non riesco a decifrare.
- adotti con tutte questa tattica?-  beccato.
- la maggior parte delle volte funziona -
- lo immaginavo….  sei carino, apparentemente un bravo ragazzo, chi non ci cascherebbe? Ma mi chiedo sei veramente così? Non si propone di andare a letto già al primo appuntamento- e si allontana, tornando alla posizione iniziale.
Forse ho parlato troppo presto….
- io non ho parlato di letti - ridacchia.
- non apertamente …-  ok forse devo cambiare tattica.
- senti non ci siamo neanche presentati- le porgo la mano - io sono Ian -
Lei che stava porgendo la mano si blocca come fulminata- I-Ian?- la guardo interrogativo non capendo il suo cambiamento repentino, che le è preso?
Si schiarisce la gola - Ian…Knight?- a quanto pare le hanno già parlato di me. Sorrido strafottente.
-il solo ed unico- sbianca completamente
 
****
Ian….Ian….. Ian Knight
Non.è.possibile!
 Ma con tutte le persone che potevo incontrare, pechè lui?
 
Ian Knight
Perché il destino mi è così avverso?
 
Ian Knight … Ian Knight
Che ho fatto di male nelle mie vite passate!
 
Lui continua a guardarmi, la sua faccia ormai è un grosso punto interrogativo. Mi avrà presto per matta.
 
Ian Knight … Ian Knight … Ian Knight
 La mia mente ormai ripete il suo nome come un mantra, mi passano davanti tutti gli episodi delle mie sventure che lo vedono protagonista. Tutta la rabbia repressa risale e s’impossessa del mio corpo, sembra di vedere tutto rosso.
 
****
Sto per chiederle se si sente bene quando la sua espressione passa da smarrita a rabbiosa.
Il suo volto è completamente rosso, sembra anche tremare..
Si alza di scatto - scusami…- fa una pausa, prende la sua borsetta, poi continua- …ma i miei amici reclamano la mia attenzione -
Detto ciò si allontana a passo di carica.
 
Ma che diavolo le è preso?
 
****
-Signori e signore, posso avere la vostra attenzione per un momento,…- dice mio nonno rivolto agli invitati.
Anche no, continuate a parlottare tra voi.
Tutti si ammutoliscono e posano la loro attenzione sulla figura del nonno.
Appunto.
- Buona sera a tutti, sono felice che siate così numerosi, questo dimostra l’affetto che ci lega - bla,bla,bla,… - ma se sono venuti solo per mangiare  gratis- bisbiglio verso mio fratello che in risposta ridacchia.
- Dai perché devi essere così cinica, magari è vero- ma dal suo tono ironico capisco perfettamente che la pensa come me. Sono tutti avvoltoi.
 
Tornando a guardare gli ospiti del nonno mi torna alla mente lo sfortunato incontro fatto al bar, al solo ricordo mi sale una rabbia! Che diavolo ci fa qui? Non aveva nient’altro da fare? 
“il solo ed unico” ma per favore! tipica frase da film da quattro soldi.
Il suo ego non ha fatto altro che gonfiarsi in questi anni.
- vorrei anche, cogliere l’occasione per presentare una persona a me molto cara che è finalmente tornata a casa per…-
In questi anni non è cambiato per niente, sia fisicamente, devo purtroppo ammettere che è proprio un bel ragazzo, che caratterialmente… un bel faccino sprecato, anche se non gli mancherà di certo lo stuolo di donne al seguito, si sa lo stronzo non passa mai  di moda.
Sbuffo meglio non pensare all’essere, peggiora solo la serata.
- Helena -
Una gomitata mi riporta alla realtà. Mark .
Lo guardo interrogativa, m’indica il nonno che con una mano è proteso verso di me.
A piccoli passi mi avvicino e di conseguenza tutti gli occhi degli invitati erano puntati su di me, che rossa come un peperone, accenno un saluto.
Dio, che imbarazzo!
 
Il discorso del nonno va avanti ancora una ventina di minuti con me al suo fianco che sfoggiavo un sorriso forzato giusto per mostrarmi fintamente entusiasta.
Non mi sbagliavo era un debutto in società bello e buono.
 
Per il resto della serata non ho più incontrato l’essere, a Mark non ho detto nulla, ormai sono adulta e so badare a me stessa.
- ma bene, bene…. - mi irrigidisco al suono della sua voce.
L’ho riconosciuta e so a chi appartiene. Il detto “quando parli del diavolo, spuntano le corna” è più che azzeccato.
- la piccola Helena Blackwood…prima sei scappata a gambe levate, è maleducazione mollare così una persona quando si sta parlando - disse canzonatorio.
- che vuoi Knight?- sbotto irritata
- ma come?- dice con finta aria sorpresa - dopo anni che non ci vediamo è così che tratti un vecchio amico?-  ma quanta mal celata ironia….
Alzo un sopracciglio - amico? Non definirei “amicizia” il nostro rapporto- se si poteva dire tale.
Lo guardo dritto negli occhi e mi avvicino molto lentamente e ancheggiando.
L’ idea che gli voglio dare è quella di una donna sicura e determinata che sa quello che vuole, ed infondo è quello che sono diventa.
Lui intanto non perde nessuno dei miei movimenti - ma la musica è cambiata Knight, non mi faccio più mettere i piedi in testa da nessuno- soffio a pochi centimetri da suo viso.
Ha lo sguardo un po' spaesato, non era preparato alla nuova Helana. Sorrido vittoriosa ma quando sto per allontanarmi con uno scatto repentino, che mi coglie di sorpresa, mi attira a se con un braccio.
Ok, questa non me la aspettavo.
-lo vedo- dice avvicinandosi al mio viso. Con un dito accarezza per tutta la lunghezza, il mio braccio per poi passare sulle spalle e alla fine sulla guancia, nel farlo i suoi occhi seguono il percorso del dito e alla fine si posano sui miei.
Non so che fare, sono bloccata, nonostante il rifiuto che provo non riesco a muovere un muscolo. Altro che donna sicura e determinata!
-prima non ti avevo riconosciuto e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho scoperto che la ragazza del bar, eri tu-
- come ho detto sono cambiata- gli dico in un sussurro. Ma che mi sta succedendo? Perché non lo allontano.
Dannazione Helena! Dov’è tutta la tua forza!
Con una nuova determinazione, appoggio le mani sul suo petto e lo allontano, spingendolo via.
Faccio per allontanarmi e tornare alla festa, quando mi afferra per un braccio. Lo fulmino con lo sguardo
- che ne dici di dimenticare il passato e dedicarci al presente?- sussurra a un centimetro dal mio orecchio.
Sono basita, un misto di disgusto e rabbia scuote il mio corpo, lui interpretandolo diversamente sorride maliziosamente e si avvicina maggiormente, intuendo le sue intenzioni strattono il braccio con forza e mi libero dalla sua presa.
- Non c’è niente per te Knight, quindi sparisci- sibilo e mentre di allontano mi sembra  di sentire forse la sua risposta ma sono troppo occupata ad insultarlo mentalmente per capire quello che dice.
 
****
 
Guardo la sua figura allontanarsi.
Già molte cose sono cambiate…ci sarà da divertirsi.
 
****
 
- dove sei stata? - incalza subito Mark appena lo raggiungo
- volevo un po' di tranquillità- rimango sul vago che è meglio.
Cassy mi sorride a 32 denti e i suoi occhi scintillano di una luce strana, quando fa così c’ è aria di guai, per me.
- incontrato qualcuno d’interessante?- sbianco all’istante e il fatto non passa inosservato al mio fratello inquisitore.
- chi hai incontrato?- dirglielo o non dirglielo?
Inconsciamente mi mordicchio l’angolo del labbro inferiore, segnale che sono in ansia e Mark lo sa.
Prendo un lungo respiro - hoincontratol’essere- lo dico tutto in un fato che nemmeno io ho capito quello che ho detto.
- chi?- chiede Cassy
Forza - ho incontrato l’essere - altro profondo respiro - due volte - bomba sganciata, tutti ai ripari!
- Cosa? Dove? Quando? Che ti ha fatto? è la volta buona che lo sistemo per le feste! - scatta un Mark infuriato, mi sembra di vedere fumo uscire dalle narici e dalle orecchie. Con sguardo omicida passa tutti i pochi ospiti rimasti.
- calmati…non è successo nulla, saluti di circostanza e basta - si certo come no…meno male che sono un’ottima bugiarda.
- ehm…scusate non ho capito nulla - Cassy ci guarda con un enorme punto interrogativo al posto della faccia. Meglio spiegare tutto.
- ho incontrato l’essere, ti ricordi che te ne ho parlato?- forse no - Ian Knight?- spero che colleghi tutto.
Cassy aggrotta la fronte, cercando di collegare tutte le informazioni. Alla fine una lampadina sembra accendersi nel suo cervello.
- Ahh! L’essere!... dov’ è quel farabutto? grrrrrr….- oddio ha ringhiato! - gli cambio i connotati se mi capita a tiro-
- è per questo che ti amo tesoro!- la fantastica uscita di mio fratello…. Sono senza parole.
- certo, certo….abbassate l’ascia di guerra, non è successo nulla e non credo di rivederlo molto presto, anzi spero mai più - mi guardano dubbiosi ma un mio sorriso li rassicura, o quasi.
- forza! - li prendo a braccetto- andiamo che ho sonno-
Ho visto serate migliori ma non è andata così male.

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p.s: volete le immagini dei vestiti, la musica e tutto il resto o preferite lavorare di fantasia?
p.p.s: come vorreste la loro prima uscita?
   
 
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